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In questo lavoro pensato per l’infanzia, ma di appeal anche per il pubblico adulto, Camilla Monga si fa ispirare dagli Undici pezzi infantili op. 35 (1920) del compositore Alfredo Casella liberamente rielaborati dalla compositrice e pianista Giulia Tagliavia. Una danzatrice, la stessa Monga e le sue ombre, le sue estensioni per far vivere le infinite sfaccettature di un corpo capace di espandersi e replicarsi in una gamma di giochi a cui partecipano teli ed effetti di luce. Un’esperienza multisensoriale, uno spettacolo unico e coinvolgente che esplora il confine tra realtà e fantasia, tra musica e danza contemporanea.