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Eventi Theatre: Teatro tradizionale

Eventi suggeriti

LA VECCHIAIA È PIÙ TRANQUILLA SE LA PASSI A VILLA ARZILLA
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Theatre
Venerdì, 15 Dic 2023 20:45

Gruppo G. LUCARONI APS - Mogliano MC Commedia in dialetto marchigiano Due atti di Pietro Romagnoli Regia di Pietro Romagnoli Ma chi l’ha detto che la casa di riposo è un luogo triste e malinconico, dove gli anziani trascorrono il loro tempo nella noia e nella rassegnazione. Se non ci credete venite con noi a Villa Arzilla, dove gli ospiti sono un gruppo di vecchietti irriducibili, magari un po’ acciaccati, ma sempre pronti alla battuta e a cogliere al volo ogni novità che dia brio alla quotidianità della loro vita. La loro forza è proprio lo spirito di gruppo, si beccano sempre, ma non riescono a stare lontani l’uno dall’altro. Se poi ci mettete un prete direttore, un ragazzo del servizio civile, una fisioterapista e un sindaco che li vuole cacciare, la miscela sarà esplosiva. Ma siamo proprio sicuri che la vecchiaia è più tranquilla se la passi a Villa Arzilla?

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ

Eventi

Franciscus. Il folle che parlava agli uccelli - SOLD OUT
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Theatre
Mercoledì, 13 Dic 2023 20:30

ATTENZIONE: I POSTI PER QUESTO SPETTACOLO SONO ESAURITI uno spettacolo di e con Simone Cristicchi > musiche e sonorizzazioni Tony Canto > CTB Centro Teatrale Bresciano > Accademia Perduta Romagna Teatri > Corvino Produzioni “Tutta l’oscurità del mondo non può spegnere la luce di una singola candela.” Francesco d’Assisi Franciscus, il rivoluzionario. Franciscus, l’estremista. Franciscus, l’innamorato della vita. Franciscus, che visse per un sogno. Franciscus, il folle che parlava agli uccelli. Franciscus, che vedeva la sacralità e la bellezza in ogni volto di persona ma anche di animale, e non solo in essi ma anche nel sole, nella morte, nella terra su cui camminava insieme agli altri. In cosa risiede l’attualità, del suo messaggio? Cosa può dirci la filosofia del “ricchissimo” di Assisi, nella confusione della modernità affamata di senso, nelle promesse tradite del progresso? Tra riflessioni, testimonianze personali e canzoni inedite, Simone Cristicchi indaga e racconta il “Santo di tutti”: il labile confine tra follia e santità, la ricerca della perfetta letizia, la spiritualità universale, la sapienza esoterica, l’utopia necessaria di una nuova umanità che riesca a vivere in armonia con il creato. Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano

Teatro Cristallo Via Dalmazia 30, Bolzano, BZ
La tempesta
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Theatre
Giovedì, 14 Dic 2023 20:30-
L'evento si tiene dal 14 Dic 2023 al 17 Dic 2023

Un’isola sperduta nel Mediterraneo, un padre (Prospero) che cerca attraverso la magia di recuperare il suo ducato perduto, una figlia che non ha mai visto altri esseri umani all’infuori di lui, uno spirito dell’aria, un mostro deforme. Alessandro Serra, autore di un teatro materico e ancestrale, dirige "La tempesta", capolavoro di William Shakespeare. Scrive Serra nelle sue note «Ne La tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono […]. Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano […]. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero rinuncia a usarlo come arma. Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno […]. Qui risiede il suo fascino ancestrale, nel fatto cioè che tutto avviene di fronte ai nostri occhi, che tutto è vero pur essendo così smaccatamente simulato, ma soprattutto che quella forza sovrumana si manifesta solo a condizione che ci sia un pubblico disposto ad ascoltare e a vedere, a immaginare, a condividere il silenzio per creare il rito. L’uomo avrà sempre nostalgia del teatro perché è rimasto l’unico luogo in cui gli esseri umani possono esercitare il proprio diritto all’atto magico». di William Shakespeare traduzione e adattamento Alessandro Serra regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra con (in o. a.) Alessandro Burzotta, Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta collaborazione alle luci Stefano Bardelli collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi collaborazione ai costumi Francesca Novati maschere Tiziano Fario consulenza linguistica Donata Feroldi produzione TEATRO STABILE DI TORINO – TEATRO NAZIONALE / TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE / EMILIA ROMAGNA TEATRO ERT – TEATRO NAZIONALE / SARDEGNA TEATRO / FESTIVAL D’AVIGNON / MA SCÈNE NATIONALE – PAYS DE MONTBÉLIARD in collaborazione con FONDAZIONE I TEATRI REGGIO EMILIA / COMPAGNIA TEATROPERSONA

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
HOKUSPOKUS
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Theatre
Domenica, 31 Dic 2023 20:00

Familie Flöz Vom Zauber des Lebens Am Anfang stand die Schöpfung. Aber wie macht man einen Theaterabend daraus? Bei Familie Flöz stets mit unverkennbaren Masken. Aber dieses Mal sind die Schauspieler*innen als Schöpfende selbst auch sichtbar. Musizierend, singend, filmend, sprechend oder Geräusche machend erschaffen sie die Welt der Masken vor den Augen der Zuschauer. Wechselnd leihen sie den Figuren ihre Körper und nehmen ihr Schicksal in die Hand, bis die Geschichte sich selbst erzählt: Aus Dunkel wurde Licht, der göttliche Atem ist eingehaucht und im paradiesischen Garten findet sich das erste Liebespaar. Sie wagen erste Schritte zu zweit, suchen Schutz vor der Natur und finden, Gott sei Dank, eine bezahlbare Wohnung. Schnell zieht das Schicksal das junge Paar in die Achterbahn des Lebens. Mit jedem Kind wachsen die Fliehkräfte und drohen die Familie zu zerreißen. Der Titel „Hokuspokus“ spielt mit dem mutmaßlichen lateinischen Ursprung des Wortes (Hoc est enim corpus meum – Dies ist mein Leib) und erzählt die Lebensreise eines Paares. „Die fabelhafte Familie Flöz erzählt das Leben hier im Zeitraffer, hintergründig und mit viel Witz in ihrer bislang wohl emotionalsten Produktion.“ (Berliner Morgenpost) Eine gemeinsame Produktion von Familie Flöz, Theaterhaus Stuttgart und Theater Duisburg Regie/Masken: Hajo Schüler Kostüme: Mascha Schubert Bühne: Felix Nolze Musik: Vasko Damjanov, Sarai O‘Gara, Benjamin Reber Zeichnungen: Cosimo Miorelli Licht, Video: Reinhard Hubert Sound Design: Vasko Damjanov Mit: Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats Süthoff, Michael Vogel

Waltherhaus Schlernstraße 1, Bolzano, BZ
FILUMENA MARTURANO
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Theatre
Venerdì, 12 Gen 2024 20:45

GRUPPO TEATRALE VULIMM’ VULA’ Commedia in dialetto napoletano Due atti di E. De Filippo Regia di Roberta Principe Una sfida per l'attrice e regista Roberta Principe, che vantando nel suo repertorio alcuni dei capisaldi della commediografia eduardiana, affronta oggi forse uno dei più ardui spartiti della storia del teatro: Filumena Marturano, personaggio iconico, emblematico, ormai storicizzato dalle indimenticate interpretazioni di Titina e della grande Regina Bianchi. La regia della Principe si muove sul doppio filo della tradizione/innovazione, conservando da un lato una rigorosa fedeltà filologica al testo, e introducendo dall'altro, elementi di novità come il mimo, il canto lirico e sequenze di ballo, che producono l'effetto di rompere la schematicità scenica dando varietà e dinamismo all'azione. In particolare sono messi in evidenza mimica, canto lirico, danza, che accanto alle magistrali interpretazioni dei due protagonisti, tutti gli attori dimostrano una perfetta simbiosi con i loro personaggi: ed uno dei pregi di questo lavoro teatrale risulta essere proprio la felice ed armonica coralità dell'insieme. Le luci ed i pregevoli arrangiamenti musicali chiudono in cornice un bellissimo spettacolo che al suo termine lascia al pubblico una particolare densità emotiva.

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ
Ich, Akira
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Theatre
Sabato, 13 Gen 2024 20:00-
L'evento si tiene dal 13 Gen 2024 al 02 Feb 2024

Produktion der Dekadenz Ich, Akira Komischer Theatermonolog für einen Hund mit einer Frage von Leonhard Meier und Noëlle Haeseling Der Hund – des Menschen bester Freund. Devot. Treu ergeben. Sklavisch untertan. Der Mensch liebt seinen Hund. Und der Hund liebt bedingungslos zurück, denn er unterscheidet nicht zwischen arm und reich, hübsch oder hässlich, gut oder schlecht. Doch verdient wirklich jeder die Liebe eines Hundes? Im ganz konkreten Fall dieses Stücks heißt der Mensch Attila Hildmann, war Kochbuchautor und ist mittlerweile realitätsverlustiger Verschwörungsideologe an der Spitze einer rechtsextremen Bewegung von Reichsbürgern und Corona-Leugnern. Darüber hinaus ist Hildmann Papa. Papa von Akira. Einem Husky. Einem Hund, der sich in einer Zwickmühle befindet: „Ich bin heute Abend hierhergekommen, weil ich Ihnen eine Frage stellen möchte. Es ist eine etwas heikle Frage. Deswegen kann ich sie nicht alleine beantworten. Weil ich Ihre Hilfe brauche.“ Und die Frage? – „Wuff Wuff Wuff.“ Peter Schorn gibt mit viel Humor und Spielfreude den menschelnden Husky Akira und stellt zum Brüllen komisch seinen inneren Kampf zwischen Instinkt und Intellekt dar. Die Inszenierung von Michaela Senn verhandelt eine wichtige Frage unserer Gegenwart: „Was passiert, wenn sich unsere Liebsten radikalisieren?“ mit Peter Schorn Regie: Michaela Senn Ausstattung: Ursula Tavella Regieassistenz: Michaela Zetzlmann

Dekadenz Obere Schutzengelgasse, 3A, Bressanone, BZ
La soglia
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Theatre
Domenica, 21 Gen 2024 16:30

> Compagnia Grandi Manovre (Forlì - CE) > tratto da “Le sas” di Michel Azama > traduzione a cura del Dipartimento di interpretazione e traduzione Università di Bologna, Campus di Forlì > con Beatrice Buffadini e Francesca Fantini > elaborazione drammaturgica e regia Loretta Giovannetti > idea progetto luci Giorgio Cervesi Ripa > illuminotecnica Adler Ravaioli > musiche originali Renato Billi durata: 75' “La Soglia è uno spettacolo immerso in un luogo senza tempo, perché il carcere smembra le giornate e le anime. E’ uno strano viaggio tra più mondi, con risvegli sudati e rabbiosi, dolore malcelato, inaspettate e graffianti tenerezze, ribellioni incoscienti come un urlo senza voce. Il testo di Michel Azama, drammaturgo francese vivente, tradotto appositamente per Grandi Manovre, dall’Università Traduttori e Interpreti di Bologna – Campus di Forlì, ha messo alla prova la compagnia in una vertigine straordinaria, violenta e dolorosa. Un percorso scenico esaltante e atemporale, dove ritmo, contrasti e crudele poesia, raccontano una storia vera di una Donna (la Liberante) che sta per uscire dopo 16 anni di prigione e cerca di dar vita ai suoi ricordi, agli incontri, al bisogno di contatto umano per sopravvivere, alle anime perdenti e indispensabili, incontrate nel suo viaggio rinchiuso tra quattro mura… È una regia di contrasti, di colori che cambiano improvvisamente, di pochi oggetti scenici che diventano panchina, cella, letto a castello, guardiola… È uscire a ritrovare una Libertà complicata, piena di incognite ma desiderata disperatamente. Un po’ come tutti noi in questi tempi complicati… Il percorso di messa in scena è stato un rischio giocato assieme a 2 attrici che hanno sposato totalmente il progetto e si sono innamorate della potenza del tema, condividendo la mia scelta di trasformare drammaturgicamente, un lungo monologo in una dinamica sfaccettata a due e, bontà loro, si sono affidate totalmente a me come persona, come donna che in carcere ha lavorato tanti anni e soprattutto come regista. Ci sono lacrime nel cuore, che non arrivano agli occhi…. Buona domenica a teatro - UILT

Teatro Cristallo Via Dalmazia 30, Bolzano, BZ
Gl'innamorati
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Theatre
Martedì, 23 Gen 2024 20:30

Quella dei litigiosi Eugenia e Fulgenzio, Gl’innamorati, protagonisti del capolavoro di Carlo Goldoni è una storia d’amore molto più sfaccettata di quel che sembra, dietro la quale si nascondono tensioni capaci di superare anche le contraddizioni tipiche dell’amore romantico. I protagonisti sono due giovani molto più vicini al nostro tempo di quel che pensiamo. Due giovani che pur appartenendo a quello che definiamo “ceto medio” non possono ancora ambire all’indipendenza economica e quindi decidere autonomamente di formare una famiglia. Due giovani pressati dalle circostanze che, in preda alla gelosia, alla rabbia o alla paura cedono all’impulso di ferirsi, contraddicendo la sbandierata profondità dei loro sentimenti. Due giovani che, tra pochi alti e molti bassi, impareranno dalle loro disavventure che l’amore non basta a sé stesso ed anzi gestirlo è assai complesso. Gl’innamorati, capolavoro di Goldoni, torna in scena nel nuovo adattamento per la scena di Angela Demattè diretto da Andrea Chiodi che offrono nuovi spunti sulla commedia goldoniana. «“La pazza gelosia, è il flagello de’ cuori amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascere le tempeste anche in mezzo alla calma”, dice Goldoni nelle note dell’autore a chi legge. Gelosia e tempesta, sono le cose da cui sono voluto partire per raccontare questi innamorati, per raccontare gli sconvolgimenti anche irrazionali che accadono o possono accadere nell’anima umano e soprattutto nell’animo dei giovani.» annota Chiodi «Irrazionali sono i rapporti tra i personaggi ma molto razionali i sentimenti. Abbiamo cercato di giocare intorno a questi aspetti, come una sorta di orgia dei sentimenti in cui tutti si innamorano di tutti e tutti odiano tutti». di Carlo Goldoni adattamento Angela Demattè con Alessia Spinelli, Gianluca Bozzale, Gaspare Del Vecchio, Riccardo Gamba, Elisa Grilli, Cristiano Parolin, Francesca Sartore, Leonardo Tosini, Ottavia Sanfilippo regia Andrea Chiodi scene Guido Buganza costumi Ilaria Ariemme musiche Daniele D’angelo cura del movimento Marco Angelilli luci Nicolò Pozzerle aiuto regia Michele Tonicello produzione TSV – TEATRO NAZIONALE Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
Gl'innamorati
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Theatre
Mercoledì, 24 Gen 2024 20:30

Quella dei litigiosi Eugenia e Fulgenzio, Gl’innamorati, protagonisti del capolavoro di Carlo Goldoni è una storia d’amore molto più sfaccettata di quel che sembra, dietro la quale si nascondono tensioni capaci di superare anche le contraddizioni tipiche dell’amore romantico. I protagonisti sono due giovani molto più vicini al nostro tempo di quel che pensiamo. Due giovani che pur appartenendo a quello che definiamo “ceto medio” non possono ancora ambire all’indipendenza economica e quindi decidere autonomamente di formare una famiglia. Due giovani pressati dalle circostanze che, in preda alla gelosia, alla rabbia o alla paura cedono all’impulso di ferirsi, contraddicendo la sbandierata profondità dei loro sentimenti. Due giovani che, tra pochi alti e molti bassi, impareranno dalle loro disavventure che l’amore non basta a sé stesso ed anzi gestirlo è assai complesso. Gl’innamorati, capolavoro di Goldoni, torna in scena nel nuovo adattamento per la scena di Angela Demattè diretto da Andrea Chiodi che offrono nuovi spunti sulla commedia goldoniana. «“La pazza gelosia, è il flagello de’ cuori amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascere le tempeste anche in mezzo alla calma”, dice Goldoni nelle note dell’autore a chi legge. Gelosia e tempesta, sono le cose da cui sono voluto partire per raccontare questi innamorati, per raccontare gli sconvolgimenti anche irrazionali che accadono o possono accadere nell’anima umano e soprattutto nell’animo dei giovani.» annota Chiodi «Irrazionali sono i rapporti tra i personaggi ma molto razionali i sentimenti. Abbiamo cercato di giocare intorno a questi aspetti, come una sorta di orgia dei sentimenti in cui tutti si innamorano di tutti e tutti odiano tutti». di Carlo Goldoni adattamento Angela Demattè con Alessia Spinelli, Gianluca Bozzale, Gaspare Del Vecchio, Riccardo Gamba, Elisa Grilli, Cristiano Parolin, Francesca Sartore, Leonardo Tosini, Ottavia Sanfilippo regia Andrea Chiodi scene Guido Buganza costumi Ilaria Ariemme musiche Daniele D’angelo cura del movimento Marco Angelilli luci Nicolò Pozzerle aiuto regia Michele Tonicello produzione TSV – TEATRO NAZIONALE Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).

Forum Via Roma 9, Bressanone, BZ
Gl'innamorati
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Theatre
Giovedì, 25 Gen 2024 20:30

di Carlo Goldoni adattamento Angela Demattè > con Alessia Spinelli e con gli attori e le attrici della Compagnia Giovani del TSV: Gianluca Bozzale, Gaspare Del Vecchio, Riccardo Gamba, Elisa Grilli, Cristiano Parolin, Francesca Sartore, Leonardo Tosini e con Ottavia Sanfilippo > regia Andrea Chiodi > scene Guido Buganza > costumi Ilaria Ariemme > musiche Daniele D’angelo > cura del movimento Marco Angelilli > luci Nicolò Pozzerle > aiuto regia Michele Tonicello > foto e video Serena Pea > produzione TSV – Teatro Nazionale durata: 110’ Andrea Chiodi si confronterà con “Gl’innamorati” offrendo nuovi spunti al classico goldoniano. Quella dei litigiosi Eugenia e Fulgenzio è una storia d’amore molto più sfaccettata di quel che sembra, dietro la quale si nascondono tensioni capaci di superare anche le contraddizioni tipiche dell’amore romantico. I protagonisti sono due giovani molto più vicini al nostro tempo di quel che pensiamo. Due giovani che pur appartenendo a quello che definiamo “ceto medio” non possono ancora ambire all’indipendenza economica e quindi decidere autonomamente di formare una famiglia. Due giovani pressati dalle circostanze che, in preda alla gelosia, alla rabbia o alla paura cedono all’impulso di ferirsi, contraddicendo la sbandierata profondità dei loro sentimenti. Due giovani che, tra pochi alti e molti bassi, impareranno dalle loro disavventure che l’amore non basta a se stesso ed anzi gestirlo è assai complesso. Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano

Teatro Cristallo Via Dalmazia 30, Bolzano, BZ
Gl'innamorati
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Theatre
Venerdì, 26 Gen 2024 20:30

Quella dei litigiosi Eugenia e Fulgenzio, Gl’innamorati, protagonisti del capolavoro di Carlo Goldoni è una storia d’amore molto più sfaccettata di quel che sembra, dietro la quale si nascondono tensioni capaci di superare anche le contraddizioni tipiche dell’amore romantico. I protagonisti sono due giovani molto più vicini al nostro tempo di quel che pensiamo. Due giovani che pur appartenendo a quello che definiamo “ceto medio” non possono ancora ambire all’indipendenza economica e quindi decidere autonomamente di formare una famiglia. Due giovani pressati dalle circostanze che, in preda alla gelosia, alla rabbia o alla paura cedono all’impulso di ferirsi, contraddicendo la sbandierata profondità dei loro sentimenti. Due giovani che, tra pochi alti e molti bassi, impareranno dalle loro disavventure che l’amore non basta a sé stesso ed anzi gestirlo è assai complesso. Gl’innamorati, capolavoro di Goldoni, torna in scena nel nuovo adattamento per la scena di Angela Demattè diretto da Andrea Chiodi che offrono nuovi spunti sulla commedia goldoniana. «“La pazza gelosia, è il flagello de’ cuori amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascere le tempeste anche in mezzo alla calma”, dice Goldoni nelle note dell’autore a chi legge. Gelosia e tempesta, sono le cose da cui sono voluto partire per raccontare questi innamorati, per raccontare gli sconvolgimenti anche irrazionali che accadono o possono accadere nell’anima umano e soprattutto nell’animo dei giovani.» annota Chiodi «Irrazionali sono i rapporti tra i personaggi ma molto razionali i sentimenti. Abbiamo cercato di giocare intorno a questi aspetti, come una sorta di orgia dei sentimenti in cui tutti si innamorano di tutti e tutti odiano tutti». di Carlo Goldoni adattamento Angela Demattè con Alessia Spinelli, Gianluca Bozzale, Gaspare Del Vecchio, Riccardo Gamba, Elisa Grilli, Cristiano Parolin, Francesca Sartore, Leonardo Tosini, Ottavia Sanfilippo regia Andrea Chiodi scene Guido Buganza costumi Ilaria Ariemme musiche Daniele D’angelo cura del movimento Marco Angelilli luci Nicolò Pozzerle aiuto regia Michele Tonicello produzione TSV – TEATRO NAZIONALE Lo spettacolo si inserisce nel progetto della Compagnia Giovani, parte dell’Accordo di Programma tra Regione Veneto e Teatro Stabile del Veneto per la realizzazione del Progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione (DGR n. 1646 del 19 dicembre 2022).

Teatro Puccini Piazza Teatro 2, Merano, BZ
CANTIERE A LUCI ROSSE
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Theatre
Venerdì, 26 Gen 2024 20:45

AMICI TEATRO DELL’ATTORCHIO - Cavaion VR Commedia in dialetto veronese Due atti di Igino Dalle Vedove Regia di Ermanno Regattieri “Non gh’è polsar che straca” esclama Polpetta, manovale fannullone del muratore Enrico, tra un giro all’osteria e una chiacchierata con Santina, la strana vecchia che vive con la Pasquina e ce l’ha a morte con i “botegheri”. Entrambi si trovano a lavorare sul cantiere dell’ingenuo impresario Mariolino, che sta ristrutturando un grazioso appartamento per regalarlo a... alla sua amante Rossella, affascinante giovane arrivista! Ma se la moglie Gemma lo venisse a sapere? E se insieme alla sua amica Carla cercasse di escogitare qualcosa per mandare a monte questa lussuriosa tresca? Come finirà questa storia potrebbe svelarlo solo la famosa astrologa “Mimì la francese” o potreste scoprirlo da soli assistendo a questa brillante commedia!

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ
PIO andata e ritorno
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Theatre
Venerdì, 09 Feb 2024 20:45

Andrea Castelli - Trento Commedia in dialetto trentino Atto unico di e con Andrea Castelli Regia di Andrea Castelli Produzione TRENTO SPETTACOLI di TRENTO Un viaggio di due amici nel presepio dell’ex professor Severini, che sono andati a salutare per Natale. Andrea Castelli lo ripropone, assieme agli animali parlanti, causa mutazioni genetiche misteriose, che nel viaggio lo accompagneranno: Helmut, l’elefante tedesco, Seppele il cammello della val Gardena, Rolfi, il cane da guardia e Bruno, l’orso di poche parole. Pio e l’amico Alcide, entrano così nel magico mondo del presepe che il loro vecchio professore allestisce ogni anno a Natale. Un viaggio iniziatico dove la meta forse non è l’obiettivo finale perché è più importante quel che succede durante...

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ
ALLA RICERCA DI EVELINE
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Theatre
Venerdì, 23 Feb 2024 20:45

Gruppo Teatrale La Cricca - Taranto ovvero CE NE SAPE MAGNINE D’U FIASCHE DE L’OLIJE Commedia in dialetto pugliese Due atti di Aldo L’Imperio Regia di Aldo L’Imperio La storia narra, in maniera surreale e divertente, di tre persone che rimangono alcune ore, imprigionati in un ascensore di una palazzina poco frequentata nei week-end per la presenza di molti uffici. Il linguaggio, i modi di dire, le nevrosi e le complicità di coppia, saranno il motivo dominante della pièce nella quale molti spettatori potranno riconoscersi e sorriderne.

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ
SONO LE STORIE CHE FANNO ANCORA PAURA AI MAFIOSI
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Theatre
Venerdì, 08 Mar 2024 20:45

Teatro Oltre - Sciacca AG SERATA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO Lo spettacolo Sono le storie che fanno ancora paura ai mafiosi si riferisce alla storia vera di Lia Pipitone, giovane donna palermitana, fatta uccidere, probabilmente, dal padre il 23 settembre 1983, perché i comportamenti della figlia stavano mettendo a disagio lui e la cosca mafiosa a cui egli apparteneva. Protagonista della scena è proprio Antonino Pipitone, il padre di Lia, il quale raccontando l’evento tragico, ma anche le circostanze parallele e chi c’era e chi non c’era, tenta di ritrovare e spiegare il “suo” punto di vista. In scena, oltre al padre, è presente il picciotto, figura che segna la distanza del padre dall’altro in genere. Non è un personaggio specifico, ma li comprende tutti: dalla memoria della figlia Lia, al prototipo del mafioso, alla vittima innocente della mentalità deviante, alla proiezione dello spettatore. Egli non dialoga mai col padre, esegue come un servo di scena azioni utili al momento drammaturgico (ma non è questa la giustificazione). Lo spettacolo vuole essere un’occasione per ascoltare, senza veli, una mentalità che poi si muta in cronaca, di cui spesso seguiamo i racconti dai media o le versioni agrodolci in mistificanti fiction che elevano a modelli i profili di tali soggetti. Necessario e doloroso come una ragion di stato impone, il racconto del padre declina l’affannoso respiro di un affetto, mentre cerca la catarsi nel riflesso obliquo di un amore paterno.- Franco Bruno

Teatro dei Filodrammatici Passaggio scolastico Maria Damian, Laives, BZ
Fondazione Provincia

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