ICEHL: HCB Südtirol Alperia vs. EC IDM Wärmepumpen Villach
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Valerio Binasco e Giuliana De Sio sono i due principali protagonisti di un toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota intorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio, nel primo allestimento italiano del potente testo di Andrew Bovell. Una fotografia complessa e acuta dei meccanismi domestici e matrimoniali che muta continuamente punto di vista, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori. Bovell (1962), scrittore e drammaturgo australiano pluripremiato, affronta in questo dramma la perdita di fiducia e il potere del passato di plasmare il futuro. (Things I know to be true) di Andrew Bovell traduzione Micol Jalla con Giuliana De Sio, Valerio Binasco e (in o.a.) Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri regia Valerio Binasco scene e luci Nicolas Bovey costumi Alessio Rosati suono Filippo Conti produzione Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano e TSV - Teatro Stabile del Veneto Cose che so essere vere è stato prodotto per la prima volta dalla State Theatre Company of South Australia e da Frantic Assembly nel 2016. In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per centile concessione di HLA Management Pty Ltd
Großer traditioneller Markt im Dorfzentrum von Mölten.
Na was wohl diesmal aus ihren Koffern an Überraschungen hervorkommen wird. Sie hatten schon Kühe dabei die sogar Musik machen. Und der schönste Platz der Welt lässt sich auch blicken und allerlei Krimskrams fliegt durch die Luft. Ihre Flöte und Ukulele haben sie auch dabei und zauberhafte Überraschungen. Michel und Manuela Widmer Für Kinder ab 4 Jahren, Dauer: ca. 50 Minuten
Am 15. November ist es endlich soweit: Der beliebte Eislaufplatz eröffnet um 10 Uhr seine Pforten! Von 18 bis 21 Uhr sorgen "Birgit & Friends" mit stimmungsvoller Musik für beste Unterhaltung, während der Gastrostand bis 22 Uhr geöffnet bleibt und euch mit leckeren Köstlichkeiten versorgt.
Ilaria Iaquinta, Sopran Giacomo Serra, Klavier Romanze, Lieder und Canzoni napoletane Musik von L. v. Beethoven, F. Schubert, R. Schumann, G. Donizetti, G. Verdi, F. P. Tosti, M. P. Costa Mitwirken von Student*innen des Projekts “Vom Okzident zum Orient”, von Schüler*innen der Musikschule Bozen und Musikgymansium Pascoli - Bozen. Reservierung https://www.eventbrite.it/e/biglietti-occidente-verso-oriente-2024-concerto-1016286057957 Freiwillige spende
Ihre beiden Namen beginnen mit P und sie gehören derselben Generation an, doch ihre Biografien verliefen ganz unterschiedlich. Astor Piazzolla, als Kind italienischer Auswanderer 1921 in Argentinien geboren, war Komponist und Bandoneon-Spieler und gilt als einer der bedeutendsten Tango-Musiker des 20. Jahrhunderts. Elsa Patscheider, die 1928 in Graun geboren wurde, war Grundschullehrerin und schrieb Prosatexte im Obervinschger Dialekt. Ihre Erzählungen thematisieren den Verlust ihres Heimatdorfs Graun, das 1950 durch den Reschenstausee zerstört wurde. Toni Bernhart, der Sohn von Elsa Patscheider, und der Bandoneon-Spieler Helmut Neerfeld führen Patscheiders Texte und Piazzollas Musik zusammen. Aus der Kombination ergibt sich eine überraschende Passfähigkeit von Tango und Dialekt, ja Vertrautheit, auch wenn die Werke auf den ersten Blick geografisch und ästhetisch einander fernstehen.
Romanze, Lied e Canzoni napoletane
Hubert Dorigatti - Voice, Guitar Marion Feichter - Voice Laura Willeit - Voice Michele Bonivento - Hammond organ Rich Messner - Bass Matteo Giordani - Drums Dorigatti hat das außergewöhnliche Talent, den Blues zu schreiben, zu spielen und zu singen, als sei er ein waschechter Amerikaner. "The Nashville Session" wurde im Oktober im Blackbird Studio in Nashville aufgenommen. Er bringt die Bluesmusik aus den Dolomiten auf die internationale Bühne und beweist mit dem neuen Album einmal mehr sein Talent und seine Hingabe für diese zeitlose Musikrichtung. Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Das Konzert beginnt um 21.30 Uhr in der Laurin Bar. 12 Euro Aufpreis auf das erste Getränk ab 21 Uhr. Info und Tischreservierungen: Laurin Bar, T 0471 311 570
von Michael Ende Theaterstück für alle ab 6 Jahren In Schlummerland lebt Prinzessin Schlafittchen, die abends nie ins Bett gehen will und immer neue Ausreden erfindet. Dabei ist in Schlummerland das Schlafen das allerwichtigste. Doch Schlafittchen hat böse Träume und niemand, nicht einmal die klügsten Mediziner:innen und Professor:innen können ihr helfen. Eines Tages packt die Königin ihren Rucksack und geht in die Welt hinaus. Sie fragt viele Menschen in zahlreichen Ländern, ob sie ein Mittel gegen schlechte Träume wüssten, leider vergebens. Da begegnet sie einem seltsamen Wesen, Traumfresserchen genannt, dem nichts besser schmeckt als böse Träume. Ob es auch Schlafittchen helfen kann? Auf alle Fälle wollen sie es versuchen … Mit viel Poesie erzählt der bekannte Kinderbuchautor Michael Ende in „Das Traumfresserchen“ eine Geschichte über die Angst vor dem Einschlafen, die Kraft der Träume und das Geheimnis eines Zauberspruchs. Tanja Regele, die bereits erfolgreich das Klassenzimmerstück „Titus“ an den Vereinigten Bühnen Bozen inszeniert hat, bringt die märchenhafte Reise für Klein und Groß ins Theater. mit Cecilia Kukua Patrizia Pfeifer Anna Starzinger Regie & Bühnenfassung Tanja Regele Bühne & Kostüme Angelika Daphne Katzinger Live-Musik Anna Starzinger Licht Micha Beyermann Dramaturgie Elisabeth Thaler Regieassistenz & Tourneebetreuung Michaela Stocker
Eduard Demetz: Memory# is an animal Hubert Stuppner: Salomes Schleier-Tänze John Adams: Hallelujah Junction György Ligeti: Selbst Portrait mit Reich und Riley György Ligeti: Hungarian Rock In Zusammenarbeit mit dem Festival zeitgenössischer Musik (50-jähriges Jubiläum) Im zweiten Konzert in Zusammenarbeit mit dem Festival zeitgenössischer Musik spielt das Klavierduo Andrea Dindo - Andrea Rebaudengo virtuose Klaviermusik: „Memory is an animal“ von Eduard Demetz, „Salomes Schleier-Tänze“ von Hubert Stuppner, „Hallelujah Junction“ von John Adams sowie „Selbst Portrait mit Reich und Riley“ und Hungarian Rock (Chaconne) von György Ligeti.
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STAGIONE TEATRALE per bambini, ragazzi e famiglie “PROSSIMA FERMATA: TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE” Brillantina Cooperativa Teatrale Prometeo (Bolzano) Con: Ivan Bortolotti - Sabrina Fraternali/Silvia Dezulian Scenografie: Dario Spadon - Graziano Venturuzzo Costumi: Maria Grazia Stablum Musiche: Art Ensemble of Chicago Testo e Regia: Dario Spadon La Cooperativa Teatrale Prometeo riparte con la stagione "PROSSIMA FERMATA: TEATRO PER BAMBINI E FAMIGLIE", che da oltre vent'anni porta avanti l'intento di offrire spettacoli di qualità dedicati ai più piccoli. I 7 spettacoli in programma verranno rappresentati a partire dal 13 ottobre e fino al 1º dicembre, alle ore 17:00, presso il Teatro San Giacomo a San Giacomo di Laives (BZ). I lavori, portati in scena da artisti provenienti da varie regioni d'Italia, sono pensati per i bambini e le bambine a partire dai 4 anni di età e per le loro famiglie e si differenziano tra loro per linguaggi e contenuti. Si passa dal teatro d'attore alla danza, dal teatro di figura al teatro canzone e di narrazione. Le sette compagnie professioniste, tra le quali è inclusa la stessa Cooperativa Teatrale Prometeo, attraverso drammaturgie originali e ispirandosi anche a racconti contemporanei o tradizionali, affronteranno con delicatezza tematiche come la capacità di sognare e di prendersi cura degli altri e del nostro Pianeta, la crescita, la diversità, il rispetto, la gentilezza e le responsabilità, divertendo ed emozionando gli spettatori. La stagione continua il 17 novembre con “Brillantina”, della Cooperativa Teatrale Prometeo di Bolzano, con Ivan Bortolotti e Sabrina Fraternali/Silvia Dezulian, per la regia di Dario Spadon. Brillantina è la storia di due fratelli, Rella e Tello, che girano per il mondo a caccia di storie. Le storie che racconteranno al pubblico, trasportandole su due carretti, non sono solo le solite: alcune sono nuove, altre ancora da inventare. I piccoli spettatori, aiutati e incuriositi dalla voce di Brillantina, verranno condotti dal simpatico Pennocchio all’interno del Gran Carro, un luogo magico dove le posate si sposano sulla tavola apparecchiata, le streghe si rivelano fate, da un uovo nero fra tante uova bianche nasce un pulcino colorato e dove una piccola pesciolina si innamora di un grande tonno e vola con lui verso il cielo. La tecnica mista di teatro d’attore e di figura si rinnova attraverso la ripresa dal basso di oggetti di uso comune, situati su un piano trasparente e illuminati, che danno vita ad una sequenza di brevi episodi e vengono proiettati in diretta su un grande schermo, trasformandosi in immagini di forte suggestione, divertimento e poesia.
Chi non ha mai letto Pinocchio? Considerato uno dei capolavori della letteratura italiana, Le Avventure di Pinocchio. Storia di un Burattino, è il romanzo più conosciuto e famoso di Carlo Collodi che uscì, nella sua versione completa, nel 1883. In oltre 140 anni di vita, Pinocchio è diventato un’icona universale fra le più celebri e riconoscibili, e alcuni concetti originali del libro fanno parte della cultura popolare mondiale, in particolare la metafora visiva del naso lungo per rappresentare le bugie. Il piccolo burattino ci insegna la più grande delle lezioni: che per la salvezza occorre la verità, la conoscenza e il rispetto, e che è necessario attraversare e coltivare la disobbedienza poiché essa ci aiuta a diventare esseri umani, autentici. Lella Costa e Gabriele Vacis due personalità artistiche di assoluto rilievo, punti di riferimento per il teatro italiano, tornano ad affrontare un grande classico con il loro consueto stile, analizzando, componendo e ricomponendo la storia per cercarne i temi profondi che la rendono universale e paradigmatica, offrendoci così numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano. A partire da quelle bugie che oggi si chiamano fake news fino a tutte le sfumature della menzogna. reading di Lella Costa e Gabriele Vacis musiche Paolo Fresu tratto dal romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 80 minuti
von Michael Ende Theaterstück für alle ab 6 Jahren In Schlummerland lebt Prinzessin Schlafittchen, die abends nie ins Bett gehen will und immer neue Ausreden erfindet. Dabei ist in Schlummerland das Schlafen das allerwichtigste. Doch Schlafittchen hat böse Träume und niemand, nicht einmal die klügsten Mediziner:innen und Professor:innen können ihr helfen. Eines Tages packt die Königin ihren Rucksack und geht in die Welt hinaus. Sie fragt viele Menschen in zahlreichen Ländern, ob sie ein Mittel gegen schlechte Träume wüssten, leider vergebens. Da begegnet sie einem seltsamen Wesen, Traumfresserchen genannt, dem nichts besser schmeckt als böse Träume. Ob es auch Schlafittchen helfen kann? Auf alle Fälle wollen sie es versuchen … Mit viel Poesie erzählt der bekannte Kinderbuchautor Michael Ende in „Das Traumfresserchen“ eine Geschichte über die Angst vor dem Einschlafen, die Kraft der Träume und das Geheimnis eines Zauberspruchs. Tanja Regele, die bereits erfolgreich das Klassenzimmerstück „Titus“ an den Vereinigten Bühnen Bozen inszeniert hat, bringt die märchenhafte Reise für Klein und Groß ins Theater. mit Cecilia Kukua Patrizia Pfeifer Anna Starzinger Regie & Bühnenfassung Tanja Regele Bühne & Kostüme Angelika Daphne Katzinger Live-Musik Anna Starzinger Licht Micha Beyermann Dramaturgie Elisabeth Thaler Regieassistenz & Tourneebetreuung Michaela Stocker
Die englische Königin Elisabeth I liebt diesen feierlichen und repräsentativen Tanz: Wenn der Hochadel an den europäischen Renaissancehöfen prachtvoll gekleidet in seine Ballsäle einzieht, wird er dort gewöhnlich mit einer Pavane empfangen. Der 24jährige Maurice Ravel vollendet die – 1910 orchestrierte – Klavierfassung seiner „Pavane pour une infante défunte” 1899 als Student am Konservatorium in Paris. Zwei Jahre zuvor war er dort in die Kompositionsklasse von Gabriel Fauré aufgenommen worden, der 1905 die Direktorin der Musikhochschule übernehmen und deren Lehrpläne „modernistisch“ aktualisieren wird. Die Pavane „für eine entschlafene Infantin“ spielt im Titel mit der Assonanz der französischen Worte „infante“ und „défunte“ und ist eine Hommage an die Musikmäzenin Winnaretta Singer de Polignac, deren Salon, in dem sich die Kulturelite trifft, Ravel regelmäßig besucht. „Überall spielt man heute Fauré, Ravel, Jean Francaix und Francis Poulenc. Mehr und mehr lebe ich für die Musik und vor allem: in der Musik“, schreibt sie 1942 an ihre Freundin Nadja Boulanger. Die Pavane ist 1902 erstmals öffentlich zu hören und begründet Ravels Erfolg als Komponist. Auf dieses Frühwerk folgt eines der ungewöhnlichsten Debüts der Musikgeschichte: Georges Bizet komponiert seine „Sinfonie in C-Dur“ im November 1855 im Alter von siebzehn Jahren. Diese Schülerarbeit, über deren Existenz er seine Professoren am Pariser Konservatorium ebenso wenig informiert wie seine engsten Freunde, verbirgt er als scheinbar unbedeutende „sinfonische Fingerübung” bis zu seinem frühen Tod im Jahr 1875 im Notenschrank. Erst 1933 – also acht Jahrzehnte nach ihrer Entstehung – wird die Partitur vom Musikkritiker und Bizetspezialisten Jean Chantavoine entdeckt und am 26. Februar 1935 unter der Leitung von Felix Weingartner in Basel uraufgeführt. Ein Geniestreich: Der junge Bizet orientiert sich an der Wiener Klassik und der Sinfonie in D-Dur seines Lehrers Charles Gounod und kündigt die Nähe zum Musiktheater an, in dem er – posthum – mit der Oper „Carmen“ triumphieren wird.
Lella Costa e Gabriele Vacis, due fuoriclasse del teatro e Otello, capolavoro immortale di William Shakespeare. A 24 anni dal debutto, Costa e Vacis portano nuovamente in scena quello che è stato uno dei loro grandi successi. «Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso» scrive Costa «E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella. Precisamente quella. É quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola. É quello che ci ha entusiasmati a tal punto da pensare di riportare in scena il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio, la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia». drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis con Lella Costa regia Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 90 minuti
von Michael Ende Theaterstück für alle ab 6 Jahren In Schlummerland lebt Prinzessin Schlafittchen, die abends nie ins Bett gehen will und immer neue Ausreden erfindet. Dabei ist in Schlummerland das Schlafen das allerwichtigste. Doch Schlafittchen hat böse Träume und niemand, nicht einmal die klügsten Mediziner:innen und Professor:innen können ihr helfen. Eines Tages packt die Königin ihren Rucksack und geht in die Welt hinaus. Sie fragt viele Menschen in zahlreichen Ländern, ob sie ein Mittel gegen schlechte Träume wüssten, leider vergebens. Da begegnet sie einem seltsamen Wesen, Traumfresserchen genannt, dem nichts besser schmeckt als böse Träume. Ob es auch Schlafittchen helfen kann? Auf alle Fälle wollen sie es versuchen … Mit viel Poesie erzählt der bekannte Kinderbuchautor Michael Ende in „Das Traumfresserchen“ eine Geschichte über die Angst vor dem Einschlafen, die Kraft der Träume und das Geheimnis eines Zauberspruchs. Tanja Regele, die bereits erfolgreich das Klassenzimmerstück „Titus“ an den Vereinigten Bühnen Bozen inszeniert hat, bringt die märchenhafte Reise für Klein und Groß ins Theater. mit Cecilia Kukua Patrizia Pfeifer Anna Starzinger Regie & Bühnenfassung Tanja Regele Bühne & Kostüme Angelika Daphne Katzinger Live-Musik Anna Starzinger Licht Micha Beyermann Dramaturgie Elisabeth Thaler Regieassistenz & Tourneebetreuung Michaela Stocker
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Lella Costa e Gabriele Vacis, due fuoriclasse del teatro e Otello, capolavoro immortale di William Shakespeare. A 24 anni dal debutto, Costa e Vacis portano nuovamente in scena quello che è stato uno dei loro grandi successi. «Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso» scrive Costa «E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella. Precisamente quella. É quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola. É quello che ci ha entusiasmati a tal punto da pensare di riportare in scena il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio, la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia». drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis con Lella Costa regia Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 90 minuti
Das Musiktheater "Teatro Baraonda" entführt seine kleinen Zuschauer in die magische Welt der Kobolde, lustige Wesen die nicht nur Schabernack und Unfug treiben, sondern auch großartig zu feiern verstehen. Kobolde sind Hausgeister, die das Haus schützen. Alles was sie brauchen ist, dass die Menschen ihnen an Weihnachten einen Teller Brei zubereiten und vor die Tür stellen. Doch geschieht das nicht... Eine musikalische Verwechslungskomödie über einen skandinavischen Weihnachtsbrauch von zwei Italienern in deutscher Sprache gespielt und gesungen für Kobolde, Elfen, Gnome, Trolle, Zwerge und Wichtel zwischen drei und zehn Jahren. Eduardo Mulone, Eva Spagna Für Kinder ab 3 Jahren, Dauer: ca. 50 Minuten
nach dem Roman von Robert Seethaler Monologfassung von Roman Blumenschein, Rudolf Frey, Daniel Theuring und Ayşe Gülsüm Özel Ein einfacher einsamer Mensch in einer Klause. Ein Eremit? Warum richtet er sich in einem Theaterraum ein? Er kocht Kaffee, ordnet sein Hab und Gut und dabei erlebt er zusammen mit Ihnen mit allen Sinnen „Ein ganzes Leben“, diesen markig markant merkwürdig mitfühlenden Roman über den Waisen Bankert Andreas Egger, der bei seinem Onkel Hubert Kranzstocker häusliche Gewalt auf einem Hof in den Bergen erfährt. Die harte Kindheit stählt ihn und auch wenn sich der durch Kranzstockers Schläge verursachte Oberschenkelhalsbruch nie mehr richtig verwachsen wird und ihm ein kürzeres Bein zurückbleibt, befreit sich Egger als junger Erwachsener, wird selbstständig in einer kleinen Pachthütte, findet die große Liebe mit Marie und erlebt wahres Glück. Er arbeitet ehrlich und hart dafür. Er errichtet die ersten Luftseilbahnen für die Firma Bittermann & Söhne. Dann schlägt das Leben zu und eine Lawine nimmt ihm alles, was er hat. Eine szenische Einrichtung, die in Zusammenarbeit von Roman Blumenschein, Rudolf Frey, Daniel Theuring und Ayşe Gülsüm Özel entsteht und weiterentwickelt wird. Premiere Spielzeit 2023/24: 6. April 2024 mit Roman Blumenschein Szenische Einrichtung Roman Blumenschein Rudolf Frey Daniel Theuring Ayse Gülsüm Özel Szenische Textarbeit Theresa Prey
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Na, alles gut? Ja, alles gut. Echt jetzt? Wann, bitte, wurde „alles gut“ zu einer täglich strapazierten Beschwörungsformel? Wahrscheinlich irgendwann zwischen dem Klopapierhamstern, dem Influencer-Wahnsinn und all den anderen weltweiten Katastrophen. Aber, fun fact: Es ist nicht alles gut! So. Und jetzt die gute Nachricht: Christoph & Lollo bringen ein neues Album raus! Elf neue Lieder über Politik, Kaffee, Hunde, Instagrammer und verletzte Gefühle. Hier werden alle wichtigen Fragen beantwortet. Wo sind die Hände? Christoph & Lollo wissen sogar das. Österreichs „odd couple“ des satirischen Liedguts vereint die Energie des Rock’n’Roll und den DIY-Gedanken von Indie-Punk mit sarkastischer Schärfe. Damit haben Christoph & Lollo die adäquate Methode gefunden, der absurden Gegenwart etwas entgegenzusetzen. Warum? Weil sie es können. Und sonst macht’s ja niemand. Also: alles gut. „Absurd, politisch, bitterböse und liebenswert-charmant.“ – Passauer Neue Presse Vorspiel: Coobolt
Helga Plankensteiner - Baritone sax, vocal Achille Succi bass - Clarinet Glauco Benedetti - Sousaphone Michael Lösch - Piano Marco Soldà - Drums Nach den zahlreichen Erfolgen des Jelly Roll Morton gewidmeten Projekts bei Festivals im In- und Ausland, geht die Band um Helga Plankensteiner einen Schritt weiter und präsentiert neue Bearbeitungen des Repertoires des großen Jazzpioniers sowie Originalstücke, die von der Fantasie des Pianisten aus New Orleans inspiriert sind. Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Das Konzert beginnt um 21.30 Uhr in der Laurin Bar. 12 Euro Aufpreis auf das erste Getränk ab 21 Uhr. Info und Tischreservierungen: Laurin Bar, T 0471 311 570