Trương Công Tùng – The Disoriented Garden… A Breath of Dream - Pubblicato da martin_inside

0

Informazioni evento

Prodotta da Han Nefkens Foundation

A cura di Bart van der Heide
Museion -1

Istituzioni partner: San Art, Vietnam; Sa Sa Art Projects, Cambogia; Jim Thompson House Museum, Thailandia; Busan Museum of Art, Corea del Sud; Prameya Art Foundation, India

Museion, insieme a cinque istituzioni partner nel Sud-Est Asiatico, è parte del comitato di selezione della Han Nefkens Foundation – Southeast Asian Video Art Production Grant, un’iniziativa lanciata dal collezionista privato Han Nefkens per incrementare la produzione artistica contemporanea nel campo della videoarte.

Contatti :

Il prossimo evento si terrà tra :

00

giorni

00

ore

00

minuti

00

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 08 Nov 2024 al 22 Dic 2024
  • Gio 12 Dicembre, 202410:00-22:00 |
  • Ven 13 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 14 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 15 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 17 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 18 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 19 Dicembre, 202410:00-22:00 |
  • Ven 20 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 21 Dicembre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 22 Dicembre, 202410:00-18:00 |

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 27 Nov 2024 al 30 Dic 2024
    Lo sguardo nell’arte è più di un semplice dettaglio, è un potente mezzo di connessione che trascende il tempo e lo spazio. Le opere d’arte di valore sono highlights che non hanno un tempo: esse fanno parte di una continua linea che dal presente si imprime nel passato continuando per la via del futuro. Highlights Medley vuole dare risalto all'identità artistica come valore; identità intesa in termini di unicità ed originalità dell’artista e conseguentemente dell’opera stessa. Il medley ovvero racconto è stato affidato ai tredici artisti, selezionati per il linguaggio e la poetica che li distingue: Mats BERGQUIST Julia BORNEFELD Paolo BUZZI Emanuela FIORELLI Giovanni FRANGI Angela GLAJCAR Paolo Nataly MAIER Paolo RADI Hermann J. RUNGGALDIER Sean SHANAHAN Marco TIRELLI Peggy WAUTERS Antonella ZAZZERA. Il filo come segno tridimensionale è il medium con cui EMANUELA FIORELLI esplora lo spazio costruendo architetture che mutano allo sguardo ed indicano la flessibile dinamicità di una costruzione geometricamente definita. Le figure di HERMANN J. RUNGGALDIER, scolpite nel legno a grandezza naturale, si alternano nell’esposizione a figure di piccola dimensione, sospese invece su un ideale palcoscenico della vita, una architettura in plexiglas. Lo spazio, meticolosamente studiato, che ora divide o avvicina le figure, definisce l'intensità delle relazioni mentre la nudità che le accomuna amplifica l'effetto ed il significato dei gesti. Seguendo le leggi della prospettiva quattrocentesca, PAOLO RADI crea un suo spazio, che definisce tonale, per dare vita ad una opera che reagisce alla luce e all’oscurità. La trasformazione della materia è da sempre, nel suo operato, la modalità per unire insieme tempo e spazio. La trasformazione è data dall’unione di materiali diversi che si completano ed evocano il passaggio da un luogo all’altro, da un tempo a un altro tempo. Nella sua pratica artistica, PEGGY WAUTERS, tende ad esaltare l'aspetto ieratico dell'elemento naturale fino a trasformarlo in una icona. I fiori in porcellana nascono dalla vicinanza alla natura ma soprattutto dalla consapevolezza di una relazione costante in cui domina un tempo circolare; un tempo questo, in cui ogni cambiamento della natura stessa lascia un segno che si proietta nel lavoro successivo. La ricerca formale e teorica di NATALY MAIER attribuisce una parte centrale al potere evocativo del colore, rivelandoci, come ad ogni situazione, come pure ad ogni oggetto, possa corrispondere la sua trasposizione tonale. Il colore dunque inteso come un'esperienza articolata, come qualcosa che accade, e non come un dato, fisso e immutabile. Una pratica antica e intensamente ascetica distingue il lavoro dell’artista svedese MATS BERGQUIST. Le sue opere sono icone contemporanee dalla rappresentazione visiva rarefatta alle estreme conseguenze. Delle icone e della loro valenza spirituale rimane il procedimento realizzativo; L’artista genera così un’immagine di intrinseca potenza visiva, tra riferimenti alla filosofia occidentale e orientale e un senso dell’organizzazione spaziale nella quale è possibile leggere la sedimentazione di innumerevoli significati di respiro universale. Il lavoro di ANGELA GLAJCAR sfugge alla definizione classica di scultura sia per l’impiego particolare di un materiale come la carta, che per le relazioni e lo spazio che le sue opere contribuiscono a definire. Sono lavori contraddistinti da stratificazioni e sovrapposizioni di fogli di carta sui quali l’artista interviene sottraendo della materia con lacerazioni e perforazioni, fino ad aprire una via sempre diversa nel candido volume di fogli. È infine la luce naturale a definirne l’itinerario che muta via via orientandosi verso un interno delicato e avvolgente che sembra animarsi di moto proprio. Le opere di ANTONELLA ZAZZERA sono invece il risultato di tessiture di filo di rame brunito che si trasforma in infiniti attimi luminosi per disegnare lo spazio con armonia.
  • L'evento si tiene dal 26 Ott 2024 al 12 Ott 2025
    Scene di vita pacifica di pastori e animali al pascolo, di duro lavoro con tempo avverso e in aree per lo più disagevoli: tra questi due poli si muove la storia culturale della pastorizia. Quando gli uomini iniziarono a stabilirsi sulle Alpi portando con sé gli animali domestici, il paesaggio post-glaciale cominciò a cambiare. La mostra illustra i passaggi di questo sviluppo fino al dibattito odierno sugli animali da pascolo e sui loro predatori. Sculture, modelli, giochi, interviste e video sul lavoro dei pastori insieme ai loro cani forniscono spunti sulla pratica culturale della pastorizia e sull’importanza dei pastori, che non proteggono solo il gregge dai lupi. La pastorizia può infatti svolgere un ruolo determinante sull’ambiente, la biodiversità, il benessere animale, il clima e l’alimentazione umana.
  • L'evento si tiene dal 10 Dic 2024 al 21 Dic 2024
    Dal 7 al 21 dicembre 2024, il Kunstforum Unterland presenta la mostra personale "TACTUS" dell'artista emergente Marlies Baumgartner. Con la sua pittura, Marlies Baumgartner ha sviluppato una firma inconfondibile che la contraddistingue. Con questa modalità espressiva unica, riesce a toccare il polso del tempo e a rendere visibile l'interfaccia tra spazio reale e digitale e a rendere tangibili le identità che fluiscono. Con TACTUS presenta un dialogo artistico sulla percezione del corpo e la questione dell'identità nel mondo digitale. In questa mostra personale, Baumgartner intraprende una ricerca artistica esistenziale della percezione umana nell'era digitale. I suoi dipinti su vetro, legno, tela e carta non solo mostrano ciò che le persone vedono, ma indagano anche il modo in cui le persone percepiscono il mondo. Il corpo è al centro delle rappresentazioni. Non sono direttamente accessibili, ma alienate dalla loro caratteristica pixellatura. Questi pixel stilistici, composti con grande precisione e pazienza da innumerevoli pennellate individuali, rappresentano sia il filtro spesso eufemistico degli schermi digitali sia la distorsione e la distanza dalla realtà che tali media possono creare. La mostra, che presenta esclusivamente opere inedite, offre approfondimenti sul campo della tensione tra la riproduzione digitale e l'essere fisico, corporeo. Baumgartner pone domande fondamentali: cosa significa possedere un corpo in un mondo sempre più digitale e come sta cambiando il nostro approccio alla fisicità? L'artista illustra la differenza tra contatto digitale e contatto reale e mostra che il nostro corpo è uno strumento che ci porta, con tutti i nostri processi consci e inconsci, in connessione diretta con il nostro ambiente. In questo modo, riprende le riflessioni di Johannes Hepp dal suo libro "Homo Digitalis": "La corporeità sta diventando sempre più la differenza esistenziale e rimanente tra l'intelligenza artificiale e gli esseri umani". Marlies Baumgartner, classe 1995, inizia la sua carriera artistica nel 2009 presso la scuola d'arte "Cademia" di Ortisei in Val Gardena e prosegue gli studi di pittura presso la "Libera Accademia di Belle Arti" di Firenze.

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..