Utente : martin_inside

Eventi di : martin_inside

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Music
Mercoledì, 06 Nov 2024 21:00

BRYAN ADAMS: IL ROCKER CANADESE AGGIUNGE BOLZANO COME SECONDA DATA ITALIANA ALL’INTERNO DEL SUO TOUR EUROPEO TUTTE LE HITS DI UNA CARRIERA STRAORDINARIA E I BRANI DELL’ULTIMO ALBUM UN EVENTO DA NON PERDERE Superstar Bryan Adams Bryan Adams aggiunge Bolzano al suo tour europeo So Happy It Hurts, con uno show che si terrà alla Sparkasse Arena e che includerà sia i brani dell’ultimo album omonimo, sia le innumerevoli hits con cui la star canadese ha occupato le classifiche di tutto il mondo negli ultimi 40 anni. Summer of 69 Da Heaven a Summer of 69, da Please Forgive Me e Run To You, la carriera del songwriter canadese è costellata da brani rimasti indelebili nei cuori dei fan di tutto il mondo e dello stesso pubblico italiano. Il tour europeo toccherà anche Bolzano, per un’imperdibile serata evento all’insegna del rock. Bryan Adams è conosciuto per essere uno dei musicisti più entusiasmanti nelle esibizioni dal vivo, la sua naturale presenza scenica e la sua voce incredibile sono garanzia di emozione e divertimento. L’artista canadese ha all’attivo 17 studio album, tra cui l’ultimo “So Happy It Hurts”(nominato per un Grammy), “Pretty Woman – The Musical”, Classic pt. I e pt. II, che contengono nuove registrazioni dei suoi più grandi successi. Le sue canzoni gli hanno fruttato numerosi premi e riconoscimenti, tra cui tre candidature agli Oscar, cinque nomination ai Golden Globe, un Grammy Award e 20 Juno Awards. Bryan Adams continua a girare il mondo in tour suonando la sua musica che è ormai da anni una presenza fissa in tutte le rock radio.

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Theatre
Mercoledì, 23 Ott 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 23 Ott 2024 al 27 Ott 2024

di e con Paolo Fresu, tromba, flicorno e multi-effetti e con Bebo Ferra (chitarra elettrica), Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes Eletric Piano), Marco Bardoscia (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Filippo Vignato (trombone, multi-effetti elettronici, keyboard), Federico Malaman (basso elettrico), Christian Meyer (batteria) regia Andrea Bernard video Marco Usuelli produzione Teatro Stabile di Bolzano

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Music
Sabato, 19 Ott 2024 20:00

Wieder, Gansch & Paul Il caso scrive le storie migliori. Albert Wieder si è unito a Mnozil Brass nel 2015 come sostituto per maternità. Insieme a Thomas Gansch e Leonhard Paul, ha iniziato a suonare un bis alla fine di ogni spettacolo degli Mnozil Brass. Uno nuovo ad ogni tour. Al buio, in modo molto spontaneo e con poche o nessuna prova, sono saliti sul palco e hanno fatto ciò che significa fare musica: comunicare. Nel tempo si è sviluppato un intero programma di concerti; con brani provvenienti da tutti gli angoli dei loro tre universi: George Michael, Franz Schubert, Chuck Mangione, Johann Strauß, Toots Thielemans, Udo Jürgens, Henry Mancini, Billy Joel e via dicendo. Basso, melodia e armonia. Non hai bisogno di nient'altro. Potresti anche dire "Terra, Vento e Fuoco" - ma è già scritto - quindi vogliamo chiamarlo "Wieder, Gansch & Paul"! Thomas Gansch – tromba, flicorno, voce Leonhard Paul – trombone, tromba bassa, voce Albert Wieder – tuba PREVENDITA BIGLIETTI - www.brassfestival.net Ven. 04.10., Ven. 11.10, Ven. 18.10. dalle ore 16:00 – 18:00 presso ufficio prevendita, Corso Libertà 29, Tel. 0473 496045. L'abbonamento € 80 e i singoli biglietti € 30 (05.10. e 19.10.) e € 40 (12.10.) Giovani e studenti von tessera € 15 (05.10. e 19.10.) e € 20 (12.10.) Biglietti rimanenti saranno disponibili dalle ore 18:00 al numero di telefono 0473 496045 dei giorni dei concerti e presso il botteghino serale, ingresso Corso Libertà. I biglietti prenotati possono essere ritirati presso il botteghino fino a mezz´ora prima di ogni spettacolo.

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Music
Sabato, 12 Ott 2024 20:00

40 anni Blechschaden con Bob Ross Con 40 anni di esperienza sul palco, e ogni membro dell'ensemble un musicista di comprovata esperienza, non è sbagliato etichettare il gruppo Blechschaden “collaudato e mai eguagliato”. Ma questa è solo una faccia della medaglia d'ottone; l'altra è il suo instancabile sforzo di enfatizzare il lato divertente della musica, riducendo così all'assurdità ogni tentativo di differenziare tra musica pop e musica seria. La "fazione del divertimento" dell'Orchestra Filarmonica di Monaco di Baviera, famosa in tutto il mondo, dimostra a ogni esibizione che qualsiasi tipo di musica, sia essa pop o lirica, musical o sinfonia classica, può essere divertente se presentata in modo giusto e non convenzionale. Nel nuovo programma per l'EUROPA TOUR 2024, anche la filarmonica “Foreign Legionnaires” mescola i vari generi musicali in un cocktail di melodie molto divertente, con intermezzi esilaranti. In particolare sarà il regista scozzese Bob Ross ad entrare di forza nel campo dell'umorismo, lasciandosi dietro il suo essere scozzese. Nonostante tutta la professionalità con cui i musicisti padroneggiano i loro strumenti, una cosa è sempre in primo piano per Blechschaden: Intrattenere il pubblico con la musica e intorno alla musica. Il Münchner Merkur ha giustamente descritto la straordinaria capacità dell'ensemble con il suo fondatore Bob Ross di combinare la perfezione musicale con il più alto livello di arte dell'intrattenimento come segue: "Blechschaden rappresenta la perfetta abolizione di tutti i confini tra musica seria e popolare" e la Neue Westfälische Zeitung ha riassunto un concerto di Blechschaden con queste parole: "I suoni di 'We are the Champions' sono sinfonici, compatti nello spazio - sì, lo sono - e anche i bis, da 'Rocky' alla scoppiettante danza circolare irlandese, sono di altissima qualità. Non c'è da stupirsi che abbiano vinto due volte l’Echo-Klassik.” Non potete perdervi questa divertente escursione nel mondo della musica! PREVENDITA BIGLIETTI - www.brassfestival.net Ven. 04.10., Ven. 11.10, Ven. 18.10. dalle ore 16:00 – 18:00 presso ufficio prevendita, Corso Libertà 29, Tel. 0473 496045. L'abbonamento € 80 e i singoli biglietti € 30 (05.10. e 19.10.) e € 40 (12.10.) Giovani e studenti von tessera € 15 (05.10. e 19.10.) e € 20 (12.10.) Biglietti rimanenti saranno disponibili dalle ore 18:00 al numero di telefono 0473 496045 dei giorni dei concerti e presso il botteghino serale, ingresso Corso Libertà. I biglietti prenotati possono essere ritirati presso il botteghino fino a mezz´ora prima di ogni spettacolo.

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Theatre
Giovedì, 10 Ott 2024 20:30

L’acqua scorre, danza e fluttua compiendo viaggi meravigliosi. Scopre sentieri nascosti nel magico mondo della natura, per poi fluire nel Blu Infinito. Qui incontra creature fantastiche, animali acquatici e alghe marine. I coralli si accendono di luce quando i raggi del sole penetrano la superficie dell’acqua. I fondali marini s’illuminano di colori che sembrano dipinti dalla mano di un artista. Non c’è un sopra, né un sotto. Non esiste gravità ma solo un bellissimo volo libero. Il blu infinito è l’origine di ogni metamorfosi, muta di forma e densità, avvolge le sue misteriose creature in un sensuale e travolgente abbraccio. eVolution dance theater, fusione innovativa ed emozionante di danza, arte, acrobazia, magia e illusione, è pronta ancora una volta a trasportarvi in un mondo in cui non esistono limiti all’immaginazione. La sintesi perfetta di discipline diverse crea uno spettacolo dall’indimenticabile impatto visivo. Creata nel 2009 dall'unione artistica dei direttori e coreografi Anthony Heinl (ex Momix) e Nadessja Casavecchia, eVolution dance theater, ha conquistato subito un posto di rilievo sia a livello nazionale che internazionale. Illusioni ottiche, effetti speciali, ombre colorate, performance antigravitazionali, strutture telescopiche e l’incredibile tecnologia del Light Wall, uno schermo interattivo sviluppato dal coreografo, che grazie ai suoi studi in Chimica e Fisica è da sempre alla ricerca del perfetto connubio tra arte, scienza e tecnologia. direttore artistico e coreografo Anthony Heinl co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia performers Antonella Abbate, Leonardo Tanfani, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Giovanni Santoro, Nadessja Casavecchia capo balletto Leonardo Tanfani direttori di palco Tommaso Contu, Daniele Martini light designer e direttore tecnico Adriano Pisi costumi Piero Ragni laser effects Simone Sparky distribuzione Live Arts Management produzione eVolution dance theater durata: 90 minuti

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Theatre
Mercoledì, 09 Ott 2024 20:30

L’acqua scorre, danza e fluttua compiendo viaggi meravigliosi. Scopre sentieri nascosti nel magico mondo della natura, per poi fluire nel Blu Infinito. Qui incontra creature fantastiche, animali acquatici e alghe marine. I coralli si accendono di luce quando i raggi del sole penetrano la superficie dell’acqua. I fondali marini s’illuminano di colori che sembrano dipinti dalla mano di un artista. Non c’è un sopra, né un sotto. Non esiste gravità ma solo un bellissimo volo libero. Il blu infinito è l’origine di ogni metamorfosi, muta di forma e densità, avvolge le sue misteriose creature in un sensuale e travolgente abbraccio. eVolution dance theater, fusione innovativa ed emozionante di danza, arte, acrobazia, magia e illusione, è pronta ancora una volta a trasportarvi in un mondo in cui non esistono limiti all’immaginazione. La sintesi perfetta di discipline diverse crea uno spettacolo dall’indimenticabile impatto visivo. Creata nel 2009 dall'unione artistica dei direttori e coreografi Anthony Heinl (ex Momix) e Nadessja Casavecchia, eVolution dance theater, ha conquistato subito un posto di rilievo sia a livello nazionale che internazionale. Illusioni ottiche, effetti speciali, ombre colorate, performance antigravitazionali, strutture telescopiche e l’incredibile tecnologia del Light Wall, uno schermo interattivo sviluppato dal coreografo, che grazie ai suoi studi in Chimica e Fisica è da sempre alla ricerca del perfetto connubio tra arte, scienza e tecnologia. direttore artistico e coreografo Anthony Heinl co-direttore e assistente coreografo Nadessja Casavecchia performers Antonella Abbate, Leonardo Tanfani, Carlotta Stassi, Matteo Crisafulli, Giulia Pino, Giovanni Santoro, Nadessja Casavecchia capo balletto Leonardo Tanfani direttori di palco Tommaso Contu, Daniele Martini light designer e direttore tecnico Adriano Pisi costumi Piero Ragni laser effects Simone Sparky distribuzione Live Arts Management produzione eVolution dance theater durata: 90 minuti

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Music
Sabato, 05 Ott 2024 20:00

Il miglior sestetto di ottoni del Regno Unito Fondato nel 2009 dagli straordinari David Childs, Philip Cobb, Owen Farr e Richard Marshall, gli Eminence Brass hanno iniziato come quartetto, ottenendo riconoscimenti sulla scena mondiale e affascinando il pubblico in prestigiose sedi e festival di tutto il mondo.. Oggi l’ensemble si esibisce sia come quartetto che come dinamico sestetto di ottoni, con alcuni dei migliori solisti di ottoni del Regno Unito. Al centro delle esibizioni degli Eminence Brass c'è un repertorio vario che abbraccia secoli di genialità musicale. Dai classici senza tempo di Purcell ed Elgar ai capolavori contemporanei di Malcolm Arnold e oltre, ogni concerto è un vibrante arazzo di stili ed epoche, che offre un'esperienza tanto varia quanto accattivante. I musicisti di Eminence Brass sono solisti virtuosi e possono essere ascoltati in innumerevoli registrazioni, comprese quelle della London Symphony Orchestra, dell'English National Opera, della Black Dyke, Foden´s e Cory Band. Con due dischi pluripremiati, Tribute e Jewels, Eminence Brass attende con impazienza futuri progetti discografici nel 2024. Dopo essersi esibito in tutta Europa, Eminence Brass si esibirà per la prima volta a Merano. Non perdere l'occasione di testimoniare la brillantezza dell'ottone. Che tu sia un appassionato della musica classica, un amante delle composizioni innovative o semplicemente alla ricerca di un'esperienza musicale indimenticabile, Eminence Brass ti invita a unirti a loro in un viaggio musicale come nessun altro. PREVENDITA BIGLIETTI - www.brassfestival.net Ven. 04.10., Ven. 11.10, Ven. 18.10. dalle ore 16:00 – 18:00 presso ufficio prevendita, Corso Libertà 29, Tel. 0473 496045. L'abbonamento € 80 e i singoli biglietti € 30 (05.10. e 19.10.) e € 40 (12.10.) Giovani e studenti von tessera € 15 (05.10. e 19.10.) e € 20 (12.10.) Biglietti rimanenti saranno disponibili dalle ore 18:00 al numero di telefono 0473 496045 dei giorni dei concerti e presso il botteghino serale, ingresso Corso Libertà. I biglietti prenotati possono essere ritirati presso il botteghino fino a mezz´ora prima di ogni spettacolo.

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Theatre
Mercoledì, 02 Ott 2024
L'evento si tiene dal 02 Ott 2024 al 06 Ott 2024

Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita di “Mein Kampf”. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, consegna al palcoscenico questo spettacolo in cui “Mein Kampf” emerge in tutta la sua sconcertante portata: ad assumere forma scenica è la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. Un fiume di parole a regime torrentizio, fitto di invettive e di ripetizioni, offerto senza filtri da Massini, non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi. di Stefano Massini da Adolf Hitler con Stefano Massini produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana

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Theatre
Martedì, 01 Ott 2024 20:30

Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita di “Mein Kampf”. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, consegna al palcoscenico questo spettacolo in cui “Mein Kampf” emerge in tutta la sua sconcertante portata: ad assumere forma scenica è la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. Un fiume di parole a regime torrentizio, fitto di invettive e di ripetizioni, offerto senza filtri da Massini, non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi. di Stefano Massini da Adolf Hitler con Stefano Massini produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana

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Theatre
Lunedì, 30 Set 2024 20:30

Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita di “Mein Kampf”. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, consegna al palcoscenico questo spettacolo in cui “Mein Kampf” emerge in tutta la sua sconcertante portata: ad assumere forma scenica è la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. Un fiume di parole a regime torrentizio, fitto di invettive e di ripetizioni, offerto senza filtri da Massini, non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi. di Stefano Massini da Adolf Hitler con Stefano Massini produzione Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana

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Exhibitions
Sabato, 28 Set 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Set 2024 al 02 Mar 2025

Con il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, Museion presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi. Grazie a un rapporto di fiducia duraturo, questa collezione ha plasmato per oltre un decennio la ricerca museale su pratiche artistiche transdisciplinari, poetiche e socio-politiche. La mostra presenta un’ampia gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali come Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Nan Goldin, Marisa Merz, Walid Raad, Sturtevant, Superstudio, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari e molti altri. L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas. Al centro delle opere della Collezione Enea Righi si trova l’essere umano, con le sue verità nascoste ed emozioni, nella sua intimità e relazione con l’altro, nella percezione di sé e la sua percezione dall’esterno. Il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, letteralmente “tra le giunzioni invisibili”, è preso in prestito da uno scritto di Virginia Woolf, in cui la vita umana si dispiega a testimonianza della sua stessa fluidità, ricca di potenziale e incertezze. I suoi personaggi si muovono delicatamente tra la presenza e l’assenza incombente, alle prese con il ricordo di eventi e conflitti che si rivelano sfuggenti alla piena comprensione. Il titolo allude quindi ai confini che separano ricordo e dimenticanza, all’atto ricorrente di aprire e chiudere porte nel divenire umano. Allo stesso modo, la mostra traccia intime connessioni tra la vita stessa e le storie che raccontiamo, tra ciò che è stato e ciò che rimane fisicamente percepibile. Evidenzia soprattutto la comprensione da parte dei due collezionisti del potere trasformativo dell’arte, fornendo profonde intuizioni sulla fluidità della vita. Le opere selezionate per AMONG THE INVISIBLE JOINS incoraggiano spettatori e spettatrici a riflettere sugli spazi di transizione dell’esistenza contemporanea, dove le tensioni socio-politiche si intrecciano con l’espressione artistica. Nel corso della loro pratica artistica, o talvolta attivista, artiste come Lisetta Carmi, Nan Goldin e Zoe Leonard hanno inteso l’identità come qualcosa di fluido e i corpi come sistemi aperti in costante scambio con l’ambiente circostante. Le opere di Giulia Cenci, Jef Geys, Roman Ondak, Tarik Kiswanson e Bronwyn Katz sono solo alcuni esempi di come porte, cornici e finestre ricorrano come potenti motivi nella mostra, che inquadrano il corpo umano e contemporaneamente segnano transizioni e soglie. Oggetti provenienti dalla vita quotidiana, dall’architettura urbana e dall’arredamento pubblico – come nelle sculture di Alex Ayed o nelle installazioni di Michael E. Smith e Massimo Bartolini – sono ricollocati e reinquadrati dalle e dagli artisti per comporre nuove narrazioni e tessere connessioni inaspettate tra geografie e memorie. Curata dal direttore di Museion Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, la mostra presenta un numero significativo di opere della Collezione Enea Righi. Nel corso degli anni, la Collezione non solo ha seguito da vicino l’evoluzione artistica di rinomate posizioni concettuali, ma ha anche abbracciato e sostenuto una giovane generazione di artiste e artisti. Una sua caratteristica distintiva è stata, inoltre, l’affinità con opere d’arte di grandi dimensioni. Il design architettonico, concepito dal collettivo Campomarzio di Trento, stimola visitatrici e visitatori a stabilire una relazione intima con le opere, a intraprendere un viaggio sensoriale sulla soglia tra interno ed esterno, tra il sé e l’altro, tra le esperienze vissute e la loro rappresentazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, pubblicato dalla Collezione Enea Righi e da Museion e curato da Lorenzo Paini e Bart van der Heide. Lista completa artiste e artisti: Lawrence Abu Hamdan (1985); Alex Ayed (1989); Nairy Baghramian (1971); Noah Barker (1991); Yto Barrada (1971); Robert Barry (1936); Massimo Bartolini (1962); Lothar Baumgarten (1944 – 2018); Neil Beloufa (1985); Riccardo Benassi (1982); Alighiero Boetti (1940 – 1994); Anna Boghiguian (1946); Sonia Boyce (1962); Stanley Brouwn (1935 – 2017); Daniel Buren (1938); Tom Burr (1963); Lisetta Carmi (1924 – 2022); Giulia Cenci (1988); June Crespo (1982); Michael Dean (1977); Berlinde De Bruyckere (1964); Gino De Dominicis (1947 – 1998); Jason Dodge (1969); Trisha Donnelly (1974); Hans-Peter Feldmann (1941 – 2023); Ryan Gander (1976); Dora García (1965); Theaster Gates (1973); Jef Geys (1934 – 2018); Luigi Ghirri (1943 – 1992); Nan Goldin (1953); Adam Gordon (1986); Dan Graham (1942 – 2022); Shilpa Gupta (1976); Hans Haacke (1936); Sidsel Meineche Hansen (1981); Florence Henri (1893 – 1982); Thomas Hirschhorn (1957); Roni Horn (1955); David Horvitz (1982); Dorothy Iannone (1933 – 2022); Yu Ji (1985); Bronwyn Katz (1993); On Kawara (1932 – 2014); Atiéna R. Kilfa (1990); Tarik Kiswanson (1986); Joseph Kosuth (1945); Louise Lawler (1947); Jochen Lempert (1958); Zoe Leonard (1961); Ana Lupaş (1940); Eric N. Mack (1987); Anna Maria Maiolino (1942); Enzo Mari (1932 – 2020); Robert Mapplethorpe (1946 – 1989); Gordon Matta-Clark (1943 – 1978); Ana Mendieta (1948 – 1985); Marisa Merz (1926 – 2019); Giorgio Morandi (1890 – 1964); Deimantas Narkevičius (1964); Shahryar Nashat (1975); Henrik Olesen (1967); Roman Ondak (1966); Philippe Parreno (1964); Walid Raad (1967); Martha Rosler (1943); Tomás Saraceno (1973); Ser Serpas (1995); Michael E. Smith (1977); Ettore Spalletti (1940 – 2019); Cally Spooner (1983); Sturtevant (1924 – 2014); Superstudio (1966 – 1986); Pascale Marthine Tayou (1967); Francisco Tropa (1968); Cy Twombly (1928 – 2011); Francesco Vezzoli (1971); Franz Erhard Walther (1939); Clemens Von Wedemeyer (1974); Lawrence Weiner (1942 – 2021); Dominique White (1993); Akram Zaatari (1966) Curata da Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini.

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Others
Sabato, 28 Set 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 28 Set 2024 al 29 Set 2024

Preparatevi a un evento culinario unico: La Festa dello Speck Alto Adige si svolgerà per la seconda volta quest'anno a Plan de Corones e vi offrirà un'esperienza che non dimenticherete presto. Dal 28.09 al 29.09.2024 potrete intraprendere un piacevole viaggio nel mondo dello speck. La Festa dello Speck al Plan de Corones rende omaggio all'artigianato tradizionale della produzione dello speck in Alto Adige e presenta una delle specialità culinarie più tipiche della regione, ovvero l'originale speck altoatesino in diversi modi. Qui è possibile non solo conoscere i migliori produttori di speck della regione e assaggiare i loro prodotti, ma anche saperne di più sulla storia e sulla produzione dello speck.

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Theatre
Venerdì, 27 Set 2024 20:00
L'evento si tiene dal 27 Set 2024 al 05 Ott 2024

teatro immersivo con/di Nesterval Alto Adige 1965: Anna-Lisa, figlia di contadini, sta preparando il suo matrimonio con Johannes, un bracciante, quando passato irrompe nella sua vita. Due ospiti indesiderati si presentano in paese e con loro il ricordo di un crimine raccapricciante. L‘idillio si disintegra gradualmente e il silenzio che dura da generazioni si abbatte sugli abitanti con violenza e odio. Quel che doveva finire con un matrimonio inizia con un banchetto funebre. Le spettatrici diventano le invitate al matrimonio e, rivivono in retrospettiva i “sette giorni di Mariahaim” (Die 7 Tage von Mariahaim), che cambiano tutte e tutto. L’ensemble di teatro immersivo Nesterval si considera un teatro popolare queer. Al centro di ogni produzione c’è il desiderio di giocare, la creazione di un’esperienza teatrale e il coinvolgimento del pubblico nella performance. “Die 7 Tage von Mariahaim” è una versione dello spettacolo “Das Dorf”, candidato al Premio Nestroy nel 2019, adattato per Vereinigte Bühnen Bozen e Festival Transart. Le spettatrici si imbarcano alla ricerca della magia di quel luogo di nostalgia che è la “Heimat”: casa e patria, ed esplorano grandi interrogativi inerenti l’estraneità, la violenza, amore e colpa. Il concetto di genere e i modelli di ruolo vengono confusi e l’idea di “Heimat” viene aperta a una società pluralistica. con Rita Brandneulinger Gisa Fellerer Martin Finnland Julia Fuchs Mimi Hie Romy Hrubeš Sabine Ladurner Lisa Laner Ela Lankes Willy Mutzenpachner Markus Oberrauch Stefan Pauser Julian Pichler Frederick Redavid Alkis Vlassakakis Martin Walkner Christoph Wurmdobler Direzione artistica & regia Martin Finnland Testi Teresa Löfberg Coreografie Jerôme Knols Scene, luci & costumi Andrea Konrad Consigli sui costumi Oliver Mölter Sound Design Alkis Vlassakakis Direzione scenica & drammaturgia Tove Grün Direzione scenica & Accessori Chiara Seide Coproduzione con Transart24 - Festival of contemporary culture

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Art & Culture
Venerdì, 27 Set 2024 18:30

Con il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, Museion presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi. Grazie a un rapporto di fiducia duraturo, questa collezione ha plasmato per oltre un decennio la ricerca museale su pratiche artistiche transdisciplinari, poetiche e socio-politiche. La mostra presenta un’ampia gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali come Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Nan Goldin, Marisa Merz, Walid Raad, Sturtevant, Superstudio, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari e molti altri. L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas. Al centro delle opere della Collezione Enea Righi si trova l’essere umano, con le sue verità nascoste ed emozioni, nella sua intimità e relazione con l’altro, nella percezione di sé e la sua percezione dall’esterno. Il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, letteralmente “tra le giunzioni invisibili”, è preso in prestito da uno scritto di Virginia Woolf, in cui la vita umana si dispiega a testimonianza della sua stessa fluidità, ricca di potenziale e incertezze. I suoi personaggi si muovono delicatamente tra la presenza e l’assenza incombente, alle prese con il ricordo di eventi e conflitti che si rivelano sfuggenti alla piena comprensione. Il titolo allude quindi ai confini che separano ricordo e dimenticanza, all’atto ricorrente di aprire e chiudere porte nel divenire umano. Allo stesso modo, la mostra traccia intime connessioni tra la vita stessa e le storie che raccontiamo, tra ciò che è stato e ciò che rimane fisicamente percepibile. Evidenzia soprattutto la comprensione da parte dei due collezionisti del potere trasformativo dell’arte, fornendo profonde intuizioni sulla fluidità della vita. Le opere selezionate per AMONG THE INVISIBLE JOINS incoraggiano spettatori e spettatrici a riflettere sugli spazi di transizione dell’esistenza contemporanea, dove le tensioni socio-politiche si intrecciano con l’espressione artistica. Nel corso della loro pratica artistica, o talvolta attivista, artiste come Lisetta Carmi, Nan Goldin e Zoe Leonard hanno inteso l’identità come qualcosa di fluido e i corpi come sistemi aperti in costante scambio con l’ambiente circostante. Le opere di Giulia Cenci, Jef Geys, Roman Ondak, Tarik Kiswanson e Bronwyn Katz sono solo alcuni esempi di come porte, cornici e finestre ricorrano come potenti motivi nella mostra, che inquadrano il corpo umano e contemporaneamente segnano transizioni e soglie. Oggetti provenienti dalla vita quotidiana, dall’architettura urbana e dall’arredamento pubblico – come nelle sculture di Alex Ayed o nelle installazioni di Michael E. Smith e Massimo Bartolini – sono ricollocati e reinquadrati dalle e dagli artisti per comporre nuove narrazioni e tessere connessioni inaspettate tra geografie e memorie. Curata dal direttore di Museion Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, la mostra presenta un numero significativo di opere della Collezione Enea Righi. Nel corso degli anni, la Collezione non solo ha seguito da vicino l’evoluzione artistica di rinomate posizioni concettuali, ma ha anche abbracciato e sostenuto una giovane generazione di artiste e artisti. Una sua caratteristica distintiva è stata, inoltre, l’affinità con opere d’arte di grandi dimensioni. Il design architettonico, concepito dal collettivo Campomarzio di Trento, stimola visitatrici e visitatori a stabilire una relazione intima con le opere, a intraprendere un viaggio sensoriale sulla soglia tra interno ed esterno, tra il sé e l’altro, tra le esperienze vissute e la loro rappresentazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, pubblicato dalla Collezione Enea Righi e da Museion e curato da Lorenzo Paini e Bart van der Heide. Lista completa artiste e artisti: Lawrence Abu Hamdan (1985); Alex Ayed (1989); Nairy Baghramian (1971); Noah Barker (1991); Yto Barrada (1971); Robert Barry (1936); Massimo Bartolini (1962); Lothar Baumgarten (1944 – 2018); Neil Beloufa (1985); Riccardo Benassi (1982); Alighiero Boetti (1940 – 1994); Anna Boghiguian (1946); Sonia Boyce (1962); Stanley Brouwn (1935 – 2017); Daniel Buren (1938); Tom Burr (1963); Lisetta Carmi (1924 – 2022); Giulia Cenci (1988); June Crespo (1982); Michael Dean (1977); Berlinde De Bruyckere (1964); Gino De Dominicis (1947 – 1998); Jason Dodge (1969); Trisha Donnelly (1974); Hans-Peter Feldmann (1941 – 2023); Ryan Gander (1976); Dora García (1965); Theaster Gates (1973); Jef Geys (1934 – 2018); Luigi Ghirri (1943 – 1992); Nan Goldin (1953); Adam Gordon (1986); Dan Graham (1942 – 2022); Shilpa Gupta (1976); Hans Haacke (1936); Sidsel Meineche Hansen (1981); Florence Henri (1893 – 1982); Thomas Hirschhorn (1957); Roni Horn (1955); David Horvitz (1982); Dorothy Iannone (1933 – 2022); Yu Ji (1985); Bronwyn Katz (1993); On Kawara (1932 – 2014); Atiéna R. Kilfa (1990); Tarik Kiswanson (1986); Joseph Kosuth (1945); Louise Lawler (1947); Jochen Lempert (1958); Zoe Leonard (1961); Ana Lupaş (1940); Eric N. Mack (1987); Anna Maria Maiolino (1942); Enzo Mari (1932 – 2020); Robert Mapplethorpe (1946 – 1989); Gordon Matta-Clark (1943 – 1978); Ana Mendieta (1948 – 1985); Marisa Merz (1926 – 2019); Giorgio Morandi (1890 – 1964); Deimantas Narkevičius (1964); Shahryar Nashat (1975); Henrik Olesen (1967); Roman Ondak (1966); Philippe Parreno (1964); Walid Raad (1967); Martha Rosler (1943); Tomás Saraceno (1973); Ser Serpas (1995); Michael E. Smith (1977); Ettore Spalletti (1940 – 2019); Cally Spooner (1983); Sturtevant (1924 – 2014); Superstudio (1966 – 1986); Pascale Marthine Tayou (1967); Francisco Tropa (1968); Cy Twombly (1928 – 2011); Francesco Vezzoli (1971); Franz Erhard Walther (1939); Clemens Von Wedemeyer (1974); Lawrence Weiner (1942 – 2021); Dominique White (1993); Akram Zaatari (1966) Curata da Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini.

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Art & Culture
Venerdì, 27 Set 2024 16:00-

Hai sempre desiderato trascorrere una notte in un museo? Allora vieni con noi al LUMEN il 27 settembre. Ti aspetta un'avventura indimenticabile. Non vediamo l'ora di vedervi! Ulteriori informazioni sul programma e la registrazione seguiranno a breve. Una collaborazione di LUMEN. Museo della fotografia di montagna e Servizio Giovanile di Brunico.

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Theatre
Giovedì, 26 Set 2024 20:00
L'evento si tiene dal 26 Set 2024 al 29 Set 2024

Alto Adige 1965: Anna-Lisa, la figlia di un contadino, sta preparando il suo matrimonio con il bracciante Johannes, quando il passato la raggiunge. Due ospiti non invitati compaiono in città e con loro la conoscenza di un crimine orribile. L’idillio sta gradualmente andando in pezzi, il silenzio durato una generazione si rompe con la violenza e l’odio nei confronti dei residenti. E ciò che dovrebbe finire con un matrimonio inizia con un banchetto funebre. I visitatori sono invitati al matrimonio. Guardando indietro, sperimentanoi “sette giorni di Mariahaim”, che cambiano tutto e tutti. L’ensemble di teatro immersivo Nesterval si considera un teatro popolare queer. Al centro di ogni produzione ci sono il desiderio di giocare, la creazione di un’esperienza teatrale e il coinvolgimento del pubblico nella performance. Die 7 Tage von Mariahaim è una versione dello spettacolo Das Dorf, candidato al Premio Nestroy nel 2019, adattato per Vereinigte Bühnen Bozen e Festival Transart. Le spettatrici si imbarcano alla ricerca della magia di quel luogo di nostalgia che è la “Heimat”: casa e patria, ed esplorano grandi interrogativi inerenti l’estraneità, la violenza, l'amore e la colpa. Il concetto di genere e i modelli di ruolo vengono confusi e l’idea di “Heimat” viene aperta a una società pluralistica. An immersive theatre piece by/with Nesterval A co-production with Vereinigte Bühnen Bozen Duration 180 minutes Premiere: September 27, 20:00 More information and tickets on www.theatre-bozen.it With Rita Brandneulinger Gisa Fellerer Martin Finnland Julia Fuchs Mimi Hie Romy Hrubes Sabine Ladurner Lisa Laner Ela Lankes Willy Mutzenpachner Markus Oberrauch Stefan Pauser Julian Pichler Frederick Redavid Alkis Vlassakakis Martin Walkner Christoph Wurmdobler Artistic direction and staging Martin Finnland Book Teresa Löfberg Choreography Jerôme Knols Scenography Andrea Konrad Sound design Alkis Vlassakakis Information for the public The performance lasts about 3 hours and is expected to end at about 23:00. Late entry is not possible; check-in must be completed by 19.45 p.m. The show contains depictions of nudity and explicit violence. Audiences will receive a list of instructions to follow once they have purchased their tickets.

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Theatre
Mercoledì, 25 Set 2024 18:00

In collaborazione con la Fondazione Antonio Dalle Nogare, e nell'ambito della mostra retrospettiva «I just don’t like eggs!» Andrea Fraser on collectors, collecting, collections, il Festival Transart presenta la performance di Andrea Fraser May I Help You? (1991/2024). Eseguita per la prima volta in Italia e riattivata all'interno della collezione della Fondazione, la performance presenta sei diversi modi di relazionarsi con i beni culturali, ciascuno paradigmatico di una specifica classe sociale. Modulando la voce, la postura, il linguaggio e il rapporto con gli spettatori e con le opere d'arte, Fraser evidenzia come la cultura non sia solo oggettivata nelle cose, ma anche incarnata nelle persone. Presentando le dinamiche di affermazione e negazione che definiscono e differenziano queste modalità, Fraser mette in scena la funzione del consumo culturale per esprimere le gerarchie sociali e il nostro senso più intimo del sé. Sono previste tre repliche di questo spettacolo alle ore 18:00, 19:00 e 20:00. By and with Andrea Fraser Solo su prenotazione Biglietto acquistabile in anticipo tramite ticket.bz.it o prenotando il biglietto tramite tickets@transart.it.

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Music
Martedì, 24 Set 2024 19:00

with Minguet Quartett, Andres Fischer, Gareth Davis In occasione del decennale dall’apertura del percorso espositivo del Monumento alla Vittoria, Transart approda per la prima volta in questo luogo intriso di storia passata e recente. In questa serata musicale, gli spazi espositivi risuoneranno di tre composizioni, che si mettono in dialogo ciascuna in modo differente con quest’architettura. La voce di colui che volle erigere questo monumentale complesso marmoreo risuona nella cripta: l’inconfondibile timbro del Duce è la base di 'Il Duce' for Tape di Louis Andriessen. Incisa su nastro magnetico nel 1973 è un’opera si sperimentazione elettronica, dal profondo significato simbolico: il loop di un frammento di discorso di Mussolini viene sovrapposto e distorto fino a divenire completamente irriconoscibile. Di poco successiva ma profondamente diversa nella sua essenza Fragmente - Stille, an Diotima di Luigi Nono, scritta per quartetto d’archi, fatta di lunghe pause, lunghi accordi tenuti, frammentarie isole sonore sospese e oniriche. La compositrice Iris Ter Schiphorst ci riporta al presente: Struktur und Ordung, esplora una dimensione attuale quanto inesplorata, quella della malattia del Parkinson, che porta in un mondo che può essere solo vagamente immaginato. Programma* Louis Andriessen 'Il Duce' for Tape (15 minuti) Iris Ter Schiphorst Struktur und Ordnung (13 minuti) Luigi Nono Fragmente - Stille, an Diotima (33 minuti) *Sono previste due repliche di questo programma alle ore 19:00 (tickets) e alle ore 20:30 (tickets). Bass Andreas Fischer Clarinet, contrabass Gareth Davis Minguet Quartett First Violin Ulrich Isfort Second Violin Annette Reisinger Viola Aida-Carmen Soanea Violoncello Matthias Diener

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Theatre
Lunedì, 23 Set 2024 20:30

Shuffle by Christian Marclay / The Act of LemoDada by Akemi Takeya Shuffle by Christian Marclay Il clarinettista inglese Gareth Davis si destreggia abilmente tra la musica classica contemporanea e l’improvvisazione libera, tra il rock, il noise e l’elettronico, in registrazioni, progetti e performance dal gusto eclettico. Lo stesso Davis, che accompagnato dalla voce di basso di Andreas Fischer eseguirà l’opera di Christian Marclay, descrive Shuffle come una sorta di gioco. Marclay, nato in California nel 1955 e cresciuto a Ginevra, è compositore e artista visivo. Con Shuffle coinvolge musicisti e pubblico in un’esecuzione creata a partire dall’estrazione casuale da un mazzo di carte. Durata 37 minuti Act of LemoDada by Akemi Takeya Il limone è un motivo centrale nell’opera dell’artista Akemi Takeya. Con il titolo Lemonism, dal 2015 l’artista concentra il suo lavoro su questo agrume acido. Con la nuova performance “The Act of LemoDada”, l’artista riattualizza il dadaismo degli anni Dieci e Venti del Novecento nel 21° secolo, come controparte antiborghese e contro la guerra: “The Act of LemoDada è un incontro con il presente, una ricerca dell’utopia, un confronto tra corpo e limone, originale e copia, tragedia e commedia, controsenso e ragione. Chi vince l’assurda battaglia tra “Lemo(n) vs. Dada” è di secondaria importanza: tanto non c’è nulla da perdere!” (Takeya). Il confronto “limonista” di Takeya con vari movimenti della storia dell’arte è diventato il suo personalissimo “ismo”: il Lemonismo. A partire LIMONISMO x AZIONISMO, passando per il GIAPPONISMO, il MINIMALISMO, il SIMBOLISMO e il DADAISMO, i vari -ismi sono stati parafrasati e infine riuniti per formare il mondo artistico unico di Takeya. Durata 40 minuti In collaborazione con ImPulsTanz Solo su prenotazione Biglietto acquistabile in anticipo tramite ticket.bz.it o prenotando il biglietto tramite tickets@transart.it. Visita guidata gratuita ore 19:30 La Fondazione offre una visita guidata alle mostre «I just don’t like eggs!» Andrea Fraser on collectors, collecting, collections e Under the Spell of Duchamp alle ore 19:30. Prenotazione tramite mail: tickets@transart.it

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Theatre
Domenica, 22 Set 2024 20:30

by Fabio Cherstich, Guido Barbieri and Oscar Pizzo Gli Inuit, uno dei popoli più antichi e pacifici della terra, sono oggi a un bivio cruciale. In Groenlandia la curva demografica non cresce da trent’anni e i nativi sono appena cinquantamila. Minacciato dallo scioglimento inarrestabile dei ghiacci, dalle politiche estrattive di Canada Stati Uniti, costretto a ridurre la pratica tradizionale della caccia, con il dilagare dell’alcolismo e con il più alto tasso di suicidi giovanili, il popolo inuit sta vivendo in modo traumatico l’irruzione della modernità. Il nuovo progetto di Barbieri, Cherstich, Pizzo e Casotti racconta questa difficile transizione con gli strumenti del cinema e della musica: le immagini girate per l’occasione in Groenlandia dialogano con le musiche originali di Massimo Pupillo e con i canti tradizionali di Karina Moeller, cantante inuit che vive in Danimarca. Lo sciamano di ghiaccio porta il pubblico nel piccolo villaggio di Kulusuk, sulla costa sudorientale dell’isola, e nella cittadina di Tasillaq, dove da quarant’anni vive l'altoatesino Robert Peroni, da anni impegnato nella difesa e nella tutela della cultura inuit. Direction and visual concept Fabio Cherstich Dramaturgy Guido Barbieri Videomaker Piergiorgio Casotti Composer and performer Massimo Pupillo Music dramaturgy Oscar Pizzo Images Piergiorgio Casotti Voice Karina Moeller Flute Manuel Zurria Keyboard Oscar Pizzo Electric bass and live electronics Massimo Pupillo

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Art & Culture
Sabato, 21 Set 2024 17:45-23:00 |

Avete mai desiderato esplorare il Plan de Corones di notte? Lasciarvi stupire dal tramonto sul crinale principale delle Alpi e delle Dolomiti e combinare cultura e divertimento in una sola serata! Allora Kronplatz by Night è l'evento giusto per voi! Impianto aperto dalle 17.45 alle 23.00 (ultima discesa): K2000 | Riscone Musei aperti: Lumen Museum Messner Mountain Museum Corones Prezzo: Andata e ritorno + LUMEN + MMM Corones 20,00 € a persona. Il viaggio in funivia è gratuito per i bambini di età inferiore agli 8 anni. L'associazione teatrale KultTour presenta l'eccentrica commedia One-Way-Ticket to the Moon di Robert-Espalieu Emmanuel in lingua tedesca. Inizio dello spettacolo: 18:30 Durata dello spettacolo teatrale: 90 minuti Visita allo spettacolo teatrale solo con registrazione. Termine di registrazione: 20/09/2024, ore 15:00 Biglietto: 10€

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Art & Culture
Sabato, 21 Set 2024 15:30-22:00 |

with Alessandra Ferrini, School of Mutants and Betty Tchomanga Il palinsesto performativo è parte del public program della mostra La Linea Insubrica a Merano Arte, che raduna 11 artisti attorno all’immagine speculativa di questa geosutura, emersa a seguito della collisione tra la placca tettonica europea e quella africana, che attraversa anche la città di Merano. Il titolo fa riferimento a un metodo di studio delle rocce che si oppone in modo criticamente all'idea che le restino sempre identiche a se stesse. Le performance di The School of Mutants, Betty Tchomanga e Alessandra Ferrini sono proposte, metaforicamente, come pratiche che analizzano “la storia e il presente delle rocce" con l'idea che essa si possa fluidificare e "de-essenzializzare". The School of Mutants "Abschweifungen / Digressions / Digressions" The School of Mutants is an art collective and collaborative art and research platform founded in 2018 in Dakar. Its starting point is a multidisciplinary investigation into the role of universities and educational institutions in identity-building processes in Senegal since its independence in 1960 and, more broadly, in West Africa. The collective will stage a parade in the public space of Merano in which the textile works displayed in the exhibition will be activated and spaces for debate, discussion and dialogue will be opened. Alessandra Ferrini "On Iconographic Silences and Unruly Connections" La nuova performance-lecture di Alessandra Ferrini, pensata in dialogo con l'installazione a Sight Unseen, si concentrerà sulla cosiddetta "penetrazione pacifica", che la storica Roberta Pergher identifica come la tattica di insediamento che collega il colonialismo italiano interno ed esterno, con specifico riferimento al Sud-Tirolo e alla Libia. L’obiettivo dell’intervento è di confrontare alcuni contenuti del romanzo anticoloniale Il coscritto di Gebreyesus Hailu (trad. it. TAMU) con i casi di coscrizione forzata nel Sudtirolo durante l'occupazione dell'Etiopia. Betty Tchomanga "Mascarades" Questo assolo di danza si sviluppa intorno alla figura mitologica di Mami Wata, una dea dell’acqua il cui mito nasce in Bénin, Camerun, Congo, Brasile e Cuba e incarna le ambivalenze della storia coloniale. Figura del desiderio e della mostruosità, un "altro" che affascina e che tipicamente rifiutiamo. Betty Tchomanga la incontra, la incarna e fa emergere dalle acque più profonde una serie di volti. Programma 15:30—16:30 Procession: Abschweifungen / Digressions / Digressioni from Kunst Meran Merano Arte to CoWorking della Memoria 16:30 School of Mutants: 1st Activation CoWorking della Memoria 18:00 Alessandra Ferrini: On Iconographic Silences and Unruly Connections (Performance/lecture) Kunst Meran Merano Arte 19:30—20:30 The School of Mutants: Abschweifungen / Digressions / Digressioni From Kunst Meran Merano Arte to Ost West Club Est Ovest 20:30 Betty Tchomanga: Mascarades Ost West Club Est Ovest 21:30 School of Mutants: 2nd Activation Ost West Club Est Ovest

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Kids
Sabato, 21 Set 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 21 Set 2024 al 22 Set 2024

In collaborazione con "Die Kinderfreunde Südtirol" l'Associazione Turistica Brunico Kronplatz Turismo organizza questo fine settimana la festa dei bambini e trasforma Brunico in un grande parco giochi. Un programma ricco e colorato aspetta grandi e piccoli.

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Art & Culture
Venerdì, 20 Set 2024 19:00

Krieg und Poesie. Scrivere la guerra La guerra uccide, devasta proprietà, infrastrutture e beni culturali. Distrugge i legami culturali cresciuti nei secoli a livello transnazionale. Annienta anche la fiducia nell’arte come progetto di pace, che si concretizza proprio nello scambio delle diverse peculiarità culturali nazionali e nel superamento di confini fisici e temporali. Come e cosa può dire la letteratura sulla guerra, la violenza, la fuga e l'esilio? È capace di verbalizzare la sua brutalità e renderla più comprensibile? Due grandi nomi della poesia contemporanea, il poeta ucraino originario di Kharkiv Yevgeniy Breyger, e la poetessa siriana Kholoud Charaf, ci coinvolgeranno con la lettura delle loro opera nella cornice dell’OASIE Transart. Alla loro performance seguirà un momento di dialogo sulla guerra come lotta culturale e sulle possibilità del suo superamento. With Yevgeniy Breyger, Kholoud Charaf, Emran Feroz, Daniela Prugger Moderator José F.A. Oliver Curated by ZeLT (Greta Maria Pichler & Alma Vallazza) È prevista entro fine anno l'uscita di un booklet con testi selezionati e contributi all'evento. La pubblicazione sarà prodotta a mano nell'ambito di ZeLT_salon:e No. 4 presso BASIS Vinschgau Venosta e uscirà nella collana Cento di franzLAB. Per informazioni e iscrizioni: www.zelt-lab.eu

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Sport
Venerdì, 20 Set 2024 09:00
L'evento si tiene dal 20 Set 2024 al 22 Set 2024

Il Tour enduro.tirol (ET), lanciato nel 2022 come novità nella scena nazionale e internazionale della MTB, è un'ambiziosa esperienza all-mountain per i biker che amano le competizioni. Le gare di enduro si svolgono nelle migliori location per la mountain bike del Tirolo e dell’Alto Adige. Salite, discese, rocce, salti, passaggi tecnici e percorsi panoramici renderanno unica l’esperienza di gara fra tutte le categorie in partenza. Dal 21 all'22 ottobre 2024, anche l'enduro.tirol Tour farà tappa a Plan de Corone

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Art & Culture
Giovedì, 19 Set 2024 19:00

L’umanità è in balia di catastrofi ormai determinate e di altri eventi considerati impossibili ma tangibili, conseguenze dell’agire dell’uomo sulle strutture territoriali, sociali e climatiche. Lo sappiamo: sebbene l’antropocene sia iniziato con noi, probabilmente finirà senza. Eppure, le persone hanno già familiarizzato con la finitudine, con l’immobilità. E continuano a vivere la propria vita, abituandosi a ogni evento che sovverte il quotidiano. È con questo bagaglio di immobilità contemporanea che ci addentriamo all’interno del progetto di Anna Scalfi Eghenter per Ar/Ge Kunst, che aprirà al pubblico il 19 settembre 2024. Ar/Ge Kunst diventa un esercizio commerciale, in cui si partecipa a una performance contrattuale: le persone potranno stipulare un'assicurazione per supplire all'assenza istituzionale nella difesa dei diritti della popolazione, riguardo a un evento raro, non prevedibile, non immaginato possibile, quello che viene definito un cigno nero. Anna Scalfi Eghenter (1965) usa la pratica artistica come uno strumento per intervenire nel laboratorio del reale. Ha un PhD in Studi Manageriali alla Essex Business School, MSc Sociologia all’Università di Trento, MFA all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e all’Accademia di Belle Arti di Brera. I suoi lavori sono stati presentati anche al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum Innsbruck supportati da Italian Council11, alla 16°Quadriennale d’Arte di Roma, MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, MAMBO Museo d’Arte Moderna di Bologna, alla Biennale Democrazia Torino, MAG Museo Alto Garda, Kadist Art Fondation Paris, Reale Accademia di Spagna a Roma, Palais de la Bourse a Bruxelles, Fondazione Galleria Civica di Trento, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene, MART - Museo d‘Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Manifesta7 parallel events, e all’Università degli Studi di Torino, Libera Università di Bolzano, FBK Fondazione Bruno Kessler, Università di Venezia Ca’ Foscari, Akademia Pedagogiczna Krakow, Freie Universität Berlin, ESCP-EAP Paris, Università degli Studi di Trento. www.scalfieghenter.com

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Theatre
Mercoledì, 18 Set 2024 20:30

Klangforum Wien, Impulstanz "Affascinanti, assolutamente folli, esplosivi!" I musicisti e le musiciste del Klangforum Wien sono rimasti affascinati dai paesaggi sonori di Lucia Długoszewski dopo aver registrato le sue opere. Nata a Detroit da genitori polacchi, ha studiato con John Cage e Edgar Varèse prima di intraprendere il suo personale percorso musicale. Długoszewski fu un’ardita sperimentatrice, inventò nuovi strumenti e creò opere originali e inconfondibili. Per oltre quarant'anni ha lavorato con il danzatore e coreografo newyorkese Erick Hawkins, il primo ballerino uomo della compagnia di Martha Graham. Insieme a quattro danzatrici e danzatori e a dodici musiciste e musicisti di Klangforum Wien, le eccezionali coreografe Weronika Pelczyńska ed Elizabeth Ward reimmaginano le possibilità della musica di Długoszewski per la danza contemporanea. Una coproduzione di ImPulsTanz e Klangforum Wien Italian Premiere Choreography Weronika Pelczyńska and Elizabeth Ward Klangforum Wien Flute Gregory Chalier Clarinet Hugo Queirós Trumpet Valentin François Trombone Michael Büttler Piano Florian Müller Percussion Alex Lipowski, Karin Meissl Violin Gunde Jäch-Micko, Annette Bik Viola Paul Beckett Violoncello Andreas Lindenbaum Double bass Evan Hulbert Lighting design Yasemin Duru Costume design Monika Nyckowski and Elizabeth Ward

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Art & Culture
Mercoledì, 18 Set 2024 18:30

Musica e scienza in dialogo. “Che cosa è successo tra noi? / L’aria è irrespirabile ormai / Piangi tanto, dicono è colpa mia / Stiamo bruciando e non è gelosia” Terra. Eugenio In Via Di Gioia. Musica e scienza si intrecciano per comunicare il proprio amore per la terra e le piante e per lanciare un messaggio di convivenza. A Bolzano Stefano Mancuso, scienziato e divulgatore scientifico, tra le massime autorità mondiali di neurobiologia vegetale, incluso dal New Yorker tra coloro che sono destinati a cambiarci la vita, incontra Eugenio Cesaro, cantante degli Eugenio In Via Di Gioia, band torinese nota per coniugare l’amore per la musica a messaggi di attivismo ambientale e civico. Un dialogo tra arte e scienza per rimettere l’ambiente al centro e ripensare a stili di vita più sostenibili. In collaborazione con: Comune di Bolzano, Centro Pace, YoungCaritas, BluSpace, CristalloYoung, Nuova Libreria Cappelli.

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Music
Martedì, 17 Set 2024 20:00

Xiaogang Ye, Haydn Orchestra Rintracciare l’essenza dell’anima attraverso i suoni della natura: questo l’istinto che muoveva i poeti cinesi della dinastia Tang, i cui scritti ispirarono Gustav Mahler per la composizione di “Das Lied von der Erde”, composto proprio a Dobbiaco nel 1908. A differenza di Mahler, che potè avvicinarsi a questi antichi scritti solo attraverso le traduzioni in altre lingue, il compositore cinese Xiaogang Ye torna alle fonti originali e scrive il suo “Canto della Terra”. Grazie ad un’eccezionale sensibilità per la poesia Tang, Ye fa emergere la bellezza di questa tradizione lirica. Le percussioni cinesi, che hanno un ruolo centrale nell’opera di Ye, sono uniche protagoniste nei due componimenti tradizionali che verranno eseguiti. Anche la compositrice britannica Isabella Gellis rende il suo personale omaggio alla natura con il suo breve brano “Valedictions”, un omaggio ai fruscii delle chiome di alberi antichi e al loro gioco con le gocce di pioggia. Programma Traditional Chinese percussion (13 minutes): › A bull fights a Tiger 牛斗虎 (6 minutes) › A Mouse Wedding 老鼠娶亲 (6 minutes) Isabella Gellis, Valedictions (8 minutes) Xiaogang Ye, The Song of the Earth (40 minutes) Italian Premiere By Xiaogang Ye Orchestra Haydn Orchestra of Trento and Bolzano Conductor Finnegan Downie Dear Soprano Anna Patalong Baritone Malachy Frame Chinese percussion Ye Chuling, Zhan Chun, Lou Xinyue

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Formation
Martedì, 17 Set 2024 18:00

Incontro informativo: Come può una cooperativa di comunità contribuire allo sviluppo della Val Pusteria? Negli ultimi anni, diverse sfide hanno messo alla prova la vita dei cittadini. Nonostante gli aiuti statali e provinciali, spesso i bisogni degli abitanti di queste aree non sono stati pienamente soddisfatti. E chi meglio di loro può comprendere realmente le necessità della propria comunità? Un’innovativa ed efficace forma di promozione sociale è rappresentata dalla cooperativa di comunità, un modello di impresa collettiva in cui i soci sono sia produttori che fruitori di beni e servizi che valorizzano il proprio territorio. Il 17 settembre alle ore 18:00, presso il NOI Techpark di Brunico, si terrà un incontro organizzato da Coopbund Alto Adige Südtirol, associazione di rappresentanza delle cooperative in Alto Adige. Durante l’evento verrà approfondito il modello delle cooperative di comunità, offrendo una panoramica su cosa siano, come funzionino e quale impatto possano avere nella promozione del territorio della Val Pusteria. Le cooperative di comunità mirano a migliorare la vita della comunità in cui nascono, attraverso la promozione di progetti e opportunità che favoriscono lo sviluppo del territorio e dei suoi cittadini. Il legame tra questi elementi è al cuore delle iniziative delle cooperative di comunità, che non ricercano solo la creazione di valore economico, ma anche la coesione sociale e la sostenibilità ambientale. Una delle caratteristiche fondamentali delle cooperative di comunità è la centralità dei cittadini e delle istituzioni locali, che insieme trovano soluzioni per rispondere ai bisogni della comunità. L’invito a questo evento è rivolto a tutti gli abitanti della Val Pusteria che hanno a cuore lo sviluppo del proprio territorio, e che sono curiosi di scoprire come poter contribuire a questo processo.

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Music
Lunedì, 16 Set 2024 20:30

PROGRAMMA Franz Liszt (1811-1886) da Années de Pèlerinage: Sposalizio Au bord d úne source Les jeux d´eaux a la villa d´este Giacomo Puccini (1858-1924) Per il 100° anniversario della sua morte Crisantemi: Andante mesto Minuetto Nr. 1: Moderato Robert Schumann (1810-1856) Piano Quintet Op.44 in mi bemolle magg.: Allegro brillante In modo d’una marcia. Un poco largamente Scherzo: Molto vivace Allegro ma non troppo Christoph Soldan pianoforte Ivo Crepaldi Violino Andrea Ferroni Violino Alexander Monteverde Viola Ivo Brigadoi Cello

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Cinema
Lunedì, 16 Set 2024 20:30

Teaches of Peaches (2024) Teaches of Peaches è il documentario diretto da Philipp Fussenegger e Judy Landkammer, segue la carriera della cantante Peaches. Intrecciando perfettamente gemme d'archivio esclusive con filmati del tour, il film cattura il percorso di trasformazione della performer canadese, all'anagrafe Merrill Nisker. Girato nel 2022 durante il "The Teaches of Peaches Anniversary Tour", racconta la frenesia di quei giorni: dalle rigide prove quotidiane dello show, agli avvincenti esibizioni, fino ai momenti più intimi dell'artista, scopriamo tutti i retroscena del tour musicale. Musicista, produttrice, regista e performer femminista, Peaches ha trascorso oltre due decenni a sfidare gli stereotipi di genere, consolidando il suo status di icona del pop e dell'industria musicale. La sua impavida originalità ha sfidato le norme sociali, smantellato gli stereotipi e affrontato le strutture di potere patriarcali. Con la sua arguzia graffiante, si batte per i diritti LGBTQIA+ e affronta le questioni dell'identità sessuale e di genere, lasciando un segno indelebile nella cultura popolare. Directed by Philipp Fussenegger, Judy Landkammer Runtime 108 minutes

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Music
Domenica, 15 Set 2024 11:00-16:00 |

Studio Dan, chromoson Come il mitologico Icarus, anche INAUDITO/UNERHÖRT è attratto dal cielo, dalla vastità dell'Alpe di Siusi e proprio qui trova quest'anno un rifugio speciale all'ICARO Hotel. Immerso in una delle aree più ricche di biodiversità dell'Alto Adige, la sua architettura custodisce opere d'arte accuratamente selezionate, che narrano storie. Per qualche ora, i musicisti di Studio Dan e dell'ensemble chromoson si immergeranno in questo luogo di riflessione e di ascolto, intrecciando storie, inventandone di nuove e lasciando alla musica intessere nuovi racconti. Come in un colorato e scintillante prato alpino, gli interventi sonori crescono dentro e fuori dall'ICARO e cercano giocosamente di creare un ponte fra interno ed esterno. Studio Dan Flute Thomas Frey Saxophone Clemens Salesny Trumpet, Electronics Dominik Fuss Trombone Daniel Riegler Piano, Theremin, Electronics Michael Tiefenbacher Percussion Hubert Bründlmayer Violin Sofie Thorsbro-Dan Cello Cornelia Burghardt Contrabass, eletric bass Philipp Kienberger Tour and Stage Managment Alexander Forstner chromoson Flute Carolin Ralser Saxophone Massimiliano Girardi Accordion Maria Mogas Gensana Electronics Hannes Brugger Piano, Synthesizer Luca Lavuri Percussion Philipp Lamprecht

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Partyzone
Sabato, 14 Set 2024 23:00

The Advanced Clubbing Porta la firma del celebre festival quebecchese la più attesa serata di musica elettronica e di arti digitali: Transart presenta The Advanced Clubbing a cura di Alain Mongeau di MUTEK Montréal. Cinque i nomi della scena internazionale che condivideranno il palco. Ad aprire la serata RAMZi, compositrice e sound designer, che nel suo personalissimo progetto artistico fonde paesaggi sonori, strumenti elettronici ed creazioni visual. Il viaggio musicale prosegue con Myriam Bleau, che darà vita a una performance in cui le vibrazioni dell'elettronica si fondono a suono, luce e movimento. The Fear Ratio, duo di grandi nomi della scena techno britannica - James Ruskin e Mark Broom - fonde le passioni dei suoi due componenti, in un mix unico di hip-hop, IDM e techno. Ad accompagnarci nella danza fino alle prime luci del mattino le miscele uniche di Ciel, con ritmi electro veloci arricchiti da lussureggianti synth ambientali e da texture grintose. Lineup RAMZi [CA/QC] Live Myriam Bleau [CA/QC] Hypermobility A/V Live The Fear Ratio (James Ruskin & Mark Broom) [UK] Live Ciel [CA] DJ Free shuttle service (Bolzano city centre → Industrial area) available from 10.30 PM to 4.30 AM. Powered by SASA. Timetable and bus stop online soon

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Theatre
Sabato, 14 Set 2024 20:30

Liquid Loft / Chris Haring Protagonista di IN MEDEAS RES, ultima creazione della rinomata compagnia viennese Liquid Loft, è l’antica figura di Medea e, più precisamente, la Medea incarnata dalla leggendaria diva dell'opera Maria Callas nell’ononimo film di Pier Paolo Pasolini del 1969. Ispirati dal regista italiano, il coreografo Chris Haring assieme ai danzatori e danzatrici di Liquid Loft danno vita ad una creatura ambigua, ambivalente, che oltrepassa i confini del mondo mitico. A metà tra una performance di danza stilizzata e un’installazione di oggetti multimediali, la Medea di Haring si muove in un ambiente quasi cibernetico, fra telecamere, proiettori e sistemi di captazione di luci e suoni, mentre sulla scena prendono vita temi come il tradimento del proprio corpo, la perdita del senso metafisico e la riflessione sulla transizione da vecchi a nuovi ordini. Fondata nel 2005, la compagnia Liquid Loft è da sempre attiva nell’esplorazione di nuovi campi d’azione coreografica e nella ricerca che collega la danza ad altre forme d’arte contemporanea. Italian Premiere - This ticket also includes admission to the performance FEMINA at NOI Techpark Bolzano on September 13.

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Music
Sabato, 14 Set 2024 12:00

Kymatic Ensemble Uno spettacolo musicale all'aria aperta Ascension è il titolo dell’ultima opera musicale per voce ed ensemble, scritto e diretto dal compositore russo Alexander Manotskov. Questa composizione site-specific - appositamente scritta per la suggestiva risalita verso il Monte San Vigilio - si fonda dal punto sonoro e spaziale sull’idea del pellegrinaggio e dell’ascesa. Un’ascensione non solo metaforica, ma anche letterale: il pubblico sarà invitato a muoversi gradualmente assieme a musicisti/e verso la cima del monte, attraverso una serie di esperienze musicali e visive. In quest’opera contemporanea emergono alcuni canti tradizionali, come la celebre canzone Adiyukh legata all’epica del Caucaso e interpretata dalla cantante e attrice circassa Svetlana Mamresheva. Ascension non è solo site-specific, ma anche ensemble-specific, in quanto composta appositamente per Kymatic, l’ensemble di musica contemporanea guidato dalla polistrumentista Alina Petrova e dedicato alle più nuove sperimentazioni musicali. Premiere Composition Alexander Manotskov Kymatic Ensemble Violin Alina Petrova Cello Alina Anufrienko Electric guitar Alexey Potapov Saxophone Sergei Khramtcevich Keyboard Mikhaïl Bouzine Voice Svetlana Mamresheva Percussion, voice Alexander Manotskov Duration 90 minutes Meeting point for the public Vigiljoch cable car valley station, Via Villa, 3, 39011 Lana BZ The performance includes the use of the Vigiljoch cable car (6 minutes), and the ascent with the single chairlift up the mountain (20 minutes). The last descent of the chairlift is at 6 p.m. The descent is also possible on foot (walking time 40') The last cable car descent is at 19.00. An all-inclusive ticket for the event + cable car ride is available for 17 euros at the cable car station on the day of the event.

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Sport
Sabato, 14 Set 2024 08:30-16:00 |

Sei un amante della bicicletta e delle Dolomiti? Allora non perdere l'appuntamento con il Sellaronda Bike Day, la giornata della bici attorno al gruppo del Sella. Per l'occasione le strade e i passi della famosa Sellaronda saranno chiusi al traffico motorizzato dalle 8:30 alle 16:00 e riservati ai ciclisti. Per pedalare sugli iconici passi dolomitici Gardena, Sella, Pordoi e Campolongo non è necessario iscriversi e non c’è un punto di partenza fisso. Ognuno è libero di organizzare la sua giornata sulla bici secondo i propri desideri e capacità. Che sia una sfida sportiva oppure una gita su due ruote con amici o famiglia: partecipa anche tu e goditi i suggestivi paesaggi dolomitici lungo il percorso. La lunghezza totale del tour è di 53 chilometri e se completi l'intero percorso supererai un dislivello totale di 1600 metri. Potrai gestirti la giornata come meglio ti aggrada, interrompendo il tour quando preferisci. Appuntamenti 2023: sabato 10 giugno 2023 e sabato 16 settembre 2023.

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Theatre
Venerdì, 13 Set 2024 21:45

Riccardo Giovinetto FEMINA è un progetto di interazione audiovideo in real time, che esplora l’idea di grazia e dell’occhio che la definisce. Lo sguardo con cui Giovinetto guarda alla bellezza è quello della tradizione rinascimentale della pittura italiana: i ritratti femminili di artisti come Leonardo, Botticelli e Piero della Francesca vengono scomposti e rielaborati in chiave digitale, in un’interazione unica con le musiche del compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina. Le polifonie vocali del maestro del Cinquecento sono completamente rivisitate, trasformate da processi che ne alterano la natura e che ne permettono la sovrapposizione con sonorità di matrice elettronica. Gli sguardi dei pittori e quelli restituiti dai volti ritratti sono assorbiti in un processo che a sua volta ne stabilisce un terzo: uno sguardo astratto nelle regole del proprio linguaggio numerico. Anche se l’artista non ha fatto utilizzo diretto dell’intelligenza artificiale, è come se quest’ultima fosse parte di questa rielaborazione: un occhio esterno, che può essere addestrato e che attraverso la scomposizione e ricomposizione degli elementi primari che costituiscono questi quadri - punti, linee, colori - tenta di imparare e ricreare a suo modo l’idea di bellezza propria del Rinascimento italiano. - This ticket also includes admission to the performance IN MEDEAS RES at NOI Techpark Bolzano on September 13.

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Theatre
Venerdì, 13 Set 2024 20:30

Liquid Loft / Chris Haring Protagonista di IN MEDEAS RES, ultima creazione della rinomata compagnia viennese Liquid Loft, è l’antica figura di Medea e, più precisamente, la Medea incarnata dalla leggendaria diva dell'opera Maria Callas nell’ononimo film di Pier Paolo Pasolini del 1969. Ispirati dal regista italiano, il coreografo Chris Haring assieme ai danzatori e danzatrici di Liquid Loft danno vita ad una creatura ambigua, ambivalente, che oltrepassa i confini del mondo mitico. A metà tra una performance di danza stilizzata e un’installazione di oggetti multimediali, la Medea di Haring si muove in un ambiente quasi cibernetico, fra telecamere, proiettori e sistemi di captazione di luci e suoni, mentre sulla scena prendono vita temi come il tradimento del proprio corpo, la perdita del senso metafisico e la riflessione sulla transizione da vecchi a nuovi ordini. Fondata nel 2005, la compagnia Liquid Loft è da sempre attiva nell’esplorazione di nuovi campi d’azione coreografica e nella ricerca che collega la danza ad altre forme d’arte contemporanea. Italian Premiere - This ticket also includes admission to the performance FEMINA at NOI Techpark Bolzano on September 13.

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Cinema
Venerdì, 13 Set 2024 19:30
L'evento si tiene dal 13 Set 2024 al 15 Set 2024

Un’esperienza cinematografica unica sotto le stelle LA PROGRAMMAZIONE VIENE DECISA DAL PUBBLICO Il nostro Silent Open Air-Cinema non offre solo cuffie regolabili individualmente con un’ottima qualità sonora e una selezione personale della lingua (DE + IT), ma proporrà straordinarie chicche cinematografiche che avrete scelto proprio voi! AGOSTO SARÀ IL MESE DEL SONDAGGIO Fino al 31 agosto si può partecipare alla votazione dei film che verranno mostrati. I film vincitori verranno resi noti due settimane prima della proiezione. CHI VOTA, VINCE I più fortunati tra tutti i partecipanti al sondaggio potranno vincere due biglietti gratuiti per una delle tre serate. LA GIUSTA ATMOSFERA IN OGNI MOMENTO Prima e dopo la proiezione potrete gustare drinks e tapas nel nostro bar all’aperto e godere dello splendido panorama. (ingresso dalle ore 18:00). In caso di maltempo l’evento verrà spostato al finesettimana successivo, dal 20 al 22 settembre. Servizio navetta gratuito dalle ore 18:30 dal centro del paese e per il ritorno dopo la fine del film.

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Art & Culture
Venerdì, 13 Set 2024 18:30

Oltre gli stereotipi. Strani, eccentrici, non conformi. Quante volte ci siamo sentiti fuori dai ruoli che la società ha preconfezionato per noi? Siamo davvero liberi di scegliere? Liberi dai condizionamenti sociali e di poter inseguire sogni e passioni? A Borgo Valsugana Giulia Blasi, scrittrice, formatrice e autrice di romanzi e saggi quali Manuale per ragazze rivoluzionarie, Brutta, Rivoluzione Z, specializzata in temi relativi alla condizione femminile e pari opportunità, incontra Giorgio Minisini, primo nuotatore italiano ad essersi affermato nel nuoto artistico, quattro volte campione mondiale, autore del libro Il maschio e volto della campagna #nonèdamaschio contro gli stereotipi di genere. Un incontro che parla di inclusione per dimostrare che non esistono ambiti esclusivi per ragazze o ragazzi, ma semplicemente il diritto di essere se stessi. In collaborazione con: Comune di Borgo Valsugana, Comunità Valsugana e Tesino, Distretto Family, Piano Giovani di Zona Valsugana e Tesino, Libreria Il Ponte. In caso di maltempo l’incontro si terrà presso l’Auditorium dell’istituto comprensivo scuole medie di Borgo Valsugana, in via Alessandro Spagolla 1.

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Music
Giovedì, 12 Set 2024 21:00

Live concert Shortparis: funamboli russi! Originari di San Pietroburgo, sono l’avanguardia della scena musicale nella Russia del momento. Grazie alla loro intensissima miscela di rock, pop noir, underground e art punk si sono aggiudicati anche il titolo di “migliore band russa dal vivo” da parte del canale culturale Arte. Guidata dal carismatico frontman Nikolay Komiagin, il gruppo si è costruito una reputazione grazie a performance ritualistiche mozzafiato e a paesaggi sonori elettronici e oscuri. Radicali, inquietanti, spietati, con ritmi veloci, rumori campionati, suoni brutali di chitarra e bassi smorzati, che a volte ricordano la musica industriale degli anni Ottanta. Dopo la guerra di aggressione russa in Ucraina, l'estetica della band è diventata profondamente malinconica. Il giornale berlinese "die TAZ" descrive la canzone "Yablonnyy sad" come "una delle più forti dichiarazioni artistiche dalla Russia dall'inizio della guerra”. Il loro coinvolgimento politico è forte e li tocca nel personale: il cantante Nikolay Komiagin fu arrestato durante una manifestazione poco dopo l'inizio della guerra, ma rilasciato poco dopo. In un'intervista a TAZ, racconta il loro radicamento: "Inizialmente abbiamo valutato se emigrare come band, ma abbiamo deciso di restare finché sarà possibile". Il batterista Danila Kholodkov aggiunge: "Finché potremo fare l'arte che vogliamo fare in Russia, non abbandoneremo il Paese". Vocals Nikolai Komiagin Drums, sampling Pavel Lesnikov Guitar, bass, Bayan Aleksandr Ionin Drums, percussion, sampling Danila Kholodkov

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Theatre
Giovedì, 12 Set 2024 18:00

Kris Verdonck / A Two Dogs Company Una folla in marcia, un motore, un'esecuzione: l’opening della 24esima edizione di Transart sarà letteralmente esplosivo. L’artista visivo e regista teatrale Kris Verdonck ci invita a seguirlo lungo le strade di Bolzano fino a raggiungere il luogo in cui si consumeranno un processo e una condanna a morte secondo lo schema di un’esecuzione medievale. La processione conduce sul patibolo non una persona, ma un motore a combustione interna: oggetto quotidiano, normalmente nascosto alla vista, simbolo del folle progresso tecnico conosciuto dall'umanità nel corso del XXI secolo, ma anche delle catastrofi ecologiche che attanagliano il pianeta. Una volta lette le accuse, ispirate ad atmosfere di marinettiana memoria, la sentenza si abbatterà sull’accusato che verrà distrutto in una spettacolare e fragorosa esplosione. Atto simbolico e purificatore, invito al cambiamento, EXHAUST approfondisce le dinamiche dell'uso della violenza per la risoluzione dei conflitti e si fa monito contro l'arroganza degli uomini. Route OASIE Transart → NOI Techpark → "Quartier Rombrücke / Quartiere Ponte Roma"

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Kids
Giovedì, 12 Set 2024 15:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 12 Set 2024 al 15 Set 2024

Un'avvenimento per i bambini e per tutta la famiglia: teatro di strada, musica, ateliers creativi, cavalcate con i ponies ecc. Cucina / osteriaKINDERgasthaus Pranzo e cena, tutti i giorni con le specialità grigliate di Rolli’s Ingresso libero giovedí e venerdì ore 15.00 - 19.00 sabato e domenica ore 11.00 - 18.30

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Art & Culture
Mercoledì, 11 Set 2024 18:30

Un viaggio nelle periferie dell’anima. Periferie, adolescenza e formazione di sé. Quanto il luogo di appartenenza plasma le proprie identità, il proprio sentirsi comodi e scomodi in luoghi, circostanze e situazioni? A Merano Jonathan Bazzi, scrittore del libro cult Febbre, finalista al premio Strega 2020 e di Corpi Minori, incontra Alessio Mariani in arte Murubutu, rapper filosofo, prof e cantautore, per parlare di centri e periferie, fisiche e metaforiche. Un dialogo che vuole concentrarsi sul viaggio interiore di ognuno di noi, alla costante ricerca di un posto nel mondo, non solo geografico, ma soprattutto emotivo. In collaborazione con: Comune di Merano, BeYoung, Centro giovani Tilt, Libreria Alte Muehle.

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Art & Culture
Mercoledì, 11 Set 2024
L'evento si tiene dal 11 Set 2024 al 28 Set 2024

MUSEION Art Club x Transart OASIE At the foot of Villa Gasteiger lies an often-forgotten park where something hides in plain sight among the trees... Welcome to NOBODY’S VILLAGE, a temporary settlement for all creatives in the territory. Throughout September, in conjunction with the Autumn Equinox, the historic garden will serve as a backdrop for encounters and exchanges among local creatives, visiting artists, and the festival audience. NOBODY’S VILLAGE is a format developed by MUSEION Art Club Forum: unfolding through open sessions involving different fields of practices used as a starting point for engagement, knowledge sharing, mapping needs and communities, under a provisional tent. Programme September 11, 20:00 Nobody's Village: Opening September 16, 18:00 PICNIC 1 September 19, 18:00 PICNIC 2 September 23, 18:00 PICNIC 3 September 28, 18:00 Closing event

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Art & Culture
Martedì, 10 Set 2024 18:30

Dialogo tra giornalismo, finzione e attualità. Narrazione e finzione, giornalismo e inchiesta. Sono mondi contrastanti? Quanto la vita vera incide nella narrazione e quanto il mondo reale, nelle sue manifestazioni, supera i limiti dell’immaginario? A Trento Nicola Lagioia, scrittore, sceneggiatore, conduttore radiofonico, Premio Strega nel 2015, direttore del Salone del Libro di Torino fino al 2023, dialoga con Silvia Boccardi, giornalista, autrice, esperta di nuovi linguaggi mediali. Ha collaborato con “Will”, con “LA7”, con “Rai 2”, “BBC”, “The Guardian” e “The Wall Street Journal”. Un incontro per interrogarci su ciò che siamo in una società in cui realtà e finzione presentano confini sempre più labili. In collaborazione con: Comune di Trento, Trento Giovani, Bookique, InCo, Libreria Due Punti, Fondazione Antonio Megalizzi.

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Formation
Martedì, 10 Set 2024
L'evento si tiene dal 10 Set 2024 al 15 Set 2024

Architecture & children Workshop con un team di artistə e architettə per e con bambinə e ragazzə Cosa scricchiola e scrocchia? Cosa odora di resina e aghi? Travi, listelli, tavole, pali, alberi, perline di vite aspettano solo di essere calpestati, scalati e posseduti. FLAMINGA vuole molte cose ma soprattutto una cosa: diventare una costruzione in legno sviluppata sperimentalmente nell'OASIE di Transart, modellata intorno ad alberi con diversi livelli e dispositivi speciali. La struttura si articola su piattaforme coperte, aperte o semiaperte, ampie e libere. Dispositivi di intercettazione della luce, scorci coperti che riparano dalla pioggia o dall'ombra, livelli inclinati e curvilinei invitano i visitatori a dipingere, disegnare, danzare, cantare, costruire, formare e recitare, discutere e riflettere. Nel corso della sessione, gli oggetti d'arte si creano e cambiano costantemente FLAMINGA. Che cos'è? Un centro d'arte giovane e vivace che cresce e prospera nel bel mezzo della città. Che felicitá! Programma 10 settembre, ore 15:00 Formazione per insegnanti Iscrizione in loco o tel. +39 349 358 7079 11 settembre, ore 18:00 Baukulturelle Bildung: ein Must-have Artist talk con Monika Abendstein & Nina Maccariello (in lingua tedesca) 11—13 settembre, ore 10:00—12:30 School course / Workshops Registration for 90 minutes on site or tel. +39 349 358 7079 11—13 settembre, ore 15:00—17:00 Familienparcours / Workshops Genitorə e bambinə, senza registrazione 14—15 settembre, ore 17:00—21:00 FLAMINGA Chill Lounge

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Others
Sabato, 07 Set 2024 14:30

Evento di beneficenza: migliaia di paperelle "nuotano" nel tratto del Passirio tra ponte della Posta e ponte Teatro. Con la 6a Gara delle Papere i service club di tutto l’Alto Adige hanno unito le forze per raggiungere due dei loro obiettivi primari: fare del bene e regalare il sorriso. 14:30 Gara delle papere degli sponsor 15:15 Gara delle papere-premium 15:30 Gara delle papere-fortunate 16:00 Piazza Terme: cerimonia di premiazione, consegna delle donazioni e distribuzione dei premi. La vostra partecipazione e le vostre donazioni daranno un prezioso contributo a sostegno di importanti associazioni e iniziative benefiche dell’Alto Adige. Quest’anno gran parte del ricavato andrà alla Vinzenzgemeinschaft Alto Adige.

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Theatre
Venerdì, 06 Set 2024 16:30-23:00 |

16.30 DI PINOCCHIO L’AVVENTURA Teatro delle Dodici Lune - ingresso gratuito 18.00 SKANKIN’ DROPS LIVE ingresso gratuito 21.00 MASCHIO CAUCASICO IRRISOLTO Antonio Ornano - Biglietti: Intero 30 € - Cristallo Card 27 €

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Music
Giovedì, 05 Set 2024 21:00

Umberto Tozzi presenta “L’ULTIMA NOTTE ROSA THE FINAL TOUR” il tour mondiale Pevendite a Bolzano: nelle librerie Athesia Online: www.ticketone.it Trento: Promoevent, Radio Dolomiti TRENTINO SUMMER FESTIVAL 2024 Umberto Tozzi e “L’ultima notte rosa”, il tour mondiale Dopo 50 anni di una carriera costellata di successi e riconoscimenti in Italia e nel mondo, più di 80 milioni di dischi venduti e oltre 2000 concerti, UMBERTO TOZZI dà il suo addio alla scena live con uno straordinario tour mondiale, “L’ULTIMA NOTTE ROSA THE FINAL TOUR” che attraverserà 3 continenti tra il 2024 e il 2025. L’artista celebrerà l’imperdibile gran finale dedicando al pubblico italiano due date evento in cornici magiche e suggestive, il 20 giugno alle Terme di Caracalla di ROMA e il 7 luglio in Piazza San Marco a VENEZIA. Seguiranno in Italia altre 24 date speciali. L’annuncio a sorpresa il 15 marzo 2024 al Teatro L’Olympia, la sala concerti più antica di Parigi, un auditorium tra i più prestigiosi del mondo, palco che l’artista ha calcato per tre volte, l’ultima delle quali a gennaio 2024, e che sarà una delle immancabili tappe de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR”. L’ultima occasione per vivere le emozioni dei live di Umberto Tozzi sarà una sequenza di oltre 50 spettacoli indimenticabili in location d’eccezione che toccheranno ben 3 continenti: Europa, America e Oceania. Accompagnerà l’inconfondibile voce dell’artista un’orchestra di 21 elementi. Un icona della musica italiana Cantautore e musicista carismatico e creativo, Umberto Tozzi grazie alle sue hit senza tempo è diventato un’icona della musica italiana e ha attraversato e appassionato intere generazioni, riempendo con i suoi concerti i più importanti spazi del mondo dedicati alla musica con il suo pubblico fedele e trasversale. Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da “Ti Amo”, indimenticabile brano del 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”. Impossibile non citare la super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne – che porta il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982 e che si posiziona al numero 1 della classifica americana rimanendo nella classifica Billboard Hot 100 per 36 settimane. E ancora “Si può dare di più”, “Gli altri siamo noi”, “Gente di mare”, “Dimmi di no”, “Stella Stai”, “Donna amante mia”, “Claridad” (incisa da Luis Fonsi) ed “Eva”, portata al successo in tutta l’America Latina da Ivete Sangalo. Il 1982 è l’anno in cui riceve il Golden Globe, premio ottenuto con oltre 27 milioni di copie vendute in soli 5 anni e anche l’anno in cui è nominato ai Grammy Awards con “Gloria” cantata da Laura Branigan. Dopo la vittoria del Festival di Sanremo nel 1987 con “Si può dare di più” insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri, nel 1988 raggiunge il terzo posto all’Eurovision Song Contest con “Gente di Mare” insieme a Raf. L’ennesimo esempio di come l’arte di Umberto Tozzi abbia da sempre scavalcato tutti i confini, geografici, temporali e soprattutto culturali, è il numero impressionante di capolavori cinematografici e serialità televisive che in questi 50 anni di carriera hanno scelto le hit del cantautore come colonna sonora: “I NUOVI MOSTRI” di Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola (1977), “FLASHDANCE” di Adrian Lyne (1983), “ASTERIX E OBELIX Missione Cleopatra” di Alain Chabat (2002), “HOSTEL” di Quentin Tarantino (2005), “THE WOLF OF WALL STREET” di Martin Scorsese (2013), “GLORIA BELL” di Sebastian Lelio (2018), “TONYA” di Margot Robbie (2018), “SPIDER MAN FAR FROM HOME” di Jon Watts (2019) e “LA CASA DE PAPEL 4” di Jesus Colmenar (2020), “SUPERSEX” di Matteo Rovere, Francesco Carrozzini e Francesca Mazzoleni (2024) e “GRISELDA” di Andrés Baiz (2024). Tantissime e indimenticabili le collaborazioni che negli anni Umberto Tozzi ha collezionato con grandi artisti italiani, come Mogol, Dalida, Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, i Pooh, Raf, Monica Bellucci, Enrico Ruggeri e Marco Masini, e internazionali, con nomi del calibro di Anastacia, Francis Cabrel, Laura Branigan, Sergio Dalma, Howard Carpendale e tanti altri. In occasione dell’annuncio dell’ultimo tour della carriera una nuova importante collaborazione è stata presentata in anteprima: una versione speciale e inedita della hit “Donna amante mia” in cui Umberto Tozzi duetta con il cantautore e polistrumentista, fondatore dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, che ha anche prodotto il brano. “Donna amante mia” è disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì 22 marzo, in concomitanza con la pubblicazione del videoclip su YouTube (canale ufficiale VEVO Umberto Tozzi). Dopo il debutto a Malta del 17 maggio, gli appuntamenti dal vivo de “L’ULTIMA Notte rosa THE FINAL TOUR” proseguiranno in Romania per poi arrivare finalmente in Italia con le due straordinarie date evento il 20 GIUGNO a ROMA alle TERME DI CARACALLA e il 7 LUGLIO a VENEZIA in PIAZZA SAN MARCO che saranno seguite da altre 24 tappe nel nostro Paese tra luglio e ottobre 2024. Nel mondo si susseguiranno invece le date in Francia, Germania, Bulgaria, Svizzera, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti d’America e Australia.

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Exhibitions
Martedì, 03 Set 2024 10:00-12:00 | 16:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 03 Set 2024 al 14 Set 2024

L'artista stesso commenta: “Alla velocità della luce mi sono perso nella storia del tempo. Frenata completa: fermare il tempo, dare uno sguardo al passato, affilato e chiaro. Mi soffermo. . . Il presente mi pizzica nel sedere. La decisione di fare un salto nel futuro è inevitabile. L'arte è utile quando molte visioni del mondo si scontrano e tutti ne litigano. Tutto il resto aiuta solo me stesso e il mercato, ma non ferma il decadimento. L'odio si sta diffondendo. Come voi, ho paura di quello che potrebbe succedere. Il presente mi pizzica nel sedere. Io, invece, posso solo dipingere, sperando di ridare voce all'umanesimo. Se vuoi, ci teniamo per mano. Sono sei anni che dipingo. Ho sempre avuto a cuore il quadro in sé. La sua interazione con me, te e l'ambiente. Da qualche tempo questo approccio mi sembra troppo poco e non mi soddisfa più. Come artista, credo di avere un ruolo nella nostra società. Sicuramente non decisiva, ma formativo. Questa mostra cerca di descrivere questo cambiamento.“ La maggior parte dei lavori è stata realizzata tra il 2022 e il 2024. Colori vigorosi al limite dell'astrazione da un lato e opere narrative vicine al surrealismo dall'altro. Il grande e il piccolo formato si alternano, elaborati con strati spesso pastosi di pittura ad olio su tela. Lorenz Wenter è nato e cresciuto a Brunico nel 1993. 2018 Laurea in Graphic Design e Information Design a St. Pölten. Nello stesso anno entra all'Accademia di Belle Arti di Vienna specializzandosi in pittura e astrazione. Tra le sue mostre più importanti si ricordano la collettiva “Die Akademie schläft nicht” a Vienna nel 2020 e “non finito Vollkontakt” nel 2024. Nel 2022, l'opera su commissione “Kompass am Nordpol” di Dr. Schär viene esposta in occasione di vari eventi culturali in Alto Adige. 2023 Mostra personale “Das Leben eines Zaunkönigs” presso la Kulturhaus Astra di Bressanone. Lorenz Wenter vive e lavora a Vienna e Brunico.

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Art & Culture
Domenica, 01 Set 2024 14:30

Il diritto di cantare. Nella splendida cornice del rifugio Sauch, Margherita Vicario, artista poliedrica, cantautrice, attrice, sceneggiatrice e regista del suo film opera prima Gloria! (2024), premiata ai Nastro d’Argento 2024 e Globo d’Oro per la miglior colonna sonora, incontra Pierfrancesco Pacoda, critico musicale e saggista attento alle dinamiche giovanili e ai nuovi linguaggi musicali. Un dialogo per dare spazio ad un talento artistico che rappresenta di per sè un innesto creativo vivo e talentuoso. Un incontro per dare voce a chi, attraverso il cantautorato e il cinema, ha saputo interpretare stati d’animo intergenerazionali e dare forza e coraggio al protagonismo femminile. In collaborazione con: Comune di Giovo, Comune di Cembra – Lisignago, Rifugio Malga Sauch, Sorgente 90, Pro Loco di Giovo, Joyenjoy, Libreria Due Punti. Il Rifugio Sauch è raggiungibile a piedi da Faedo (45’), da Cembra – strada per il lago Santo (60’) o da Pochi di Salorno (2 h). È disponibile un servizio navetta (max 16 posti) con partenza ore 13.30 e ritorno al termine dell’evento. Ritrovo: località Pineta, a monte dell’abitato di Faedo (area parcheggio). Info e prenotazioni: info@generazioni.online. Si raccomanda di dotarsi di una coperta/plaid in quanto l’evento non prevede l’utilizzo di sedie e tavoli. Per chi desidera pranzare al Rifugio Malga Sauch prego contattare il Rifugio stesso allo 0461 683768. In caso di maltempo l’evento si terrà alle ore 20.30 presso il Nuovo Teatro Cinema di Cembra in via San Carlo 1, Cembra. Le attività collateriali saranno invece annullate.

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Music
Sabato, 31 Ago 2024 21:00

Unico concerto estivo in Alto Adige per il 2024 con Herbert Pixner: Sabato 31 agosto il Herbert Pixner Projekt sará in concerto a Bressanone in Piazza del Duomo. Prevendita: in tutte le librerie Athesia online: www.ticketone.it Herbert Pixner il polistrumentista Lo chiamano Jimi Hendrix della musica folk o Frank Zappa delle Alpi. Viene paragonato a Piazzolla e Paganini, eppure il musicista altoatesino ha creato e sviluppato negli anni uno stile musicale assolutamente inconfondibile. Stiamo parlando di Herbert Pixner, polistrumentista, compositore, produttore e omonimo dell’Herbert Pixner Projekt. Insieme ai suoi congeniali compagni di palco Manuel Randi (chitarre), Heidi Pixner (arpa) e Werner Unterlercher (basso), l’Herbert Pixner Projekt è da quasi vent’anni uno dei rappresentanti di maggior successo della “new and progressive folk music”. Il Herbert Pixner Projekt Da anni iil quartetto entusiasma un pubblico sempre più numeroso con dolcezza giocosa e lasciva, potenti riff rock e blues, tecnica brillante ed estrema gioia di suonare. Il complesso crea tappeti sonori complessi, e da spazio ad armonie che raccontano una dolce malinconia, ma anche esplosioni che non si fermano davanti a nulla. Il loro sound è minimalista, robusto, epico e autentico. Con questa miscela non convenzionale, l'”Herbert Pixner Projekt” elettrizza il suo pubblico ad ogni concerto.

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Art & Culture
Sabato, 31 Ago 2024 20:00

L'artista stesso commenta: “Alla velocità della luce mi sono perso nella storia del tempo. Frenata completa: fermare il tempo, dare uno sguardo al passato, affilato e chiaro. Mi soffermo. . . Il presente mi pizzica nel sedere. La decisione di fare un salto nel futuro è inevitabile. L'arte è utile quando molte visioni del mondo si scontrano e tutti ne litigano. Tutto il resto aiuta solo me stesso e il mercato, ma non ferma il decadimento. L'odio si sta diffondendo. Come voi, ho paura di quello che potrebbe succedere. Il presente mi pizzica nel sedere. Io, invece, posso solo dipingere, sperando di ridare voce all'umanesimo. Se vuoi, ci teniamo per mano. Sono sei anni che dipingo. Ho sempre avuto a cuore il quadro in sé. La sua interazione con me, te e l'ambiente. Da qualche tempo questo approccio mi sembra troppo poco e non mi soddisfa più. Come artista, credo di avere un ruolo nella nostra società. Sicuramente non decisiva, ma formativo. Questa mostra cerca di descrivere questo cambiamento.“ La maggior parte dei lavori è stata realizzata tra il 2022 e il 2024. Colori vigorosi al limite dell'astrazione da un lato e opere narrative vicine al surrealismo dall'altro. Il grande e il piccolo formato si alternano, elaborati con strati spesso pastosi di pittura ad olio su tela. Lorenz Wenter è nato e cresciuto a Brunico nel 1993. 2018 Laurea in Graphic Design e Information Design a St. Pölten. Nello stesso anno entra all'Accademia di Belle Arti di Vienna specializzandosi in pittura e astrazione. Tra le sue mostre più importanti si ricordano la collettiva “Die Akademie schläft nicht” a Vienna nel 2020 e “non finito Vollkontakt” nel 2024. Nel 2022, l'opera su commissione “Kompass am Nordpol” di Dr. Schär viene esposta in occasione di vari eventi culturali in Alto Adige. 2023 Mostra personale “Das Leben eines Zaunkönigs” presso la Kulturhaus Astra di Bressanone. Lorenz Wenter vive e lavora a Vienna e Brunico.

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Partyzone
Sabato, 31 Ago 2024
L'evento si tiene dal 31 Ago 2024 al 02 Set 2024

Il primo fine settimana di settembre festeggiamo la Sagra della Val Sarentino. Durante il sabato e la domenica si svolgono sfilate di carri allegorici, esibizione di gruppi folk, fanfare a cavallo, concerti di bande musicali, fiaccolata e vengono allestite bancarelle e stand gastronomici. La maggior parte degli abitanti indossano il costume tradizionale della Val Sarentino. Gli uomini portano pantaloni lunghi di "Loden" sorretti dalle "Kraxn" (larghe bretelle con pettorina in cuoio nero). Inoltre portano la "Fatsch", il tipico cinturone impreziosito da complicati ricami con fili tagliati fuori dalle penne del pavone) e indosano il "Sarnar Huet", cappello di feltro nero con un nastro, verde se sposati, rosso per gli scapoli. In più i calzoncini di lana pecora bianca. Le donne portano una lunga gonna nera con il corpetto, sormontata dal tipico grembiule fiorito e un fazzoletto piegato con pizzi e france alle spalle. Ecco il programma dettagliato del fine settimana di festa: Sabato, 31 agosto 2024 Ore 17:50 Sfilata da Sarentino paese per il campo della festa Ore 20:30 Fiaccolata per il centro di Sarentino paese fino al campo della festa. Ore 21.00: Musica, danza e atmosfera. Domenica, 01 settembre 2024 Ore 09:00 Processione alla chiesetta di S. Cipriano a Sarentino paese Ore 10:15 Sfilata per il campo della festa in seguito mattinata fino alle ore 12:30 Ore 14:00 Grande corteo folcloristico con la partecipazione di vari gruppi (con partenza in zona artigianale a Sarentino paese) Lunedì, 02 settembre 2024 Grande mercato del bestiame e di mercerie e chiusura della festa.

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Sport
Sabato, 31 Ago 2024

L'unica gara marathon in mountain bike con oltre 8 km di adrenaliniche discese freeride, 9km di divertenti single trail ed arrivo finale in vetta a 2.275m nelle Dolomiti! È giunto il momento di chiamare a raccolta da ogni angolo del regno i cavalieri più valorosi per sfidarsi in sella ai loro destrieri alla KronplatzKing MTB Marathon per il titolo di Re del Regno dei Fanes! In sella, diventa il nuovo KronplatzKING!

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Music
Venerdì, 30 Ago 2024 20:30

SOGNO DANIELA PINI Mezzosoprano DAVIDE BURANI Arpa PROGRAMMA Francesco Paolo Tosti Sogno 1846–1916 Gioachino Rossini Canzonetta spagnola, 1792–1868 Sonata per arpa sola Francesco Paolo Tosti ‘A vucchella 1846–1916 Stanislao Gastaldon Musica proibita 1861–1939 Alphonse Hasselmans La source 1845–1912 arpa sola Gioachino Rossini Assisa a’ piè d’un salice 1792–1868 Otello Eduardo Di Capua I’ te vurria vasà 1865–1917 Giovanni Caramiello Rimembranza di Napoli 1838–1938 arpa sola Gaetano Donizetti Fia dunque vero … O mio Ferrando 1797–1848 La Favorita Camille Saint-Saëns Mon coeur s’ouvre à ta voix 1835–1921 Sansone e Dalila Pietro Mascagni Intermezzo da “Cavalleria Rusticana” 1863–1945 arpa sola Georges Bizet Habanera, da “Carmen” 1838–1875

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Music
Venerdì, 30 Ago 2024 19:30

GOSPELICIOUS è sinonimo di ritmi entusiasmanti e ballate soul, di composizioni originali e di classici interpretati in modo indipendente. GOSPELICIOUS combina il sentimento originale della musica gospel tradizionale con il suono contemporaneo degli stili musicali attuali. GOSPELICIOUS unisce fede e gioia di vivere, GOSPELICIOUS ispira e commuove. Sotto la direzione di Jörg Sommer, eccellenti cantanti solisti si uniscono al coro nel tipico gioco di chiamata e risposta. Il coro e i solisti sono supportati da una band dal vivo di quattro elementi. Si prospetta uno straordinario evento musicale che incanterà grandi e piccini.

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Music
Venerdì, 30 Ago 2024
L'evento si tiene dal 30 Ago 2024 al 01 Ago 2024

Ascolteremo delle buona musica Gipsy tramandata da generazioni in generazioni dai propri avi, la bellissima musica GipsyJazz del famoso Sinto chitarrista e autore di questa stupenda musica, Django Reinhardt e tanta, tantissima altra tipologia di musica dal vivo. Un evento da non perdere per nulla al mondo. Un evento in cui non si può assolutamente mancare. Un evento straordinario con gruppi veramente capaci e straordinari. VENERDÌ 30 AGOSTO SISSAMBA Associazione musicale dedica allo studio delle percussioni afro-brasiliane; è attualmente l’unica orchestra nel suo genere in Alto Adige-Südtirol, il percussionista e polistrumentista Max Castlunger, riunisce circa 40 membri di provenienza locale, europea ed extra-europea. ALMAMANOUCHE Da dodici anni, il gruppo Almamanouche tiene concerti ispirati dal leggendario chitarrista e compositore sinti Django Reinhardt, pioniere del genere swing manouche negli anni '30. U SINTO Le loro musiche tradizionali Sinte sono tramandate dai propri avi da moltissimi secoli, da sempre hanno lavorato con la propria musica folcloristica portando allegria e sorrisi nei volti di moltissimi personaggi altoatesini e ancora oggi presentano la loro musica tradizionale e molte altre tipiche musiche provenienti da altri paesi. SABATO 31 AGOSTO INNOCENTI GIPSY TRIO nasce da una collaborazione fra Tiziano Campagna, Daniele Valle e Manuel Innocenti, chitarristi appassionati di musica jazz manouche. Tiziano e Daniele sono un duo chitarristico molto conosciuto ed affermato in Trentino e nel resto d'Italia e non solo per il jazz manouche, mentre Manuel è un Sinto del Trentino ex appartenente al gruppo musicale conosciuto un tempo in Italia e all'estero, i Vagane Sinti. Per l'occasione del Gipsy&GipsyJazz Festival, abbiamo deciso di parteciparvi insieme come Trio, per la prima volta davanti al pubblico portando le nostre esperienze musicali nel genere gipsy. DARIO NAPOLI Anche se Django Reinhardt è l'ispirazione principale dietro al trio, il Siciliano di nascita e Milanese d’adozione Dario Napoli include influenze più contemporanee nella sua versione di swing zingaro, introducendo elementi di stili musicali più moderni come bebop, funk e jazz moderno. Nel 2023 il Dario Napoli Trio ha partecipato ai seguenti Tour Tour Scandinavia, Tour U.s.a. Tour Estivo Italiano, Tour Gran Bretagna e tanti altri Tour. ERJON ZEQO ZIO CANTANTE Zio Cantante è un progetto musicale, un gruppo e una piattaforma, un qualcosa che dà ai musicisti la possibilità di riscoprire le tradizioni musicali che hanno le basi nel folklore, con suoni, musiche balcaniche e canzoni delle varie tradizioni del mondo. DOMENICA 1 SETTEMBRE ISOLE MINORI sono un arcipelago di quattro musicisti, le loro canzoni parlano di viaggi reali e virtuali, di sentimenti, della società e del mondo che guardano curiosi dal loro isolano punto d’osservazione. È un progetto che esiste da tempo immemore – nessuno sa da quando. “Attorno a noi” (2021) è il titolo del loro ultimo album. MARLENE LA SINTA Una Sinta Altoatesina che grazie ai suoi avi, alla sua famiglia di musicisti, e diventata una bravissima cantante che ci farà sentire delle canzoni famosi e non famose con la sua splendida calda voce. GYPSYMOONSISTERS sono un gruppo che pratica lo stile FatChanceBellydance, nato negli USA alla fine degli anni '80. Trattasi di una danza fantasy multietnica che fonde diversi stili di danze di origine gitana quali la Danza Araba, il Flamenco, la Danza Indiana e il Folclore nordafricano. Le danzatrici non seguono coreografie, bensí improvvisano e comunicano fra di loro seguendo dei precisi codici. GYPSY PROJECT Nasce nel 2015 dall' idea di Nunzio Ferro e Vittorio Menga e dall' incontro di alcuni musicisti appassionati della musica del compositore "Django Reinhardt", nella primavera del 2016 realizzano il primo cd "Swing Gitane".

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Music
Giovedì, 29 Ago 2024 20:30-22:00 |

Concerto della rassegna musicale Festival Badiamusica con il Trio Girandole Armoniche composto da Esther Crazzolara al violino, Teodoro Baù alla viola da gamba e Federica Bianchi al clavicembalo. Questo programma presenta diversi esempi di un genere che nella Germania del 18° secolo venne definito “Sonate auf Konzertenart” (sonata in forma di concerto): la forma e il carattere del concerto, con un organico ridotto e più intimo. Verranno interpretate opere di Telemann, Vivaldi e Bach. L'ingresso è libero.

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Art & Culture
Giovedì, 29 Ago 2024 18:00

Presentazione del libro e concerto Nella splendida cornice del Parco delle Semirurali, letteratura e musica si uniranno nella persona di Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2G, già nota a livello internazionale. L’evento si svolgerà in due parti ore 18.00 - l’artista presenterà il suo libro “Il Corpo Nero”, un’autobiografia che è al tempo stesso la storia delle cosiddette “seconde generazioni”; oltre un milione di ragazze e ragazzi in bilico tra una cultura, quella italiana, che non li accetta, e la cultura dei loro genitori, a cui sentono di non appartenere fino in fondo. A dialogare con l’autrice sarà Marina della Rocca, attivista, formatrice e ricercatrice nel campo della violenza di genere. ore 20.30 - Karima 2G allieterà in pubblico delle Semirurali con la sua musica. Due linguaggi molto diversi, la letteratura e la musica, che possono essere usati in sintonia per sensibilizzare il pubblico sui temi del razzismo, degli stereotipi e del sessismo. Ingresso libero In caso di maltempo, l’evento verrà spostato presso l’aula magna del Liceo Pascoli, via Grazia Deledda 4, Bolzano. Iniziativa realizzata nell’ambito delle iniziative del progetto Semirurali Social Park, con il supporto della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol e dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano, e in collaborazione con la Nuova Libreria Cappelli e il Circolo fotografico Tina Modotti. L’artista italo-liberiana, nella presentazione del libro, racconterà la sua storia, una storia simile a quella di un'intera generazione di ragazze e ragazzi nati (o arrivati da piccoli) in Italia da genitori stranieri, le "nuove generazioni". L' infanzia e l'adolescenza di Anna non saranno semplici, ovunque lei vada, qualunque età lei abbia, a Roma c’è sempre qualcosa o qualcuno che le ricorda di avere un colore della pelle diverso, così si trova costantemente in bilico fra due culture: quella italiana, nella quale non si sente pienamente accettata e quella africana, a cui non appartiene fino in fondo, perché Anna è nata e cresciuta in Italia e si sente italiana. Anche la sua musica è veicolo di messaggi importanti, “Per essere riconosciuta devi prima essere annerita”, così canta uno dei suoi pezzi. Karima 2g gioca spesso sull’appropriazione caricaturale dello stereotipo razzista, nelle sue canzoni e nei suoi videoclip ispirati alla bassezza di una parte della politica. Musica e letteratura per una storia tutta umana, fatta di ricordi, suoni, amore e vergogna, di chi nonostante il mancato riconoscimento dalle istituzioni e una cittadinanza negata, decide di non cadere nella trappola del vittimismo. Per le nuove generazioni che non hanno voce. Anna Maria Gehnyei è un’artista e scrittrice di origini liberiane: in veste di cantante, beatmaker e producer musicale, ha alle spalle diversi lavori e collaborazioni, a partire dal debutto solista nel 2014 con l’album 2G (Soupu Music). Nei suoi brani affronta spesso il tema del sessismo e del razzismo prevalenti nella società italiana, come pure gli stereotipi che caratterizzano il dibattito sulle cosiddette “seconde generazioni”. Marina Della Rocca è attivista, formatrice e ricercatrice nel campo della violenza di genere. Attualmente lavora presso il Centro di Competenza per Lavoro Sociale e Politiche Sociali dell’UNIBZ.

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Exhibitions
Mercoledì, 28 Ago 2024 10:00-12:00 | 16:00 - 19:00
L'evento si tiene dal 28 Ago 2024 al 08 Set 2024

La pittrice Jette Christiansen, nata a Kopenhagen, vive da tanti anni ormai in Alto Adige. Dopo un percorso di studio nell’ambito della medicina sociale , un inizio dello studio dell’architettura degli interni, dovrà passare qualche tempo fino a quando decide di seguire la sua vera passione, la pittura. L’accompagna in questo percorso il rinomato pittore Gotthard Bonell. In numerose mostre l’opera di Jette Christiansen è potuta essere ammirata da un pubblico d’intenditori. La nuova mostra “La poesia dei limoni – Wo die Zitronen blüh’n” ci fa vedere 17 opere raffiguranti dei limoni, che l’artista ha creato nell’arco dell’ultimo anno. I quadri evocano nostalgia, di cui il limone, frutto simbolo di una terra del sud, è la metafora. L’opera di Jette sottolinea la materialità degli oggetti, combinata a colori forti, ricchi di contrasti, capaci a causare nello spettatore delle emozioni ugualmente contrastanti. Paesaggi fiabeschi – surreali abbinano elementi che a prima vista non sembrano appartenersi: limoni con scarpe, stoffe, rocce…

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Partyzone
Sabato, 24 Ago 2024 09:00

Il Barthlmastag è una festa d’alpeggio di lunga tradizione. Si svolge ogni anno il 24 agosto e prende il nome dal patrono dei pastori, San Bartolomeo. In questo giorno i contadini si riunivano e si riuniscono ancora oggi sull’Alpe del Renon per il raggruppamento del bestiame e il successivo mercato. Il bestiame dei contadini, che ha trascorso l’estate in alpeggio, viene radunato presso la malga Saltner e condotto a mezzogiorno con “Goasslschnöllen” (colpi di frusta), richiami dei Saltner (pastori), nitriti e ruggiti. Il luogo di ritrovo è un prato recintato, dove in passato si svolgeva il mercato di Barthlmas e si effettuava lo scambio di merce. Oggi il mercato si svolge a Tre Vie, dove vengono messi in vendita i prodotti agricoli locali. Dal 1927, lo spettacolo è accompagnato dalla banda musicale di Vanga, che dagli anni ‘60 offre anche cibo e bevande. Dopo questo momento speciale sull’Alpe del Renon, nel pomeriggio si scende a Tre Vie, dove la festa d’alpeggio diventa una festa campestre con musica e un divertimento per i bambini. Nel corso degli anni, il Barthlmastag si è trasformato nella più grande festa popolare del Renon ed è conosciuto e amato ben oltre i confini del comune. E cosi si arriva all’alpe Renon: con l'autobus 166 da Collalbo fino a Pemmern/Tre Vie (o con la propria auto o navette a pagamento). Da Pemmern: seguendo il sentiero n° 1 si arriva in 40 minuti all’alpe Renon. Dislivello: superando 150 m a piedi. Orario autobus 166: www.ritten.com/mobil

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Partyzone
Sabato, 24 Ago 2024
L'evento si tiene dal 24 Ago 2024 al 25 Ago 2024

Hoila DingsDo! Il DingsDo Festival a Laion quest'anno è giunto alla sua nona edizione e sarà di nuovo un'esperienza indimenticabile! Il festival di beneficenza invita tutt* a festeggiare insieme per una buona causa. L'ingresso è basato su donazioni volontarie e il guadagno è destinato a progetti di beneficenza in base a 3 moduli di donazione. Al DingsDo non ci sono confini: tutt* sono i benvenut*! Godetevi i deliziosi piatti vegetariani e vegani preparati con ingredienti regionali e lasciatevi ispirare dalla varietà della musica. Da artisti locali a internazionali di folk, reggae, dub e molti altri generi, ce n'è per tutti i gusti. Venite con noi per un festival pieno di comunità e di gioia! Potete trovare maggiori informazioni sui social media o sul nostro sito web dingsdo.com

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Theatre
Venerdì, 23 Ago 2024 21:00

Ein Chansonkabarett – überraschend, zart und frech. Ein Friedhof, viel Himmel und jede Menge lockere Schrauben. Auch in ihrem zweiten Solostück macht Claire ihr Ding: Die Berlinerin singt, philosolophiert und verspielt sich gut und gern am Klavier. So vieles ist anders seit sie ihre weise Oma Fritz nur noch auf dem Friedhof besuchen kann. Claire – mittlerweile Motorradfahrerin – erfährt, dass an einem Ort, wo Erinnerungen und Grabinschriften langsam verblassen, Geschichten so lebendig werden können wie nirgendwo sonst. Sogar ihre eigene. Geboren 1983 in Berlin, verbringt sie ihre Kindheit zwischen Kuh und Kirche bei Köln. 1996 zieht die ganze Familie nach Südafrika, ihr Abitur macht sie in Kapstadt. Seitdem sie 8 Jahre alt ist, weiß sie, dass sie Schauspielerin werden will. Leider hat sie bis heute noch kein berühmter Filmregisseur auf der Straße entdeckt, aber was nicht ist, kann ja noch werden. Mit dem Schauspieldiplom der Scuola Dimitri (2006) im Rucksack, gründet sie zusammen mit Stéfanie Lang das Duo Luna-Tic, mit dem sie erfolgreich als Claire und Olli durch die grosse Welt der Kleinkunstszene touren. Während der Babypause ihrer Kollegin packt sie die Gelegenheit beim Schopf und startet ihr erstes Soloprogramm, hier sehen sie nun ihr zweites. Sie lebt momentan im Tösstal, steht gern früh auf, geht meistens fast immer lieber zu Fuß und freut sich, wenn jemand gut kochen kann.

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Cinema
Venerdì, 23 Ago 2024 20:30

Regia di Luca Scivoletto. Un film Da vedere 2022 con Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2022, durata 86 minuti. Tra Moonrise Kingdom e Cosmonauta, una storia semplice ma mai semplicistica, con una sua convincente originalità. Recensione di Paola Casella Comiso, 1990. Enrico ha 13 anni ed è cresciuto in una famiglia di ferventi comunisti, figlio di un funzionario del PCI e di una militante integralista. La sorella maggiore Chiara è riuscita a defilarsi, lui invece dovrà trascorrere le vacanze estive accompagnando di sezione in sezione il padre, che è in predicato per la segreteria regionale del partito. Enrico invece decide di fuggire di casa insieme al suo migliore amico Renato, anche lui figlio di ferventi comunisti e a sua volta attivista convinto. Insieme rifonderanno il campeggio dei Pionieri, uno storico gruppo scout comunista, e a loro si unirà inopinatamente Vittorio Romano, il figlio bullo del fascista locale. Quando avvisteranno Margherita, una ragazza italoamericana fuggita da un campeggio per i figli dei militari di una base yankee della Sicilia meridionale, Enrico scoprirà anche l'amore e il quartetto troverà la sua massima unità, con buona pace del fantasma di Enrico Berlinguer, che dispensa al ragazzino occasionali consigli su come stare al mondo. I pionieri è l'opera prima di Luca Scivoletto, che oltre a dirigere lo ha scritto insieme a Eleonora Cimpanelli e Pierpaolo Pirone. Il film si pone al crocevia fra Moonrise Kingdom e Cosmonauta, riuscendo comunque a conservare una sua originalità e una sua particolare dolcezza. La storia nasce dal ricordo autobiografico del regista, figlio di un funzionario del PCI e frequentatore involontario delle sue sedi siciliane, e in parallelo alla vicenda dei quattro ragazzini scorre quella della delusione storica di un partito che voleva cambiare l'Italia e invece ha continuato a cambiare direzione, dalla "svolta di Occhetto" proprio di quegli anni in poi. Anche Berlinguer, veicolato da Caudio Bigagli senza trasformarlo in una macchietta, ha un ruolo simile a quello del "Bogie" di Provaci ancora, Sam: un mito personale per dare corpo alla propria coscienza e coraggio alla propria insicurezza. È raro trovare un film indirizzato ai preadolescenti che funzioni, sia per il pubblico per cui è inteso che per spettatori più stagionati, e I pionieri ci riesce, trovando un livello di scrittura adatto ai personaggi più giovani, ma anche ricco di riferimenti che gli adulti riconosceranno, e che li faranno sorridere. Fa la differenza anche il cast, metà del quale forse si deve a Lorenza Indovina, che interpreta il ruolo della madre di Enrico e che è stata acting coach della serie di Niccolò Ammaniti Anna, dove recitavano per la prima volta due dei quattro giovani attori di I pionieri, ovvero Danilo di Vita (Vittorio Romano) e Matilde Sofia Fazio (Margherita). Ma anche Mattia Bonaventura (Enrico) e soprattutto Francesco Cilia (Renato), cui toccano le battute più divertenti, funzionano molto bene.

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Partyzone
Venerdì, 23 Ago 2024
L'evento si tiene dal 23 Ago 2024 al 25 Ago 2024

Prossimamente si terrà la 22.ma edizione dell’ormai tradizionale “Altstadtfest” – Festa del Centro Storico. Niente è cambiato rispetto alla formula ideata dal Comitato per il Centro Storico più di 30 anni fa, e cioè quella di organizzare una festa all’interno delle mura cittadine, che facesse di Bressanone una vera attrazione ed un punto di riferimento sia per i concittadini che per i numerosi ospiti della città; un’occasione per far apprezzare la città dal punto di vista artistico e culturale, ma anche per trascorrere ore liete e all’insegna del divertimento. Il ricco programma di manifestazioni musicali e folcloristiche, le rappresentazioni teatrali, nonché la ricca offerta gastronomica non mancheranno di entusiasmare ancora una volta i visitatori.

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Cinema
Giovedì, 22 Ago 2024 21:00

Japan/Deutschland 2023, 123 min.; Regie: Wim Wenders; mit: Kôji Yakusho, Tokio Emoto, Arisa Nakano, Aoi Yamada, Yumi Asô; Hirayama scheint mit seinem einfachen Leben als Toilettenreiniger in Tokio vollkommen zufrieden zu sein. Außerhalb seiner Arbeit genießt er seine Leidenschaft für Musik und Bücher. Er hört noch alte Kassetten und liest aus abgegriffenen Taschenbüchern. Außerdem ist er fasziniert von Bäumen und hält besonders interessante Exemplare mit seiner Kamera fest. Eine Reihe unerwarteter Begegnungen enthüllt jedoch nach und nach mehr über seine Vergangenheit und die Gründe, warum die Einfachheit seines täglichen Lebens ihm das ersehnte Glück zu geben scheint. Info: Alle Abendveranstaltungen sind als Open-Air-Erlebnisse geplant und finden in der UFO-Arena statt. Bei unsicherem Wetter nehmen Sie deshalb bitte einen Regenschutz und ev. eine Decke mit. Sollte für den Abend starker Regen vorhergesagt sein, finden die Filmvorführungen im Saal statt.

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Music
Giovedì, 22 Ago 2024 20:30

CELLULE IMPAZZITE PROGRAMMA 1. Lied des Lebens 2. Verrückte Zellen- veR-rÜckte Noten 3. Wenn gar nichts mehr geht 4. Lori bambino scrive una lettera - Worte 5. Vastitá 6. zum Glück 7. Regenbogen leuchte weiter 8. Der Umkehrkreisel 9. zwei Klagelieder 10. Nichts 11. Einsam 12. Meine Grabrede 13. Leichtigkeit 14. Schreibblockade 15. Du meine Zuflucht 16. Die Schreibgruppe: Gemeinsam auf dem Weg sein Violino 1. Susanne Mattle* Rebekka Kronbichler Sylvia Lanz Emma Pircher Sara Molinari Violino 2. Ivo Crepaldi* Giulia Dainese Ursula Stoll Sarah Oberhuber Claudia Bianchi Viola Alexander Monteverde* Evi Hasler Lorenzo Bertero Violoncello Ulli Mattle* David Unterhofer Robert Rasch Contrabbasso Benjamin Lampert Michael Hackhofer Percussioni Patrick Künig Solista vocale Marion Feichter Direzione: Erich Feichter *Prima parte

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Partyzone
Giovedì, 22 Ago 2024 18:30

BASIS OASIS + Faltenrock Aperitivo + Rock 'N' Roll LIVE: Queen Laurin + The Flatmates APERITIVO: Negroni+ Snacks by Greiterhaus Free Entry LIVE Rock 'N' Roll and Summer Vibes Open Air! Dopo il successo della festa del marzo scorso, quest'anno si svolge la seconda edizione del BASIS Faltenrock, un format in cui vogliamo attirare gli over 40 con le loro hit giovanili. Gli appassionati di rock e blues più giovani sono ovviamente benvenuti! Questa volta festeggeremo e balleremo sotto le stelle, con bevande dal nostro camper e deliziosi spuntini vegetariani di Greiterhaus con prodotti del loro orto in permacultura.

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Art & Culture
Giovedì, 22 Ago 2024 18:00

ore 18.00 con Arianna Morder The Paris Syndrome – an investigation on material, process and change Powerd by Stiftung Südtiroler Sparkasse ore 19.00 con Gino Alberti the end is not the end L’approccio artistico di Arianna Moroder si basa sul principio che la trasformazione dei materiali in oggetti funzionali o significativi è una proprietà tipicamente umana. Ispirandosi a tecniche antichissime, come quelle della tessitura e modellazione, l’artista studia i materiali e processi, artigianali o industriali, più diversi. Arriva così a combinare con sensibilità metodi di lavorazione assai vari, rivelando i nessi profondi esistenti tra rapporto degli esseri umani con i materiali e aspetti universali dell’esistenza umana. Nel corso della sua residenza d’artista alla Cité Internationale des Arts di Parigi, nel 2023, Arianna Moroder vive un’intensa fase creativa in cui sperimenta con la carta, l’argilla e la stampa. Le opere esposte in mostra riflettono questo processo sperimentale e invitano il pubblico ad accedere al personalissimo mondo dell’artista. La mostra “The Paris Syndrom – an investigation on material, process and chance” comprende installazioni realizzate in carta, tessuto e argilla che integrano elementi autobiografici e oggetti rinvenuti e trattati. I lavori spalancano una porta dietro cui si apre un’esperienza di lettura a più livelli. Nella mostra “the end is not the end”, Gino Alberti espone una serie dei suoi celebri maxidisegni a carboncino su carta. Le opere si incentrano su paesaggi montani e marini, assi del suo percorso esistenziale e narratori di limiti e orizzonti superati. Le raffigurazioni, di grande formato, sono accentuate da creazioni lessicali dallo spirito poetico-ironico. La mostra comprende inoltre disegni monocromi in cui i pensieri e il vissuto quotidiano vengono messi su carta con l’inchiostro. Un oggetto tridimensionale realizzato in carta completa la gamma di opere esposte. Gino Alberti esplora con meraviglia e contemplazione l’infinità della creazione, l’immensità del mare senza limiti visibili. Questa vastità apparentemente senza fine può rappresentare la nostra continua ricerca di significato e scoperta nella vita. L’essere umano spesso cerca di superare i propri limiti, esplorando territori sconosciuti, e il mare senza confini può simboleggiare questa aspirazione all’infinito. Chiara Franceschini

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Music
Mercoledì, 21 Ago 2024 20:30

Reggae in dialetto pusterese: i sei ragazzi di Valdaora/Anterselva perseguono questa idea dal 2020. Le canzoni raccontano di amicizia, divertimento, amore, perdita, guerra e pace. La batteria e il basso forniscono le fondamenta, la tastiera dipinge i timbri, la chitarra ritmica porta il croccante offbeat del reggae, la chitarra solista decora con assoli colorati e le percussioni completano le canzoni autoscritte nel dialetto dell’Alta Pusteria, facilmente comprensibile. Le prime esibizioni dal vivo hanno avuto luogo nel 2022 e sette canzoni sono state pubblicate nell’EP “Grion” nel marzo 2023. Canzoni pieni di groove che si imprimono nella memoria… Budo 202 apre il concerto. A soli diciassette anni, Noel Brigl con le sue canzoni emozionali si è già fatto un nome nella scena hip-hop oltre i confini provinciali. Budo 202: Noel Brigl (Voice) Jetflag: Manuel Messner (Guit., Voice) // Peter Brunner (Bass) // Ivan Vieider (Keyboards) // Dennis Oberhuber (Drums) // Felix Messner (Guit., Voice) // Manuel Vieider (Percussion) Info: Tutte le manifestazioni serali sono programmate come esperienze all’aperto che hanno luogo nell’UFO Arena. In caso di tempo incerto, sarà utile portare antipioggia ed eventualmente coperte. Se per la serata le previsioni danno pioggia forte, i concerti avverranno in sala.

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Kids
Mercoledì, 21 Ago 2024 17:30

Vergnügtes Kinder- und Familienkonzert für alle Musikfans Das Energiebündel Geraldino präsentiert mit groovender Gitarre, Banjo, Akkordeon oder sattem Background-Sound Mitmach-Songs, Moritaten, Fetzer, Schmachter, Raps und Reggaes über Pfannkuchen, Mamas, Dinosaurier und vieles mehr. Er geht gemeinsam mit dem Publikum im Rock-Rhythmus auf die Suche nach dem verschwundenen Kakadi-Kakada-Kakadu, singt zu Folkklängen vom Kleinen Drachen Bill und präsentiert eine A-Capella-Version des Mitmach-Hits Bumm Bumm Bär. Ein liebenswertes Paket frischer Ohrwürmer für große und kleine Ohren! Für Menschen ab 4 Jahren

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Theatre
Martedì, 20 Ago 2024 21:00

Revue? Origami? Travestie? Playback-Show? Ennio Marchetto passt in keine Schublade und löst rund um den Erdball Begeisterungsstürme aus. Er verwandelt die Kunst des Papierfaltens, des japanischen Origami, in urkomische Theatermagie. Seine sündhaft lustige und äußerst unterhaltsame Show nutzt geniale Papierkostüme, messerscharfe Mimikry und blitzschnelles Timing, um einen urkomischen Wirbelwind beliebter Ikonen zu kreieren. Unterstützt von einem mitreißenden Soundtrack verwandelt er sich auf magische Weise in beliebte Figuren aus Musik, Film, Kunst und der Weltpolitik. Seine Papier-Charaktere sind so unterschiedlich wie die Personen selbst, die er darstellt: Mona Lisa, Marilyn Monroe, Adele, Freddie Mercury, Beyoncé, Lady Gaga, Elvis, Celine Dion, Whitney Houston, Justin Bieber, Eminem, James Bond tanzen durch Ennio Marchetto miteinander auf der Bühne. Ennio wurde 1960 in Venedig geboren. Inspiriert von Disney-Zeichentrickfilmen in seiner Kindheit, der modernen Choreografie von Pina Bausch und dem venezianischen Karneval, träumte Ennio schon früh seinen Traum und amüsierte seine Familie mit seiner Version von Marilyn Monroe in weißen Papierkostümen, die er in seinem Schlafzimmer gebastelt hatte. Seit den 1980er Jahren tritt Ennio Marchetto weltweit mit seinen Masken und Kostümen aus Papier und Fantasie auf und hat eine begeisterte Fangemeinde. Kein Wunder. Ennio Marchetto ist einzigartig!

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Cinema
Martedì, 20 Ago 2024 21:00

Italia/Francia/Belgio 2022, 147 min.; regia: Felix Van Groeningen, Charlotte Vandermeersch; con: Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi, Elena Lietti, Gualtiero Burzi; La storia di un’amicizia nata tra due bambini che, divenuti uomini, cercano di prendere le distanze dalla strada intrapresa dai loro padri ma, per le vicissitudini e le scelte che si trovano ad affrontare, finiscono sempre per tornare sulla via di casa. Pietro è un ragazzino di città, Bruno è l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. Negli anni, Bruno rimane fedele alle sue montagne, mentre Pietro è quello che va e viene. Il loro incontro li porterà a sperimentare l’amore e la perdita, riconducendo ciascuno alle proprie origini e facendo sì che i loro destini si compiano, mentre i due scopriranno cosa significa essere amici per sempre. Info: Tutte le manifestazioni serali sono programmate come esperienze all’aperto che hanno luogo nell’UFO Arena. In caso di tempo incerto, sarà utile portare antipioggia ed eventualmente coperte. Se per la serata le previsioni danno pioggia forte, le proiezioni di film avverranno in sala.

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Kids
Martedì, 20 Ago 2024 17:00

Animation, Tschechien/Frankreich/Polen/Slowakei 2021, 88 min.; Regie: Denisa Grimmová, Jan Bubeníček; Eine kleine Maus und ein Fuchs treffen sich nach einem unglücklichen Unfall im Tierhimmel wieder. Sie verlieren ihre natürlichen Instinkte und werden beste Freunde. Ihr Wunsch, nach ihrer Rückkehr auf die Erde zusammen zu bleiben, geht in Erfüllung, aber sie werden in entgegengesetzten Rollen wiedergeboren. Aber dank der Kraft der Freundschaft können sie sogar das scheinbar Unmögliche überwinden. Info: Die Kinder können sich, passend zu den jeweiligen Filmen, bereits ab 16 Uhr auf ein lustiges Rahmenprogramm freuen.

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Sport
Domenica, 18 Ago 2024 20:00

La rosa dei partecipanti alla 18ª edizione della Dolomitencup è completa. I Löwen Frankfurt sono la quarta e ultima squadra ad aver confermato la propria partecipazione al torneo preparatorio di Egna/Alto Adige. Quando il club della DEL farà la sua apparizione nella Würtharena dal 16 al 18 agosto, i romantici dell'hockey su ghiaccio si troveranno di fronte a una vera e propria sorpresa. Nel corso degli anni, la Dolomitencup ha accolto numerosi top club provenienti da tutta Europa. Il fatto che il rinomato torneo pre-stagionale nel sud dell'Alto Adige esista è anche merito del Francoforte. In un certo senso, il club della DEL ha co-fondato la Dolomitencup. Era la primavera del 2005 quando i campioni tedeschi del 2004 avevano programmato di venire in Alto Adige per un ritiro che prevedeva anche una partita amichevole. L'avversario fu subito individuato: l'HC Egna - rinforzato da alcuni eccezionali giocatori altoatesini - avrebbe giocato contro il club dell'Assia DEL grazie a uno sponsor comune. Poiché all'epoca l'hockey su ghiaccio in estate era ancora del tutto atipico in questo Paese, il test match si tenne a Merano l'11 agosto 2005 e fu un vero successo. Più di 1.300 tifosi entusiasti assistettero alla vittoria del top club tedesco per 6 a 1 e nacque subito l'idea di qualcosa di più grande. È nata la Dolomitencup. L'anno successivo, l'HC Egna ha organizzato un torneo internazionale di preparazione insieme ai Francofortesi, in cui i Lions e gli altoatesini sono stati affiancati dai Panthers di Augusta e dal Servette Ginevra. La vittoria inaugurale della prima Dolomitencup, nell'agosto 2006, andò proprio al Francoforte, e la vittoria andò agli Assia anche nelle due estati successive. Negli anni successivi, gli organizzatori dell'HC Egna hanno trasformato la Dolomitencup in uno dei tornei di preparazione più popolari d'Europa. C'è quindi qualcosa di romantico nel ritorno di Francoforte alla Dolomitencup il prossimo agosto per la prima volta dopo 16 anni. In effetti, sarà una Coppa delle Dolomiti di grandi riunioni: L'EHC Kloten (National League/Svizzera), l'HC Kometa Brno (Extraliga/Repubblica Ceca) e l'HC Pustertal (ICE Hockey League) hanno tutti partecipato in passato al prestigioso torneo di preparazione. Ora tutti si recheranno nuovamente in pellegrinaggio a Egna. Ora che il campo dei partecipanti è completo, può iniziare la vendita dei biglietti. I biglietti per le partite possono essere acquistati dal 1 maggio sul sito www.dolomitencup.com. Anche gli accoppiamenti sono già stati sorteggiati: Venerdì 16 agosto si affronteranno Kloten e Brno, sabato 17 agosto Pusteria e Francoforte nella seconda semifinale. La tradizionale giornata finale della Dolomitencup si svolgerà domenica 18 agosto.

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Sport
Domenica, 18 Ago 2024 15:45

La rosa dei partecipanti alla 18ª edizione della Dolomitencup è completa. I Löwen Frankfurt sono la quarta e ultima squadra ad aver confermato la propria partecipazione al torneo preparatorio di Egna/Alto Adige. Quando il club della DEL farà la sua apparizione nella Würtharena dal 16 al 18 agosto, i romantici dell'hockey su ghiaccio si troveranno di fronte a una vera e propria sorpresa. Nel corso degli anni, la Dolomitencup ha accolto numerosi top club provenienti da tutta Europa. Il fatto che il rinomato torneo pre-stagionale nel sud dell'Alto Adige esista è anche merito del Francoforte. In un certo senso, il club della DEL ha co-fondato la Dolomitencup. Era la primavera del 2005 quando i campioni tedeschi del 2004 avevano programmato di venire in Alto Adige per un ritiro che prevedeva anche una partita amichevole. L'avversario fu subito individuato: l'HC Egna - rinforzato da alcuni eccezionali giocatori altoatesini - avrebbe giocato contro il club dell'Assia DEL grazie a uno sponsor comune. Poiché all'epoca l'hockey su ghiaccio in estate era ancora del tutto atipico in questo Paese, il test match si tenne a Merano l'11 agosto 2005 e fu un vero successo. Più di 1.300 tifosi entusiasti assistettero alla vittoria del top club tedesco per 6 a 1 e nacque subito l'idea di qualcosa di più grande. È nata la Dolomitencup. L'anno successivo, l'HC Egna ha organizzato un torneo internazionale di preparazione insieme ai Francofortesi, in cui i Lions e gli altoatesini sono stati affiancati dai Panthers di Augusta e dal Servette Ginevra. La vittoria inaugurale della prima Dolomitencup, nell'agosto 2006, andò proprio al Francoforte, e la vittoria andò agli Assia anche nelle due estati successive. Negli anni successivi, gli organizzatori dell'HC Egna hanno trasformato la Dolomitencup in uno dei tornei di preparazione più popolari d'Europa. C'è quindi qualcosa di romantico nel ritorno di Francoforte alla Dolomitencup il prossimo agosto per la prima volta dopo 16 anni. In effetti, sarà una Coppa delle Dolomiti di grandi riunioni: L'EHC Kloten (National League/Svizzera), l'HC Kometa Brno (Extraliga/Repubblica Ceca) e l'HC Pustertal (ICE Hockey League) hanno tutti partecipato in passato al prestigioso torneo di preparazione. Ora tutti si recheranno nuovamente in pellegrinaggio a Egna. Ora che il campo dei partecipanti è completo, può iniziare la vendita dei biglietti. I biglietti per le partite possono essere acquistati dal 1 maggio sul sito www.dolomitencup.com. Anche gli accoppiamenti sono già stati sorteggiati: Venerdì 16 agosto si affronteranno Kloten e Brno, sabato 17 agosto Pusteria e Francoforte nella seconda semifinale. La tradizionale giornata finale della Dolomitencup si svolgerà domenica 18 agosto.

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Sport
Sabato, 17 Ago 2024 20:00

La rosa dei partecipanti alla 18ª edizione della Dolomitencup è completa. I Löwen Frankfurt sono la quarta e ultima squadra ad aver confermato la propria partecipazione al torneo preparatorio di Egna/Alto Adige. Quando il club della DEL farà la sua apparizione nella Würtharena dal 16 al 18 agosto, i romantici dell'hockey su ghiaccio si troveranno di fronte a una vera e propria sorpresa. Nel corso degli anni, la Dolomitencup ha accolto numerosi top club provenienti da tutta Europa. Il fatto che il rinomato torneo pre-stagionale nel sud dell'Alto Adige esista è anche merito del Francoforte. In un certo senso, il club della DEL ha co-fondato la Dolomitencup. Era la primavera del 2005 quando i campioni tedeschi del 2004 avevano programmato di venire in Alto Adige per un ritiro che prevedeva anche una partita amichevole. L'avversario fu subito individuato: l'HC Egna - rinforzato da alcuni eccezionali giocatori altoatesini - avrebbe giocato contro il club dell'Assia DEL grazie a uno sponsor comune. Poiché all'epoca l'hockey su ghiaccio in estate era ancora del tutto atipico in questo Paese, il test match si tenne a Merano l'11 agosto 2005 e fu un vero successo. Più di 1.300 tifosi entusiasti assistettero alla vittoria del top club tedesco per 6 a 1 e nacque subito l'idea di qualcosa di più grande. È nata la Dolomitencup. L'anno successivo, l'HC Egna ha organizzato un torneo internazionale di preparazione insieme ai Francofortesi, in cui i Lions e gli altoatesini sono stati affiancati dai Panthers di Augusta e dal Servette Ginevra. La vittoria inaugurale della prima Dolomitencup, nell'agosto 2006, andò proprio al Francoforte, e la vittoria andò agli Assia anche nelle due estati successive. Negli anni successivi, gli organizzatori dell'HC Egna hanno trasformato la Dolomitencup in uno dei tornei di preparazione più popolari d'Europa. C'è quindi qualcosa di romantico nel ritorno di Francoforte alla Dolomitencup il prossimo agosto per la prima volta dopo 16 anni. In effetti, sarà una Coppa delle Dolomiti di grandi riunioni: L'EHC Kloten (National League/Svizzera), l'HC Kometa Brno (Extraliga/Repubblica Ceca) e l'HC Pustertal (ICE Hockey League) hanno tutti partecipato in passato al prestigioso torneo di preparazione. Ora tutti si recheranno nuovamente in pellegrinaggio a Egna. Ora che il campo dei partecipanti è completo, può iniziare la vendita dei biglietti. I biglietti per le partite possono essere acquistati dal 1 maggio sul sito www.dolomitencup.com. Anche gli accoppiamenti sono già stati sorteggiati: Venerdì 16 agosto si affronteranno Kloten e Brno, sabato 17 agosto Pusteria e Francoforte nella seconda semifinale. La tradizionale giornata finale della Dolomitencup si svolgerà domenica 18 agosto.

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Sport
Sabato, 17 Ago 2024 10:30

Grente Alm Run & Bike Evento sportivo organizzato dal ASV Antholzertal Partenza: ore 10.30 presso la piazza del paese (Pizzeria Anger) ad Anterselva di Mittertal Categorie: Bici - E-Bike - Escursionista Arrivo: Grente-Almen (2.002 m; 760 dislivello in altitudine; 7,1 km) Quota di iscrizione € 25 (iscrizione tardiva € 30); € 15 per i gli escursionisti (incl. 1 piatto di pasta all'arrivo e lotteria dei numeri di partenza) Iscrizione: via Whats App 348 735 2651 (scadenza iscrizione: Giovedì 15.08.2024). Iscrizione tardiva fino a 45 minuti prima dell'inizio

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Theatre
Venerdì, 16 Ago 2024 21:00

„JUMP!“ begeistert Zuschauer auf der ganzen Welt. Durch die Pandemie wurde die Tour auf ihrem Höhepunkt abrupt unterbrochen. Zeit für ein Refresh! Nun sind Starbugs Comedy mit ihrer überarbeiteten Show „JUMP! Reloaded“ wieder unterwegs. Eine Show mit vielen Updates: Noch schneller und überraschender. Ein Muss für alle, die „JUMP!“ schon einmal, zweimal oder noch gar nie gesehen haben. Im sprunghaften Auf und Ab spult Starbugs Comedy das Leben virtuos rückwärts und vorwärts – mal in Zeitlupe, mal im Zeitraffer. Sympathisch augenzwinkernd flirten sie mit dem Publikum während sie sich selbst überlisten. Die unerschöpfliche Imagination von Starbugs Comedy hat eine extreme Nebenwirkung: Lachmuskelkater. Mit hinreißender, verblüffender Dynamik verlassen Starbugs Comedy in ihrer neuen Show die bekannten Sphären der Comedy. Noch immer nonverbal erzählen sie keine Witze, und dennoch lacht das Publikum in einem durch. Drei Männer, drei rot-weiß-gestreifte T-Shirts, ein paar Effekte und Requisiten genügen, um das Publikum in einem begeisternden, minutiös getakteten Spektakel mitzureißen. Voller Timing, Rhythmus und Sounds. Wie sich das anfühlt? Schlicht phänomenal. Man ahnt, wie’s funktioniert und kann’s nicht fassen. Pausenlos geht etwas in die Hose, aber nie so, wie man es erwartet. Wenn man glaubt, der Schuss sei draußen, erwischt einen hinterher kalt der Knall.

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Music
Venerdì, 16 Ago 2024 21:00

Emily Ferri - vocals Konstantin Sorko - guitar Nicolas Ledun - guitar Pablo Pardo - bass Marcell Bodó - drums Gli Umami si muovono a metà strada tra rock, funk, latino e jazz - eppure si vestono sempre di una veste pop che fa ballare tutti. I musicisti del complesso non trovano delle contraddizioni in questo. Emily Ferri, Konstantin Sorko, Nicolas Ledun, Pablo Pardo e Marcell Bodó, fanno musica insieme dalla fine del 2022. Testi e musica sono frutto di elaborazioni di esperienze di vita belle, strane, tristi e divertenti. Gli Umami attingono da un suono moderno e retrò che avvolge l‘ascoltatore in una calda, anche se a volte malinconica, nuvola di nostalgia. Il loro secondo singolo “Dig in Deeper” (2024) è stato inserito nel programma radiofonico di Radio Soundportal e Rai Südtirol.

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Cinema
Venerdì, 16 Ago 2024 20:30

Regia di Davide Minnella. Un film Da vedere 2023 con Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli, Beatrice Grannò. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2023, durata 110 minuti. UN'INTERESSANTE FAVOLA CONTEMPORANEA CON DUE PILASTRI: LO SCRIPT DAL SAPORE INTERNAZIONALE E LA DUTTILITÀ DI FRANCESCO SCIANNA. Recensione di Paola Casella Filippo è il classico bravo ragazzo, e sta per sposarsi con Luisa, la sua ragazza da sette anni: ma è triste, si sente prigioniero di una situazione che lo ingabbia, e il dispotismo sprezzante del futuro suocero non aiuta. La sua coscienza gli dice che deve fare la cosa giusta, e proseguire con il matrimonio da tempo preparato: peccato che sia manovrata a distanza da Otto, il più abile gestore degli scrupoli altrui, in procinto di ricevere un premio per la sua efficienza. Ma Filippo sfugge per qualche ora al controllo da remoto di Otto, e in quel breve tempo incontra Valentina, una ragazza incasinata che fa breccia nel suo cuore e lo spinge a buttare all'aria le nozze e la reputazione di bravo ragazzo. A Otto non resta che intervenire di persona assumendo le sembianze umane di Nicola, un ex compagno di scuola di Filippo, e mettendosi di mezzo fra il promesso sposo e Valentina. Filippo, senza la sua "coscienza" a pilotarlo a distanza, è però libero di prendere iniziative incontrollabili, e lo stesso "Nicola" scoprirà che anche il suo autocontrollo può subire delle défaillance. Cattiva coscienza è una commedia di quelle in cui un intervento soprannaturale crea scompiglio nella vita degli esseri umani, e parte dalla premessa che il libero arbitrio in realtà non esista, perché tutti saremmo pilotati da una coscienza esterna che non è frutto di una nostra tensione morale. Entrambe queste premesse richiedono una grande sospensione dell'incredulità, ma creano anche una storia cinematograficamente interessante, mescolando la voglia di giocare con la realtà di certe commedie romantiche anni '80 con riflessioni "inside out" da Ventunesimo secolo. A sostenere il racconto sono due pilatri: il primo è la sceneggiatura di Stefano Sardo (che si regala anche un cammeo come barista), autore della sceneggiatura insieme a Teresa Gelli e Giordana Mari - una sceneggiatura solida pur all'interno della fondamentale implausibilità delle premesse (al netto di alcune disattenzioni, forse dovute a tagli di montaggio: come fa Filippo a sapere dove abitano i genitori di Valentina? E come può guidare una moto che non gli appartiene?), debitrice dell'imprinting statunitense ma non rigidamente legata alle regole dei format di scrittura. Questo tipo di sceneggiatura può avere un mercato internazionale perché è costruita a mestiere, senza grandi velleità autoriali, ma con la consapevolezza che i meccanismi narrativi debbano supportare una storia per cui il pubblico può fare il tifo.

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Sport
Venerdì, 16 Ago 2024 20:00

La rosa dei partecipanti alla 18ª edizione della Dolomitencup è completa. I Löwen Frankfurt sono la quarta e ultima squadra ad aver confermato la propria partecipazione al torneo preparatorio di Egna/Alto Adige. Quando il club della DEL farà la sua apparizione nella Würtharena dal 16 al 18 agosto, i romantici dell'hockey su ghiaccio si troveranno di fronte a una vera e propria sorpresa. Nel corso degli anni, la Dolomitencup ha accolto numerosi top club provenienti da tutta Europa. Il fatto che il rinomato torneo pre-stagionale nel sud dell'Alto Adige esista è anche merito del Francoforte. In un certo senso, il club della DEL ha co-fondato la Dolomitencup. Era la primavera del 2005 quando i campioni tedeschi del 2004 avevano programmato di venire in Alto Adige per un ritiro che prevedeva anche una partita amichevole. L'avversario fu subito individuato: l'HC Egna - rinforzato da alcuni eccezionali giocatori altoatesini - avrebbe giocato contro il club dell'Assia DEL grazie a uno sponsor comune. Poiché all'epoca l'hockey su ghiaccio in estate era ancora del tutto atipico in questo Paese, il test match si tenne a Merano l'11 agosto 2005 e fu un vero successo. Più di 1.300 tifosi entusiasti assistettero alla vittoria del top club tedesco per 6 a 1 e nacque subito l'idea di qualcosa di più grande. È nata la Dolomitencup. L'anno successivo, l'HC Egna ha organizzato un torneo internazionale di preparazione insieme ai Francofortesi, in cui i Lions e gli altoatesini sono stati affiancati dai Panthers di Augusta e dal Servette Ginevra. La vittoria inaugurale della prima Dolomitencup, nell'agosto 2006, andò proprio al Francoforte, e la vittoria andò agli Assia anche nelle due estati successive. Negli anni successivi, gli organizzatori dell'HC Egna hanno trasformato la Dolomitencup in uno dei tornei di preparazione più popolari d'Europa. C'è quindi qualcosa di romantico nel ritorno di Francoforte alla Dolomitencup il prossimo agosto per la prima volta dopo 16 anni. In effetti, sarà una Coppa delle Dolomiti di grandi riunioni: L'EHC Kloten (National League/Svizzera), l'HC Kometa Brno (Extraliga/Repubblica Ceca) e l'HC Pustertal (ICE Hockey League) hanno tutti partecipato in passato al prestigioso torneo di preparazione. Ora tutti si recheranno nuovamente in pellegrinaggio a Egna. Ora che il campo dei partecipanti è completo, può iniziare la vendita dei biglietti. I biglietti per le partite possono essere acquistati dal 1 maggio sul sito www.dolomitencup.com. Anche gli accoppiamenti sono già stati sorteggiati: Venerdì 16 agosto si affronteranno Kloten e Brno, sabato 17 agosto Pusteria e Francoforte nella seconda semifinale. La tradizionale giornata finale della Dolomitencup si svolgerà domenica 18 agosto.

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Others
Venerdì, 16 Ago 2024 10:00
L'evento si tiene dal 16 Ago 2024 al 18 Ago 2024

Una festa per tutta la famiglia Dal 16 al 18 Agosto 2024 Sluderno sarà nuovamente il palcoscenico ideale per i Giochi Medievali dell'Alto Adige. Nella piana ricca di storia che si estende fra Castel Coira, la rovina di Montechiaro, Castel Principe e l'abbazia benedettina di Monte Maria, spettacolari combattimenti e singolar tenzoni faranno trattenere il fiato ai tanti spettatori. Un viaggio nel tempo, nell'età medievale. Cavalieri senza macchia e senza paura affrontano i loro avversari. Sui loro cavalli bardati si gettano nella mischia, le lance si sbriciolano, le corazze tintinnano, i nobili signori premiano i loro beniamini. Il popolo acclama i vincitori e rimira stupito le tante attrazioni esotiche e singolari. 2.000 rievocatori da 13 nazioni. Il più ricco programma in tutto il territorio alpino! Tutte le attrazioni all’interno dell’area della manifestazione sono gratuite: show, cavalcare su pony e cammelli, tiro con l'arco, tornei, piccolo zoo, caroselli, animazione per bimbi...

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Music
Giovedì, 15 Ago 2024 21:00

Il cantautore berlinese in concerto ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, Merano. Prevendita biglietti dal 6 dicembre 2023, alle ore 13.00 in tutte le librerie Athesia. Trento: Promoevent, Radio Dolomiti www.ticketone.it Voce, carisma ed energia Tim Bendzko è un cantautore tedesco nato e cresciuto a Berlino. Con la sua canzone “Nur noch kurz die Welt retten” ha vinto il Bundesvision Song Contest e da questo momento ha caratterizzato la musica pop di lingua tedesca degli ultimi dieci anni. Ora il berlinese ha annunciato il suo lungo atteso quinto album in studio: APRIL. 15 brani che raccontano di un tira e molla di emozioni che probabilmente tutti noi abbiamo vissuto negli ultimi anni. Il nuovo album “April” Dopo “Kein Problem”, “Das Leben wieder lieben”, “Wer rettet die Welt für mich” e “Alleine in Paris”, “Parallelwelt” è il quinto singolo estratto dal nuovo album: un songwriting emotivo e puntuale incontra un basso potente da un lato e un synth delicato dall’altro. Con il cortese sostegno dell’Azienda di Soggiorno di Merano.

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Others
Giovedì, 15 Ago 2024 14:00

Dopo sei lunghi anni di pandemia, quest'anno torna la tradizionale sfilata di Dobbiaco. In occasione del giubileo dei vigili del fuoco di Dobbiaco, questa sfilata verrà realizzata in pieno rispetto della loro storica tradizione. L'apertura della sfilata sarà affidata ai trombettieri, seguiti da un'imponente carrozza festiva che presenterà orgogliosamente lo stemma dei vigili del fuoco. La banda musicale di Dobbiaco darà il benvenuto musicale all'evento. Lungo il Viale San Giovanni, verrà illustrato lo sviluppo dei vigili del fuoco. Dai reperti storici e dai veicoli d'epoca fino ai moderni mezzi di intervento e alle attrezzature avanzate, i visitatori potranno vivere da vicino la ricca storia dei vigili del fuoco. Un momento speciale sarà la partecipazione dei bambini dei vigili del fuoco, Inoltre, verranno presentati veicoli impressionanti del museo dei vigili del fuoco di Mantova. Anche il gruppo di pedoni sarà notevole, con una coinvolgente simulazione di un attacco di spegnimento in competizione. Diverse carrozze festive e numerosi gruppi di pedoni garantiranno una sfilata varia e indimenticabile. La realizzazione della sfilata sarà a cura delle bande musicali di Dobbiaco, Außervillgraten e San Martino/Gsies. Quest'anno, in occasione di Ferragosto, la processione partirà dal Grand Hotel di Dobbiaco Nuova il 15/08/2024 alle ore 14.00 e si dirigerà verso il centro del paese di Dobbiaco, dove dal 14/08 al 16/08 si svolgerà la tradizionale "Festa di Mezza Estate" e verranno offerti cibo e bevande. Di seguito illustriamo l’ordine di sfilata: 1. Trombettieri a cavallo 2. Carozza con cavallo con stemma 3. Banda Musicale di Dobbiaco 4. Bandiera dei Vigili del Fuoco di Dobbiaco 5. Formazione del giubileo – Vigili del Fuoco di Dobbiaco 6. Mezzi dei Vigili del Fuoco di Dobbiaco 7. Banda Musicale di Außervillgraten 8. Delegazione del Distretto Alta Pusteria e dei Vigili del Fuoco di Brunico con bandiera 9. Carrozza con cavallo 10. Vigili del Fuoco Bambini 11. Antica pompa dei Vigili di Santa Maria con cavallo 12. Antica scala dei Vigili di Villabassa con Jeep 13. Veicoli dal Museo dei Vigili del Fuoco di Mantova 14. Vari veicoli antichi 15. Campagnola della parata 16. Esibizione di un attacco di spegnimento come da competizione 17. Mezzi dei Vigili del Fuoco di oggi 18. Banda Musicale di San Martino/ Valle di Casies

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Partyzone
Giovedì, 15 Ago 2024 09:00-
L'evento si tiene dal 15 Ago 2024 al 18 Ago 2024

160° anniversario! PROGRAMMA: Giovedì, 15/08/2024 Ore 09:00: Raduno delle Campagnole dei pompieri per il tour (Piazza Municipio) Ore 10:30: Sfilata e successivo concerto della banda musicale di Brunico Ore 14:00: Intrattenimento musicale con “Marc, Damian e Manuel-Acoustic-Trio“ Ore 19:00: Intrattenimento musicale con i “Bergdiamanten“ Ore 01:30: Fine della festa Venerdì, 16/08/2024 Ore 11:00: Inizio della festa con “Sax Martl” Ore 14:00: Intrattenimento musicale con “Sokkuadro“ Ore 19:00: Intrattenimento musicale con “Die Fonzies“ Ore 01:30: Fine della festa Sabato, 17/08/2024 Ore 11:00: Inizio della festa con “I & T acoustic project“ Ore 14:00: Grande parata storica dei pompieri per le strade di Brunico con numerosi gruppi e bande musicali – tutti sono cordialmente invitati! A seguire, pomeriggio musicale con la banda musicale di Anras del Tirolo dell’Est Ore 18:30: Estrazione della lotteria con 160 premi Ore 19:00: Intrattenimento musicale con “Spremuta“ Ore 01:30: Fine della festa Domenica, 18/08/2024 Ore 11:00: Inizio della festa con “Feiwolawi“ Ore 16:00: Conclusione della festa Attrazioni aggiuntive: Giovedì: divertente parete spegnifuoco Venerdì, sabato e domenica: castello gonfiabile per bambini Tutti i giorni: • Bungee-trampolino • Aquazorb • Giostra nostalgica Ulteriori informazioni: www.feuerwehr-bruneck.it

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Music
Mercoledì, 14 Ago 2024 20:30

Lu&Me è sinonimo di eccezionale pop-rock artigianale, con il quale la cantante badiota Lucia Kastlunger e il batterista tedesco Matthias Bäuerlein stanno prendendo il volo. I due non sono affatto nomi sconosciuti! Lucia ha suonato con i Dire Straits, mentre Matthias Bäuerlein è diventato negli ultimi anni un batterista di prima scelta per i grandi nomi e ha già suonato con Chris Thompson, Eric Martin e Frank Dietz. Prodotte con molto amore ed eseguite con una voce potente, le canzoni vanno dritte al cuore! Insieme a musicisti di studio che sono amici da molti anni, i due hanno messo insieme una band dal vivo che ora spacca l’UFO Arena con canzoni italiane, inglesi e ladine. La pelle d’oca è garantita. L’appassionata cantante !nes apre la serata con canzoni indie-pop scritte da lei stessa in inglese e ladino. La giovane musicista sta attualmente studiando canto al Vienna Music Institute (VMI). Sarà accompagnata dalla chitarrista Sophia Lanz. !nes&Sophia: Ines Tavella (Voice), Sophia Lanz (Guit.) Lu&Me: Lucia Kastlunger (Voice) // Mathias Köttner (Guit.) // Ingo Ramoser (Piano) // Philipp Schörghuber (Bass) // Matthias Bäuerlein (Drums) Info: Tutte le manifestazioni serali sono programmate come esperienze all’aperto che hanno luogo nell’UFO Arena. In caso di tempo incerto, sarà utile portare antipioggia ed eventualmente coperte. Se per la serata le previsioni danno pioggia forte, i concerti avverranno in sala.

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Kids
Mercoledì, 14 Ago 2024 17:30

Der Grüffelo, sag, was ist das für ein Tier? Den kennst du nicht?! Dann beschreib ich ihn dir. Auch ihr kennt ihn nicht, den Grüffelo? So solltet ihr ihn kennenlernen. Durch den Wald spaziert die kleine Maus, und natürlich ist sie für alle ein verlockender Schmaus. Sie trifft auf Fuchs, Eule und Schlange, aber trotz Angst wird ihr nicht vollends bange. Aus ihrer Fantasie lässt sie ein Wesen erstehn; den „Grüffelo“, den haben all die Tiere noch gar nicht gesehn. „Mit knotigen Knien, einer grässlichen Tatze und vorn im Gesicht einer giftigen Warze“. Mit seiner Hilfe schlägt sie alle in die Flucht. Aber dann wird sie selbst plötzlich vom Grüffelo besucht. Aber damit ist die Geschichte noch lange nicht aus. Eine wundervolle Geschichte über die Kraft der eigenen Fantasie, über Mut, Witz, Köpfchen und der Ermunterung, die sagt: es gibt immer einen Ausweg. Mit wenigen Requisiten, reduzierten Kostümen, raschen Figurenwechseln, körperbetontem Spiel und clownesken Elementen wird die Geschichte mit Raum für den improvisatorischen Kontakt mit dem Publikum lebendig. Clowntheater für Menschen ab 3 Jahren Dauer: 60 Minuten

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 17:00-20:00 |
L'evento si tiene dal 10 Ago 2024 al 01 Set 2024

A cura di Valeria Stuflesser Come possono unirsi corpi in uno spazio? La legge di gravità di Newton in fisica afferma che due masse si attraggono sempre. Ma come viene suddiviso lo spazio circostante in una situazione del genere se si tratta di un'area limitata? E come si muovono i corpi in relazione a più corpi in movimento? Trovarsi insieme è anche l’inizio di una società. Affinché tutto questo rimanga unito, è necessaria la considerazione reciproca. Non sempre le singole aree sono distribuite uniformemente; Gli spazi sono adeguati alla complessità delle manifestazioni. Eppure, la totalità delle masse dovrebbe essere ampiamente equilibrata. La composizione diventa più complessa man mano che intravediamo i dettagli più piccoli. A volte i corpi sono impilati uno sopra l'altro e le esperienze si sovrappongono. Una situazione del genere può anche portare ad attriti. In positivo, ciò porta alla vicinanza desiderata e, in negativo, alla discordia. A volte un confine viene oltrepassato intenzionalmente per rompere una struttura indesiderata. Quando è vantaggioso restare nel quadro e dove abbiamo creato la fantasia di una città impossibile? Questa mostra interpreta questo incontro su piccola scala: quattro artisti e la loro arte si incontrano e si confrontano in una sala. La loro comunicazione occupa spazio e descrive un ambiente in dialogo con lo spettatore, che a sua volta utilizza il proprio spazio. Gli oggetti si relazionano tra loro in un unico spazio, sebbene utilizzino tecniche e modalità di rappresentazione diverse. Gli approcci al tema sono di diversa natura. Il gioco di come le singole parti si uniscono per formare un tutto può essere vissuto visivamente attraverso la rappresentazione grafica, dove un'area è riempita da corpi umani allineati uno accanto all'altro, o nel formato tridimensionale, dove una scultura trova il suo posto, stretto tra le strutture architettoniche esistenti nella stanza. Anche nell’architettura sperimentale vi si trova la ricerca di una soluzione per creare uno spazio confortevole per le persone in un corpo più grande. Spazio è dato anche alla pittura astratta, dove si ricerca un equilibrio estetico attraverso la composizione di colori e forme. L'incontro è legato anche alla questione del rispetto. La convivenza pacifica è necessaria, soprattutto quando si tratta di persone che dovrebbero formare insieme una società. Nella comunità diversificata di oggi, l'amore e l’apprezzamento reciproca svolgono un ruolo cruciale. Nelle immagini di Sophie Lazari l'incontro è come un gioco di puzzle: le figure umane sono allineate tra loro nei rispettivi recessi dei loro vicini. Il suo lavoro può essere letto come una dichiarazione a favore di una società rispettosa e accogliente, libera da razzismo, discriminazioni e sessismo. Le identità si fondono l'una nell'altra, comunicano, formano un tutto e non lasciano quasi nessuno spazio tra loro. I corpi si uniscono nel consenso e tuttavia rimangono autentici nella loro diversità. Questa visione sottolinea la fluidità della nostra società in relazione alle identità di genere e alla sessualità. Le artiste Tamy Plank e Noa Pane si occupano di corpi astratti tra leggerezza e trasparenza. Nello spazio bidimensionale, Tamy Plank esplora i livelli intermedi e le sovrapposizioni di forme e colori. Le sue immagini giocano con la percezione dello spettatore, che lascia scivolare lo sguardo sulle superfici e non riesce a vedere chiaramente cosa c'è dietro o davanti. La tavolozza dei colori pastello sottolinea l'unità sognante delle immagini enigmatiche. Anche pattern confluiscono spesso nei suoi dipinti. Questi danno volume e dimensione alle forme astratte. Noa Pane deforma l'aria; Si ispira alla struttura rigida in cui l'aria è ristretta in un pallone. Tra pressione e resistenza nasce un gioco di equilibrio. L'espansione dell'interno diventa visibile nel rigonfiamento laterale dell'oggetto schiacciato. Questo tipo di scultura, a differenza della scultura tradizionale, è formata dall'interno verso l'esterno. L'ovvia flessibilità di un materiale enfatizza la natura robusta dell'altro. Noa Pane utilizza la semplice legge della fisica per illustrare il concetto di cambiamento del corpo nel tempo. La sua osservazione della società e della politica l'ha portata a creare installazioni su larga scala che esplorano la relazione tra il corpo e l'architettura. L'interazione di più elementi riguarda anche il cosmo e le sue forze. Data la proprietà leggera dei materiali utilizzati, l’idea diventa facilmente trasportabile in modo che possa assumere nuovi aspetti ogni volta che viene esposta e adattarsi così alle rispettive situazioni. Le opere di Simon Comploi trattano l'anatomia umana in un contesto architettonico. Come un enorme scheletro, l'architettura avvolge le persone al suo interno. “LOCUS VERTEBRALIS”, come è intitolata l'opera, è un organismo costituito da elementi intrecciati di forme anatomiche e loro proprietà. Il progetto si basa sulla sinergia delle funzioni specifiche dei singoli componenti. La pelle "respirante" dell'edificio crea rumore mentre i cuscini d'aria si gonfiano e sgonfiano, dando vita a una struttura vivente. Il risultato dell'analogia tra il corpo umano e l'architettura è una struttura metamorfica che risponde alle esigenze dell'utente e si adatta o cambia di conseguenza. Questo design dinamico descrive uno spazio abitativo strutturato come un organismo e che reagisce in modo interattivo alle influenze esterne. I modelli architettonici, l'animazione video e il disegno virtuale permettono ai visitatori di immergersi in questa architettura. Nel progetto “R.fin_fusion” è stata creata una composizione non convenzionale basata su forme semplici e geometriche. Elementi dell'architettura finlandese e del design dei mobili sono integrati nel linguaggio del design del progetto. Questi modelli sono strutture ibride ispirate a elementi suprematisti e costruttivisti, che combinano perfettamente vari artefatti culturali. Brevi biografie: Sophie Lazzari *1997, vive e lavora a Berlino 2022 Laurea in Illustrazione, Berlino 2020 Lezione di grafica con Fons Hickmann, Berlino 2019 ERASMUS Esag Penninghen, Parigi 2018 Corso di illustrazione con Henning Wagenbreth, Berlino Tamy Plank *1990, vive e lavora a Monaco di Baviera 2022 Diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Monaco Studente magistrale 2020 con la Prof.ssa Jorinde Voigt Dal 2020 collaborazione come “finché qualcuno non piange” con Leontine Köhn Borsa di studio Erasmus 2017/18 presso l'Accademia Reale Danese di Belle Arti di Copenhagen 2013-2022 Arte libera all'AdbK di Monaco con Jorinde Voigt, Eva Grubinger, Franz Wanner, Pola Sieverding, Johanna Reich, Katharina Gaenssler 2013-2015 Assistente alla regia per “183 giorni - Il processo di Auschwitz” di Janusch Kozminski 2010-2013 BA Storia dell'arte e linguaggio-letteratura-cultura, Ludwig Maximilians Università di Monaco Noa Pane *1983, vive e lavora a Venezia 2020/2021 Master di ricerca in “Contemporary Art Practice”, Royal College of Art, Battersea Campus, Londra 2021 Master in “Scultura Ambientale e Tecnologie della Produzione”, Accademia di Belle Arti di Urbino Programma Erasmus 2017/2018, Accademia di Belle Arti di Norimberga, Germania 2015 Laurea in “Scultura”, Accademia di Belle Arti, Urbino Simon Comploi*1995, vive e lavora tra Ortisei e Innsbruck Dopo la maturità al liceo artistico “Cademia” di Ortisei e diversi anni di esperienza pratica presso l’ufficio di progettazione StudioC2, ha deciso di conseguire la laurea in architettura presso la LFU di Innsbruck. Approfondisce poi le sue conoscenze presso il rinomato studio di architettura Coop Himmelb(l)au di Vienna. Attualmente sta completando il master in architettura presso la LFU di Innsbruck.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 09 Ago 2024 al 08 Set 2024

Tutti i giorni dalle ore 16:00 alle 19:00 Martedì, mercoledì e venerdì anche dalle ore 20:30 alle 22:30 Lunedì chiuso Con il termine introiezione (dal latino intro = 'dentro' e iacere = 'gettare') la psicologia definisce la caratteristica umana di incorporare pensieri, sentimenti e atteggiamenti altrui. 
Sigmund Freud intende per introiezione l'accettazione di visioni morali e di vita delle persone con cui il bambino si identifica. Figure di bambini sono da sempre al centro della creazione artistica di Gehard Demetz. "I bambini si interrogano sull'origine del male e sull'insorgere di certi comportamenti, nella consapevolezza di perdere, crescendo, la capacità di percezione del proprio inconscio, ma al contempo di acquisire la possibilità di controllo sulla propria realtà", spiega Gehard Demetz. "Penso che l'affermazione di Boris Groys, secondo cui siamo un museo dei geni, si rifletta soprattutto nei bambini fino all'età di otto anni. Per questo motivo, il mio interesse è rivolto principalmente alla fertilità e al potenziale creativo dell'essere umano nei suoi primi anni di vita, cioè nel periodo in cui il carattere non è ancora definitivamente formato e tutto è possibile in un fluido dispiegarsi". Gehard Demetz (nato nel 1972) vive e lavora a Selva di Val Gardena. Le sue sculture si distinguono per una straordinaria perfezione, che non è né retorica né classica. Allo stesso tempo attraenti e inquietanti, le opere di Demetz suscitano curiosità ed entusiasmo in tutto il mondo. 
Dal suo debutto nel 2005, Demetz è stato invitato a esporre da gallerie rinomate. Le sue sculture sono state esposte in numerose mostre e fiere d'arte, tra cui il MACRO di Roma, in diversi musei e gallerie negli Stati Uniti (New York, Los Angeles, Miami), in Spagna, Germania e Corea, all’Art Basel e in Cina.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 09 Ago 2024 al 31 Ott 2024

La mostra «Photopsia», un termine che indica percezioni visive di tipo allucinatorio, riunisce tre progetti di Krottendorfer incentrati su altrettante finzioni di epoca tardo-moderna: «Mountains of Kong» – la catena dei monti Kong, riportata sulle cartine geografiche fino ai primi anni del Novecento, in realtà mai esistita, testimonia la produzione coloniale di conoscenze fittizie sul continente africano «Point of View» – gli studioli cinesi del Palazzo Vescovile e dell’Abbazia di Novacella a Bressanone trasportano la visione romantica di un «Oriente» immaginario e documentano al tempo stesso l’influsso delle rappresentazioni egemoniche del mondo «Phantom of the Poles» – nel 1906 William Reed pubblicò un libro così intitolato nel quale sosteneva che all’interno della Terra si sviluppasse un altro mondo, abitato forse da popoli sconosciuti: un esempio ante litteram di «verità alternativa»? Tutti e tre i progetti permettono di riflettere sul ruolo attuale della fotografia tra realtà e finzione, verità ed errore.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 09 Ago 2024 al 30 Set 2024

La mostra presenta una serie mirata di opere d'arte degli ultimi tre anni. Forme estetiche e schemi di una nuova e sconosciuta realtà si dirigono verso la consapevolezza critica del cambiamento climatico che il nostro pianeta sta affrontando I fratelli riescono a liberare luoghi fisici da un mondo di pensiero razionale e a trasformarli in scenari estetici attraverso contrasti stilistici e cromatici. Ciò che rimane sono superfici, strutture e trame stilistiche che si formano nella mente degli osservatori, emergendo oltre la semplice visione come meccanismo razionale. Osservare diventa un'esperienza solitaria, diventa il privilegio della solitudine, paragonabile a un dialogo esclusivo tra gli osservatori e l'opera d'arte stessa. Sophie Olivotto (Storica dell'arte)

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Theatre
Mercoledì, 14 Ago 2024 21:00
L'evento si tiene dal 05 Ago 2024 al 23 Ago 2024

REGIE: Roland Selva Bühne u. Kostüme: Nora Veneri Lichtgestaltung: Alfredo Piras mit: Valentina Emeri, Magdalena Schwellensattl, Alexa Brunner, Bettina Mayrhofer, Nik Neureiter, Markus Westphal, David Thaler u.A. Reservierung: 0471 812128 (Bürozeiten, ab 10. Juli) oder karten@fsu-neumarkt.com Zum Stück: Vor dem Gesetz sind alle gleich! Doch trifft das auch auf den Richter selbst zu? In der Kammer der Jungfer Eve wird eine Untat begangen – dabei geht offiziell nur ein Krug zu Bruch. Die Besitzerin, Eves Mutter, beschuldigt den Verlobten ihrer Tochter, dieser hingegen streitet die Tat ab und verdächtigt einen unbekannten Nebenbuhler. Doch die Wahrheit versteckt sich hinter einem Netz aus Lügen, Erpressung und Missbrauch. Am Schluss muss Dorfrichter Adam über ein Verbrechen Recht sprechen, das er womöglich selbst begangen hat? War die Uraufführung unter der Leitung von Johann Wolfgang v. Goethe (Weimar 1808) noch ein Flop, wurde „Der zerbrochene Krug“ ab den 1820er Jahren zu einem der erfolgreichsten Stücke Deutscher Theaterliteratur. Ein Lustspiel, in dem es um die „Lust“ in mehr als nur einem Sinne geht und das auch heute noch als Spiegel patriarchaler Machenschaften, gestützt von einer moralisch verlotterten und von Scheinheiligkeit geprägten Gesellschaft, bestens funktioniert. Da kann einem das Lachen schon einmal im Halse stecken bleiben. (Philipp Ferrara)

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Lug 2024 al 17 Nov 2024

Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura: la mostra The Mountain Touch, visitabile al MUSE di Trento fino al 17 novembre, presenta 17 artiste/i e le loro opere legate alla montagna e, più in generale, alla natura. Stimoli visivi e di carattere artistico affiancati da approfondimenti scientifici su ricerche attuali che prendono spunto dalla crisi climatica in corso, dalla perdita di biodiversità e dal progressivo degrado degli ambienti naturali per affermare che il nostro benessere è strettamente correlato alla natura e all’ambiente. La mostra sarà occasione anche per una serie di eventi collaterali, “Feel the Mountain Touch. Attività in natura e visita alla mostra”, quattro giornate per toccare con mano i temi della mostra e riconnettersi con la natura seguite dalla visita alla mostra. Domenica 28 luglio, La rivoluzione del tempo profondo Sabato 3 agosto, Officina verde, un cammino tra il benessere vegetale Domenica 11 agosto, Immergersi nella nostra natura. Una sintonia sottile attraverso l’ascolto e un contatto profondo con Sé Sabato 17 agosto, Bagno di Foresta Da un progetto del Museo Nazionale della Montagna di Torino.

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Art & Culture
Lunedì, 19 Ago 2024 17:30
L'evento si tiene dal 25 Lug 2024 al 26 Ago 2024

Sono ormai più di venti anni che l’Associazione Culturale “Il Telaio” di Brunico propone d’estate gli “Incontri con l’autore”. La manifestazione letteraria è frequentata da scrittori e giornalisti che presentano le loro opere. PROGRAMMA 25/07: Corrado Augias - "La vita s'impara" 26/07: Chiara Mercuri - "La nascita del femminismo medievale" 29/07: Marco Ballestracci - "Preludio e fuga di Riccardo Klement" 30/07: Sabrina Grementieri - "Il sole di sera" 31/07: Valeria Corciolani - "La regina dei colori" 02/08: Maddalena Fingerle - "Pudore" 05/08: Massimo degli Esposti, Andrea Franchini - "Bio.On. L'unicorno avvelenato" 07/08: Arno Camenisch - "Anni d'Oro" 09/08: Giovanna Cigliano - "La Russia contemporanea" 11/08: Antonella Viola - "Il tempo del corpo" 12/08: Carlo Cottarelli: "Dentro il palazzo" 19/08: Roberto Roveda - "I grandi genocidi della storia" 20/08: Andrea Franzoso - "Lo chiamavano Tempesta" 21/08: Raffaela Vanzetta - "Social Fame" 23/08: Roberto Riccardi - "La Fiamma e le Aquile" 26/08: Giovanni Grasso - "L'amore non lo vede nessuno" Ingresso libero!

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 25 Lug 2024 al 27 Set 2024

Il termine "Wertpapier" proviene dal settore finanziario e si riferisce a un documento che rappresenta un valore patrimoniale. Allo stesso modo, un foglio di carta acquisisce valore attraverso la creazione artistica e la presentazione. L'idea alla base di "Wertpapier", curato da Lisa Trockner, è quella di promuovere il lavoro su carta, in particolare i disegni. Questo formato offre agli artisti talentuosi la possibilità di mostrare le loro opere su carta e di entrare a far parte della collezione d'arte della Cassa Raiffeisen di Brunico. Nella mostra, Leonard Alberti presenta una serie di acquarelli di formato uniforme che documentano le diverse fasi di crescita della varietà del cavolo rapa Superschmelz. Leonard Alberti Nato nel 1998, cresciuto a Brunico. Frequenta la scuola d'arte Cademia e il liceo artistico di Brunico. Nel 2024 si diploma con lode all'Accademia di Belle Arti di Vienna nella classe di disegno.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:30-18:00 |
L'evento si tiene dal 22 Lug 2024 al 17 Ago 2024

Le conquiste odierne sono il risultato del sacrificio nelle scuole clandestine, che nonostante le pressioni persecutorie e i rischi personali hanno preservato la lingua e la cultura tedesca. Questa mostra rende omaggio alle coraggiose personalità che, nonostante le avversità e le minacce di punizione, hanno difeso con determinazione le proprie convinzioni. Immergiti nella storia che sta dietro al decreto "Lex Gentile" dell’ottobre 1923 e al conseguente divieto della scuola tedesca. Attraverso pannelli illustrativi, cortometraggi, articoli di giornale, documenti originali e fotografie, sarà ricostruita una classe clandestina, rendendo così vivida l'origine e lo sviluppo di queste scuole segrete nel Sudtirolo. Vieni a trovarci e lasciati ispirare dalla storia che ancora oggi plasma la nostra identità.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 20 Lug 2024 al 27 Ott 2024

Le dimore feudali delle Valli del Noce nelle vedute di Vigilio Kirchner Torri, castelli e ruderi di antiche rocche sono parte integrante del paesaggio trentino e contribuiscono a qualificarlo sotto il profilo storico ed estetico. Primeggiano per numero e prestigio le dimore feudali delle Valli del Noce, dove si registra una concentrazione eccezionale di edifici fortificati: alcuni di essi sono da secoli in rovina, mentre altri sono giunti fino ai nostri giorni in perfetto stato e conservano intatti i loro magnifici arredi. Questo ingente patrimonio monumentale, parte del quale è oggi di proprietà pubblica, venne documentato dal pittore trentino Vigilio Kirchner (1873-1947) nel corso di un “viaggio pittoresco” lungo il fiume Noce, effettuato a più riprese nei primi anni Venti del Novecento. Avvalendosi di fogli d’album di piccolo formato, l’artista eseguì ad acquerello e gouache oltre ottanta vedute di castelli: 72 di esse furono acquisite nel 1996 dal Consorzio dei Comuni B.I.M. dell’Adige e sono oggi riunite in mostra a Castel Caldes. L’impresa di Kirchner si inserisce in una consolidata prassi documentaristica, che era stata inaugurata nella prima metà dell’Ottocento dalla disegnatrice tirolese Johanna von Isser-Grossrubatscher e venne poi continuata alla fine del secolo dal pittore Tony Grubhofer e dai primi fotografi attivi nella nostra regione, come il trentino Giovanni Battista Unterveger e il viennese Otto Schmidt. La serie di vedute realizzata da Kirchner si segnala, in questo ambito, come una delle più riuscite e sistematiche. Si tratta di immagini “senza tempo”, che non ambivano al rango di grande arte e pertanto non risentono della temperie culturale dell’epoca in cui furono realizzate. Esse ci propongono un suggestivo e incalzante itinerario castellano, che dall’Alta Val di Sole scende fino alla Piana Rotaliana, soffermandosi intorno alle mura, sotto gli androni, nelle cappelle affrescate e dentro le sale dei più grandi castelli anauni. La mostra offre anche l’opportunità di riscoprire alcuni aspetti poco noti della vita e dell’opera di Vigilio Kirchner, vivace figura di pittore-decoratore, come egli stesso si definiva, e musicista dilettante, che attraversò un’epoca di grandi rivolgimenti politici e culturali. Cresciuto nella Trento di fine Ottocento, visse una lunga avventura in Sudafrica prima di rientrare in patria, dove si dedicò assiduamente all’associazionismo musicale e in particolare alla direzione dell’orchestra di mandolini e della fanfara del Club Armonia.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024
L'evento si tiene dal 18 Lug 2024 al 31 Ago 2024

Alinari, Avanzini, Bellani, De Carli, De Chirico, Depero, Fellin, Göler, Guttuso, Kempf, Nitsch, Pedrotti, Pellegrini, Pergher, Piazza, Plattner, Radicioni, Sopracase, Schifano, Sommavilla, Valier, Vallazza, Viviani, Zoppi

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:30-12:30 | 15:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 16 Lug 2024 al 31 Ago 2024

Ripido Gallery Mostre personali di Nicola Magrin, Giulia Neri, Andrea Calisi e Giulia Pastorino. Vecchia Palestra "Visions" Mostra collettiva di Lucia Calfapietra, Nicolò Canova, Isabella Conti, Cinzia Franceschini, Lorenzo Gritti, Maniaco D'Amore, Marco Marella, Yoshi Mari, Gianni Puri, Shut Up Claudia. Casa Ragen "Moto Perpetuo" di Fabio Consoli Vincitori di "Annual 2024". Cafe Atelier Pinta Pichl Mostra personale di Elisa Vendarin.

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-12:00 | 16:30 - 19:00
L'evento si tiene dal 16 Lug 2024 al 30 Ago 2024

La mostra Focus on Marco Tirelli , alla galleria Antonella Cattani contemporary art, si offre come un incontro appassionante e solenne con l’immagine, concepita come icona. L’ esposizione riunisce una selezione di opere eseguite tra il 2005 e il 2011 con i temi che hanno affascinato e che continuano ad essere centrali nella ricerca dell’artista romano. “…nei miei quadri – afferma l’artista romano in una intervista – cerco delle forme, degli oggetti che possano, il più possibile riverberare e portare oltre se stessi, mostrandoci il loro essere eco, traccia di qualcosa d’altro. Ogni forma per me è carica del mondo che si porta dietro, forma che io cerco di ridurre all’essenza, perché è così che si può aprire al massimo di senso. Questa è la magia dell’opera d’arte, la capacità di farti andare oltre quello che vedi, questa è la sua potenza immaginifica, questa è la sua meraviglia”. Gli oggetti rappresentati nelle tele in esposizione sono come immobilizzati in una dimensione onirica e la loro compattezza li rende avulsi da qualsiasi contatto con il reale. L’effetto è straniante: tanto più le immagini sono fortemente concrete e potenti tanto più sembrano aspirare all’invisibile e alludere ad un altro livello di conoscenza che va oltre il reale. Sono forme essenziali, sospese al centro di grandi tele come quella di un Alambicco (2011) o di una Ciotola (2010) che, lambita dalla luce, si rivela vuota. È questo vuoto ad evocare un sentimento di attesa e insieme di virtualità: uno spazio che attende di essere colmato. Con le opere che rappresentano rispettivamente un grande portale ed un interno, la tela si trasforma in una camera di echi. Al movimento del colore, ottenuto grazie a un singolare impiego del pointillisme, corrisponde una sorta di declinazione del concetto di ombra. Si riconosce la coerenza di una ricerca unica, distante dalle mode culturali ma saldamente legata alla storia dell’arte, che ha portato Tirelli ad esporre già dagli anni ’80 in Musei ed Istituzioni nazionali ed internazionali di maggior rilievo. Marco Tirelli nasce nel 1956 a Roma, dove vive e lavora. Le sue opere sono parte delle collezioni di Musei ed Istituzioni nazionali ed internazionali fra cui MAXXI Museo Nazionale delle arti del XXI secolo - Roma; La Galleria Nazionale - Roma; MACRO Museo d’Arte Contemporanea - Roma; Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione d’Arte alla Farnesina, Roma; Parlamento Europeo, Collezione d’Arte - Bruxelles; MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto - Rovereto; Il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci - Prato; Palazzo Fortuny - Venezia; the Albertina Museum - Vienna; Mumok, Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig - Vienna; Kahosiung Museum of Fine Arts - Taiwan.

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Music
Domenica, 18 Ago 2024 11:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 14 Lug 2024 al 08 Set 2024

Quest'estate, l'entusiasmante serie di eventi “suoni delle vette” inizierà per la prima volta a Plan de Corones! Per un totale di 8 date, la vetta del Plan de Corones sarà lo scenario di una speciale esperienza culturale che fa rivivere le tradizioni dell'Alto Adige. Vivete le suggestive esibizioni delle bande musicali, il suono potente degli "Alphornbläser" e le danze coinvolgenti degli "Schuhplattler". Ogni evento offre l'opportunità unica di combinare il suggestivo scenario montano con i suoni e gli spettacoli della cultura altoatesina. Un'esperienza per grandi e piccini!

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Music
Mercoledì, 21 Ago 2024
L'evento si tiene dal 05 Lug 2024 al 30 Ago 2024

Quest'estate Bruneck diventa il centro pulsante di esperienze concertistiche indimenticabili! Ogni mercoledì e venerdì, nei mesi di luglio ed agosto, la nuova Piazza Tschurtschenthaler si trasformerà in un palcoscenico pieno di passione e suoni. Da band travolgenti a bande musicali tradizionali, "Bruneck Live" offre qualcosa per tutti i gusti musicali. Vivi serate estive all'aria aperta, goditi l'atmosfera speciale e lasciati incantare dai ritmi.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 27 Giu 2024 al 07 Set 2024

Difficilmente si parla di un argomento così ambivalente ed emotivo come quello della nascita, che suscita tante aspettative e paure. Una gravidanza o un neonato possono essere motivo di gioia; eppure, la nascita di una nuova vita non è (solo) un momento di felicità per tutt*. Mettere al mondo un figlio ogni tanto richiede una forza enorme: nei primi anni di vita prendersi cura di un bambino significa rinunciare a una certa dose di autodeterminazione, grande responsabilità, ma anche amore profondo e crescita personale. Intanto, la vita di tutti i giorni continua. Questo percorso non è quello giusto per tutt* e non è aperto a tutt*. La mostra allestita presso la GalleriaCivica e il Museo della Farmacia di Bressanone intende creare uno spazio per conversazioni in cui tutto ha un posto e non ci sono tabù, dal desiderio di avere figli all'aborto, dai sentimenti di felicità all'esperienza di parti traumatici – e tutto ciò che sta in mezzo. Helga von Hofe, Laura Pan e Sarah Solderer esplorano questi temi con l'aiuto di pittura, scultura, video e un'installazione partecipativa. Come visitatori/trici, siete anche invitat* a condividere i vostri pensieri o le vostre esperienze. A cura di Linnea Streit

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Exhibitions
Mercoledì, 14 Ago 2024 14:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 27 Giu 2024 al 07 Set 2024

Difficilmente si parla di un argomento così ambivalente ed emotivo come quello della nascita, che suscita tante aspettative e paure. Una gravidanza o un neonato possono essere motivo di gioia; eppure, la nascita di una nuova vita non è (solo) un momento di felicità per tutt*. Mettere al mondo un figlio ogni tanto richiede una forza enorme: nei primi anni di vita prendersi cura di un bambino significa rinunciare a una certa dose di autodeterminazione, grande responsabilità, ma anche amore profondo e crescita personale. Intanto, la vita di tutti i giorni continua. Questo percorso non è quello giusto per tutt* e non è aperto a tutt*. La mostra allestita presso la GalleriaCivica e il Museo della Farmacia di Bressanone intende creare uno spazio per conversazioni in cui tutto ha un posto e non ci sono tabù, dal desiderio di avere figli all'aborto, dai sentimenti di felicità all'esperienza di parti traumatici – e tutto ciò che sta in mezzo. Helga von Hofe, Laura Pan e Sarah Solderer esplorano questi temi con l'aiuto di pittura, scultura, video e un'installazione partecipativa. Come visitatori/trici, siete anche invitat* a condividere i vostri pensieri o le vostre esperienze. A cura di Linnea Streit

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 21 Giu 2024 al 30 Nov 2024

Negli scritti e nelle visioni di Ildegarda di Bingen, l‘artista di Bonn Marianne Pitzen ha scoperto che Ildegarda vedeva un‘immagine femminile di Dio nella figura della sapienza, Sophia. In mostra ci sono installazioni tridimensionali e copie dell‘artista e fondatrice del Frauenmuseum Bonn Marianne Pitzen. Si tratta di repliche delle opere artistiche provenienti dai laboratori del convento, di cui sono rimaste solo poche copie dopo un incendio, e di scritti di storia naturale e medicina con fotografie di Marlies Obier di Siegen che ha Ha studiato tedesco, teologia e storia. Obier lavora come autrice e artista.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 21 Giu 2024 al 30 Nov 2024

La mostra prende in esame una serie di donne che possono fungere da modello nella storia, ma che spesso sono state sottovalutate. Il loro significato per i giorni nostri si trova nelle loro tracce. Donne forti, coraggiose e creative hanno plasmato in modo significativo il mondo che ci circonda. Meritano riconoscimento e rispetto per le loro conquiste. Il progetto è stato sostenuto da Francesca Ferragina, educatrice, autrice e narratrice del podcast “Storie di donne nella storia”, il cui obiettivo è mettere in evidenza la voce femminile che spesso è stata messa a tacere nella storia.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 08 Giu 2024 al 10 Nov 2024

Memoria e Tempo è il titolo della mostra fotografica che, divisa in due sezioni tra Castel Tirolo e Castel Velturno, inaugura il 7 giugno 2024 nella sede del Museo Provinciale. Andrea Pozza, fotografo bolzanino noto a livello nazionale, dalla variegata carriera, incentra da anni i suoi soggetti all’interno di un file rouge che ha come protagonista la figura della dama mascherata. Alterando sperimentazioni tecniche e fine ricerca estetica, lo rendono fotografo-artista a tutto tondo. In bilico tra il mistero e la realtà di luoghi fisici ridotti a ruderi, crea un sottile confine tra l’indagine di un io enigmatico e arcano – di cui la maschera è l’eterno simbolo, l’immancabile barriera – e un mondo riconoscibile, quello della natura, del genius loci, peraltro non scevro da solitudine inquieta. L’anima femminea, provocatoria, sensuale, impenetrabile, abita, nel contesto dell’esposizione, luoghi noti dell’alto Adige, perlopiù castelli e edifici in rovina, in stato di abbandono. Visioni, sogni, surrealtà, ambiguità ed erotismo di corpi vestiti con abiti spiazzanti e discordanti, creano nello spettatore un effetto di spaesamento, voluto e cercato dall’autore, padroneggiando la luce in dialogo con l’ombra, nella tecnica prevalente del bianco e nero con sfumati accenni di colore. Il soggetto dei castelli, che crea una quinta scenografica, trasforma queste dame mascherate in cortigiane contemporanee, in un’impressione nell’insieme poetica e audace, che ci porta nel mondo della storia, della natura, della memoria, dell’oblio. Paola Bassetti Carlini

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Mercoledì, 14 Ago 2024 08:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 07 Giu 2024 al 13 Set 2024

“Non esistono due momenti uguali. Ogni nuovo giorno schiude nuove opportunità di crescita e cambiamento. Ogni istante è unico, irrecuperabile e prezioso. L’incomprensibile bellezza del mondo si svela in ogni secondo. Per quanto l’arte sia inspiegabile, la sua partecipazione a questo dispiegarsi è una certezza, che si manifesta ulteriormente in ogni nuova opera, in cui contenuto, visione, diario di viaggio e sogno futuro rappresentano l’essenza del mio lavoro.” Hartwig Thaler (nato nel 1962) è originario di Bressanone. Laureatosi all’Accademia d’arte dei Paesi Bassi, lavora come artista freelance nell’ambito della pittura, della scultura, del design e dell’arte architettonica. Dal 2011, è direttore artistico della Biennale 50x50x50 che ha sede presso il Forte di Fortezza.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 02 Giu 2024 al 13 Ott 2024

Artisti e artiste: Liliana Angulo Cortés, Sammy Baloji, Binta Diaw, Abdessamad El Montassir, Alessandra Ferrini, Ufuoma Essi, Kapwani Kiwanga, Francis Offman, Vashish Soobah, Betty Tchomanga, The School of Mutants A cura di: Lucrezia Cippitelli, Simone Frangi La Linea Insubrica è la mostra d’esordio di The Invention of Europe. A tricontinental narrative (2024-2027), programma curatoriale triennale in cui mostre e programmi pubblici riflettono criticamente sull’idea monolitica d’Europa L'esposizione collettiva raduna un gruppo di artiste e artisti legati al continente africano (con una particolare attenzione a coloro che operano in Italia ed Austria), attorno all’immagine speculativa della “linea Insubrica”, geo-punto che attraversa la città di Merano e cucitura nella superficie terrestre emersa a seguito della collisione tra la placca tettonica europea e quella africana. La narrazione dell’identità e purezza europea è decostruita a partire da una realtà geologica: l’immagine orografica della linea che, visibile attualmente come una cicatrice, materializza la complessità della storia, iniziata, nel caso dell’incontro tra Africa ed Europa, 65 milioni di anni fa.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 18 Mag 2024 al 10 Nov 2024

La regione del Tirolo-Alto Adige-Trentino è sempre stata considerata una regione di transito e di collegamento tra le aree di lingua tedesca e italiana. Non venivano scambiati solo beni commerciali, ma anche culturali. Nel XVI secolo, in un periodo ricco di sconvolgimenti, gli artisti provenienti dai centri della Germania meridionale portarono in Sudtirolo un nuovo linguaggio formale del Rinascimento ed entrarono in contatto con gli artisti italiani del Rinascimento e del Manierismo. Intorno al 1630 si conclude il periodo degli artisti di corte che vengono dall’estero e molti tirolesi si recano a loro volta nei centri artistici europei. La mostra INTRA/EXTRA intende utilizzare le biografie degli artisti per richiamare l’attenzione sul fenomeno della loro migrazione e sulle reciproche influenze culturali che ne derivano. L’attenzione è rivolta soprattutto alle biografie che seguono modelli diversi. L’esposizione mostra ai visitatori le opere di oltre 20 artisti emigrati o provenienti dal Tirolo meridionale. Le loro diverse biografie e formazioni stilistiche portano alla formazione di fenomeni artistici del tutto peculiari. L’abilità artistica rimane legata ai luoghi e alle attività regolamentate dalle corporazioni. La mostra sensibilizza il concetto di “migrazione” e chiarisce che le migrazioni degli artisti sono sempre state viste come un elemento di arricchimento e un concetto educativo quasi necessario. Artisti come Bartlmä Dill Riemenschneider, Hans Reichle, Christoph Helfenrieder, Paul Honegger, Martin Theophil Polak, Orazio Giovanelli, Johann Worath, Stephan Kessler, Matthias Pußjäger, Johann Degler, Giacomo Antonio Delai, Michelangelo Unterberger, Paul Troger, Martin Knoller, Cristoforo Unterberger, Johann Georg Platzer, Johann Ev. Holzer, Joseph Wengenmayr, Matthäus Günther, Carl Henrici e Johann Peter Pichler sono l’emblema di un dinamismo in grado di stimolare risultati significativi, non da ultimo nei cambi di sede temporalmente molto estesi oppure limitati ad una stagione. Foto: Wien Museum

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Mercoledì, 14 Ago 2024 08:30-11:30 |
L'evento si tiene dal 13 Apr 2024 al 06 Set 2024

La questione della bellezza eterna attraversa come un filo rosso la mostra fotografica di Viktor Canins, che invita i visitatori ad ampliare i propri orizzonti percettivi. Da diversi anni, questo fotografo amatoriale si è concentrato sulle abitudini delle farfalle nei dintorni di Laion, al fine di immortalarne, catturarne e conservarne l’aspetto estetico. È una bellezza che nasce dalla comprensione della natura, dei cicli vitali e della fugacità del momento. Le sue immagini attirano l’attenzione, mostrano ciò che vive e che muore, perché la vita di queste delicate creature è breve. Le foto esposte sono quindi più di semplici raffigurazioni: sono finestre su un mondo spesso ignorato. [Testo: Barbara Obrist] Nato nel 1956, Viktor Canins è un elettricista di Ortisei, in Val Gardena, che accanto alla passione per le farfalle si è dedicato alla musica: suona la chitarra e il contrabbasso in diversi gruppi

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Martedì, 27 Ago 2024 18:00-21:00 |
L'evento si tiene dal 26 Mar 2024 al 24 Set 2024

Repair Café – Riparare invece di sistemare È un fatto spiacevole che nell'odierna società dell'usa e getta non si ripari quasi più nulla, che le cose rotte vengano smaltite senza amore e sostituite da quelle nuove e scintillanti. Il concetto dei Repair Café mira a contrastare in modo decisivo questa mentalità a senso unico. Il format trova sempre più estimatori in tutta Europa e quindi, dopo il grande successo riscosso in altre sei località dell'Alto Adige, i Repair Café arrivano anche in Val Venosta! E ciò che è rotto in modo irrimediabile può ancora ricevere nuova vita con un po' di upcycling. Un grande passo contro la cultura consumistica della nostra società! Senza registrazione!

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

AliPaloma, Monia Ben Hamouda, Costanza Candeloro, Filippo Contatore, Isabella Costabile, Binta Diaw, Giorgia Garzilli, Sophie Lazari, Lorenza Longhi, Magdalena Mitterhofer, Jim C. Nedd, Luca Piscopo, Raphael Pohl, Davide Stucchi, Tobias Tavella A cura di Leonie Radine Design della mostra (ab)Normal Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di annunciare la sua attesissima mostra dedicata alla celebrazione di giovani artiste e artisti contemporanei dell’Alto Adige e di Milano. RENAISSANCE mette in luce posizioni artistiche transdisciplinari che condividono l’impegno per un esame rigenerativo e critico del patrimonio culturale. In occasione dell’assegnazione di una delle più alte borse di studio per l’arte emergente in Europa, conferita dalla Fondazione Vordemberge-Gildewart, Museion presenta una mostra con lavori selezionati di 15 giovani artiste e artisti del nord Italia. Nonostante la diversità delle loro pratiche – tra cui troviamo scultura, installazioni, pittura, disegno, video, fotografia e performance – tutti e tutte condividono un approccio rigenerativo e critico con il proprio retaggio culturale. In che modo una giovane generazione di artiste e artisti elabora la propria pesante eredità culturale, plasmata da “standard” estetici e sociali, valori, modelli, icone o aspettative sulla figura della o dell’artista? Come si costruisce sulle rovine del passato che ancora proiettano lunghe ombre? I 15 artisti e artiste in mostra usano metodi, immagini o materiali per mettere a nudo elementi basilari o ruderi di modelli di rappresentazione estetica e sociale dominanti, e fondare su di essi il nuovo. Mentre alcune e alcuni indagano rituali, pratiche spirituali, storie di migrazione o storie familiari tramandate, altre e altri si concentrano sull’analisi critica e la rivalutazione di immagini pervasive della cultura pop, finzioni urbane o ruoli di genere stereotipati in letteratura, cinema, design, architettura o pubblicità. Diversi artisti e artiste si dedicano poi al riciclo di prodotti di scarto dell’industria creativa in cui a volte operano, ponendosi all’intersezione fra arte figurativa e arti applicate. In vari modi transdisciplinari, tutte e tutti gli artisti tematizzano questioni di appartenenza, affermando che l’identità culturale è qualcosa di fluido, per nulla scolpita nella pietra. In questo senso, i noti concetti rigenerativi di “Rinascimento” o “Arte povera” vengono tradotti nel “qui ed ora” e assumono un nuovo significato. Lo studio di design milanese (ab)Normal ha creato la scenografia della mostra che, attraverso un gioco di sfondi, luci e ombre, consente un passaggio fluido tra le varie posizioni. L’occasione per la realizzazione della mostra è una borsa di 60.000 franchi svizzeri che la Fondazione Vordemberge-Gildewart assegna ogni anno in collaborazione con un’istituzione espositiva europea – per il 2024 è stato scelto Museion – a un o un’artista di massimo 35 anni della regione selezionata. La mostra collettiva costituisce la base per la selezione della o del vincitore da parte di una giuria internazionale indipendente. Non ci sono condizioni per l’utilizzo del premio in denaro da parte della o del borsista. In occasione della mostra verranno assegnati anche il primo Museion Private Founders Award e il Premio del Pubblico. Entrambi i premi sono legati ad acquisizioni per la collezione di Museion.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024

In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 09:30-12:00 | 15:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 17 Ago 2024

In collaborazione con la Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol Questa mostra collettiva di opere realizzate da artisti altoatesini e trentini, fa parte del progetto “LA REGIONE FUORI DAI VETRI” che prevede di far uscire le opere d’arte dal Palazzo della Regione per metterle a disposizione dei Comuni, attraverso momenti espositivi capaci di coniugare le risorse artistiche regionali con quelle dei territori per valorizzarne le unicità. https://www.regione.taa.it/Argomenti/Focus/La-Regione-fuori-dai-vetri Un confronto con artisti contemporanei Le circa 100 opere in mostra, accuratamente selezionate dalla vasta e ricca raccolta della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, verranno affiancate da un’opera realizzata rispettivamente da 5 artiste/i contemporanee/i che si impegnano nella trasformazione del supporto: un gomitolo di lana sarà il mezzo espressivo per la creazione dell’opera. Arte nel centro storico La mostra varcherà i „confini“ del Museo e si estenderà anche “oltre” tanto da diventare una mostra d´arte diffusa nel centro storico di Chiusa. Pregevoli opere d’arte nel periodo stesso della mostra al museo saranno esposte e fruibili anche nelle vetrine di alcuni negozi.

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Mercoledì, 14 Ago 2024
L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 01 Set 2024

Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega Anteprima stampa e opening: 13.03.2024, 11:00 A cura di Frida Carazzato, curatrice scientifica di Museion, e Duccio Dogheria, curatore e ricercatore dell’Archivio del ’900 del Mart di Rovereto Il 13 marzo alle ore 11.00 Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, inaugura a Museion Passage e al Piccolo Museion – Cubo Garutti la mostra Poetry in the box. Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega realizzata in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La mostra racconta la ventennale connessione esistente tra Mart e Museion, che condividono la straordinaria raccolta dell’Archivio di Nuova Scrittura, donata alle due istituzioni museali da Paolo Della Grazia nel 2020 e di cui Ugo Carrega è figura fondamentale. In particolare, l’esposizione ruota intorno al concetto della scatola – a volte opera d’arte in sé, a volte contenitore dei lavori di Carrega – e rende omaggio alla storia del Mercato del Sale di cui l’artista è stato curatore e direttore. Tra il 1974 e il 1989 questo artist-run space milanese ha visto gravitare intorno a sé innumerevoli artiste e artisti legati alla poesia visiva, che saranno parte della mostra. Ugo Carrega è stato una figura poliedrica: artista, gallerista, poeta, editore e curatore attivo nell’ambito delle ricerche verbovisuali in Italia tra la fine degli anni ’60 e gli anni ‘90. Nel 1958, assieme agli artisti Anna e Martino Oberto, dà vita alla rivista d’artista “Ana Etcetera”, la prima in Italia a presentarsi come un contenitore che ospita, in formato sciolto, contributi di vari operatori e operatrici culturali. A questa prima esperienza editoriale segue quella della rivista da lui fondata “TOOL: quaderni di scrittura simbiotica” dove elabora il concetto di scrittura simbiotica, un incontro tra parola e materia, che lo porterà poi a coniare il termine “Nuova Scrittura”. Nel corso della sua carriera artistica, la scatola assume un ruolo sempre più importante: tra il 1971 e il 1973 Carrega organizza cronologicamente il proprio archivio in una serie di 62 scatole bianche, dettagliatamente etichettate e categorizzate, ora conservate presso l’Archivio del ’900 del Mart. Ogni scatola contiene varia documentazione sulla sua ricerca artistico-letteraria tra il 1955 e il 1973, ma anche opere ed edizioni realizzate assieme ad altri artisti ed artiste. Lo spazio espositivo del Mercato del Sale (da Marchand du Sel, pseudonimo dell’artista francese Marcel Duchamp), di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario, raccoglie intorno a sé una grande rete di artiste e artisti con cui Ugo Carrega collabora, facendo di questo spazio un moltiplicatore e punto di riferimento per la poesia visiva internazionale. Vi hanno esposto, tra gli altri: Martino e Anna Oberto, Liliana Landi, Vincenzo Ferrari, Gianfranco Baruchello, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Ji?í Valoch. Il Mercato del Sale rimane attivo fino al 1989, anno in cui chiude per dare vita all’Archivio di Nuova Scrittura, con Paolo Della Grazia e Giorgio Zanchetti. Partendo da questi straordinari legami e da un archivio pensato e organizzato dall’artista stesso, la mostra Poetry in the box crea delle connessioni tra il contenuto di questo archivio e una selezione di opere verbovisuali dell’Archivio di Nuova Scrittura, parte integrante della collezione di Museion e del Mart. Tra queste troviamo opere di Vincenzo Accame, Marcel Duchamp, Betty Danon, Amelia Ettliger, Vincenzo Ferrari, Corrado D’Ottavi, Elisabetta Gut, Liliana Landi, Stelio Maria Martini, Plinio Mesciulam, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Anna Oberto, Martino Oberto, Luca Patella, Emilio Villa. Il display della mostra, a cura di Claudia Polizzi, si ispira alle scatole originali di Carrega che, utilizzate come dei moduli espositivi, mostrano il contenuto originale accuratamente selezionato e messo in relazione con le riviste-scatola prodotte da Carrega e le opere di altri artisti e artiste che hanno lavorato insieme a lui negli anni del Mercato del Sale. In occasione della mostra verranno resi integralmente disponibili sulla digital library del Mart, su Internet Archive, oltre 60 libri d’artista di Ugo Carrega.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:30-17:00 |
L'evento si tiene dal 08 Mar 2024 al 30 Set 2024

I destini di donna e poi di artista di diciassette protagoniste che, nell’arco di due secoli, sfidarono le convenzioni e cercarono la propria espressione artistica. Quest’anno la primavera meranese si tinge di rosa grazie all’importante evento nato sotto l’egida dell’Ufficio Pari Opportunità del Comune e del Museo Mamming. A partire dall’8 marzo infatti e fino a settembre le sale del piano terra di Palais Mamming ospiteranno il percorso espositivo della prima mostra d’arte che ha per protagoniste le artiste che a Merano, per periodi lunghi o brevi, incrociarono i propri destini nell’ampio arco temporale compreso fra la fine del XVIII secolo e l’inizio degli anni 2000. La mostra è intitolata WOMEN IN ART Artiste a Merano fra Ottocento e Novecento. Le opere, di ben 17 artiste sfileranno per far conoscere quelle donne che sfidarono i pregiudizi e le consuetudini per dedicarsi totalmente all’arte. È una storia di caparbietà, costanza e coraggio quella che emerge dalle biografie di molte delle artiste scelte per la mostra. Nell’arco della storia, si sa, la presenza delle donne nell’arte, fu tutt’altro che trascurabile, ma rimase impigliata nell’anonimato e fu resa marginale per la maggior parte dei secoli e per la maggior parte delle artiste. I destini delle diciassette artiste presenti in mostra mettono invece in luce molto altro e soprattutto dimostrano come la volontà, la determinazione e una buona dose di autocoscienza avessero permesso loro di affrontare viaggi, trasferimenti, cambi di nazioni e di lingua pur di ottenere la formazione artistica cui anelavano. Sono le vite di donne forti, minate semmai solo dalla malattia. Sullo sfondo di queste storie personali si anima quella della comunità femminile che proprio in quegli anni in tutta Europa andava organizzandosi, offrendo supporto e mutuo soccorso. Quella sorellanza che fece organizzare nel 1910 a Vienna la prima gigantesca mostra sull’Arte delle donne, partendo dalle artiste rinascimentali per giungere, dipinto dopo dipinto, alle artiste contemporanee e a due delle nostre stesse protagoniste, Lila Gruner ed Emilie Mediz Pelikan , che vi presero parte con le loro opere. La presente mostra è dedicata ad una selezione di artiste che a diverso titolo furono legate a Merano. Il periodo scelto è quello ampio e compreso fra il primo Ottocento e l’inizio del Terzo millennio. Un arco storico in cui la città sul Passirio ha affrontato le alterne vicende cercando sempre di ritornare a galla e riguadagnare il proprio pubblico turistico e la propria vivacità intellettuale. Ma soprattutto un periodo in cui per molto tempo alle donne furono precluse le accademie e di come esse seppero approfittare di quello che al tempo era possibile quali le lezioni private presso qualche artista, le colonie artistiche, le accademie private, e infine le scuole create dalle associazioni femminili che con metodo e coraggio cercavano di arginare un sopruso che le donne combattevano da sole. Le opere presentate costituiscono un corpus di grande interesse, capace di mettere in luce la maestria tecnico-compositiva, le felici cromie delle tavolozze, ma soprattutto dimostrare come queste artiste avessero anche rotto con gli schemi che le vedevano intente a dipingere solamente vasi di fiori. Sono invece possenti massicci visti da alte quote, panorami suggestivi, animali, castelli e roccaforti, ritratti e nature morte a sfilare agli occhi del fruitore e donare qualche attimo di incanto.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Vento. Nubi, sole, luna. Stelle. Acqua. Vita. Silenzio. Lukas Schäfer è nato nel 1992 ed è cresciuto a San Giorgio di Brunico in Val Pusteria, tra le Dolomiti e le cime della catena principale alpina. I genitori gli hanno fatto conoscere la montagna sin da bambino. Da allora la natura–con i suoi paesaggi, i suoi dettagli e la sua fauna –non ha smesso di affascinarlo. Per alcuni anni ha praticato lo sci freestyle a livello agonistico. Dopo avere abbandonato lo sport a causa di un infortunio, ha scoperto la fotografia naturalistica, divenuta per lui da subito una grande passione e, in seguito, una professione. Attraverso la sua macchina fotografica, Lukas continua a riscoprire le montagne e i suoi abitanti, osservandoli da un punto di vista nuovo. Alcune sue fotografie e alcuni suoi video sono stati premiati nell’ambito di concorsi internazionali. Ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Südtirol, Secrets of Nature”, ricco di fotografie e di storie dell’Alto Adige e delle zone limitrofe.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

“Have you ever heard the sound of falling rocks?” è un viaggio di sei mesi, intrapreso nel 2022 attraverso le Alpi, in Italia, Francia, Svizzera e Austria. È un’indagine visiva su un fenomeno tanto importante quanto poco conosciuto: la degradazione del permafrost. Nel corso del XX secolo, le temperature sulle Alpi sono aumentate di 2°C, ovvero del doppio rispetto alla media dell’intero pianeta. Inverni più brevi, nevicate ridotte e scioglimento dei ghiacciai sono solo alcuni degli effetti che il riscaldamento globale ha avuto sulle montagne. Esistono però anche una serie di effetti meno visibili, più difficili da percepire, ma che hanno un impatto drammatico sulla salute di uno degli ecosistemi più importanti e più fragili della Terra. Tra questi c’è la degradazione del permafrost, la sezione superficiale della crosta terrestre più vicina e quindi maggiormente colpita da tutti i fenomeni che avvengono nell’atmosfera. La sua degradazione, causata dallo scioglimento dei ghiacci in esso contenuti, determina instabilità dei versanti e alterazioni dell’equilibrio idrogeologico con gravi ripercussioni sul territorio circostante. Il ghiaccio contenuto nelle fessure rocciose agisce come il cemento, tenendo insieme parti della montagna. Tuttavia, con l’aumento della temperatura e con lo scioglimento del terreno freddo e ghiacciato, la stabilità si riduce, portando a un potenziale aumento di frane e crolli, eventi che stanno diventando sempre più comuni in tutte le Alpi. Gli effetti di questi cambiamenti non hanno un impatto solo sull’ambiente ma anche sulle comunità alpine che vivono da secoli in questo delicato ecosistema. Attraverso uno sguardo quasi simbolico e universale su una questione scientifica e di difficile visualizzazione, “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è una narrazione complessa ed estesa (anche territorialmente) che impiega un approccio fotografico potente e non scontato. “Have you ever heard the sound of falling rocks?” è stato possibile grazie ad un grant da parte di ISPA Photo Award ed è stato sviluppato in collaborazione con diversi enti ed istituzioni tra cui: ARPA Piemonte (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Piemonte), Università di Bolzano, Fondazione Edmund Mach, Université Savoie Mont Blanc, Provincia di Trento, Museo di Scienze Naturali di Verona, SLF Suisse, Università degli Studi di Milano-Bicocca. In collaborazione con ISPA - Italian Sustainabilty Photo Award. Tomaso Clavarino, nato nel 1986, è un fotografo e regista, laureato in Storia contemporanea. Vive e lavora a Torino. I suoi lavori sono pubblicati regolarmente da importanti riviste e media internazionali. Accanto alle collaborazioni editoriali, sviluppa anche progetti artistici personali,che sono stati esposti e proiettati in gallerie e nell’ambito dei principali festival. Le sue opere sono state presentate in musei e manifestazioni come la Triennale di Milano, il MUFOCO di Cinisello Balsamo e il Museo Blanes di Montevideo (Uruguay).

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Mercoledì, 14 Ago 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Grazie all’intricato sviluppo radicale il bosco protegge il suolo dall’erosione, dalle frane e dal disseccamento. Il bosco può inoltre rallentare le slavine. Il suolo forestale può fungere da riserva d’acqua ed esercitare su di essa un effetto di filtrazione. Dobbiamo ai boschi anche una migliore qualità dell’aria, poiché eliminano dall’aria impurità e polveri.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 09:30-12:30 | 14:30 - 18:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2024 al 31 Ott 2024

Nei nostri boschi e in alta montagna vivono cinque specie di galliformi, sono schivi e spesso non si fanno notare. Sono tutte e cinque diverse tra loro e hanno esigenze di habitat un po’ particolari. La mostra ci presenta questi uccelli molto affascinanti anche nel loro comportamento. Foto, testi e oggetti conformi all’originale rendono l’esposizione interessante e appassionante.

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Mercoledì, 14 Ago 2024 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Nov 2023 al 03 Nov 2024

La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. Questa mostra temporanea ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati. Un’attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali. Accanto agli aspetti storico-culturali, questa sfaccettata esposizione rivela come i nostri progenitori non fossero mai a corto di idee per soddisfare il loro appetito e procurarsi le provviste. Prodotti come carne, pesce, miele, cereali e frutti selvatici erano noti sin dagli albori della civiltà. Altri, come legumi, erbe aromatiche e alcune varietà di cereali - per noi ormai scontati - furono introdotti in Europa dai movimenti migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Le tradizioni alimentari, come la lavorazione del latte o la viticoltura, che oggi conosciamo molto bene, sono state importate dalle regioni mediterranee in epoche diverse. Buon appetito! Siamo lieti d’invitarvi nell’universo culinario della storia alimentare.

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Castello

Residenza dinastica dei conti del Tirolo, il castello ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo. Il percorso museale è incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri. Nel palazzo meridionale si trovano i due portali romanici, mentre nella cappella del castello, intitolata a San Pancrazio ed edificata su due piani, notevoli pitture murali gotiche. Nel mastio è possibile ripercorrere la storia dell’Alto Adige nel XX secolo.

Castello

Castel Presule, un tempo residenza dinastica dei signori Völs-Colonna, ospita, accanto a dipinti e disegni del XIX e XX sec. della raccolta “Cà de Bezzi”, una collezione d’armi del XIX secolo, dipinti della Donazione Lotte Copi e la mostra permanente di ritrovamenti archeologici "finff Majolica Schaln".

Castello

Il castello risale al 1140. Il percorso propone gli affreschi del “Ciclo di Ivano” (XIII sec.), primissima testimonianza della cultura profana e cavalleresca di area tedesca, la sala nuziale e la cappella riccamente dipinte, l’ampia biblioteca e una raccolta di dipinti, stemmi e armi.

Castello

Castel Roncolo risale al XIII sec. Oltre al celebre ciclo di affreschi profani risalenti al Medioevo e a oggetti dalla vecchia armeria, si possono periodicamente ammirare mostre temporanee su temi di storia culturale.

Museo

A chi lo visita, Capriz, il caseificio da vivere, permette di immergersi con tutti i sensi nel mondo della produzione di formaggio di capra. Negli ambienti espositivi a pianterreno e nel piano interrato è rappresentato l’intero processo, dalla capra che fornisce la materia prima, passando per il latte come prodotto di partenza fino alla forma di formaggio finita e al suo adeguato stoccaggio. Un ruolo speciale lo giocano elementi interattivi.

Museo

La Casa di via Bari 11 è uno dei pochi esempi ancora esistenti a Bolzano delle centinaia di case “semirurali” costruite alla fine degli anni Trenta e demolite a partire dagli anni Ottanta del Novecento per far posto a costruzioni a maggiore intensità abitativa. Da parte degli abitanti del quartiere delle Semirurali non è mai venuta meno la richiesta di conservarne la memoria. Il percorso espositivo, aperto al pubblico nel 2015, propone un viaggio nella storia di questo luogo attraverso fotografie, filmati, mappe, modellini tridimensionali e la suggestiva narrazione di storie di vita quotidiana.

Castello

Castel Monteleone è una fortificazione del XIII secolo, ampliata nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un percorso storico-artistico che si snoda attraverso giardini, cortili e sale offre un viaggio nei secoli, dal medioevo al periodo del rococò.

Museo

Orologi a muro, opere in legno intagliato, maschere, tappi di bottiglia, cavatappi, pipe, macinini per il caffè e utensili da cucina, oggetti religiosi, oldtimer e motociclette, come ad esempio diversi modelli di Vespa: fanno tutti parte della collezione privata della famiglia Trebo. Gli oggetti raccontano storie vecchie anche di 150 anni e sono disseminati nei diversi locali dell’hotel. Un paradiso per i nostalgici!

Museo

L’Archeoparc Velturno testimonia una storia insediativa che, a partire dal neolitico, abbraccia tutte le più importanti epoche e culture. Sepolture e resti di attività di produzione della ceramica parlano di coltivatori e allevatori le cui storie risalgono fino al 5000 a.C.

Museo

La mostra Archimod presenta una cinquantina di modelli architettonici della Provincia Autonoma di Bolzano (piazze, scuole, palazzi per uffici, musei, complessi residenziali, ospedali, strade, gallerie, ponti), realizzati nell’arco degli ultimi 25 anni o in fase di progettazione o costruzione. Archimod è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (treno, autobus) e ben visibile grazie alla grande scritta sulla facciata.

Museo

Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Museo

“Nessuno ha il diritto di obbedire”: da fine 2017 questa citazione della filosofa politica e scrittrice Hannah Arendt (1906-1975) spicca, in italiano, tedesco e ladino, sull’edificio degli Uffici finanziari di piazza del Tribunale a Bolzano. Esso si contrappone al carattere autoritario del monumento fascista e al suo motto “Credere, obbedire, combattere”. Integrata da esaurienti spiegazioni realizzate da una commissione di storici poste su stand informativi sulla piazza, la scritta progettata da Arnold Holzknecht e Michele Bernardi intende dare nuovo significato al bassorilievo monumentale dell’artista di Chiusa Hans Piffrader (1888-1950), rendendolo un’occasione educativa.

Museo

Sito in un ex bunker dell'epoca fascista, poi utilizzato dalla NATO durante la Guerra Fredda, il Bunker Museum tematizza in primo luogo la struttura stessa e il suo retroscena storico. Sotto la lente è posta anche la storia segreta della Guerra Fredda. Il museo espone prevalentemente oggetti che un tempo facevano parte dell'equipaggiamento del bunker, come impianti radio, telefoni da campo, armi, razioni alimentari, ecc. In futuro tuttavia l'esposizione si focalizzerà non tanto sull'aspetto militare, ma sul tema dei confini.

Castello

Il palazzo del XVI secolo fu fino al 1803 residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Particolari attrazioni sono i preziosi arredi rinascimentali (pannelli lignei, stufe, affreschi) e una collezione di opere d’arte risalenti ai secoli XV–XX. La struttura è gestita da Castel Tirolo.

Castello

Il Castello Principesco è situato ai piedi del Monte Benedetto, nel cuore della città. Il Castello, completamente ricostruito dall’arciduca Sigismondo d’Austria intorno al 1470, venne in seguito utilizzato dai Principi del Tirolo come alloggio durante la loro permanenza a Merano. A partire dal 1875, dopo un provvidenziale intervento di salvaguardia che ne impedì l’abbattimento, questa storica residenza fu sottoposta ad un ampio restauro. Oggi il Castello Principesco offre una preziosa occasione per studiare abitudini e modi di vita del tardo Medioevo: arredi di uso quotidiano, utensili da cucina, una delle più antiche stufe di maiolica giunte fino a noi, ritratti, strumenti musicali e armi consentono di toccare con mano un passato ormai remoto.

Museo

Il Centro di documentazione "Culten" tematizza l'insediamento dell'età del bronzo e del ferro (1400-600 a.C.) - poi trasformato in luogo per olocausti - sul "Kirchbichl" a Santa Valpurga/Ultimo, presentando la storia insediativa della valle e reperti di diverse epoche.

Castello

Il castello di Scena (XIV–XVIII sec.) fu residenza dall’arciduca Giovanni d’Asburgo. Custodisce collezioni su storia, cultura e arte tirolesi, armi storiche, arredi originali e dipinti. Nel sottostante mausoleo neogotico si trova la tomba dell’arciduca.

Museo

Il Centro visite racconta i forti contrasti e la varietà di ambienti che contraddistinguono questo parco. Qui si sperimenta in piccolo il mondo del parco. Lo stagno, gli aquari, il canale di irrigazione tipico, detto "Waal", pietre, preparati di animali, pannelli verticali e box per esperienze tattili invitano a scoprire la natura.

Museo

Il Centro visite “Lahner Säge” del Parco Nazionale dello Stelvio illustra quanto sia essenziale l’ecosistema “bosco” per l’uomo e la natura. Nell’antica segheria ad acqua alla veneziana, ora restaurata, i tronchi vengono trasformati in tavole, mentre la macina trasforma i chicchi di grano in farina.

Museo

Il Centro visite è ospitato in un vecchio mulino elettrico ristrutturato. L’esterno del Centro comprende un’area con la tipica vegetazione su substrato calcareo e porfirico e dispone di uno stagno per anfibi, di un orto con erbe medicinali e di un piccolo campo di grano.

Museo

Il Centro visite è dedicato alla geologia delle Dolomiti e all’alpinismo di Reinhold Messner. Nell’area "Meraviglie della natura" è possibile scoprire animali e erbe, pellicce di animali, uova di volatili, penne, dentature e corna.

Museo

Il Centro visite, situato nell'ex-Grand Hotel di Dobbiaco, spiega i paesaggi naturali e culturali dell'area protetta, l'attività alpinistica e turistica sviluppatasi in questo territorio e gli avvenimenti bellici avvenuti lungo il fronte dolomitico. La mostra permanente dedicata alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO illustra per quale motivo ampie aree delle Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio mondiale dell'UNESCO ed evidenzia le particolerietà geologiche e i fantastici scenari paesaggistici del Parco naturale.

Museo

Nel visitare Certosa l’impianto dell’antico convento è ancora riconoscibile. Davanti al chiostro un film della durata di 9 minuti racconta con immagini poetiche le alterne vicende storiche della certosa. Arte nella Certosa: Ogni anno, circa dalla metà di luglio alla fine di agosto, il chiostro ospita una mostra di artiste e artisti altoatesini.

Museo

Il museo espone tecnologia cinematografica e televisiva: macchine di proiezione di varie epoche, telecamere, moviole, banchi di montaggio, videoproiettori, pellicole film, ecc., nonché documenti storici, manifesti, documentari e altre testimonianze della storia del cinema nella regione. Propone rassegne cinematografiche, conferenze, attività di mediazione e didattiche e restauro film.

Museo

Il Museo Dolomythos introduce nel mondo delle Dolomiti Patrimonio naturale dell’umanità Unesco, delle quali illustra la genesi, ed esplora, presentandole, le specificità geologiche e il mondo vegetale e animale dei “monti pallidi”. Per mezzo di ricostruzioni, rappresenta inoltre i dinosauri come antichi abitanti delle Dolomiti. Ulteriori temi sono i miti e le leggende sulle Dolomiti e il mondo delle erbe. In un apposito percorso, i bambini possono intraprendere una caccia al tesoro e cercare fossili, cristalli e oro.

Museo

La mostra all'aperto Fossilia mostra i più bei reperti della zona di Meltina e testimonia i complessi fenomeni geologici avvenuti nel corso di milioni di anni. Particolarmente interessanti sono i resti fossili di alberi. Testi esplicativi e una stazione audio permettono di scoprire la mostra anche autonomamente. Visite guidate di gruppo su richiesta contattando l'Ufficio turistico di Meltina

Galleria d arte

La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica. Il connubio di arte e architettura è evidente anche nella sede progettata dagli architetti Walter Angonese e Andrea Marastoni. La Fondazione espone periodicamente parti della collezione di arte astratta e concettuale del suo fondatore e ospita mostre temporanee. Organizza attività didattiche e visite guidate, promuove residenze d'artista ed aderisce a manifestazioni intermuseali.

Museo

Con la sua imponente struttura e il labirinto di stanze, corridoi e scale, il Forte di Fortezza è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’area alpina e un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Edificato tra il 1833 e il 1838, ha vissuto alterne vicende, finché nel 2008 non è stato aperto al pubblico. Da allora ospita mostre d’arte e di architettura di portata regionale e internazionale e diverse manifestazioni. La mostra permanente "Cattedrale nel deserto" offre sguardi nella realizzazione del Forte e negli effetti che questa ha avuto sulla zona circostante. Al suo areale appartiene anche il Bunker n. 3, che si nasconde sotto un fitto strato di vegetazione in un tratto di bosco sul suo perimetro orientale e si può visitare su prenotazione.

Museo

Il GEOMuseo di Redagno, allestito nell’edificio "Peter Rosegger", situato nei pressi della chiesa di Redagno di Sopra, espone i più importanti reperti fossili provenienti dal GEOPARC Bletterbach e le sue caratteristiche rocce.

Museo

Il GEOPARC Bletterbach rientra nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco e si estende su una superficie complessiva di 818 ettari. Nel suo paesaggio unico si trovano fossili di piante e orme di sauri. Nell’areale e nel centro visitatori sono illustrate questa particolare geologia e geomorfologia.

Museo

Realizzato nel 1940-41 dal regime fascista per scopi difensivi, il bunker è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.

Galleria d arte

Il Giardino di sculture di Sieglinde Tatz Borgogno all'interno di un piccolo terreno boschivo a Pochi di Salorno è il risultato di una lunga e intensa fase creativa dell'artista. Vi si possono ammirare e toccare centinaia di figure femminili e alcune figure maschili, fatte prevalentemente di bronzo e di dimensioni diverse, alcune molto piccole, altre molto grandi, sedute, sdraiate, in piedi. Il giardino inoltre regala un panorama stupendo sulla sottostante Val d'Adige. Ulteriori informazioni presso l'Ufficio turistico Castelfeder.

Galleria d arte

Il Kunstforum Unterland - Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige/Bassa Atesina presenta, nei suoi spazi medievali sotto i portici di Egna, mostre d'arte contemporanea di caratura sia locale che internazionale. Diverse posizioni artistiche vengono presentate attraverso sei appuntamenti annuali. La galleria è diventata un punto d'incontro e di riferimento per gli operatori e amanti del settore.

Museo

Questo museo a 2.275 metri di altitudine, in cima al Plan de Corones nei pressi di Brunico, nelle Dolomiti, è dedicato alla fotografia di montagna. Il percorso si snoda su 1.800 metri quadrati e quattro piani, alla scoperta della storia della fotografia di montagna dagli inizi ad oggi, e propone opere artistiche di fotografi e fotografe da tutto il mondo, fotografie storiche, innovazioni digitali, mostre temporanee e allestimenti scenografici.

Museo

Sito nei locali della parrocchia di Lappago, il museo permette di conoscere l’acqua con tutte le sue qualità e i suoi segreti e richiama l’attenzione su ciò che è casuale e marginale, ovvero sulle piccole cose che si incontrano nella natura.

Museo

Guide con una formazione specifica sul tema del marmo presentano curiosità e informazioni interessanti sulla genesi, la storia, la pericolosa estrazione e la lavorazione dell’“oro bianco”, il pregiato marmo di Lasa. Tutti i giorni diverse visite guidate partono direttamente dalla stazione ferroviaria di Lasa.

Galleria d arte

Aperta tutto l'anno, Merano Arte presenta nei suoi 500 mq di superficie espositiva, distribuita su tre piani, le ricerche contemporanee più attuali in ambito di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, fotografia e nuovi media. La struttura è gestita dall'associazione culturale Merano Arte che in collaborazione con istituzioni pubbliche e partner privati ne organizza la programmazione.

Museo

Situato sul Plan de Corones (2275 m), al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell’Alto Adige, il MMM Corones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina che ha plasmato ed è stata plasmata in maniera decisiva da Reinhold Messner. La vista mozzafiato sulle Alpi, che si gode dall’inconfondibile edificio progettato da Zaha Hadid, è parte integrante dell'esperienza museale: lo sguardo spazia in tutte e quattro le direzioni cardinali, anche oltre i confini provinciali, dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.

Museo

Il cuore del circuito museale ideato da Reinhold Messner trova spazio tra le antica mura di Castel Firmiano, rese accessibili da una struttura moderna in vetro e acciaio. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale e i cortili della rocca, offrendo al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali raccontano lo stretto rapporto che unisce l'uomo alla montagna, l'orogenesi delle catene montuose ed il loro disfacimento, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell'alpinismo dagli inizi fino all'odierno turismo alpino.

Museo

Arroccato su un'altura nella splendida val Venosta, Castel Juval ospita il museo che Reinhold Messner ha voluto dedicare al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo la montagna è sacra, dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotteranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni. Nei pressi del museo, bello ed emozionante, si possono visitare i vigneti in pendenza dell'azienda agricola Unterortl e la trattoria Schlosswirt Juval che serve piatti tipici.

Museo

Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.

Museo

Nel Castello di Brunico, situato sulla collina a sud del capoluogo della val Pusteria, Reinhold Messner ha allestito il penultimo dei suoi sei musei dedicati alla montagna. Circondato da masi contadini, il castello ospita il museo dei popoli di montagna. Dal museo MMM Ripa (in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo) si gode una splendida vista su Plan de Corones, luogo di forte richiamo turistico, sul paesaggio rurale della valle Aurina e sulle Alpi della valle di Zillertal. Il moderno alpinismo è nato 250 anni fa, ma è da più di 10.000 anni che l'uomo abita e frequenta i rilievi montuosi. Da principio ci si recava per cacciare, poi per condurre mandrie e greggi di pascolo in pascolo, quindi vi si stabilì per lavorare la terra e allevare bestiame. Stabilitisi tra i fondali delle valli e i pascoli estivi, i popoli di montagna hanno saputo sviluppare una propria arte della sopravvivenza, una cultura che, al contrario della cultura urbana, si basa sulla responsabilità personale, sulla rinuncia al consumo, sul mutuo aiuto. È a questo modo di vivere, che solo all'osservatore superficiale può apparire diverso da luogo a luogo, che Reinhold Messner dedica il museo MMM Ripa.

Museo

Nel medioevo la miniera di Villandro era annoverata tra le aree di estrazione del minerale più significative del Tirolo. Dopo la sua chiusura all’inizio del XX secolo cadde nell’oblio. Con un faticoso lavoro, l’Associazione culturale e museale di Villandro l’ha resa nuovamente accessibile al pubblico. È possibile visitare diverse gallerie nell’ambito di visite guidate.

Museo

Il Mondo del Loden presenta ai visitatori l’intero processo che dalla pecora porta al capo di abbigliamento finito. Utensili storici raccontano la storia della produzione delle stoffe, l’attività di filatura delle donne, i viaggi dei venditori ambulanti di panni e la follatura del Loden.

Museo

La zona di Aldino era un tempo sede di innumerevoli mulini, brillatoi e pestini, poiché la coltivazione dei cereali rappresentava la più importante fonte di sostentamento. Lungo il rio Thal ora alcuni di essi, riattivati, sono accessibili al pubblico.

Galleria d arte

Nel 2017 il magistrato, imprenditore e collezionista bolzanino Josef Kreuzer donò alla Provincia di Bolzano la sua collezione di oltre 1.500 opere di circa 300 artisti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, insieme al palazzo che la ospita in pieno centro storico a Bolzano, a condizione di farne un museo accessibile al pubblico. A pianterreno è stato ricavato un ambiente per mostre temporanee d’arte, lo Spazio Eccel Kreuzer.

Museo

Il Museo Mansio Sebatum è dedicato all’insediamento romano di San Lorenzo. I reperti esposti offrono una panoramica della vita nell’antica stazione di sosta di “Sebatum”, con le sue terme, il suo mercato e i suoi scambi, oltre che dei riti funebri e del mondo delle divinità dei Romani.

Museo

Il museo espone schizzi e bozzetti dei numerosi affreschi, oltre a studi, acquerelli e lavori di grafica del famoso pittore sudtirolese Rudolf Stolz (1874–1960), nonché dipinti del fratello Albert Stolz e propone ogni anno mostre temporanee con opere di artisti prevalentemente di area tirolese.

Museo

Il museo Uomo nel tempo ripercorre la vita dell’uomo in Alto Adige dall’età della pietra fino al recente passato. Le diverse epoche sono rappresentate attraverso innumerevoli oggetti originali, esperimenti e animazioni. Mostre temporanee a cadenza annuale offrono sguardi nell’ampia collezione.

Museo

Il museo illustra la storia naturale e culturale della Val Gardena: nascita delle Dolomiti, antiche testimonianze archeologiche, una collezione di sculture lignee gardenesi, vita e opere di Luis Trenker, regista e attore di film di montagna, la tela quaresimale di San Giacomo e la camera da letto “Bierjun” del tardo Medioevo.

Museo

Sito al secondo piano della Residenza Lächler, sopra l'associazione turistica, il museo intende essere un centro di ricerca, documentazione e informazione sul costume tradizionale ("Tracht") di Castelrotto e sulla sua storia. Espone costumi tradizionali del XVIII, XIX e XX sec. e parti di essi nonché una ricca raccolta di immagini storiche. Ospita mostre temporanee, organizza visite guidate, conferenze e corsi e collabora con associazioni del settore.

Museo

In questo museo privato della famiglia Schmid, attrezzi e utensili illustrano lo sviluppo della viticoltura e della lavorazione del vino, della lotta antiparassitaria e dell’agricoltura nel Burgraviato, nonché la tradizione della produzione dello speck.

Museo

Nel museo della Collegiata l’arte sacra della chiesa, il tesoro del Duomo, i libri risalenti ai sec. XV–XVIII e una significativa raccolta di manoscritti sono testimonianza dell’attività intellettuale e spirituale della più antica Collegiata del Tirolo. Nella seconda sede, ovvero nel Convento dei Francescani (via P.-P.-Rainer 15, 39038 San Candido) invece sono esposti numerosi reperti archeologici di San Candido risalenti ai secoli dell’Impero romano e una collezione di oggetti folkloristici.

Museo

Il museo conduce in un viaggio nel passato all’interno di un’abitazione dell’antica borghesia brissinese con i suoi sontuosi rivestimenti lignei, gli affreschi unici e le originali stufe ad olle. Nella sede della Farmacia Peer si è conservato un prezioso tesoro fatto di rari oggetti, che narrano con la loro molteplicità e fantasia «l'arte di curare». Allo stesso tempo questo piccolo gioiello museale rappresenta una perla di rara bellezza per gli amanti dell’architettura e dell’arte moderna.

Museo

Il Museo della Scuola di Bolzano è stato concepito come museo aperto. Gli oggetti esposti (materiali didattici, fotografie, documenti, arredi, cartelloni) rispecchiano la storia delle tre culture di questa terra, in un incontro tra esperienze personali e vicende collettive.

Museo

Attraverso abiti, accessori, oggetti di uso quotidiano e curiosi, il Museo delle Donne descrive la storia della donna e il suo ruolo sociale ieri e oggi. Ogni anno organizza mostre temporanee su temi che riguardano le donne e manifestazioni correlate.

Museo

Situato nell’antica residenza urbana e sede degli uffici amministrativi dell’imperatore Massimiliano I, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige illustra la storia naturale e paesaggistica dell’Alto Adige, uno dei territori più multiformi d’Europa. Su una superficie espositiva di circa 1.000 mq, il museo consente di scoprire – in una sorta di viaggio nel tempo scandito da plastici, diorami e postazioni sperimentali e multimediali – i momenti più importanti delle origini della terra e della nascita e dello sviluppo dei vari ambienti naturali. Il piano terra ospita regolarmente mostre temporanee. Il museo gestisce anche il Planetario "Alto Adige" di San Valentino in Campo (Cornedo all'Isarco), vero e proprio simulatore stellare il cui sistema tecnologico permette di ricreare il moto dei pianeti e delle stelle sfruttando la tecnologia 3D.

Museo

Nel museo allestito nell’edificio della sinagoga, documenti e oggetti offrono testimonianze della comunità ebraica formatasi a Merano tra fine ‘800 e inizio ‘900 e accompagnata fino agli anni ’30 da un fiorente turismo ebraico.

Museo

Il Museo locale espone opere di arte sacra che rispecchiano le forme di devozione religiosa e artistiche del barocco e del rococò. Un gioiello particolare è il tesoro del maso Thal. Il museo conserva anche dipinti, sculture lignee, monete e medaglie provenienti da collezioni private.

Museo

Nell’antica sede del Magistrato Mercantile i preziosi oggetti d’arredo del XVIII sec., i dipinti di pittori barocchi e i documenti originali testimoniano la tradizione delle fiere di Bolzano, centro mercantile di fama internazionale.

Museo

Il museo è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca e raccolta durato diversi decenni nelle Alpi di Ziller (Aurine) e negli Alti Tauri ed espone circa 1.000 esemplari di minerali. Oltre ai più grossi quarzi affumicati trovati nella nostra regione, merita particolare attenzione un rarissimo cristallo di rocca “ritorto”, tra i più belli venuti alla luce finora e ritrovato nella miniera di Predoi. La sezione multimediale presenta la nascita dei minerali, la loro ricerca e il faticoso recupero, infine l’azione terapeutica di molti di essi.

Museo

Il museo, ampliato di recente, custodisce la collezione mineralogica composta dai famosi geodi di Tiso, cristalli di rocca e altri minerali della zona alpina, raccolti dal collezionista Paul Fischnaller. Le famiglie possono cercare geodi insieme al collezionista.

Museo

La Torre Bianca, uno dei simboli di Bressanone, ospita un museo che, a partire da vari modelli, racconta il suo significato di torre cittadina e campanaria. Propone inoltre campane in miniatura, l’interno dell’originale globo del campanile e il ruolo dei guardiani del campanile.

Museo

Il museo propone una cinquantina di opere di arte sacra, allestite con cura. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Dal 1984 il museo parrocchiale è ospitato nel granaio gotico, nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Sopra il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio.

Museo

L’attività mineraria ha caratterizzato per secoli e fino ai nostri giorni non solo il paesaggio, ma anche la vita degli abitanti delle Alpi centrali. Nell’antico Granaio di Cadipietra le mostre temporanee raccontano ai visitatori i loro volti e le loro storie. Attraverso immagini di minatori al lavoro nei secoli passati nelle miniere di Ridanna/Monteneve e di Predoi la mostra in corso “Ritratti. Gente di miniera” presenta i loro ritratti e racconta con brevi biografie la loro vita. Immagini, testi, registrazioni audio e diversi oggetti personali permettono di ridare un volto e una voce a imprenditori minerari e minatori, ma anche alle donne impiegate nella miniera.

Museo

A Predoi dal 1996 è possibile effettuare, a bordo di un trenino, una suggestiva visita guidata vestiti con elmetto e cerata alla galleria “ Sant’Ignazio”, lunga oltre 1 km. Da essa ancora oggi si estrae rame di cementazione: il particolare impianto è visibile e perfettamente funzionante. All’interno comincia l’avventuroso percorso guidato di 350 m, disseminato di rappresentazioni di scene lavorative. Il centro climatico si trova a ca. 1.100 m nel cuore della montagna e si presenta come luogo di quiete, distensione e rigenerazione.

Museo

La sede di Ridanna fu costruita 150 anni fa ed è una testimonianza unica del periodo della rivoluzione industriale. Nell’impianto di arricchimento del minerale a Masseria, dotato delle tecnologie più moderne per l’epoca, i visitatori possono toccare con mano l’intero processo di produzione grazie a macchinari funzionanti. Il più lungo sistema di trasporto minerario al mondo, composto di piani inclinati e binari per il traino con i cavalli che si estendono dal distretto in alta montagna alle gallerie di Monteneve, ma anche i grandi bacini di flottazione e i potenti macchinari fanno intuire sia le dimensioni impressionanti sia le difficoltà dell'attività estrattiva e invitano il visitatore ad un viaggio nel tempo tornando alla rivoluzione industriale in campo minerario.

Museo

Il Museo degli usi e costumi di Teodone illustra la vita della società rurale in epoca preindustriale, dal nobile al contadino fino al bracciante. Al centro si trova la residenza barocca Mair am Hof (costruita alla fine del XVII secolo) con le sale padronali e le collezioni etnografiche. Nell’area all’aperto di oltre tre ettari, i masi contadini originali, le officine degli artigiani, gli orti agricoli e gli animali domestici raccontano la vita quotidiana di una volta.

Museo

Il Museo provinciale del vino si trova nel centro di Caldaro, in quello che fu l’edificio amministrativo della signoria Caldaro-Laimburg. Il museo offre uno sguardo sulla storia della viticoltura in Alto Adige: dagli attrezzi storici che accompagnavano l’annata lavorativa del viticoltore, fino alle rappresentazioni religiose che illustrano il rapporto tra vino e religione. Nel piccolo vigneto del museo si coltivano oltre 30 vitigni diversi le cui uve si possono assaggiare in autunno.

Museo

Il bunker è un residuato degli anni '40 scavato nella roccia. Ospita una mostra sulla storia della valle dall’epoca glaciale al XX sec. e presenta, come punto informativo del Parco naturale del Gruppo di Tessa, le specificità naturali della zona. Il museo, fondato nell'aprile del 2010, da gennaio 2017 viene gestito dalla neocostituita associazione MuseumHinterPasseier.

Museo

La struttura museale Timmel_Transit è stata inaugurata nel 2018 in una ex caserma sul valico del Rombo. Essa intende integrare il Museo del Passo, che si trova in territorio austriaco, e completare il percorso dell’“Esperienza Passo Rombo” – sei piccole stazioni museali lungo la strada alpina del Passo Rombo. Attraverso immagini, pannelli e filmati con interviste a testimoni d’epoca, la mostra permanente tematizza la storia della costruzione della strada del Passo Rombo sul versante altoatesino. Timmel_Transit include anche un archivio digitale con quasi 3.000 documenti e immagini relative alla realizzazione della strada del Passo Rombo, conservato al Bunker Mooseum e in parte ancora in elaborazione.

Museo

Ciastel de Tor, famoso per la sua caratteristica torre e nel XIII secolo sede del giudizio “Thurn an der Gader”, è luogo di riferimento della cultura degli oltre 30.000 ladini, uniti nella loro identità da due elementi essenziali: la lingua derivata dal latino volgare e lo straordinario paesaggio montuoso delle Dolomiti. Dal 2001 il ?iastel ospita il Museo provinciale ladino. Esso fornisce preziose informazioni sulla geologia, archeologia, storia, lingua, sul turismo e artigianato artistico delle cinque valli ladine.

Museo

Il museo è dedicato all’orso preistorico delle caverne di 40.000 anni fa e alla geologia delle Dolomiti. Illustrano gli aspetti dell’”Ursus ladinicus” e del suo habitat numerosi reperti originali – ossa, denti, crani – e installazioni video. Nel piano interrato si trova la ricostruzione della grotta delle Conturines, luogo di ritrovamento dell’Ursus ladinicus, con una ricostruzione dell’orso delle caverne in letargo e dell’orso bruno M12 (Mico).

Museo

In occasione della costruzione del centro anziani sono venute alla luce straordinarie testimonianze di epoca romana: un edificio riccamente affrescato con sala colonnata e una massiccia struttura, probabilmente la base di un tempio o di un monumento. Ad oggi sono i resti archeologici più importanti di Pons Drusi, la Bolzano di epoca romana.

Museo

Dal 2015 il Palais Mamming Museum – che presenta le collezioni del Museo Civico di Merano – è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo barocco ristrutturato recentemente. La collezione fornisce una panoramica sull'evoluzione storica della città. Il percorso, a sviluppo circolare, ha inizio dalla preistoria e protostoria, toccando via via tutti gli ambiti, fino all’arte del XX secolo. Ciò che contraddistingue il fascino particolare di questa collezione sono anche alcuni pezzi “esotici” e curiosi, tra cui una mummia egizia, la collezione d’armi sudanesi di Slatin Pascha, una macchina da scrivere di Peter Mitterhofer e una maschera funebre di Napoleone.

Museo

Promosso dall’Autostrada del Brennero spa, il Plessi Museum è il primo spazio museale in autostrada in Italia. È segnato dalla presenza dell’installazione che l’artista Fabrizio Plessi aveva realizzato nel 2000, in occasione dell’Expo di Hannover, pensata per celebrare l’Euregio. È una scultura che unisce tre composizioni rappresentanti le province di Trento, Bolzano e Innsbruck. Il percorso espositivo raccoglie installazioni video, sculture e presenze grafico-pittoriche.

Museo

Il “Rohrerhaus”, menzionato già nel 1280 e uno dei maggiori masi della valle, è un luogo di incontro a carattere museale. Oltre a stube, cucina e un’altra piccola stube fanno parte del complesso anche il forno e il mulino.

Museo

La "serra III" di fine anni '50 della Floricoltura Schullian è l'ultima di questo tipo in Alto Adige. Al suo interno, l'artista Paul Thuile ha ideato una mostra permanente. Oggetti e fotografie d’epoca, testi, filmati e interviste presentano la storia dell’ortofrutticoltura, le vicende delle dieci più importanti ditte e famiglie che hanno fondato il settore in Alto Adige nonché ritratti dei maggiori protagonisti del suo sviluppo in questa terra negli ultimi 60 anni. Tra essi, spicca il fondatore della floricoltura che ospita l'esposizione, Franz Schullian.

Museo

Lo Speckworld Moser è situato in un edificio costruito in stile architettonico alpino e mostra la storia dello Speck. Si possono ammirare la tradizionale cucina, l’affumicatoio, l’originale mangiatoia per i maiali, l’antica siringa per le salsicce, un’antica bilancia e molti altri i utensili originali utilizzati nella produzione dello Speck. Diverse stazioni interattive e tavole informative illustrano l’antica e moderna produzione artigianale dello Speck, elargendo consigli per conservare al meglio il prodotto, per affettarlo in modo ideale e molto altro ancora. Immagini e ricette di piatti a base di Speck svelano inoltre le sue possibilità di utilizzo.

Museo

All’interno della Torre di Porta Sluderno, su due piani, sono illustrate le "Tappe di una piccola città". Temi centrali sono il commercio, la difesa, il mercato, le professioni nonché la ricostruzione e fortificazione della città di Glorenza nel XVI sec.

Museo

Un tempo residenza estiva dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio nota come Sissi, Castel Trauttmansdorff oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, il primo in tutto l’arco alpino specializzato nella storia del turismo. Il Touriseum, circondato dallo spettacolare orto botanico di Castel Trauttmansdorff, offre un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei 200 anni di tradizione turistica del Tirolo, attraverso un percorso arricchito di pannelli illustrati. Il visitatore, proiettato nel passato, rivive l’atmosfera del tempo sia dal punto di vista dei villeggianti sia da quello della popolazione locale.

Museo

Il museo è dedicato alle specificità della Val Venosta, come il sistema di irrigazione con i canali detti “Waale”, l’archeologia nel “magico triangolo retico” (siti del Ganglegg e del Tartscher Bühel) e il tema degli “Schwabenkinder” (bambini costretti a lavorare in Germania meridionale).

Museo

Nel 1905 Franz Fromm, commerciante di origini tedesche, si trasferì a Merano, dove diversi anni dopo acquistò Villa Freischütz. Essa divenne per Fromm il definitivo approdo per sé e la sua famiglia e il forziere per la sua collezione di tesori artistici raccolti con passione. È grazia a sua nipote Rosamaria Navarini (1926-2013) se questa collezione si è potuta conservare fino ai giorni nostri. Nel suo testamento, dispose che questi tesori diventassero fruibili al pubblico nella villa. Costruita nel 1909, Villa Freischütz rappresenta un significativo esempio di edificio dell’"età dell’oro" della città di cura e custodisce una varia e preziosa collezione di opere d’arte e d’arte applicata. L’intreccio degli oggetti e delle singole storie presentati nella mostra traccia un ritratto di una tipica famiglia borghese dell’epoca.

Galleria d arte

L'ar/ge kunst è il Kunstverein (Associazione artistica) di Bolzano. Il nome – un’abbreviazione di Arbeitsgemeinschaft, comunità di lavoro - indica l’obiettivo di promuovere un’idea di lavoro collettivo intorno ai linguaggi dell’arte contemporanea e alla loro relazione con discipline quali l’architettura, il design, le arti performative e il cinema. L’istituzione produce e presenta pratiche artistiche regionali, nazionali ed internazionali e, attraverso esse, conduce una ricerca critica sul ruolo dell’arte in rapporto alla sfera sociale e politica. Negli ultimi anni ar/ge kunst ha rivolto la propria indagine sull’idea di mostra come medium e ha sviluppato workshop, residenze, lecture e performance.

Museo

Il parco-museo didattico vicino al luogo di ritrovamento di Ötzi spiega come fu trovato l’Uomo venuto dal ghiaccio e come viveva 5300 anni fa. Nelle mostre spiccano le ricostruzioni delle capanne neolitiche e dell’equipaggiamento di Ötzi. A famiglie e amanti di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dei percorsi 2 e 3 (area laboratori, pontile canoa monossile e area tiro con l’arco).

Castello

Visita del castello Castel Mareccio è principalmente un centro eventi, che può essere affittato per diversi occasioni come congressi, mostre, concerti, matrimoni... Però è anche uno dei gioielli storico-artistici di Bolzano da non perdere! E può essere visitato nei giorni nei quali NON ci sono manifestazioni. Come tanti castelli medievali, anche Castel Mareccio venne ampliato nel corso del 1500. Oggi si possono vedere le sale affrescate e salendo nella torre si può ammirare il panorama a 360°. Prezzo d'ingresso: 5€ Orario per le visite: ore 9-12.45 (ultimo ingresso 12) e 14-17 (ultimo ingresso 16.15) Contattateci per maggiori informazioni: (+39) 0471 976615 oppure mareccio@mareccio.info

Castello

Arroccato su un’erta parete rocciosa sopra il comune di Appiano sulla Strada del Vino, troneggia maestoso Castel d’Appiano. Da qui, a 636 m s.l.m., lo sguardo spazia libero sull’intera Val d’Adige, l’Oltradige e la conca di Bolzano, posandosi su un idilliaco panorama in cui spiccano gli incantevoli vigneti – tratto distintivo di questo angolo dell’Alto Adige –, il profilo delle Alpi dell’Ötztal e le pallide vette delle Dolomiti. Castel d’Appiano ha alle spalle una lunga e interessante storia. Costruito nel 1130 dal conte Ulrico II, divenne presto una delle fortezze più significative e delle dimore più prestigiose della regione. Tutt’oggi, chi da vicino o da lontano osserva il castello prova un senso di soggezione alla vista del mastio pentagonale, che con i suoi 23 m di altezza si eleva verso il cielo. Nel suo nuovo ruolo di meta escursionistica distante poco meno di un’ora a piedi da Missiano, Castel d’Appiano ha moltissimo da offrire a giovani e anziani, amanti della natura e della buona tavola: dalla taverna, in cui si servono deliziosi piatti tipici, alla cappella, massima espressione della ricchezza culturale del maniero, fino al percorso per tiro con l’arco nei boschi circostanti alla rocca. Il Castello Hocheppan è aperto ogni giorno dalle ore 10.00 alle 18.00 (mercoledì giorno di riposo, ad ottobre nessun giorno di riposo). Visite guidate in italiano, tedesco e inglese da luglio ad agosto dal giovedì alla domenica, a settembre tutti i giorni tranne il mercoledì e ad ottobre fino all’8 novembre tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 16.00. In caso di pioggia le visite guidate potrebbero essere sospese! Per maggiori informazioni sulle visite guidate, si prega di contattare l’Associazione Turistica Appiano scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@eppan.com o telefonando al numero +39 0471 662206.

Castello

Sulle orme dei signori del castello in Alto Adige Il Castel Tasso a Campo di Trens presso Vipiteno è uno dei castelli medioevali meglio conservati dell'Alto Adige. È ben protetto su una collina ed è accessibile tramite un breve sentiero. Il castello fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100, fino alla metà del 13° secolo risiedeva il vescovo ministeriale che gestiva da lì la zona circostante. Nel 1469 è entrato in possesso dei Cavalieri Teutonici, fino al 1809. A seguito il castello è stato lasciato alla famiglia Thurn e Taxis, che è ancora proprietaria ed è tenuto in ottime condizioni. Particolarmente degne di nota all'interno del Castello Tasso sono la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi, la stanza verde, le cui pareti sono decorate con bellissimi affreschi, la stanza delle torture, una prigione sotterranea e la vicina chiesetta di San Zeno. Visite guidate: Il castello può essere visitato solo nell'ambito di una visita guidata. Visitabile tramite audioguida, proprio smartphone(codice QR) o informazione scritta. - Costo del biglietto: bambini fino ai 6 gratuito, dai 6 anni 7 euro, adulti 9€ - Per gruppi con più di 15 persone richiediamo una prenotazione telefonica - Durata della visita: 1 ora circa - Sabato giorno di riposo, escluso la settimana di Ferragosto - Chiuso il 1 novembre Visite guidate alta stagione: 16 luglio - 10 settembre lun, mar, mer, gio, ven, dom 09:00 - 18:00

Castello

Il Castello di Monguelfo o Welsperg è il complesso fortificato più antico tra Brunico e Lienz e si trova a pochi minuti a piedi dalla località di Monguelfo, in cima ad una collina soleggiata. Il castello fu fatto costruire nel 1140 dai fratelli Schwikher e Otto von Welsperg. La signoria Von Welsperg fu una stirpe nobiliare potente ed influente, soprattutto con il Barone Guidobold Von Welsberg, che ricevette il titolo di conte da Leopoldo I. Dal Castello di Monguelfo i Signori Von Welsperg amministravano un ampio feudo. Per quanto riguarda il castello invece, il maschio antico e molto alto risale agli anni 1126-1140 ed è senza dubbio la parte più antica del castello – era perfetto per vedere in lontananza e osservare bene il territorio circostante. Solo poco tempo dopo furono costruiti la piccola cappella romanica, un fabbricato per la servitù e il palazzo. Tra il XV e il XVI secolo l'intero complesso fu ristrutturato e ampliato più volte. Purtroppo nel 1765 un incendio ha danneggiato gravemente il castello e ne ha distrutto alcune parti. Nonostante i restauri che seguirono, in seguito il castello non fu più abitato. Oggi il Curatorio del Castello di Monguelfo si occupa del complesso ed organizza ogni estate numerosi concerti, mostre e altri eventi.

Centro culturale

La piazza della cultura è il luogo d'incontro per antonomasia fra diversi linguaggi e culture. Il Centro Trevi rappresenta questa piazza nella provincia di Bolzano, piazza di passaggio di tutta la ricchezza e varietà del nostro territorio. Una piazza coperta in cui la parola possa fluire libera e dare inizio alla discussione. La piazza della cultura dell'Alto Adige è un luogo unico dove la Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano può lavorare creando sinergie e nuovo interesse per l'intera cittadinanza. L'avvicinamento alla cultura, tramite l'incontro di diversi sguardi, va a formare una discussione costruttiva attorno a qualsiasi tema relativo ad arte, cinema, lingue, teatro, danza, musica. Tuttavia il Centro Trevi non è da pensare solamente come luogo fisico, ma anche virtuale, in quanto si impegna nell'avvicinamento alla cultura tramite i canali social. Per questo motivo, anche l'attività online - su Facebook, Instagram, Spotify e Medium - diventa parte integrante dell'esperienza collettiva.

Teatro

TidA – Il Theater in der Altstadt di Merano Dalla sperimentazione all’istituzione La storia del Theater in der Altstadt ha inizio nel secolo scorso ed è nata dal sogno di uno studente di ritorno da Vienna e dal suo incontro con un gruppo di irriverenti e coraggiosi teatranti amatoriali. Erano tempi di cambiamenti sociali e di forti tensioni artistiche e creative. Furono inizi pieni di entusiasmo e di uno spirito innovatore. La strada è stata lunga e a volte impervia, ma il risultato è ragguardevole…

Cinema

La nostra associazione, nata alla fine degli anni settanta, attualmente gestisce un cinema a 3 sale a Bolzano, con programmazione giornaliera. L’offerta cinematografica si concentra principalmente sui film d’essai, presentati in lingua italiana, tedesca e nella versione originale con sottotitoli.

Teatro

Per un lungo periodo il gruppo della "Kleinkunstszene” di Bolzano ha cercato una nuova sede adeguata alle proprie esigenze. Aveva già organizzato con grande successo numerose produzioni teatrali come "Wilhelm Tell” e "Frank und Stein”, così come cinque edizioni del Festival Cabarena nel cortile del Museo d’arte moderna. Vi era quindi il desiderio di trovare un luogo adeguato alle proprie esigenze. Ed in effetti, dopo lunghe ricerche, venne trovato un luogo adatto. Si trattava della cantina a volta di un magazzino di ferramenta in via Argentieri, 19 nel cuore della città vecchia. Il 10 maggio del 1996 il Piccolo Teatro Carambolage venne ufficialmente inaugurato. I membri fondatori sono Gabi Veit (presidente dal 1996 al 2008), Erwin Egger, Günther Gramm e Manfred Schweigkofler. Sin dall’inizio si sono avvicendate sul palcoscenico del Carambolage rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Un programma musicale selezionato, l’accogliente atmosfera e la buona acustica del Piccolo Teatro hanno fatto il resto ed avvicinato al Carambolage anche un pubblico di lingua italiana. Il Piccolo Teatro Carambolage organizza circa 100 rappresentazioni ogni stagione ed offre al proprio pubblico un programma ricco e molto diversificato. Ogni anno sono circa 8.000 gli spettatori che frequentano il Piccolo Teatro e fruiscono di questa offerta culturale così variegata: cabaret, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre e serate letterarie.

Sala polifunzionale

Cosa facciamo? Facciamo tutto ciò che le fiere hanno sempre fatto e che devono fare anche in futuro: facciamo convergere domanda e offerta di un settore produttivo. Tutto qui. Ma per quanto semplice possa sembrare, in realtà è un compito assai complesso, poiché occorre fare in modo che gli espositori giusti incontrino i visitatori giusti, creando un’atmosfera che favorisca lo scambio di idee ed elaborando un programma di informazione che dia valore aggiunto al settore e proponga modi nuovi per affrontare problemi condivisi. Ogni anno alle nostre rassegne oltre 3.000 espositori incontrano più di 230.000 visitatori! Come tutti i compiti difficili, non sempre riesce alla perfezione ma ogni volta lo affrontiamo con tutta la nostra passione per l’attività fieristica e ponendo in primo piano le esigenze dei clienti con correttezza e tempestività, e "last but not least" con simpatia. Siamo un’impresa amministrata in base ai criteri di gestione di un’azienda privata, ma tenendo ben presenti gli obiettivi dei nostri azionisti principali. Ci consideriamo quindi un’impresa di proprietà pubblica, non ispirata a mere finalità di lucro, ma consapevole di essere parte integrante dell’infrastruttura economica del proprio territorio e di doverla promuovere. Da diversi decenni siamo punto d’incontro e interlocutori essenziali per le imprese altoatesine e ci adoperiamo per fornire un contributo attivo allo sviluppo di nuovi settori di competenza per il tessuto produttivo del territorio. Abbiamo una spiccata sensibilità per le nuove tendenze e i mercati che ne possono scaturire: le nostre fiere e i nostri congressi vertono infatti sulle punte di diamante dell'economia locale, che contribuiamo a far crescere. Due esempi per tutti: la melicoltura o l’edilizia sostenibile. Come Fiera Bolzano siamo gli eredi di una tradizione di scambio di beni e di idee nell'arco alpino antica di secoli, se non di millenni. Oggi diamo continuità a questa tradizione nel contesto bilingue e biculturale dell’Alto Adige, a cavallo delle aree economiche e produttive germanofone e italiane, creando opportunità concrete per diffondere conoscenze e professionalità fra il Nord e il Sud dell’Europa. Nelle rassegne fieristiche che organizziamo fuori provincia – in Italia centrale e meridionale così come in Cina – diventiamo ambasciatori dell’Alto Adige, comunicando all'esterno le nostre competenze d’eccellenza.

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