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Caffè delle lingue | Laives - Veröffentlicht von Comitato Laives Cultura

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Event-Informationen

Caffè delle lingue
Deutsch | Italiano | English | Español

Dove?
Alla biblioteca don bosco di Laives, in Via John Fitzgerald Kennedy, 94.

Quando?
Ogni ultimo mercoledì del mese, tranne qualche eccezione. Le date esatte sono: 27 marzo, 17 aprile, 29 maggio, 26 giugno, 31 luglio, 28 agosto, 25 settembre, 23 ottobre e 27 novembre. L’orario è sempre lo stesso: dalle 20:30 alle 21:30.

Come funziona?
In biblioteca troverai una moderatrice o un moderatore per ogni tavolo, cioè per ogni lingua. In base alla lingua in cui vuoi esercitarti, scegli il tavolo, siediti e…inizia a chiacchierare! Parlerai con la moderatrice o il moderatore e con le altre persone come te sedute a quel tavolo. Se ti stanchi, puoi tranquillamente andare via o cambiare tavolo. In generale, è consigliato avere le conoscenze di base della lingua scelta per poter seguire la conversazione e partecipare attivamente.

Quali lingue si parlano?
In questo primo anno di attività ci saranno tavoli per l’italiano, il tedesco, l’inglese e lo spagnolo. Se c’è qualche altra lingua che ti interessa particolarmente e che vorresti approfondire, puoi segnalarcelo compilando un questionario che troverai in biblioteca.

Bisogna prenotarsi? È a pagamento?
No, il Caffè delle lingue è gratuito e si può partecipare liberamente.

Hai qualche domanda?
Scrivici a info@laivescultura.it!

Kontakte :

Datum und Uhrzeit des Events :

Es gibt Termine vom 27 März 2024 bis 27 Nov. 2024

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  • Relatrice, docente e accompagnatrice: Dott.ssa Patrizia Zangirolami storica dell’arte ed archeologa Conferenza: 28/04/2025 Visita guidata: 29/04/2025 Termine iscrizioni visita guidata: 10/04/2025 Immagine: Alberto Martini, Wally Toscanini, pastello su carta 1925   La mostra dedicata all’Art Déco a Milano, ospitata delle sale di Palazzo Reale, è un’occasione per immergersi a pieno in uno dei movimenti artistici del primo dopoguerra tra i più diffusi a livello europeo, che invase tutti i campi dell’arte: dalla pittura alla scultura, dal design all’architettura, fino ad approdare nel mondo della moda, diventando un vero e proprio stile di vita, caratterizzato da un’irrefrenabile voglia di libertà. Un percorso espositivo eterogeneo per mostrare, attraverso le opere e i manufatti esposti, i tratti salienti di uno stile essenziale, caratterizzato da forme geometriche semplici ed eleganti che pur accomunando tutte le zone europee nelle quali si diffuse, lasciò spazio alla creazione di originali variazioni nazionali. La nascita dell’Art Déco a Parigi viene segnata dalla grande “Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne”, organizzata nel 1925, grazie alla quale vennero definite le caratteristiche salienti del cosiddetto “Stile 1925” destinato a spopolare anche oltre oceano. La mostra di Milano mette in luce l’importanza degli obiettivi perseguiti da questo movimento artistico, tra i quali la costante ricerca di un equilibrio armonico tra forma e funzione. Gli oggetti, le architetture, le illustrazioni, gli abiti vengono pensati in base alla loro destinazione d’uso. L’esposizione rivolge uno sguardo attento anche agli avvenimenti storico-culturali ed economici che hanno scandito il periodo storico in questione e hanno influenzato le caratteristiche peculiari dello stile Art Déco. CONFERENZA Introduzione alla mostra “Art Déco. Il trionfo della modernità” allestita nelle sale di Palazzo Reale a Milano N.B. La visita guidata è strumento indispensabile per approfondire gli argomenti trattati nella conferenza
  • In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, si propone un convegno per fare il punto sui diritti delle donne, sulla genitorialità paritaria, sulla conciliazione lavoro-famiglia e sugli ostacoli che impediscono il raggiungimento della parità di genere, in termini di emancipazione femminile, a livello sia economico che politico. Intervengono Patrizia Quattrocchi – antropologa, esperta in antropologia medica e salute riproduttiva, Università di Udine Alessandra Minello – ricercatrice in demografia presso il Dipartimento di Scienze Statistiche all’Università di Padova Barbara De Micheli – project manager e ricercatrice, coordinatrice dell'area Giustizia Sociale della Fondazione Giacomo Brodolini Introduce e modera Silvia Cavalli – presidente de il Melograno Alto Adige, operatrice della nascita Evento in collaborazione con Il Melograno centro informazione maternità e nascita - Alto Adige Ingresso libero, non serve prenotazione. Durante l’incontro, Patrizia Quattrocchi porterà il risultato del primo rapporto dell’Unione europea sulla violenza ostetrica, da lei coordinato. Per violenza ostetrica si intende il maltrattamento fisico e verbale subito dalle partorienti. Un insieme di atti, comportamenti e omissioni che oggi sono riconosciuti internazionalmente come violenza di genere e violazione dei diritti umani. L’indagine è stata richiesta dalla Commissione europea ed è intitolata “Obstetric Violence in the European Union: Situational analysis and policy recommendations”. Alessandra Minello porterà un contributo fondamentale sui temi della parità genitoriale e delle differenze di genere nel lavoro e nella famiglia, illustrando come il concetto di genitorialità paritaria rappresenti una sfida ancora aperta in Italia, dove la divisione dei compiti tra madri e padri rimane spesso sbilanciata a svantaggio delle donne. Barbara De Micheli approfondirà il tema delle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro mettendo in evidenza, attraverso dati statistici, le principali sfide che le donne affrontano nel contesto lavorativo italiano: dal gender pay gap alle difficoltà di accesso ai ruoli dirigenziali, passando per la discriminazione legata alla maternità. Patrizia Quattrocchi – antropologa presso l’Università degli Studi di Udine. Esperta di antropologia medica, si occupa di salute e riproduzione, con ricerche sul campo tra i Lenca (Honduras), i Maya yucatechi (Messico), in Spagna, Italia e Paesi Bassi e in Argentina. Ha indagato le politiche e le pratiche del parto non ospedaliero in tre paesi europei, la violenza ostetrica in America Latina e in Europa e dal 2024 è coordinatrice scientifica del progetto Horizon-MSCA-Staff, in cui coordina un partenariato internazionale di 19 istituzioni in 9 paesi, e un team di 40 esperte e professionisti della salute. Alessandra Minello – ricercatrice in demografia presso il Dipartimento di Scienze Statistiche all’Università di Padova. Esperta di differenze di genere in Italia e in Europa negli ambiti della scuola, della famiglia e del lavoro. Autrice per Feltrinelli di “Genitori alla pari. Tempo, lavoro, libertà” 2024) e per Laterza di “Non è un Paese per madri” (2022). Ha curato per Save the Children il rapporto “Le equilibriste” (2023 e 2024). Insegna Demografia Storica e Metodologia della Ricerca Clinica. Barbara De Micheli – coordinatrice dell'area Giustizia Sociale della Fondazione Giacomo Brodolini. Project manager e ricercatrice, ha una lunga esperienza in progetti di ricerca finanziati dalla Commissione europea, dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofund) e dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE). Guida il Master "Diversity Management and Gender Equality" di Fondazione Brodolini. Silvia Cavalli – Presidente della sede altoatesina de Il Melograno, Operatrice della nascita e fisioterapista.
  • Foto Forum freut sich, die Ausstellung Durchgangsland–Terradipassaggio von Francesca Cirilli zu präsentieren. Die Arbeiten für die Einzelausstellung der Künstlerin entstanden im Rahmen einer Reihe von Residenzen, die vom Kurator Stefano Riba konzipiert und vom Foto Forum organisiert wurden und im Jahr 2024 auf dem Gebiet der Gemeinde Franzensfeste stattfanden. Den geografischen Kontext, in den Cirillis Bilder sowie Ribas Texte – eine Eigenpublikation, die im Rahmen der Ausstellung präsentiert wird – eingebettet sind, bildet die über 15 Kilometer lange Strecke der SS12 (Staatsstraße des Abetone und des Brennerpasses), die Franzensfeste und Mauls verbindet. Auf diesem kurzen Abschnitt ist die Dichte von Spuren, die die alte, moderne und zeitgenössische Geschichte dieser Gegend erzählen, besonders hoch – einer Gegend, die durch den Bau großer Infrastrukturen geprägt wurde, errichtet dank ausländischer Arbeitskräfte.

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