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La Campagna Italiana contro le mine (CICM) è membro della International Campaign to Ban Landmines – Cluster Munition Coalition (ICBL-CMC) colaureata Premio Nobel per la Pace 1997. La CICM è stata lanciata nel 1993 da un gruppo di associazioni di volontariato laico e religioso, organizzazioni non governative, associazioni ambientaliste e pacifiste. Nel 2000 la Campagna si è affermata come associazione senza scopo di lucro. Ad oggi, CICM rappresenta la società civile italiana presso i Meeting degli Stati Parte (MSP) del Trattato per la messa al bando delle mine (APMBT) e della Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM). Fa parte delle reti nazionali che si occupano di pace e disarmo, che sono coinvolte con un ruolo consultivo secondo le rispettive competenze umanitarie. Fin dalla sua nascita, la campagna è sempre stata impegnata a contribuire a quella trasformazione e consapevolezza che ha portato l'Italia da uno dei maggiori produttori di mine a rappresentare una realtà credibile e riconosciuta nella lotta contro le mine e nella Mine Action. Nell’ambito delle celebrazioni per il 30° anniversario della Campagna Italiana contro le Mine, ospiteremo a Bolzano alcuni rappresentanti della campagna, tra cui una sopravvissuta ad una mina antipersona: Margaret Arach Orech. Il Centro per la Pace del Comune di Bolzano, sotto la gestione della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone, in collaborazione con la Campagna Italiana contro le mine, vi invita cordialmente Interviene Margaret Arach Orech – ambasciatrice di “Campaign to Ban Landmines – Cluster Munition Coalition” e sopravvissuta ad una mina antiuomo Introduce e modera Giuseppe Schiavello – Direttore nazionale della Campagna Italiana contro le mine – Onlus Margaret Arach Orech parlerà in inglese, con la traduzione in italiano Margaret Arach Orech, ambasciatrice di “International Campaign to Ban Landmines – Cluster Munition Coalition”, fu coinvolta in un incidente dovuto all’esplosione di una mina nel dicembre del 1998 in Uganda, la sua terra natia. Dal 2000, anno in cui si mise in contatto con la ICBL, ha costantemente contribuito alle attività della campagna, diventando ambasciatrice dell’organizzazione nel 2006. Nel 2014 è stata selezionata per il Women Peacemaker Programme dell'Università di San Diego in California, per il suo impegno contro le mine antipersona e a favore dei sopravvissuti.