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“Quali per vetri trasparenti e tersi, /o ver per acque nitide e tranquille, / non sì profonde che i fondi sien persi…” Con questi versi dall’accento pacato e con queste similitudini dai toni di grande serenità Dante prepara il lettore del III, del IV e parte del V Canto all’incontro con le prime anime che popolano il suo Paradiso. Una di queste, Piccarda Donati, racconterà al Poeta la sua storia terrena e la sua condizione di beata nel Cielo della Luna, da qui la spiegazione dei vari gradi di beatitudine che Dante incontrerà nel suo volo attraverso i Cieli fino all’Empireo. A cura di Maria Carla Alessandrini Entrata libera