banner inside 01 it

Fino all'ultimo respiro - Pubblicato da melanie inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

fra / 1960 / 87’ / Drama Sentimentale
Regia: Jean-Luc Godard con Jean-Paul Belmondo, Jean Seberg, Daniel Boulanger, Jean-Pierre Meleville.

Il protagonista è un eroe "nero" dei nostri giorni senza ideali, senza romanticismo. Se la vita non ha senso, il giovane Belmondo la vive seguendo i suoi impulsi, che sono criminali: ruba un'auto, uccide un poliziotto, va a Parigi e, agganciata sbrigativamente una bella turista americana, se la porta a letto. Ma lei lo denuncia.

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 19 Apr 2024 al 21 Apr 2024
    Regie Josef Hader Darsteller Mit Birgit Minichmayr, Josef Hader, Thomas Schubert, Robert Stadlober u.a. Spielzeit 94min ab 14 Jahren Nation/Jahr A 2024 Andrea, eine Polizistin auf dem Lande, beschließt, sich von ihrem Mann Andy scheiden zu lassen. Das halbe Dorf macht ihr Vorwürfe: Wie kann sie sich nur von dem so tollen Andy scheiden lassen? Eines Abends torkelt Andy betrunken vor ihr Auto und stirbt. Geschockt begeht Andrea Fahrerflucht, kehrt dann aber zurück. Inzwischen gibt es einen anderen Schuldigen: Der Religionslehrer Franz hält sich für den Täter und wird auch von den anderen dafürgehalten. Andrea versucht, ihre Spuren zu verwischen.
  • Während der Film „Sun Comes Shining“ mit sieben AWARD prämierten wurde, ist „Suddenly“ der kürzeste und auch älteste meiner Filme. Er wurde am Kleinen Montiggler See gedreht und von 4000 Filmen aus 120 Nationen zur Vorführung beim Festival in Detmold 2023 ausgewählt. Die Vorführung des neuesten Kurzspielfilms „BAT DIARY“ bildet den Höhepunkt des Abends. Es handelt sich dabei um einen Fantasyfilm, der in Zusammenarbeit mit Roman Waldthaler nach über 130 Stunden Bearbeitung und Schnitt fertig gestellt werden konnte. An dieser neuesten Produktion haben insgesamt 46 Personen mitgewirkt. Insgesamt wurde dieser Film mit 121 AWARDS ausgezeichnet. Der Filmabend ist Manfred Andergassen, einem guten Freund gewidmet, der uns vor genau zwei Jahren plötzlich verlassen hat. Der Abend wird mit Sekt der Sektkellerei Winkler abgerundet. Der Eintritt ist frei – der Sekt nicht.
  • evento speciale in collaborazione con L'ARTE DEL FAR RIDERE E LAV-Lega anti vivisezione Regia di Pablo D'Ambrosi, Giulia Innocenzi. Genere Documentario, - Italia, 2024, durata 90 minuti. trailer: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=1Prg_potLCk In collaborazione con l'Arte del Far Ridere e LAV - Lega anti vivisezione, 2 Aprile. Inizio proiezione h 17:30. Entrata h17:15. Sala Videodrome, via Roen 6 Bolzano. Introduzione con Giovanni Vultaggio, LAV Bolzano. Seguirà dibattito e video-collegamento con Lorenzo Mineo* *Ha condotto l’indagine sotto copertura come lobbista a Bruxelles. Coordina l’ufficio di Bruxelles di Eumans – Cittadini per la democrazia e la sostenibilità, un movimento pan europeo basato sulle iniziative popolari, in favore dei diritti umani e della sostenibilità. UN PREGEVOLE ATTO D'ACCUSA NEI CONFRONTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE E I SUSSIDI AGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI. Recensione di Luigi Coluccio Polesine, Italia: un allevamento intensivo di polli, per rispettare le indicazioni del produttore, deve consegnare soltanto degli esemplari perfetti da poter immettere sul mercato, e gli "scarti" vengono eliminati con pratiche violente. Regione di Berlino, Germania: un allevamento intensivo di mucche, visto l'affollamento dei capi e la scarsa pulizia degli ambienti, viene colpito dal proliferare della mastite (un'infezione e infiammazione della ghiandola mammaria), così il personale non medico somministra antibiotici agli animali malati. Murcia, Spagna: un allevamento intensivo di maiali sfrutta le poche risorse idriche del territorio e scarica in vasconi all'aperto i liquami di risulta, causando inquinamento del suolo e contaminazione della falda acquifera. Tutto vero, disturbante e inquietante. Solo che per alcuni politici, organi di controllo e istituzioni gli allevamenti intensivi non esistono... Food for Profit ha la sua distribuzione indipendente e dal basso che porta il documentario e i suoi autori in giro per l'Italia Forse c'è un unico tema che può unire sensibilità etiche, preoccupazioni sanitarie e criticità ambientali nella riflessione sul sistema socio-economico-valoriale del capitalismo come principale causa del riscaldamento globale - il cibo. Quello che mangiamo, o meglio, ciò che decidiamo di mangiare, ha un impatto razionale, misurabile, diretto con inquinamento, sfruttamento, salute, diseguaglianze. Dobbiamo produrre di più perché dobbiamo mangiare più carne, e per farlo dobbiamo sfruttare più suolo, contaminare più acqua, appestare più aria, somministrare più antibiotici, stipare più animali, violare più diritti. Ma davvero dobbiamo? Food for Profit non solo mette la camera - nascosta e non - al centro di tutto questo, costringendo in qualche modo a guardare (che tu sia spettatore inconsapevole, attivista convinto, politico coinvolto), ma alla fine dei suoi '90 minuti fa una anche una precisa call for action: "Stop sussidi pubblici agli allevamenti intensivi". Ecco, se c'è un pregio indiscutibile del documentario diretto da Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi è proprio il suo posizionamento, che si profila inizialmente come lavoro d'inchiesta sulla gestione degli allevamenti intensivi, diventa poi atto d'accusa nei confronti delle istituzioni europee complici in modo diretto e indiretto di questo sistema, e infine mette insieme queste due prospettive per trasmutarsi in un prodotto affilato da brandire per catalizzare la consapevolezza dei cittadini. Senza tirare mai il fiato e mettersi da parte. Innocenzi d'altronde c'è sempre andata dritta nelle cose, vuoi per la sua appartenenza all'albero genealogico-scolastico dell'ariete Michele Santoro su Annozero e Servizio Pubblico, vuoi per la sua vicinanza ideale e lavorativa con il giornalismo impegnato e d'assalto di Report e Le iene, così in questo progetto che spinge ancora più avanti sue precedenti inchieste tv come Che porci! e I monatti (sull'allevamento grattacielo di 26 piani a Ezhou, Cina) ibridandole con l'occhio e l'afflato del documentario cinematografico, si piazza davanti allo schermo facendo funzione di voce narrante, corpo investigativo e coscienza attivista, in una triangolazione che riassume un po' tutta la sua carriera quanto la stessa intima natura di Food for Profit. --- Food for Profit è il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie. In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori, multinazionali e politici. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti. Food For Profit non solo mostra l’orrore degli allevamenti intensivi e la connivente protezione politica di cui godono, ma con una squadra di esperti internazionali affronta le principali problematiche legate a questo tipo di produzione industriale: inquinamento delle acque, sfruttamento dei migranti, perdita di biodiversità e antibiotico resistenza. L’appello del film è forte e chiaro: dobbiamo fermare questo sistema corrotto se vogliamo salvare il pianeta. E noi stessi.