Utente : martin_inside

Eventi di : martin_inside

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Theatre
Sabato, 31 Mag 2025 19:00

Regia: Giacomo Sagripanti Cast: Aigul Akhmetshina, Jack Swanson, Andrey Zhilikhovsky Durata: 215' Musica di: Gioachino Rossini Cantato in italiano (con sottotitoli in tedesco) Amore, astuzia e bugie. Da queste premesse, Rossini ha creato un capolavoro pieno di vivacità, comicità di situazione e umorismo musicale. La storia del parrucchiere più famoso di tutti i tempi è considerata un'importante opera buffa. L'opera, famosa per le sue numerose melodie orecchiabili, offre ad Aigul Akhmetshina l'opportunità di dimostrare non solo di brillare nel suo ruolo preferito di Carmen, ma anche di avere uno straordinario talento comico.

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Theatre
Sabato, 17 Mag 2025 19:00

Regia: Yannick Nézet-Séguin Cast: Elza van den Heever, Peter Mattei, Gerhard Siegel Durata: 135' Musica di: Richard Strauss Cantata in tedesco (con sottotitoli in tedesco) In questa nuova produzione di Claus Guth, uno dei maggiori registi d'opera europei, la storia biblica di Salomè di Strauss assume un sapore psicologicamente sensibile, ricco di simbolismi e sottili sfumature. Il soprano Elza van den Heever è al centro della scena nel ruolo dell'antieroina disturbata che esige la testa di Jochanaan, cantata dal beniamino del pubblico Peter Mattei.

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Theatre
Sabato, 26 Apr 2025 19:00

Regia: Joana Mallwitz Cast: Federica Lombardi, Olga Kulchynska, Marianne Crebassa Durata: 235' Musica di: Wolfgang Amadeus Mozart Cantato in italiano (con sottotitoli in tedesco) Figaro mostra l'arte di Mozart all'apice delle sue capacità. La musica non è semplicemente bella, ma contiene anche profondità psicologica e sottile umorismo. Mozart ha creato persone autentiche con tutte le loro contraddizioni, pulsioni, desideri, paure e speranze. Richard Eyre ambienta questa vivace produzione in una villa sivigliana dei dorati anni Venti.

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Giovedì, 24 Apr 2025 09:30-18:30 |
L'evento si tiene dal 24 Apr 2025 al 27 Apr 2025

La più amata in Regione Camping, Vacanze, Food, Sport e Garden: questa è Tempo Libero. - Ami il tuo tempo libero? In montagna e all'aria aperta? Ami il campeggio, lo sport e cerchi nuove ispirazioni? Non sai ancora dove trascorrere le vacanze e sei alla ricerca di idee e offerte? Vuoi rinnovare la casa e il giardino con qualcosa di diverso? - Da noi in fiera trovi tutte le novità della prossima estate per le vacanze, il campeggio, l’outdoor, la casa e il giardino – non c’è modo migliore per riscoprire il piacere di fare shopping. - Un'atmosfera leggera con attrazioni per grandi e piccoli, aromi da acquolina in bocca e musica dal vivo fanno riaffiorare la voglia di sentirsi coccolati. - Non vediamo l'ora di condividere questa esperienza con te! 4 giorni 4.000 Alperia Sport Heroes 43.000 visitatori* 100% divertimento Tempo Libero è... Food Specialità culinarie nel padiglione, il meglio dello Street food in area scoperta: Tempo Libero è anche una festa del gusto con mille delizie - perfetta per avviare la bella stagione. Sport Tempo Libero da sempre ama lo sport, e lo sport ama Tempo Libero! Tornano gli Alperia Sport Hero, le associazioni sportive e tante occasioni di fare movimento. Young Spazio al Gaming con tornei e sfide eccezionali, oltre che all'arte e alla cultura giovanile - insomma: più spazio alle nostre generazioni future e a tutto ciò che muove il loro mondo.

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Theatre
Domenica, 13 Apr 2025 16:30

Luci della Ribalta in collaborazione con Fabrizio De André Ensemble A Forza di Essere Vento Il gruppo “Fabrizio De André Ensemble” nasce da una comune passione per il grande cantautore genovese. Lo spettacolo è un coinvolgente percorso, a cavallo tra musica, teatro e poesia, che comprende note biografiche, digressioni, aneddoti, immagini e incursioni narrative legate ai brani più significativi. Sul palcoscenico si incontrano artisti provenienti da diverse località e con diverse influenze musicali. Vengono proposti arrangiamenti originali e, naturalmente, ispirati a diversi periodi del percorso musicale di Fabrizio De André. Lo spettacolo “A Forza di Essere Vento” è stato accolto dal pubblico con grandissimo entusiasmo ed è già stato parte di calendari di grande rilievo quali Rocce Rosse Blues Festival, Musica sulla Bocche Jazz Festival, Folkest, solo per citarne alcuni. In una occasione speciale, tra il ricordo della nascita e del 25° anniversario della scomparsa di Faber, la “Fabrizio De André Ensemble” proseguirà con entusiasmo questo fantastico viaggio musicale….per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.

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Domenica, 16 Mar 2025 16:30

Oh ... che bel teatro! - "25^ RASSEGNA TEATRALE "TEATRO IN PINETA" Compagnia Teatrale “Piccolo Teatro Pineta APS” - Pineta di Laives (BZ) Presenta “MENO MALE CHE OGGI E’ VENERDÌ” di Sergio Marolla Regia di Angelo Torrice La quotidianità della famiglia Lo Piccolo, scorre via normalmente accompagnata dai ricordi del passato e dalle piacevoli vicende giovanili. Tutto questo, fino a quando inattese ed esilaranti situazioni, rendono la vita, della famiglia stessa, sì frenetica e con le solite tensioni familiari, ma anche ricche di divertenti momenti imbarazzanti e carichi di sana comicità. L’arrivo di una bizzarra e grottesca figura, è portatrice del più “pazzesco” stravolgimento surreale della vita dei due protagonisti Luigi e Ortensia. Le loro sicurezze, desideri, bramosie di successo, vengono tutte messe in discussione quando, entrambi, si accorgono che non sono più loro, o meglio sono sempre loro ma in un corpo diverso, in un corpo che non è più quello che hanno avuto fino a quel momento. La loro vita è irrazionalmente stravolta. Le certezze di entrambi, diventano paura, assumono aspetti totalmente differenti dalla realtà. L’avidità e la povertà d’animo che avevano contraddistinto, fino a quel momento, la loro personalità si trasformano nel terrore di perdere tutto quello che avevano costruito, ognuno, nel proprio mondo quotidiano. Infatti all’improvviso, le parti si sono invertite, e ognuno dovrà cercare di gestire la propria vita nel corpo dell’altro. Le abilità sono, inevitabilmente, diventate di totale incapacità. E allora, rassegnati, capiscono che la vita adesso scorre su un binario diverso, inaspettato, questo potrà essere, paradossalmente, un nuovo punto di partenza, un modo per poter ricominciare da capo, lavorando per una vita diversa, una vita, forse, migliore. E il destino che ha giocato, loro, un brutto scherzo, può ribaltare tutto e ripensare a dare la giusta importanza ai veri valori della loro vita!......Ma si accorgono che, quella, non è la loro vita……non è quello che, in realtà, volevano....è tutto, così, fortemente impossibile, surreale, irrazionale!........Non è il Mondo che cercavano e, a questo punto, c’è solo un‘unica soluzione.......

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Sabato, 15 Mar 2025 18:00

Regia: Susanna Maelkki Cast: Lise Davidsen, David Butt Philip, René Pape Durata: 185' Musica di: Ludwig van Beethoven Cantata in tedesco (con sottotitoli in tedesco) L'insolita struttura, la meravigliosa partitura e l'aura vitale rendono l'unica opera di Beethoven un'esperienza unica e un inno alla libertà e alla dignità umana. Tutti i personaggi, da quelli terreni a quelli sublimi, sono immediatamente riconoscibili dalla loro musica individuale. Gli amanti delle grandi voci potranno rivedere Lise Davidsen nel ruolo della coraggiosa Leonora e René Pape in quello del gioviale Rocco!

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Venerdì, 14 Mar 2025 09:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 14 Mar 2025 al 16 Mar 2025

Civil Protect: la sicurezza delle persone al centro - Civil Protect, fiera internazionale per protezione civile, antincendio ed emergenza, è la piattaforma in Italia che mette al centro la sicurezza delle persone e raccoglie tutte le soluzioni per prevenire, informare, reagire e soccorrere. - Civil Protect si rivolge a decision-maker, responsabili di enti pubblici e corpi di soccorso, associazioni, addetti alla sicurezza, operatori, volontari e alla cittadinanza che intende informarsi sul sistema di protezione civile locale, regionale e nazionale. - Civil Protect è una piattaforma per le organizzazioni di soccorso che rende possibile lo scambio tra aziende, addetti e istituzioni, trattando tematiche inerenti alle sfide climatiche, tecnologiche e di risorse umane. - Sensibilizzare, Informare, Presentare – i tre pilastri di Civil Protect! 150 espositori nazionali e internazionali 10.000 visitatori da tutto il territorio nazionale TUTTE le novità del settore 100% ACTION! esercitazioni, presentazioni, convegni

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Theatre
Domenica, 09 Mar 2025 16:30

La Compagnia Piccola Ribalta di Civitanova Marche I PERSIANI di Eschilo Regia di Antonio Sterpi Scrisse Pavese: "… anche vinto il nemico è qualcuno, che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo, dare una voce a questo sangue, giustificare che l’ha sparso. Guardare certi morti è umiliante (...) al posto del morto potremmo essere noi: non ci sarebbe differenza, e se viviamo lo dobbiamo al cadavere imbrattato. Per questo ogni guerra è una guerra civile: ogni caduto somiglia a chi resta, e gliene chiede ragione". Questo pensiero è stato la guida che ha condotto il lavoro su I Persiani: mettersi dalla parte del vinto, di colui che non avrebbe avuto voce nella narrazione, collocarlo sul palco e porre il vincitore del conflitto seduto nella parte assegnata al pubblico. Eschilo ci parla per la prima volta dello scontro tra Asia e Europa, tra dittatura e democrazia, ci parla del mancato rispetto della natura e della potenza dell'intelletto che vince sulla forza bruta. Sono tematiche drammaturgicamente dirompenti ed emozionanti che si presentano a noi con sconcertante modernità. Per questo si è voluto mantenere un'impostazione atemporale per costumi, recitazione e scelta musicale. Così pure lo studio scenografico di Luigi Ciucci ha permesso di mantenere alcuni elementi tipici della tragedia greca riportando, nel contempo, l'idea della tridimensionalità, elemento questo, che contraddistingue il teatro del novecento. L'intento di avvicinare al nostro quotidiano un mondo tanto lontano, ci induce a riflettere, ad interrogarci sui mali che ancora albergano nell’animo umano.

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Theatre
Venerdì, 07 Mar 2025 20:45

> Gianluca Iocolano > atto unico di e con Gianluca Iocolano> regia Gianluca Iocolano > consulenza alla regia Marta Dalla Via > musiche Raffaele Barberio "Echter Walscher Südtiroler" è il nuovo testo di Gianluca Iocolano, l’autore sudtirolese più italico che ci sia. Lo spettacolo parla dei paradossi legati all’Alto Adige, terra che si racconta sempre come idilliaca, di benessere, come esempio di convivenza e integrazione, ma che pare nascondere diversi scheletri nell’armadio. Il titolo provocatorio parte dalla storia personale dell’autore-attore che da altoatesino di madrelingua italiana ha sempre dovuto fare i salti mortali per essere riconosciuto come “sudtirolese autentico” dalla comunità tedesca. Non ci sono certificazioni linguistiche o citazioni dalle fiabe delle Dolomiti che tengano! Un racconto tortuoso, bizzarro e a volte tragicomico in bilico tra italiche radici familiari, e usi e costumi sudtirolesi. Lo spettacolo intreccia diversi stili: il teatro di narrazione, il teatro canzone e qualche momento di cabaret o stand up. Un sali scendi tra risate e momenti più delicati e seriosi, senza perdere mai leggerezza. Il tappeto musicale e l’accompagnamento alle canzoni sarà a cura del talentuoso chitarrista Raffaele Barberio. SERATA DI PREMIAZIONE DEL CONCORSO

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Theatre
Venerdì, 21 Feb 2025 20:45

> Gruppo teatrale Stabile - TEATRO MIO - Vico Equense (NA) > due atti in dialetto napoletano di Bruno Alvino > regia Bruno Alvino L’amore per il teatro, o meglio la passione per il mestiere dell’attore, fa da filo conduttore in questa storia. Una storia raccontata attraverso l’esasperazione grottesca dei personaggi e degli avvenimenti. La vicenda si svolge in un Circolo abbastanza originale, il C.A.Z. ovvero “Circolo Amici Zitelloni.” Al centro dei fatti un attore mancato, Oscar Da Bagno, che ha trovato lavoro presso una strana agenzia di servizi che fornisce attori per finti personaggi nelle più disparate situazioni. Per questa sua strana professione Oscar, ingenuo e bonaccione, subisce il dileggio dei soci del circolo. I frequentatori del Circolo, chiaramente tutti zitelloni fanno da personaggi e da interpreti in una farsa nella farsa, generata in seguito ad una idea burlesca di uno dei personaggi. Ma fermiamoci qui, sarebbe un peccato svelare i dettagli di questa divertentissima, fantasiosa commedia.

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Kids
Giovedì, 20 Feb 2025 17:0019:30

Anouk: Das Kindermusical für die ganze Familie ist im Februar 2025 zu Gast in Südtirol. ANOUK, das Kindermusical für die ganze Familie. Basierend auf den beliebten Kinderbüchern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay entsteht derzeit eine beeindruckende Inszenierung für Kinder ab vier Jahren. Anouk ist ein liebenswertes und hilfsbereites Mädchen. Es gibt jedoch eine Sache, die sie überhaupt nicht mag: Schlafengehen! Umso erstaunter sind ihre Eltern, als Anouk plötzlich voller Vorfreude abends ins Bett geht. Was sie nicht wissen: Jede Nacht öffnet sich eine magische Tür zu einer Welt voller Fantasie und Abenteuer für Anouk. Sie erlebt aufregende Abenteuer, begleitet Piraten auf Schatzsuche, meistert Herausforderungen im Dschungel und trifft bunte Charaktere auf dem Jahrmarkt. Dabei knüpft Anouk neue Freundschaften und steht anderen Kindern in schwierigen und herausfordernden Situationen bei. Wenn sie am nächsten Tag von ihren nächtlichen Abenteuern erzählt, sagen ihre Eltern immer: “Schatz, das hast du alles nur geträumt!” Doch Anouk hat “Beweise” dafür, dass das nicht so ist. Und ihre Oma scheint mehr darüber zu wissen… Mit Kinderliedern von Peter Maffay ANOUK – Das Kindermusical entführt große und kleine Entdecker in eine fantasievolle Welt voller Abenteuer, in der alles möglich scheint. Mit ihren Charakteren und faszinierenden Schauplätzen beflügelt die Bühnenadaption die Vorstellungskraft und stärkt den Glauben an die Kraft der Träume. Das Spielbuch stammt aus der Feder von Georg Veit und Hendrikje Balsmeyer, während Peter Maffay und sein Team für die musikalische Gestaltung verantwortlich sind. Als Herzstück des Musicals werden zehn mitreißende und niveauvolle Kinderlieder von Peter Maffay & Freunden entstehen, die zum Großteil eigens für diese Produktion komponiert werden und zur einzigartigen Atmosphäre beitragen. Das Publikum wird in eine Welt voller Fantasie und Abenteuer entführt, in der Freundschaft, Mut und Toleranz im Mittelpunkt stehen. Die Bühnenadaption bleibt den erfolgreichen Kinderbüchern treu und transportiert deren wertvolle Botschaften. Das Bühnenbild verbindet traditionelle und moderne Elemente. Die fantasievollen Kostüme ermöglichen es den sechs Darstellern, in über 20 verschiedene Rollen zu schlüpfen. Ein ausgeklügeltes Lichtdesign hebt die Handlung hervor und schafft eine beeindruckende Atmosphäre. Nach den gleichnamigen Kinderbuch-Bestsellern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay. Text: Georg Veit & Hendrikje Balsmeyer, Musik: Peter Maffay & Freunde.

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Mercoledì, 19 Feb 2025 17:0019:30

Anouk: Das Kindermusical für die ganze Familie ist im Februar 2025 zu Gast in Südtirol. ANOUK, das Kindermusical für die ganze Familie. Basierend auf den beliebten Kinderbüchern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay entsteht derzeit eine beeindruckende Inszenierung für Kinder ab vier Jahren. Anouk ist ein liebenswertes und hilfsbereites Mädchen. Es gibt jedoch eine Sache, die sie überhaupt nicht mag: Schlafengehen! Umso erstaunter sind ihre Eltern, als Anouk plötzlich voller Vorfreude abends ins Bett geht. Was sie nicht wissen: Jede Nacht öffnet sich eine magische Tür zu einer Welt voller Fantasie und Abenteuer für Anouk. Sie erlebt aufregende Abenteuer, begleitet Piraten auf Schatzsuche, meistert Herausforderungen im Dschungel und trifft bunte Charaktere auf dem Jahrmarkt. Dabei knüpft Anouk neue Freundschaften und steht anderen Kindern in schwierigen und herausfordernden Situationen bei. Wenn sie am nächsten Tag von ihren nächtlichen Abenteuern erzählt, sagen ihre Eltern immer: “Schatz, das hast du alles nur geträumt!” Doch Anouk hat “Beweise” dafür, dass das nicht so ist. Und ihre Oma scheint mehr darüber zu wissen… Mit Kinderliedern von Peter Maffay ANOUK – Das Kindermusical entführt große und kleine Entdecker in eine fantasievolle Welt voller Abenteuer, in der alles möglich scheint. Mit ihren Charakteren und faszinierenden Schauplätzen beflügelt die Bühnenadaption die Vorstellungskraft und stärkt den Glauben an die Kraft der Träume. Das Spielbuch stammt aus der Feder von Georg Veit und Hendrikje Balsmeyer, während Peter Maffay und sein Team für die musikalische Gestaltung verantwortlich sind. Als Herzstück des Musicals werden zehn mitreißende und niveauvolle Kinderlieder von Peter Maffay & Freunden entstehen, die zum Großteil eigens für diese Produktion komponiert werden und zur einzigartigen Atmosphäre beitragen. Das Publikum wird in eine Welt voller Fantasie und Abenteuer entführt, in der Freundschaft, Mut und Toleranz im Mittelpunkt stehen. Die Bühnenadaption bleibt den erfolgreichen Kinderbüchern treu und transportiert deren wertvolle Botschaften. Das Bühnenbild verbindet traditionelle und moderne Elemente. Die fantasievollen Kostüme ermöglichen es den sechs Darstellern, in über 20 verschiedene Rollen zu schlüpfen. Ein ausgeklügeltes Lichtdesign hebt die Handlung hervor und schafft eine beeindruckende Atmosphäre. Nach den gleichnamigen Kinderbuch-Bestsellern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay. Text: Georg Veit & Hendrikje Balsmeyer, Musik: Peter Maffay & Freunde.

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Martedì, 18 Feb 2025 17:0019:30

Anouk: Das Kindermusical für die ganze Familie ist im Februar 2025 zu Gast in Südtirol. ANOUK, das Kindermusical für die ganze Familie. Basierend auf den beliebten Kinderbüchern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay entsteht derzeit eine beeindruckende Inszenierung für Kinder ab vier Jahren. Anouk ist ein liebenswertes und hilfsbereites Mädchen. Es gibt jedoch eine Sache, die sie überhaupt nicht mag: Schlafengehen! Umso erstaunter sind ihre Eltern, als Anouk plötzlich voller Vorfreude abends ins Bett geht. Was sie nicht wissen: Jede Nacht öffnet sich eine magische Tür zu einer Welt voller Fantasie und Abenteuer für Anouk. Sie erlebt aufregende Abenteuer, begleitet Piraten auf Schatzsuche, meistert Herausforderungen im Dschungel und trifft bunte Charaktere auf dem Jahrmarkt. Dabei knüpft Anouk neue Freundschaften und steht anderen Kindern in schwierigen und herausfordernden Situationen bei. Wenn sie am nächsten Tag von ihren nächtlichen Abenteuern erzählt, sagen ihre Eltern immer: “Schatz, das hast du alles nur geträumt!” Doch Anouk hat “Beweise” dafür, dass das nicht so ist. Und ihre Oma scheint mehr darüber zu wissen… Mit Kinderliedern von Peter Maffay ANOUK – Das Kindermusical entführt große und kleine Entdecker in eine fantasievolle Welt voller Abenteuer, in der alles möglich scheint. Mit ihren Charakteren und faszinierenden Schauplätzen beflügelt die Bühnenadaption die Vorstellungskraft und stärkt den Glauben an die Kraft der Träume. Das Spielbuch stammt aus der Feder von Georg Veit und Hendrikje Balsmeyer, während Peter Maffay und sein Team für die musikalische Gestaltung verantwortlich sind. Als Herzstück des Musicals werden zehn mitreißende und niveauvolle Kinderlieder von Peter Maffay & Freunden entstehen, die zum Großteil eigens für diese Produktion komponiert werden und zur einzigartigen Atmosphäre beitragen. Das Publikum wird in eine Welt voller Fantasie und Abenteuer entführt, in der Freundschaft, Mut und Toleranz im Mittelpunkt stehen. Die Bühnenadaption bleibt den erfolgreichen Kinderbüchern treu und transportiert deren wertvolle Botschaften. Das Bühnenbild verbindet traditionelle und moderne Elemente. Die fantasievollen Kostüme ermöglichen es den sechs Darstellern, in über 20 verschiedene Rollen zu schlüpfen. Ein ausgeklügeltes Lichtdesign hebt die Handlung hervor und schafft eine beeindruckende Atmosphäre. Nach den gleichnamigen Kinderbuch-Bestsellern von Hendrikje Balsmeyer und Peter Maffay. Text: Georg Veit & Hendrikje Balsmeyer, Musik: Peter Maffay & Freunde.

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Music
Domenica, 16 Feb 2025 20:00

ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA auf die Bühne! Die ABBA – Mamma Mia and much more Show präsentiert dem Publikum energiegeladene und authentische Interpretationen, die den kultigen Sound von ABBA wiedergeben. Freuen Sie sich auf einen zauberhaften, unvergesslichen Abend! EINDRUCKSVOLLE UND STIMMUNGSSTARKE PERFORMANCE ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA in einer energiegeladenen und beeindruckenden Show auf die Bühne, die das Publikum begeistern und mitreißen wird! Hits wie „Waterloo“, „Fernando“, „Money Money”, “Dancing Queen”, “Mamma Mia” und viele mehr werden für einen unvergesslichen Abba Konzertabend sorgen. Das Publikum wird in die 1970er und 80er Jahre zurückversetzt, während es zu diesen unvergesslichen Klassikern mitsingt und tanzt Perfekt aufeinander eingespielte internationale Darsteller und Sänger schlüpfen in die Rolle von Agnetha – Anni Fried – Benny und Björn und präsentieren eindrucksvoll und stimmungsstark in einer zweistündigen Show alle Abba Hits der vergangenen 50 Jahre! “ABBA Musik ist unglaublich mitreißend und macht so viel Spaß, und wir lieben es, das mit dem Publikum zu teilen. Wir können es kaum erwarten, alle mit uns tanzen und mitsingen zu sehen.” (PURA VIDA MUSICAL ENTERPRISES) GLAMOURÖS, AUSGEFALLEN, ZAUBERHAFT Ein ausgefeiltes Licht- uns Soundkonzept sowie wunderschöne glamouröse Kostüme sorgen für eine authentische Performance im Stile der Originale. Die legendäre schwedische Kultband hat bis heute nichts von ihrer Anziehungskraft eingebüßt und vereint alle Generationen in einem unvergesslichen Konzertabend.

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Theatre
Domenica, 16 Feb 2025 16:30

Oh ... che bel teatro! - "25^ RASSEGNA TEATRALE "TEATRO IN PINETA" Filodrammatica di Ora – (BZ) Presenta “UNA CASA DI PAZZI” Due atti di Roberto D’alessandro Regia di Angelo Melchiori Il vecchio padre muore e lascia solo Remigio, disabile psichico, e Attanasio giura al padre sul letto di morte che si sarebbe occupato di suo fratello. Si trasferisce nella casa del vecchio padre con la moglie Maria Alberta con la quale è profondamente in crisi. A complicare la situazione si presenta Gina che abita al piano di sotto. È vedova e quando vede Attanasio se ne innamora. Maria Alberta alla fine deciderà di abbandonare il marito accollandogli una cartella di Equitalia relativa ad un negozio che gestivano insieme. Ad Attanasio non resterà che… Gag e situazioni comiche in una storia di grande divertimento che è, allo stesso tempo, una riflessione sulla pazzia e su come è vissuta tra le pareti domestiche ad oltre 30 anni dalla legge Basaglia.

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Sabato, 15 Feb 2025 20:00

ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA auf die Bühne! Die ABBA – Mamma Mia and much more Show präsentiert dem Publikum energiegeladene und authentische Interpretationen, die den kultigen Sound von ABBA wiedergeben. Freuen Sie sich auf einen zauberhaften, unvergesslichen Abend! EINDRUCKSVOLLE UND STIMMUNGSSTARKE PERFORMANCE ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA in einer energiegeladenen und beeindruckenden Show auf die Bühne, die das Publikum begeistern und mitreißen wird! Hits wie „Waterloo“, „Fernando“, „Money Money”, “Dancing Queen”, “Mamma Mia” und viele mehr werden für einen unvergesslichen Abba Konzertabend sorgen. Das Publikum wird in die 1970er und 80er Jahre zurückversetzt, während es zu diesen unvergesslichen Klassikern mitsingt und tanzt Perfekt aufeinander eingespielte internationale Darsteller und Sänger schlüpfen in die Rolle von Agnetha – Anni Fried – Benny und Björn und präsentieren eindrucksvoll und stimmungsstark in einer zweistündigen Show alle Abba Hits der vergangenen 50 Jahre! “ABBA Musik ist unglaublich mitreißend und macht so viel Spaß, und wir lieben es, das mit dem Publikum zu teilen. Wir können es kaum erwarten, alle mit uns tanzen und mitsingen zu sehen.” (PURA VIDA MUSICAL ENTERPRISES) GLAMOURÖS, AUSGEFALLEN, ZAUBERHAFT Ein ausgefeiltes Licht- uns Soundkonzept sowie wunderschöne glamouröse Kostüme sorgen für eine authentische Performance im Stile der Originale. Die legendäre schwedische Kultband hat bis heute nichts von ihrer Anziehungskraft eingebüßt und vereint alle Generationen in einem unvergesslichen Konzertabend.

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Theatre
Venerdì, 14 Feb 2025 20:30

I passi a due più famosi tratti dal grande repertorio, rivivono in The Great Pas de Deux, spettacolo portato in scena dal Balletto di Siena. Da Don Chisciotte a La Bella Addormentata, da Lo Schiaccianoci a Il Corsaro, da Diana e Atteone a Esmeralda a Giselle: momenti di danza intensi e indimenticabili si susseguono in uno spettacolo che incanta il pubblico di ogni generazione. Il Balletto di Siena è una realtà artistica dinamica, attiva dal 2011 a livello internazionale, con spettacoli che affiancano accuratezza tecnica e uno stile di movimento carico di eleganza e passione. Grazie alle forti basi tecniche e interpretative dei suoi danzatori, il Balletto di Siena porta in scena ed alterna, senza soluzione di continuità, produzioni classiche e nuovi spettacoli dal linguaggio prettamente contemporaneo. Grazie alla collaborazione con coreografi di talento, e alla ricerca drammaturgica e coreografica del Maestro Marco Batti, negli anni è riuscito a creare la sua cifra stilistica ben riconoscibile, apprezzata dal pubblico di tutto il mondo. riallestimento coreografico Marco Batti musica P. I. Čajkovskij, A. Adam, D.Auber, L. Minkus, R. Drigo, C. Pugni costumi Jasha Atelier light design Michele Forni produzione Balletto di Siena durata: 90 minuti - in due atti

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Venerdì, 14 Feb 2025 20:00

ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA auf die Bühne! Die ABBA – Mamma Mia and much more Show präsentiert dem Publikum energiegeladene und authentische Interpretationen, die den kultigen Sound von ABBA wiedergeben. Freuen Sie sich auf einen zauberhaften, unvergesslichen Abend! EINDRUCKSVOLLE UND STIMMUNGSSTARKE PERFORMANCE ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA in einer energiegeladenen und beeindruckenden Show auf die Bühne, die das Publikum begeistern und mitreißen wird! Hits wie „Waterloo“, „Fernando“, „Money Money”, “Dancing Queen”, “Mamma Mia” und viele mehr werden für einen unvergesslichen Abba Konzertabend sorgen. Das Publikum wird in die 1970er und 80er Jahre zurückversetzt, während es zu diesen unvergesslichen Klassikern mitsingt und tanzt Perfekt aufeinander eingespielte internationale Darsteller und Sänger schlüpfen in die Rolle von Agnetha – Anni Fried – Benny und Björn und präsentieren eindrucksvoll und stimmungsstark in einer zweistündigen Show alle Abba Hits der vergangenen 50 Jahre! “ABBA Musik ist unglaublich mitreißend und macht so viel Spaß, und wir lieben es, das mit dem Publikum zu teilen. Wir können es kaum erwarten, alle mit uns tanzen und mitsingen zu sehen.” (PURA VIDA MUSICAL ENTERPRISES) GLAMOURÖS, AUSGEFALLEN, ZAUBERHAFT Ein ausgefeiltes Licht- uns Soundkonzept sowie wunderschöne glamouröse Kostüme sorgen für eine authentische Performance im Stile der Originale. Die legendäre schwedische Kultband hat bis heute nichts von ihrer Anziehungskraft eingebüßt und vereint alle Generationen in einem unvergesslichen Konzertabend.

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Theatre
Domenica, 09 Feb 2025 16:30

Il Teatro delle Forchette di Forli’ ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett Regia Stefano Naldi Aspettando Godot, dramma volendo anche comico-grottesco, associato al cosiddetto teatro dell’assurdo e costruito intorno alla condizione dell’attesa è un’opera teatrale che venne scritta da Samuel Beckett verso la fine degli anni quaranta. Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione, spesso esistenziale, in cui si aspetta un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e in cui di solito chi l’attende non fa nulla affinché questo si realizzi, vedi appunto i due barboni protagonisti che si limitano ad aspettare sulla panchina invece di avviarsi incontro a Godot. Spesso la critica nel tempo ha dato a Godot una sorta di rappresentanza di un qualche Dio dominante,anche se lo stesso Beckett rinnegò da subito questa interpretazione,Qua il regista Stefano Naldi invece tocca una nota sonora tenuta in sordina nel testo da Beckett, dove non è Dio che si aspetta, che non si ricerca, che ci manda a dire arriverò domani, ma il senso Tutto del Divino Naturale delle cose, cogliendo quella visione speculare appunto per la quale guardando da un altro punto di osservazione, ci si accorge che il grande albero presente in scena non è lì solo a far da sfondo e come da testo a mostrare il tempo che passa, bensì a dimostrare che il miracolo sta proprio li, in quei legni, che ci mostrano di come il Tempo Immortale divenga infinitamente superiore a qualsiasi durata dell’umana esistenza. Una filosofia molto più orientale che occidentale, e infatti quel che appare all’apertura sipario altro non è che un giardino zen a misura d’uomo.

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Theatre
Venerdì, 07 Feb 2025 20:45

(DISASTROSA TRAMA DI VELENOSE TRINE) > Compagnia LUPUS IN FABULA - Rovereto (Tn) > commedia di Frank Barea > regia Michele Pandini La trama è disastrosamente semplice: due anziane signore con un “segreto, segreto, segreto”, un nipote che scava fosse in cantina, uno che spezza i vermi con i denti e un terzo nipote alle prese con una fidanzata che saltella tra le tombe. Senza dimenticare gli altri personaggi…e per tacer dei morti! Insomma una commedia che non ti aspetti e che probabilmente avvelenerà la spensierata serata che ognuno vorrebbe trascorrere. E infine una raccomandazione: che tutto rimanga tra noi… segreto, segreto, segreto!!!

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Theatre
Martedì, 04 Feb 2025 20:30

I passi a due più famosi tratti dal grande repertorio, rivivono in The Great Pas de Deux, spettacolo portato in scena dal Balletto di Siena. Da Don Chisciotte a La Bella Addormentata, da Lo Schiaccianoci a Il Corsaro, da Diana e Atteone a Esmeralda a Giselle: momenti di danza intensi e indimenticabili si susseguono in uno spettacolo che incanta il pubblico di ogni generazione. Il Balletto di Siena è una realtà artistica dinamica, attiva dal 2011 a livello internazionale, con spettacoli che affiancano accuratezza tecnica e uno stile di movimento carico di eleganza e passione. Grazie alle forti basi tecniche e interpretative dei suoi danzatori, il Balletto di Siena porta in scena ed alterna, senza soluzione di continuità, produzioni classiche e nuovi spettacoli dal linguaggio prettamente contemporaneo. Grazie alla collaborazione con coreografi di talento, e alla ricerca drammaturgica e coreografica del Maestro Marco Batti, negli anni è riuscito a creare la sua cifra stilistica ben riconoscibile, apprezzata dal pubblico di tutto il mondo. riallestimento coreografico Marco Batti musica P. I. Čajkovskij, A. Adam, D.Auber, L. Minkus, R. Drigo, C. Pugni costumi Jasha Atelier light design Michele Forni produzione Balletto di Siena durata: 90 minuti - in due atti

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Theatre
Venerdì, 31 Gen 2025 20:00

Sie bleiben im Winter gern zu Hause, ziehen sich Filzpantoffel an und dressieren mit der Fernbedienung flimmernde Pünktchen zu Bilderfluten, die sich dann in ihr Wohnzimmer ergießen? Niemand will Sie davon abhalten, aber ganz ehrlich: Improtheater ist ein bisschen wie Couchkino! Nur viel, viel besser! Denn hier machen SIE das Programm. Und wie sagt man beim Impro so schön: ist im Jänner das Theater voll, wird der Frühling wie er soll!

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Music
Giovedì, 30 Gen 2025 20:00

“Possiamo parlare di un nuovo trio all-star del jazz austriaco? La maturità e la compattezza delle composizioni (...) fanno certamente pensare a musicisti esperti che sanno quello che fanno. (...) Echi polifonici di cool jazz incontrano una complessa raffinatezza ritmica e melos mitteleuropei. (...) Tobias Vedovelli, Štěpán Flagar e Martin Eberle suonano una musica che unisce sensualità e ambizione immaginativa, toccando il cuore e rinfrescando il cervello. Un grande piacere d'ascolto!” sostiene il direttore del dipartimento Ö1 Jazz Andreas Felber. I tre musicisti si erano già conosciuti grazie a numerosi progetti artistici, come la Vorarlberg Jazz Orchestra, la Ralph Mothwurf Orchestra, l'ensemble Kuhle Wampe, onQ e Shake Stew. Dopo tutte queste collaborazioni, è cresciuto il desiderio di creare qualcosa di proprio in una formazione unica senza strumenti armonici e ritmici. È nata HAEZZ, che ora arriva dal vivo a Bressanone! Martin Eberle: trumpet Stepan Flagar: tenor saxophone Tobias Vedovelli: bass

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Theatre
Giovedì, 30 Gen 2025 19:30

von Eugene O’Neill Eine schrecklich nette Familie Das abgründige Leben einer Familie, erzählt an einem einzigen Tag, zwischen Morgen und Mitternacht: Die Tyrones sind nach längerer Zeit endlich wieder vereint. Und es gibt Streit, wie so oft. Vater James, früher ein erfolgreicher Bühnenheld, tyrannisiert die Familie mit seinem Geiz. Mutter Mary, einst Schönheitskönigin, hat nicht ihre erste Entziehungskur hinter sich. Sohn James ist wie sein Vater Schauspieler, Zyniker und Trinker. Und der jüngere Sohn Edmund leidet an Tuberkulose, die als Sommergrippe bagatellisiert wird. Erfolg und Zufriedenheit entpuppen sich nach und nach als Selbstbetrug. Nur Mary hegt noch Hoffnung auf das „winzige Maß an Liebe, welches das Maß des Hasses übersteigt“. Judith Rosmair, Peter Kremer (bekannt u. a. aus der TV-Serie „Siska“), Igor Karbus und Fabian Stromberger legen die psychischen Wunden der von ihnen dargestellten Familienmitglieder Schicht für Schicht frei. Der Literaturnobelpreisträger Eugene O’Neill hatte selbst festgelegt, dass sein autobiografisch motiviertes Stück erst nach seinem Tod uraufgeführt würde. Heute zählt es zu den Klassikern der amerikanischen Dramen, ausgezeichnet u. a. mit dem Pulitzer-Preis und dem Tony Award. Ein Gastspiel des Schlosspark Theaters Berlin von Eugene O’Neill Deutsch von Michael Walter Regie: Torsten Fischer Bühne und Kostüme: Herbert Schäfer, Vasilis Triantafillopoulos Mit: James Tyrone: Peter Kremer Mary Cavan Tyrone, seine Frau: Judith Rosmair James Tyrone Jr., ihr älterer Sohn: Igor Karbus Edmund Tyrone, ihr jüngerer Sohn: Fabian Stromberger

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Theatre
Giovedì, 30 Gen 2025 20:30-
L'evento si tiene dal 30 Gen 2025 al 02 Feb 2025

Dopo il trionfo del film, Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti sconosciuti, una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi… «Dopo il successo della pellicola nel 2016, mi avevano proposto di tutto, il sequel, una serie, uno spin off, ma pensavo davvero di non aver più niente da dire, storia chiusa» racconta Genovese a Sara Chiappori di Repubblica «Poi succede che mi invitano a Buenos Aires a vedere una versione teatrale e la reazione del pubblico mi esalta. È come se le persone in sala fossero a tavola con i sette protagonisti». uno spettacolo di Paolo Genovese con (o.a.) Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina, Valeria Solarino scene Luigi Ferrigno costumi Grazia Materia luci Fabrizio Lucci produzione NUOVO TEATRO diretta da Marco Balsamo in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e Lotus Production durata: 80 minuti

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Theatre
Mercoledì, 29 Gen 2025 19:30

von Eugene O’Neill Eine schrecklich nette Familie Das abgründige Leben einer Familie, erzählt an einem einzigen Tag, zwischen Morgen und Mitternacht: Die Tyrones sind nach längerer Zeit endlich wieder vereint. Und es gibt Streit, wie so oft. Vater James, früher ein erfolgreicher Bühnenheld, tyrannisiert die Familie mit seinem Geiz. Mutter Mary, einst Schönheitskönigin, hat nicht ihre erste Entziehungskur hinter sich. Sohn James ist wie sein Vater Schauspieler, Zyniker und Trinker. Und der jüngere Sohn Edmund leidet an Tuberkulose, die als Sommergrippe bagatellisiert wird. Erfolg und Zufriedenheit entpuppen sich nach und nach als Selbstbetrug. Nur Mary hegt noch Hoffnung auf das „winzige Maß an Liebe, welches das Maß des Hasses übersteigt“. Judith Rosmair, Peter Kremer (bekannt u. a. aus der TV-Serie „Siska“), Igor Karbus und Fabian Stromberger legen die psychischen Wunden der von ihnen dargestellten Familienmitglieder Schicht für Schicht frei. Der Literaturnobelpreisträger Eugene O’Neill hatte selbst festgelegt, dass sein autobiografisch motiviertes Stück erst nach seinem Tod uraufgeführt würde. Heute zählt es zu den Klassikern der amerikanischen Dramen, ausgezeichnet u. a. mit dem Pulitzer-Preis und dem Tony Award. Ein Gastspiel des Schlosspark Theaters Berlin von Eugene O’Neill Deutsch von Michael Walter Regie: Torsten Fischer Bühne und Kostüme: Herbert Schäfer, Vasilis Triantafillopoulos Mit: James Tyrone: Peter Kremer Mary Cavan Tyrone, seine Frau: Judith Rosmair James Tyrone Jr., ihr älterer Sohn: Igor Karbus Edmund Tyrone, ihr jüngerer Sohn: Fabian Stromberger

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Others
Mercoledì, 29 Gen 2025 09:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 29 Gen 2025 al 01 Feb 2025

Costruire bene. Vivere bene. - Ogni anno, Klimahouse ispira visitatori di tutta Italia alla ricerca di novità di settore. Klimahouse informa con un programma eventi con oltre 100 appuntamenti in quattro giorni. - Klimahouse innova, dando ampio spazio all’innovazione e alle giovani imprese. Klimahouse connette – tutti coloro che credono nel costruire bene per vivere bene.

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Theatre
Martedì, 28 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

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Theatre
Martedì, 28 Gen 2025 20:30

> di e con Gianna Coletti > regia Gabriele Scotti > produzione Teatro de Gli Incamminati > in collaborazione con Spericolata Quinta durata: 80' “Una storia vera, travolgente, rivissuta con una leggerezza che emoziona e diverte anche gli spettatori... Quella madre fragile e vitale si riflette nella figlia, bravissima a camminare in bilico sul filo dell’ironia, sulle corde della sua chitarra. E i ruoli in fondo tornano a mischiarsi. Anna e Giannina: chi ha fatto vivere chi?” Michele Farina, Corriere della Sera Un monologo ironico e struggente, sul rapporto tra una donna di cinquant’anni, Gianna, e una vecchia ribelle di novanta, cieca, che porta occhiali 3D perché da sempre è abituata ad avere qualcosa sul naso, non cammina più e la testa ogni tanto va per conto suo. Quella vecchia è Anna, la madre di Gianna: spirito indomabile, ironia graffiante, e grande cuore sempre più egoista. Due donne che si sorreggono l’una con l’altra, ma incredibilmente è la figlia ad avere più bisogno della madre per vivere. E tra uno scontro e l’altro, sensi di colpa, una risata, una cantata, si dipana il loro rapporto. Una pièce unica nel suo genere, perché è un monologo teatrale con una voce in più: quella di Anna, la vera madre di Gianna, che rivive sul palcoscenico attraverso preziosi frammenti video tratti dal film “Tra cinque minuti” in scena di Laura Chiossone, con protagonista la stessa Coletti, acclamato dalla critica e vincitore di numerosi premi. Everyday Women's Day - Teatro Cristallo col sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Consultorio Kolbe e Aied e Itas Mutua

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Music
Martedì, 28 Gen 2025 20:00

Herbert Pixner & The Italo Connection iniziano il loro tour 2025 a Lagundo! La Italo Connection si potrebbe definire una sorta di “Who is Who” della scena musicale altoatesina. Musicalmente situata tra la musica funebre del sud Italia, Morricone, Tarantino e Celentano. Una miscela selvaggia di Jestofunk, Zawinul e la disco di Rimini. L’improvvisazione regna sovrana. Si balla. Sarà caldo. E sarà rumoroso! “La band ha anima, ritmo e cuore. Ma soprattutto una leggerezza contagiosa. E una forza che piega la penna di ogni critico.” salto.bz Sul palco: Herbert Pixner: Fisarmonica diatonica, clarinetto, tromba, percussioni Manuel Randi: Varie chitarre Alex Trebo: Tastiere, pianoforte Max Castlunger: Percussioni Martl Resch: Sassofono, voce Mario Punzi: Batteria Marco Stagni: Basso

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Theatre
Martedì, 28 Gen 2025 19:30

von Eugene O’Neill Eine schrecklich nette Familie Das abgründige Leben einer Familie, erzählt an einem einzigen Tag, zwischen Morgen und Mitternacht: Die Tyrones sind nach längerer Zeit endlich wieder vereint. Und es gibt Streit, wie so oft. Vater James, früher ein erfolgreicher Bühnenheld, tyrannisiert die Familie mit seinem Geiz. Mutter Mary, einst Schönheitskönigin, hat nicht ihre erste Entziehungskur hinter sich. Sohn James ist wie sein Vater Schauspieler, Zyniker und Trinker. Und der jüngere Sohn Edmund leidet an Tuberkulose, die als Sommergrippe bagatellisiert wird. Erfolg und Zufriedenheit entpuppen sich nach und nach als Selbstbetrug. Nur Mary hegt noch Hoffnung auf das „winzige Maß an Liebe, welches das Maß des Hasses übersteigt“. Judith Rosmair, Peter Kremer (bekannt u. a. aus der TV-Serie „Siska“), Igor Karbus und Fabian Stromberger legen die psychischen Wunden der von ihnen dargestellten Familienmitglieder Schicht für Schicht frei. Der Literaturnobelpreisträger Eugene O’Neill hatte selbst festgelegt, dass sein autobiografisch motiviertes Stück erst nach seinem Tod uraufgeführt würde. Heute zählt es zu den Klassikern der amerikanischen Dramen, ausgezeichnet u. a. mit dem Pulitzer-Preis und dem Tony Award. Ein Gastspiel des Schlosspark Theaters Berlin von Eugene O’Neill Deutsch von Michael Walter Regie: Torsten Fischer Bühne und Kostüme: Herbert Schäfer, Vasilis Triantafillopoulos Mit: James Tyrone: Peter Kremer Mary Cavan Tyrone, seine Frau: Judith Rosmair James Tyrone Jr., ihr älterer Sohn: Igor Karbus Edmund Tyrone, ihr jüngerer Sohn: Fabian Stromberger

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Kids
Domenica, 26 Gen 2025 16:00

Incredibilmente bello- Ritrovare il bambino che è in noi Tiziana Turci (storie in tedesco, cantrice), Hannah Nocker (chitarrista, cantrice), Francesca Premier (storia in italiano), Sabine Schubart (contrabasso, cantrice), Ivo Egger (attore) Un viaggio insieme a tanti animali, ballando e cantando, ascoltando storie e stando insieme con gioia e allegria. Bambini dai 5 ai 99 anni, insieme a genitori, nonni, zie e zii saranno i benvenuti! initiativa in italiano e tedesco

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Theatre
Sabato, 25 Gen 2025 18:30

Regia: Yannick Nézet-Séguin Cast: Angel Blue, Judit Kutasi, Piotr Becza?a Durata: 220' Genre: Opera, Live Musica di: Giuseppe Verdi Cantato in italiano (con sottotitoli in tedesco) Egitto al tempo dei faraoni. Aida è la figlia di un re etiope che è stato preso in ostaggio in Egitto. Il comandante dell'esercito egiziano Radamès deve decidere tra l'amore per lei e la fedeltà al faraone e il matrimonio con la figlia Amneris. La grandiosità del tema è trasmessa da potenti cori, soprattutto la famosa marcia trionfale, alternati a incantevoli arie.

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Kids
Sabato, 25 Gen 2025 16:30

teatro d’attore, oggetti, figure animate, burattini, pupazzi ETÀ: DAI 4 ANNI IN SU > compagnia Proscenio Teatro > testo e regia Marco Renzi > con Mirco Abbruzzetti e Simona Ripari > musiche Rodolfo Spaccapaniccia > video Mirko Viti > costumi Valentina Ardelli > pupazzi Lucrezia Tritone > scenografia Paolo Figri, Giacomo Pompei > voce fuori campo Beatrice Bellabarba > luci e suono Simone Agostini e Matteo Fadi durata: 55' La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo. Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso, di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e della sua tristezza. Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro, di tanti puntini scalmanati che nascono e che prendendosi per mano diventano linee. Cronache di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che a loro volta, mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono, disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero. Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Racconto di una spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero. L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono, dando vita alla più lunga e “incruenta” battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto. Voci di una guerra che ancora oggi si combatte, ogni ora, ogni minuto, per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata. Il teatro è dei bambini - compagnia teatroBlu

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Music
Venerdì, 24 Gen 2025 21:00

> con la Merano Pop Symphony Orchestra > dirige il Maestro Roberto Federico durata: 90' Una serata speciale che farà rivivere sul palco le più belle canzoni dei Beatles in una versione più ricca, sinfonica, grazie al talento e alla passione della Merano Pop Symphony Orchestra. Un programma in acustico dei brani più celebri e amati del gruppo pop di Manchester ideato ed eseguito magistralmente dalla Merano Pop Symphony Orchestra, realtà musicale formata da 50 elementi e diretta dal maestro Roberto Federico. Racconti di Musica - Associazione L'Obiettivo

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Theatre
Venerdì, 24 Gen 2025 20:45

commedia brillante in due atti di Marc Camoletti > trad. Filippo Tani > rivista e adattata da Bruno De Bortoli > regia Bruno De Bortoli > direttore di scena Calogero Legame > scenografia Bruno Zanatta, Calogero Legame e Bruno De Bortoli > costumi Ida Dacome > tecnico audio/luci Marco Ceol e Andrea Mastroianni > organizzazione e distribuzione Loris Frazza > produzione FILODRAMMATICA DI LAIVES Roberto, ha una particolare passione per le hostess e ne frequenta tante contemporaneamente. Però deve stare molto attento che non si incrocino mai, in questo sottile gioco viene aiutato dalla sua segretaria Cristina. Sembra che tutto funzioni per il meglio , ma la situazione precipita e si ritrova la casa invasa da una serie di personaggi molto particolari. Buon divertimento! Boeing Boeing è la piece francese più rappresentata al mondo: a Londra è andata in scena per 7 anni consecutivi dal 1965. Nel 1966 ci fu il celebre adattamento cinematografico con Tony Curtis e Jerry Lewis. La trama ha dei tempi studiati al millisecondo che la rende un piccolo gioiello del vaudeville.

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Theatre
Venerdì, 24 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

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Theatre
Venerdì, 24 Gen 2025 20:00

Nicht nur, sondern nur auch – ein ziemlich ungeordneter Versuch, über Ordnung zur reden Irgendwie sind wir Menschen ziemlich eng im Würgegriff der Hilfszeitwörter. Also, nicht der Wörter selbst, aber das, was damit beschrieben wird, das bestimmt sehr stark das Terrain, in dem unser Handeln abläuft; Können, Müssen und Wollen. Wer alles weiß und kann, aber nichts will, wird nix tun. Gut, außer, er muss. Aber dann macht er nur so lange, bis er nicht mehr muss. Und wenn er alles weiß und kann, wird er sich das so einrichten, dass er immer weniger muss, und dann wird er mit der Zeit auch nix mehr machen. Und so zu leben, also das muss man schon echt wollen. „Ein scharfsinnig und sprachlich geschliffenes Plädoyer für gewissenhaftes Auseinanderhalten und gemütsruhiges Abwägen, humoristisch beseelt von einem fest in Wissenschaft und Humanismus verankerten Optimismus.“ – Falter

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Formation
Venerdì, 24 Gen 2025 15:00-18:00 |

Per partecipare alle “Porte aperte” in presenza è necessario aver prenotato la partecipazione all’evento a mezzo e-mail indirizzata al referente all’orientamento dell’I.I.S.S. “Cesare Battisti” prof. Giorgio Filippelli (e-mail: giorgio.filippelli@scuola.alto-adige.it). Sono possibili visite e colloqui da remoto per coloro che ne facciano espressa richiesta al citato indirizzo e-mail.

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Theatre
Giovedì, 23 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

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Theatre
Giovedì, 23 Gen 2025 20:30

Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista italiano, presenta la sua nuova conferenza spettacolo “Mordere il Cielo”. Dopo il successo di “Prendetevi la luna” nella passata stagione teatrale invernale, registrando sold out in tutte le tappe, Paolo Crepet torna in scena con la conferenza spettacolo dedicata al suo ultimo libro. ‘Inutile negarlo, girarci attorno. Viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente. Eppure molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità? Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano. Per tornare a mordere il cielo occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima.’

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Kids
Giovedì, 23 Gen 2025 17:00
L'evento si tiene dal 23 Gen 2025 al 25 Gen 2025

Pu der Bär wohnt mit seinen Freunden, dem ordnungsvernarrten Kaninchen, dem furchtsamen Ferkel, dem mürrischen I-Ah, und der altklugen Eule im Hundertsechzig-Morgen-Wald. Pu sagt von sich selber, dass er ein Bär von geringem Verstand sei, doch in dieser kleinen Welt lacht ihn niemand aus. Jeder hat seine Eigenschaft und darf so sein, wie er ist. Gemeinsam sucht man das Heffalump oder sitzt bei einem leckeren Honigtopf zusammen und bleibt dabei auch schon mal vollgefressen im Vordereingang stecken. Groß ist dann die Aufregung als Känga und Reh in den Wald einziehen wollen. Will die kleine Gesellschaft Fremde willkommen heißen? Sind Kängas nicht viel zu gefährlich? Sven Mathiasen erzählt und spielt frei nach dem Kinderbuchklassiker von A.A. Milne eine Geschichte über Gemeinschaftssinn und Respekt vor den Eigenarten des anderen. Im Spiel mit Stofftieren und Musik entsteht mit einfachen Mitteln die wunderbare Welt des Hundertsechzig-Morgen-Walds. Sven Mathiasen (CH) Figurentheater Mathiasen Für Kinder ab 4 Jahren, Dauer: ca. 45 Minuten

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Sport
Giovedì, 23 Gen 2025 13:00- - 14:45 -
L'evento si tiene dal 23 Gen 2025 al 26 Gen 2025

Dal 23 al 26 gennaio 2025, Anterselva è pronta a rivivere la consueta situazione eccezionale. Venite a fare il tifo insieme a noi alle emozionanti gare, quando la grande famiglia del Biathlon si riunirà ancora una volta ad Anterselva! Condividete la tensione degli atleti al poligono di tiro e sosteneteli al traguardo. La famosa atmosfera che regna nello stadio e lungo il percorso di gara è molto contagiosa e garantisce indimenticabili giornate all'insegna del Biathlon ad Anterselva, ai piedi delle impressionanti Vedrette di Ries. PROGRAMMA DELLE COMPETIZIONI Giovedì, 23.01.2025 (ore 14:30): Sprint Femminile Venerdì, 24.01.2025 (ore 14:30): Sprint Maschile Sabato, 25.01.2025 (ore 13:00 e ore 14:45): Inseguimento Femminile & Staffetta Maschile Domenica, 26.01.2025 (ore 12:05 e ore 14:45): Staffetta Femminile e Inseguimento Maschile

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Theatre
Mercoledì, 22 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

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Cinema
Mercoledì, 22 Gen 2025 18:00

PROIEZIONE FILM durata: 160' La violenza sulle donne è un termometro del livello di civiltà raggiunto da un Paese. Il documentario di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi indaga sulle dinamiche psicologiche e socioculturali da cui ha origine questa violenza, e su come si possa riconoscerla fin dai primi segnali, per prevenirla. Mettendo insieme testimonianze delle vittime e degli autori di violenza, e delle figure incaricate di occuparsi del problema (psicologi, criminologi, autorità giudiziarie, avvocati, Polizia di Stato, responsabili dei centri antiviolenza, ecc.), si delinea lo scenario attuale di un fenomeno complesso e atavico, inquadrato anche in una prospettiva storica che ripercorre come in Italia siano mutate la sensibilità e la consapevolezza attorno al tema. Inframezzando gli interventi dei testimoni (vittime, colpevoli, professionisti impegnati nella lotta alla violenza sulle donne) che compongono il docufilm, la regia si sofferma sulle riprese fisse e silenziose di case e palazzi, dall’esterno, come a suggerire che la maggior parte dei maltrattamenti e delle prevaricazioni sulle donne avviene proprio dietro quelle pareti, all’interno delle abitazioni: la violenza più diffusa rimane quella domestica, derubricata storicamente a “questioni di famiglia”, da tenere nascoste nella sfera privata. E invece è giusto rimarcare che si tratta sempre di questioni della società, che ci riguardano tutti e affondano le radici in un sistema patriarcale, di cui molti retaggi culturali restano ancora da abbattere. INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE - Teatro Cristallo, UNICEF BOLZANO, Città di Bolzano, in collaborazione con Polizia di Stato, GEA, ASSB e con il sostegno di Provincia Autonoma di Bolzano e Despar, Eurospar, Interspar

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 09:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 20 Gen 2025 al 22 Gen 2025

Solo il freddo gelido mantiene in vita le sculture bianche come la neve. Di sera, la luce della luna si riflette sul ghiaccio, creando nuove e fantastiche impressioni. Armati di pale, piccozze e della propria arte, 30 artisti provenienti da tutto il mondo si sfidano nel Festival internazionale delle sculture di neve a San Vigilio e San Candido

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Theatre
Giovedì, 23 Gen 2025 19:30-
L'evento si tiene dal 18 Gen 2025 al 31 Gen 2025

von Rebekka Kricheldorf Eine Zeitenwende ist im Gange. Exzessiver Hedonismus und patriarchale Strukturen werden entlarvt, verbannt und gecancelt. Es ist nicht mehr cool, Lastern zu frönen, sich gehen zu lassen und verwahrlost Todsünden zu begehen. Nein. In Zeiten von Selbstoptimierung, Petitionen und Work-Life-Balance sind plötzlich die Kardinal-Tugenden wieder in. Habgier, Hochmut, Völlerei und Wollust sind dermaßen schlecht in Form, dass sich Tapferkeit, Gerechtigkeit, Mäßigung und Klugheit neuer zeitgeistlicher Beliebtheit erfreuen. Aber wie sehen das die Personifikationen, die für diese Tugenden stehen, eigentlich selbst? Wie könnte eine Image-Kampagne für die Demut aussehen und überhaupt kann man es schon satt haben mit dieser „Und immer nur eine Praline und nie die ganze Schachtel!“-Selbstkontrolle … Erleben Sie jetzt die alle zehn Jahre wiederkehrende Tugend-Tagung live. Rebekka Kricheldorf hat satirische Freude daran, politischen Inkorrektheiten mit diesem einfachen Erzählertrick wieder eine Bühne zu geben. Erleben Sie Elke Hartmann, die Sie schon mehrfach auf unserer Bühne als Schauspielerin sehen durften, zum ersten Mal bei den Vereinigten Bühnen Bozen in ihrer zweiten Passion, der Regie. FORTITUDO, Mut, 2500 Jahre alt Antje Weiser IUSTITIA, Gerechtigkeit, 2500 Jahre alt Nico Dorigatti TEMPERANTIA, Mäßigung, 2500 Jahre alt Jasmin Mairhofer PRUDENTIA, Klugheit, 2400 Jahre alt Peter Schorn Regie Elke Hartmann Bühne Alexia Engl Kostüme Katia Bottegal Licht Dietmar Scherz Dramaturgie Daniel Theuring Regieassistenz Theresa Prey

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 15 Gen 2025 al 22 Feb 2025

Il passato e il presente si intrecciano in I Have Done Nothing Wrong di Mika Sperling, creando uno spazio dove emozioni complesse, spesso confinate alla sfera privata, emergono con intensità. Vergogna, rabbia, senso di colpa e dialoghi sull’abuso sessuale si manifestano senza remore attraverso immagini d’archivio, disegni, fotografie e una pièce teatrale che costituisce il nucleo di questa opera. Ora madre, Sperling affronta il ricordo del suo defunto nonno che l’ha molestata sessualmente dall’infanzia all’adolescenza. Questo lavoro apre un dialogo necessario sulla complicità familiare, la memoria e la cancellazione. Durante il funerale del nonno, nel 2009, Sperling ricorda sua nonna sussurrarle: “sapevi che era buono” – un ricordo violento che viene sfidato e decostruito attraverso l’atto consapevole del ricordare. Questa narrazione si dipana attraverso lo sguardo dell’artista. Le immagini d’archivio comprendono fotografie dedicate a “Marichen,” soprannome dato a Sperling dal nonno, catturando l’innocenza della sua giovinezza. In contrasto, i ritratti del nonno con altre ragazze della famiglia vengono celati per proteggere la loro identità, ma vengono anche descritti nel dettaglio. Queste descrizioni annullano intenzionalmente la sua personalità, mentre al contempo lo rendono responsabile degli atti di violenza. L’eliminazione chirurgica della figura paterna si contrappone alla delicata memoria di una giovane Sperling. L’atto del taglio, attento e preciso, diventa il fulcro di questa esplorazione. Le rose ricorrenti evocano la tenerezza della fiducia, dell’infanzia e della memoria, insieme alla violenza subdola dell’abbandono e della vergogna—come spine celate dietro un dolce profumo. I disegni infantili e dai colori vivaci sfidano l’immagine della “famiglia perfetta” e le nozioni di identità familiare. Le fotografie, realizzate in collaborazione con suo bambino durante una passeggiata tra la sua casa d’infanzia e l’ex appartamento del nonno, diventano tappe letterali e figurative di questo viaggio. In questo modo le immagini di Sperling sono una collezione di contraddizioni: dall’esperienza dell’assalto al dolore della cancellazione; dall’atto del ricordare al confronto, fino a quello finale del lasciar andare. Nonostante queste tensioni, emerge un senso di speranza rinnovata. Quest’opera diventa una lettera d’amore a se stessa per i decenni di silenzio sopportati. Perché nascondere queste verità? Perché portare una vergogna che non ci appartiene? Quando la violenza non é messa in questione dobbiamo chiederci: “cosa rischiamo di perdere?” Sperling esplora queste domande urgenti, posizionando lo spettatore in un luogo di compassione e responsabilità, facendo rivivere il passato attraverso una lente rinnovata, urgente e attuale. — Vasudhaa Narayanan

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Theatre
Lunedì, 27 Gen 2025 20:00
L'evento si tiene dal 09 Gen 2025 al 29 Gen 2025

Nach dem Roman von Judith W. Taschler Bühnenfassung: Thomas Krauß Mit Eva Kuen & Günther Götsch Regie: Fabian Kametz Bühne und Kostüme: Andrea Kerner Licht und Technik: Julian Geier Bühnenbau: Robert Reinstadler Foto: Tiberio Sorvillo Die Deutschlehrerin Mathilda Kaminski und der einstige Shooting-Star unter den Jugendbuchautoren Xaver Sand treffen sich im Rahmen eines Schulprojekts wieder. Sechzehn Jahre sind seit der Trennung des einstigen Traumpaares vergangen. Vieles ist seitdem passiert. Sofort nehmen sie ihr Erzählspiel von früher wieder auf. Jeder erzählt dem anderen eine Geschichte. Mathilda begibt sich in der Fiktion auf gefährliches Terrain. Xaver kontert. Wer hat das bessere Ende? Was steckt hinter dem mysteriösen Verschwinden des kleinen Jungen vor fünfzehn Jahren? Und war ihr Wiedersehen wirklich Zufall? Ein fesselnder Beziehungskrimi bis zum letzten Atemzug.

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 08:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 07 Gen 2025 al 31 Gen 2025

Siamo lieti di trascorrere momenti speciali in mezzo alle auto e opere d´arte dell´artista ERIC GALLMETZER - scultore, pittore + designer Eric Gallmetzer è un artista - scultore, pittore + designer. Uno, che non si presento tanto al pubblico. Da decenni è impegnato nella sua attività artistica. Sue opere troneggiano in privato e spazi pubblici. Le sue opere - sculture, quadri + design devono stimolare il pensiero, è questo il compito dell'artista. La mercedes Autoindustriale mobility group a Bolzano diventa un luogo dove tecnologia e arte dialogano.

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:00-13:00 |
L'evento si tiene dal 06 Dic 2024 al 15 Feb 2025

Ar/Ge Kunst presenta À JOUR, prima mostra istituzionale di Clemen Parrocchetti (Milano 1923 - 2016), artista ribelle e anticonformista che vive il ’68 come momento detonatore di svolta creativa e politica. È proprio in quegli anni di fervore delle battaglie femministe che l’artista utilizza strumenti e metodi del lavoro domestico per prendere posizione politica riguardo le questioni più dibattute a livello teorico nel movimento, quali il ruolo subalterno della donna, l’aborto e il divorzio come strumenti di emancipazione, la violenza domestica e la liberazione sessuale. La peculiarità del lavoro domestico nelle opere di Parrocchetti riflette la vicinanza dell’artista con il Collettivo Internazionale Femminista fondato a Padova da teoriche come Silvia Federici, Mariarosa Dalla Costa e Leopoldina Fortunati. Il Collettivo, tra le tante azioni politiche, porta avanti la campagna internazionale per il salario al lavoro domestico. Quest’ultima tematica è centrale anche per il Gruppo Immagine di Varese (Cibaldi, Gandini, Parrocchetti, Secol e Sironi), al quale Parrocchetti si unisce nel ‘78 e con cui partecipa alla Biennale di Venezia di quello stesso anno. La mostra si concentra soprattutto sulle opere di Parrocchetti degli anni Settanta. À jour, che dà il titolo alla mostra, mette in scena un gioco di parole in francese che richiama la tecnica del ricamo eseguito estraendo fili della trama di un tessuto in modo da produrre una leggera trasparenza. Il punto a giorno, appunto. Eppure, mettre à jour significa anche rendere manifesto qualcosa. In questo caso ciò che viene portato alla luce è la condizione stessa della donna nella sua lotta contro la subordinazione patriarcale. L’orlo “à jour” indica il lavoro femminile domestico costante che si ripete, la rielaborazione delle barriere che la donna-artista deve superare quotidianamente. Clemen Parrocchetti (1923-2016) ha vissuto e lavorato a Milano. Dopo il diploma all’Accademia di Brera, dal 1957, espone in più di cinquanta mostre personali in Italia e all'estero, sviluppando una ricerca originale e dal carattere forte, destinata ad accogliere le istanze contestatarie del '68 e a fondare un linguaggio femminista "espresso in cose", in linea con la prospettiva politica della rivendicazione del lavoro femminile di produzione e riproduzione non remunerato, vicino al Movimento di Lotta Femminista di Padova. curata da Marco Scotini, Francesca Verga e Zasha Colah

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:30-17:00 |
L'evento si tiene dal 22 Nov 2024 al 02 Mar 2025

Non sempre la neve appare di un bianco puro, almeno non allo sguardo attento di due pittori come Alfons Walde o Max von Esterle. Nei suoi dipinti von Esterle celebra poeticamente la magia della neve, mentre Walde - un po’ più tardi - lo fa con concisa espressività. È la prima volta che questi due importanti pittori compaiono insieme in una mostra. Accanto ai loro, sfilano anche i paesaggi innevati di altri artisti coevi italiani e austriaci. Tutti questi dipinti creano un variegato tessuto che, dipanandosi, dà vita a uno spettacolo imperdibile. Nella mostra, naturalmente, non si è voluto rinunciare a esponenti dell’arte del nostro tempo con le loro composizioni astratte o le istallazioni che invitano a riflettere. A conclusione del percorso espositivo, infatti, in un’epoca di cambiamento climatico, non poteva mancare un quesito sul “futuro della neve”: per quanto ancora potremo godere di questo spettacolo?

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Others
Martedì, 28 Gen 2025 07:30-16:30 |
L'evento si tiene dal 19 Nov 2024 al 29 Apr 2025

La visita al luogo del ritrovamento di Ötzi al Giogo di Tisa a 3210 m s.l.m. di quota è senz‘altro il momento culminante di questa escursione sul ghiacciaio. Ritrovo a Maso Corto e salita sul ghiacciaio in funivia. Dalla stazione di monte Grawand (3.205 m) attraverso il Ghiacciaio Giogo Alto (2.800 m) fino alla Croda Nera e al giogo Hauslabjoch (3.280 m). Discesa con gli sci fino al Giogo di Tisa (3.210 m) dove è stata trovata la mummia di Ötzi. Dopo una breve sosta, ritorno allo Hauslabjoch e da qui discesa con gli sci lungo la valle Hochjochtal; infine rientro a Maso Corto. Variante dal sito di ritrovamento di Ötzi (in condizioni di buon innevamento): discesa con gli sci fino al rifugio Similaun (3.019 m) e quindi lungo la val di Tisa fino al lago di Vernago; rientro a Maso Corto. Dati del percorso: dislivello 600 m circa e 2.100 m circa discesa, tempo di percorrenza 7 ore. Requisiti: buona condizione fisica generale, buona padronanza della tecnica cristiania, esperienza scialpinistica non necessaria.

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 27 Ott 2024 al 16 Feb 2025

a cura di: Filippo Bricolo Kunst Meran Merano Arte, insieme alla Fondazione Architettura Alto Adige e al Südtiroler Künstlerbund, è felice di presentare la quarta edizione del progetto espositivo e editoriale Architetture recenti in Alto Adige. Dopo le prime tre edizioni (2006, 2012, 2018), con questa nuova rassegna, Kunst Meran Merano Arte propone un quarto inventario dei progetti che documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige, selezionati da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo, architetto (Bricolo Falsarella Architetti) e docente al Politecnico di Milano, affiancato da Elisa Valero Ramos, architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Università di Granada e Annette Spiro, architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG), professoressa ordinaria di architettura e costruzione, ETH di Zurigo. Il progetto arriva così, nella sua interezza, a raccontare 24 anni di architettura altoatesina, dal 2000 ad adesso. I tre membri della giuria hanno dapprima svolto una preselezione degli oltre 240 progetti pervenuti; dopo una visita in loco a numerose strutture, ne sono state scelte 28 principali, di cui sarà proposta una restituzione dettagliata, a cui si affianca un secondo gruppo di altre 28, che troveranno spazio in mostra e in catalogo, in modo più ridotto. Come affermato dal curatore Filippo Bricolo nel suo testo proposto in catalogo, il progetto ruota intorno a due domande fondamentali: esiste un’architettura in Alto Adige? E, se sì, in cosa consiste? Lungi dal voler fornire una risposta, i progetti selezionati rappresentano una delle tante possibili chiavi di lettura degli sviluppi del linguaggio architettonico nel nostro territorio. L’approccio volutamente interrogativo, il dubbio inteso in senso critico, che contraddistinguono questa edizione intendono porsi come un invito al dibattito e alla riflessione. Progetti di: alpina architects, Walter Angonese, Area Architetti Associati, Architekturgemeinschaft 15, Architekturkollektiv null17, Roland Baldi Architects, bergmeisterwolf, Busselli Scherer, Carlana Mezzalira Pentimalli, CeZ Calderan e Zanovello architetti, Comfort_Architecten, Daniel Ellecosta, Martin Feiersinger, Flaim Prünster Architekten, Andreas Gruber Architekten, Alfred Gufler, Markus Hinteregger, Höller & Klotzner Architekten, kostnerarchitektur, KUP – ARCH, Architekten Mahlknecht Comploi, Messner Architects, MoDusArchitects, Andreas Moroder, NAEMAS Architekturkonzepte, NOA, Fabian Oberhofer, Pedevilla Architects, Peter Pichler Architecture, Senoner Tammerle Architekten, Stifter + Bachmann, Plasma Studio, Markus Scherer, tara, Julian Tratter, Martin Trebo, Lukas Wielander In collaborazione con: Fondazione Architettura Alto Adige und Südtiroler Künstlerbund Jury: Filippo Bricolo, Elisa Valero Ramos, Annette Spiro Katalog: © Kunst Meran Merano Arte und/e/and Park Books AG, Zürich Graphic design: Andrea Muheim, Lioba Wackernell, granitdesign.eu

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 26 Ott 2024 al 12 Ott 2025

Scene di vita pacifica di pastori e animali al pascolo, di duro lavoro con tempo avverso e in aree per lo più disagevoli: tra questi due poli si muove la storia culturale della pastorizia. Quando gli uomini iniziarono a stabilirsi sulle Alpi portando con sé gli animali domestici, il paesaggio post-glaciale cominciò a cambiare. La mostra illustra i passaggi di questo sviluppo fino al dibattito odierno sugli animali da pascolo e sui loro predatori. Sculture, modelli, giochi, interviste e video sul lavoro dei pastori insieme ai loro cani forniscono spunti sulla pratica culturale della pastorizia e sull’importanza dei pastori, che non proteggono solo il gregge dai lupi. La pastorizia può infatti svolgere un ruolo determinante sull’ambiente, la biodiversità, il benessere animale, il clima e l’alimentazione umana.

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Formation
Lunedì, 27 Gen 2025 18:30-20:30 |
L'evento si tiene dal 21 Ott 2024 al 14 Apr 2025

Ziel und Inhalt: Was kann man nicht alles häkeln bzw. stricken! Wenn dich das Fieber mal gepackt hat, lässt es dich so schnell nicht wieder los! Von bunten Schmusetieren angefangen bis zu klassischen Jacken und Pullis, warmen Mützen und Hüten, flauschigen Schals und Hippie-Westen, auffallenden Taschen, Polstern, Teppichen, Decken… All jene sind willkommen, die • ihre Grundkenntnisse auffrischen möchten • lieber in Gesellschaft häkeln und stricken und sich gerne mit anderen austauschen • nach einer Anleitung / einer Vorlage handarbeiten möchten und dabei Unterstützung brauchen • bei bereits begonnenen Projekten nicht mehr weiterwissen und nach Anregungen suchen • Ideen austauschen und sich im Treffpunkt inspirieren lassen möchten. Wir freuen uns auf dein Kommen! Für Anfänger*innen ohne Grundkenntnisse gibt es eigene Häkelkurse. Erkundige dich danach! Zielgruppe: Alle Häkel- und Strickinteressierten: Anfänger*innen mit Grundkenntnissen, leicht Fortgeschrittene bis Könner*innen Teilnehmerzahl: 6 - 14 Mitzubringen: Eigenes Häkel- und Strickzeug Kursleiter*in: Ruth Gasser, Brixen. Lehrerin, begeisterte Häklerin und Strickerin Beitrag: Kostenlos Anmeldeschluss: Anmeldung erwünscht!

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Exhibitions
Mercoledì, 22 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 28 Set 2024 al 02 Mar 2025

Con il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, Museion presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi. Grazie a un rapporto di fiducia duraturo, questa collezione ha plasmato per oltre un decennio la ricerca museale su pratiche artistiche transdisciplinari, poetiche e socio-politiche. La mostra presenta un’ampia gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali come Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Nan Goldin, Marisa Merz, Walid Raad, Sturtevant, Superstudio, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari e molti altri. L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas. Al centro delle opere della Collezione Enea Righi si trova l’essere umano, con le sue verità nascoste ed emozioni, nella sua intimità e relazione con l’altro, nella percezione di sé e la sua percezione dall’esterno. Il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, letteralmente “tra le giunzioni invisibili”, è preso in prestito da uno scritto di Virginia Woolf, in cui la vita umana si dispiega a testimonianza della sua stessa fluidità, ricca di potenziale e incertezze. I suoi personaggi si muovono delicatamente tra la presenza e l’assenza incombente, alle prese con il ricordo di eventi e conflitti che si rivelano sfuggenti alla piena comprensione. Il titolo allude quindi ai confini che separano ricordo e dimenticanza, all’atto ricorrente di aprire e chiudere porte nel divenire umano. Allo stesso modo, la mostra traccia intime connessioni tra la vita stessa e le storie che raccontiamo, tra ciò che è stato e ciò che rimane fisicamente percepibile. Evidenzia soprattutto la comprensione da parte dei due collezionisti del potere trasformativo dell’arte, fornendo profonde intuizioni sulla fluidità della vita. Le opere selezionate per AMONG THE INVISIBLE JOINS incoraggiano spettatori e spettatrici a riflettere sugli spazi di transizione dell’esistenza contemporanea, dove le tensioni socio-politiche si intrecciano con l’espressione artistica. Nel corso della loro pratica artistica, o talvolta attivista, artiste come Lisetta Carmi, Nan Goldin e Zoe Leonard hanno inteso l’identità come qualcosa di fluido e i corpi come sistemi aperti in costante scambio con l’ambiente circostante. Le opere di Giulia Cenci, Jef Geys, Roman Ondak, Tarik Kiswanson e Bronwyn Katz sono solo alcuni esempi di come porte, cornici e finestre ricorrano come potenti motivi nella mostra, che inquadrano il corpo umano e contemporaneamente segnano transizioni e soglie. Oggetti provenienti dalla vita quotidiana, dall’architettura urbana e dall’arredamento pubblico – come nelle sculture di Alex Ayed o nelle installazioni di Michael E. Smith e Massimo Bartolini – sono ricollocati e reinquadrati dalle e dagli artisti per comporre nuove narrazioni e tessere connessioni inaspettate tra geografie e memorie. Curata dal direttore di Museion Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, la mostra presenta un numero significativo di opere della Collezione Enea Righi. Nel corso degli anni, la Collezione non solo ha seguito da vicino l’evoluzione artistica di rinomate posizioni concettuali, ma ha anche abbracciato e sostenuto una giovane generazione di artiste e artisti. Una sua caratteristica distintiva è stata, inoltre, l’affinità con opere d’arte di grandi dimensioni. Il design architettonico, concepito dal collettivo Campomarzio di Trento, stimola visitatrici e visitatori a stabilire una relazione intima con le opere, a intraprendere un viaggio sensoriale sulla soglia tra interno ed esterno, tra il sé e l’altro, tra le esperienze vissute e la loro rappresentazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, pubblicato dalla Collezione Enea Righi e da Museion e curato da Lorenzo Paini e Bart van der Heide. Lista completa artiste e artisti: Lawrence Abu Hamdan (1985); Alex Ayed (1989); Nairy Baghramian (1971); Noah Barker (1991); Yto Barrada (1971); Robert Barry (1936); Massimo Bartolini (1962); Lothar Baumgarten (1944 – 2018); Neil Beloufa (1985); Riccardo Benassi (1982); Alighiero Boetti (1940 – 1994); Anna Boghiguian (1946); Sonia Boyce (1962); Stanley Brouwn (1935 – 2017); Daniel Buren (1938); Tom Burr (1963); Lisetta Carmi (1924 – 2022); Giulia Cenci (1988); June Crespo (1982); Michael Dean (1977); Berlinde De Bruyckere (1964); Gino De Dominicis (1947 – 1998); Jason Dodge (1969); Trisha Donnelly (1974); Hans-Peter Feldmann (1941 – 2023); Ryan Gander (1976); Dora García (1965); Theaster Gates (1973); Jef Geys (1934 – 2018); Luigi Ghirri (1943 – 1992); Nan Goldin (1953); Adam Gordon (1986); Dan Graham (1942 – 2022); Shilpa Gupta (1976); Hans Haacke (1936); Sidsel Meineche Hansen (1981); Florence Henri (1893 – 1982); Thomas Hirschhorn (1957); Roni Horn (1955); David Horvitz (1982); Dorothy Iannone (1933 – 2022); Yu Ji (1985); Bronwyn Katz (1993); On Kawara (1932 – 2014); Atiéna R. Kilfa (1990); Tarik Kiswanson (1986); Joseph Kosuth (1945); Louise Lawler (1947); Jochen Lempert (1958); Zoe Leonard (1961); Ana Lupaş (1940); Eric N. Mack (1987); Anna Maria Maiolino (1942); Enzo Mari (1932 – 2020); Robert Mapplethorpe (1946 – 1989); Gordon Matta-Clark (1943 – 1978); Ana Mendieta (1948 – 1985); Marisa Merz (1926 – 2019); Giorgio Morandi (1890 – 1964); Deimantas Narkevičius (1964); Shahryar Nashat (1975); Henrik Olesen (1967); Roman Ondak (1966); Philippe Parreno (1964); Walid Raad (1967); Martha Rosler (1943); Tomás Saraceno (1973); Ser Serpas (1995); Michael E. Smith (1977); Ettore Spalletti (1940 – 2019); Cally Spooner (1983); Sturtevant (1924 – 2014); Superstudio (1966 – 1986); Pascale Marthine Tayou (1967); Francisco Tropa (1968); Cy Twombly (1928 – 2011); Francesco Vezzoli (1971); Franz Erhard Walther (1939); Clemens Von Wedemeyer (1974); Lawrence Weiner (1942 – 2021); Dominique White (1993); Akram Zaatari (1966) Curata da Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini.

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Castello

Residenza dinastica dei conti del Tirolo, il castello ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo. Il percorso museale è incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri. Nel palazzo meridionale si trovano i due portali romanici, mentre nella cappella del castello, intitolata a San Pancrazio ed edificata su due piani, notevoli pitture murali gotiche. Nel mastio è possibile ripercorrere la storia dell’Alto Adige nel XX secolo.

Castello

Castel Presule, un tempo residenza dinastica dei signori Völs-Colonna, ospita, accanto a dipinti e disegni del XIX e XX sec. della raccolta “Cà de Bezzi”, una collezione d’armi del XIX secolo, dipinti della Donazione Lotte Copi e la mostra permanente di ritrovamenti archeologici "finff Majolica Schaln".

Castello

Il castello risale al 1140. Il percorso propone gli affreschi del “Ciclo di Ivano” (XIII sec.), primissima testimonianza della cultura profana e cavalleresca di area tedesca, la sala nuziale e la cappella riccamente dipinte, l’ampia biblioteca e una raccolta di dipinti, stemmi e armi.

Castello

Castel Roncolo risale al XIII sec. Oltre al celebre ciclo di affreschi profani risalenti al Medioevo e a oggetti dalla vecchia armeria, si possono periodicamente ammirare mostre temporanee su temi di storia culturale.

Museo

A chi lo visita, Capriz, il caseificio da vivere, permette di immergersi con tutti i sensi nel mondo della produzione di formaggio di capra. Negli ambienti espositivi a pianterreno e nel piano interrato è rappresentato l’intero processo, dalla capra che fornisce la materia prima, passando per il latte come prodotto di partenza fino alla forma di formaggio finita e al suo adeguato stoccaggio. Un ruolo speciale lo giocano elementi interattivi.

Museo

La Casa di via Bari 11 è uno dei pochi esempi ancora esistenti a Bolzano delle centinaia di case “semirurali” costruite alla fine degli anni Trenta e demolite a partire dagli anni Ottanta del Novecento per far posto a costruzioni a maggiore intensità abitativa. Da parte degli abitanti del quartiere delle Semirurali non è mai venuta meno la richiesta di conservarne la memoria. Il percorso espositivo, aperto al pubblico nel 2015, propone un viaggio nella storia di questo luogo attraverso fotografie, filmati, mappe, modellini tridimensionali e la suggestiva narrazione di storie di vita quotidiana.

Castello

Castel Monteleone è una fortificazione del XIII secolo, ampliata nei secoli XVI, XVII e XVIII. Un percorso storico-artistico che si snoda attraverso giardini, cortili e sale offre un viaggio nei secoli, dal medioevo al periodo del rococò.

Museo

Orologi a muro, opere in legno intagliato, maschere, tappi di bottiglia, cavatappi, pipe, macinini per il caffè e utensili da cucina, oggetti religiosi, oldtimer e motociclette, come ad esempio diversi modelli di Vespa: fanno tutti parte della collezione privata della famiglia Trebo. Gli oggetti raccontano storie vecchie anche di 150 anni e sono disseminati nei diversi locali dell’hotel. Un paradiso per i nostalgici!

Museo

L’Archeoparc Velturno testimonia una storia insediativa che, a partire dal neolitico, abbraccia tutte le più importanti epoche e culture. Sepolture e resti di attività di produzione della ceramica parlano di coltivatori e allevatori le cui storie risalgono fino al 5000 a.C.

Museo

La mostra Archimod presenta una cinquantina di modelli architettonici della Provincia Autonoma di Bolzano (piazze, scuole, palazzi per uffici, musei, complessi residenziali, ospedali, strade, gallerie, ponti), realizzati nell’arco degli ultimi 25 anni o in fase di progettazione o costruzione. Archimod è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici (treno, autobus) e ben visibile grazie alla grande scritta sulla facciata.

Museo

Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Museo

“Nessuno ha il diritto di obbedire”: da fine 2017 questa citazione della filosofa politica e scrittrice Hannah Arendt (1906-1975) spicca, in italiano, tedesco e ladino, sull’edificio degli Uffici finanziari di piazza del Tribunale a Bolzano. Esso si contrappone al carattere autoritario del monumento fascista e al suo motto “Credere, obbedire, combattere”. Integrata da esaurienti spiegazioni realizzate da una commissione di storici poste su stand informativi sulla piazza, la scritta progettata da Arnold Holzknecht e Michele Bernardi intende dare nuovo significato al bassorilievo monumentale dell’artista di Chiusa Hans Piffrader (1888-1950), rendendolo un’occasione educativa.

Museo

Sito in un ex bunker dell'epoca fascista, poi utilizzato dalla NATO durante la Guerra Fredda, il Bunker Museum tematizza in primo luogo la struttura stessa e il suo retroscena storico. Sotto la lente è posta anche la storia segreta della Guerra Fredda. Il museo espone prevalentemente oggetti che un tempo facevano parte dell'equipaggiamento del bunker, come impianti radio, telefoni da campo, armi, razioni alimentari, ecc. In futuro tuttavia l'esposizione si focalizzerà non tanto sull'aspetto militare, ma sul tema dei confini.

Castello

Il palazzo del XVI secolo fu fino al 1803 residenza estiva dei principi vescovi di Bressanone. Particolari attrazioni sono i preziosi arredi rinascimentali (pannelli lignei, stufe, affreschi) e una collezione di opere d’arte risalenti ai secoli XV–XX. La struttura è gestita da Castel Tirolo.

Castello

Il Castello Principesco è situato ai piedi del Monte Benedetto, nel cuore della città. Il Castello, completamente ricostruito dall’arciduca Sigismondo d’Austria intorno al 1470, venne in seguito utilizzato dai Principi del Tirolo come alloggio durante la loro permanenza a Merano. A partire dal 1875, dopo un provvidenziale intervento di salvaguardia che ne impedì l’abbattimento, questa storica residenza fu sottoposta ad un ampio restauro. Oggi il Castello Principesco offre una preziosa occasione per studiare abitudini e modi di vita del tardo Medioevo: arredi di uso quotidiano, utensili da cucina, una delle più antiche stufe di maiolica giunte fino a noi, ritratti, strumenti musicali e armi consentono di toccare con mano un passato ormai remoto.

Museo

Il Centro di documentazione "Culten" tematizza l'insediamento dell'età del bronzo e del ferro (1400-600 a.C.) - poi trasformato in luogo per olocausti - sul "Kirchbichl" a Santa Valpurga/Ultimo, presentando la storia insediativa della valle e reperti di diverse epoche.

Castello

Il castello di Scena (XIV–XVIII sec.) fu residenza dall’arciduca Giovanni d’Asburgo. Custodisce collezioni su storia, cultura e arte tirolesi, armi storiche, arredi originali e dipinti. Nel sottostante mausoleo neogotico si trova la tomba dell’arciduca.

Museo

Il Centro visite racconta i forti contrasti e la varietà di ambienti che contraddistinguono questo parco. Qui si sperimenta in piccolo il mondo del parco. Lo stagno, gli aquari, il canale di irrigazione tipico, detto "Waal", pietre, preparati di animali, pannelli verticali e box per esperienze tattili invitano a scoprire la natura.

Museo

Il Centro visite “Lahner Säge” del Parco Nazionale dello Stelvio illustra quanto sia essenziale l’ecosistema “bosco” per l’uomo e la natura. Nell’antica segheria ad acqua alla veneziana, ora restaurata, i tronchi vengono trasformati in tavole, mentre la macina trasforma i chicchi di grano in farina.

Museo

Il Centro visite è ospitato in un vecchio mulino elettrico ristrutturato. L’esterno del Centro comprende un’area con la tipica vegetazione su substrato calcareo e porfirico e dispone di uno stagno per anfibi, di un orto con erbe medicinali e di un piccolo campo di grano.

Museo

Il Centro visite è dedicato alla geologia delle Dolomiti e all’alpinismo di Reinhold Messner. Nell’area "Meraviglie della natura" è possibile scoprire animali e erbe, pellicce di animali, uova di volatili, penne, dentature e corna.

Museo

Il Centro visite, situato nell'ex-Grand Hotel di Dobbiaco, spiega i paesaggi naturali e culturali dell'area protetta, l'attività alpinistica e turistica sviluppatasi in questo territorio e gli avvenimenti bellici avvenuti lungo il fronte dolomitico. La mostra permanente dedicata alle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO illustra per quale motivo ampie aree delle Dolomiti sono state dichiarate Patrimonio mondiale dell'UNESCO ed evidenzia le particolerietà geologiche e i fantastici scenari paesaggistici del Parco naturale.

Museo

Nel visitare Certosa l’impianto dell’antico convento è ancora riconoscibile. Davanti al chiostro un film della durata di 9 minuti racconta con immagini poetiche le alterne vicende storiche della certosa. Arte nella Certosa: Ogni anno, circa dalla metà di luglio alla fine di agosto, il chiostro ospita una mostra di artiste e artisti altoatesini.

Museo

Il museo espone tecnologia cinematografica e televisiva: macchine di proiezione di varie epoche, telecamere, moviole, banchi di montaggio, videoproiettori, pellicole film, ecc., nonché documenti storici, manifesti, documentari e altre testimonianze della storia del cinema nella regione. Propone rassegne cinematografiche, conferenze, attività di mediazione e didattiche e restauro film.

Museo

Il Museo Dolomythos introduce nel mondo delle Dolomiti Patrimonio naturale dell’umanità Unesco, delle quali illustra la genesi, ed esplora, presentandole, le specificità geologiche e il mondo vegetale e animale dei “monti pallidi”. Per mezzo di ricostruzioni, rappresenta inoltre i dinosauri come antichi abitanti delle Dolomiti. Ulteriori temi sono i miti e le leggende sulle Dolomiti e il mondo delle erbe. In un apposito percorso, i bambini possono intraprendere una caccia al tesoro e cercare fossili, cristalli e oro.

Museo

La mostra all'aperto Fossilia mostra i più bei reperti della zona di Meltina e testimonia i complessi fenomeni geologici avvenuti nel corso di milioni di anni. Particolarmente interessanti sono i resti fossili di alberi. Testi esplicativi e una stazione audio permettono di scoprire la mostra anche autonomamente. Visite guidate di gruppo su richiesta contattando l'Ufficio turistico di Meltina

Galleria d arte

La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica. Il connubio di arte e architettura è evidente anche nella sede progettata dagli architetti Walter Angonese e Andrea Marastoni. La Fondazione espone periodicamente parti della collezione di arte astratta e concettuale del suo fondatore e ospita mostre temporanee. Organizza attività didattiche e visite guidate, promuove residenze d'artista ed aderisce a manifestazioni intermuseali.

Museo

Con la sua imponente struttura e il labirinto di stanze, corridoi e scale, il Forte di Fortezza è considerato una delle più interessanti fortificazioni dell’area alpina e un capolavoro dell’architettura bellica austriaca. Edificato tra il 1833 e il 1838, ha vissuto alterne vicende, finché nel 2008 non è stato aperto al pubblico. Da allora ospita mostre d’arte e di architettura di portata regionale e internazionale e diverse manifestazioni. La mostra permanente "Cattedrale nel deserto" offre sguardi nella realizzazione del Forte e negli effetti che questa ha avuto sulla zona circostante. Al suo areale appartiene anche il Bunker n. 3, che si nasconde sotto un fitto strato di vegetazione in un tratto di bosco sul suo perimetro orientale e si può visitare su prenotazione.

Museo

Il GEOMuseo di Redagno, allestito nell’edificio "Peter Rosegger", situato nei pressi della chiesa di Redagno di Sopra, espone i più importanti reperti fossili provenienti dal GEOPARC Bletterbach e le sue caratteristiche rocce.

Museo

Il GEOPARC Bletterbach rientra nelle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco e si estende su una superficie complessiva di 818 ettari. Nel suo paesaggio unico si trovano fossili di piante e orme di sauri. Nell’areale e nel centro visitatori sono illustrate questa particolare geologia e geomorfologia.

Galleria d arte

SKB Artes si propone come luogo in cui l’arte contemporanea viene presentata, mediata e discussa. Attraverso il suo programma, che abbraccia l'arte contemporanea, la letteratura, la musica e l'architettura in tutte le sue forme espressive, SKB Artes intende rendere accessibile lo spettro dell'arte sudtirolese. SKB Artes si considera un ponte di scambio tra artisti, curatori, esperti d'arte di tutte le discipline e un pubblico diversificato. Come luogo artistico non commerciale, SKB Artes esplora le correnti artistiche contemporanee e mette in contatto i suoi membri con artisti di altre discipline e paesi. Grazie ai suoi legami internazionali con istituzioni artistiche e reti simili, SKB Artes promuove la sofisticata promozione di nuove forme d'arte e il dialogo con il pubblico dentro e fuori dall'Alto Adige. I locali storici offrono spazio per ampie esposizioni collettive come anche per esposizioni individuali dei membri. Allo stesso tempo, vengono presentate iniziative nel campo della letteratura, della composizione musicale e dell'architettura, creando così interconnessioni. Viene esplorato lo sviluppo e i progetti di una concezione estesa dell'arte al fine di contribuire e promuovere una scena culturale vivace, sia attraverso i suoi membri che oltre. SKB Artes si trova a Bolzano, non lontano dal centro storico. Gli spazi storici generosi nel Deutschhaus in via Weggenstein si suddividono in un'area espositiva di circa 400 m2, che può essere utilizzata in modo integrato o modulare, e una biblioteca che contiene un vasto assortimento di opere letterarie di autori sudtirolesi, monografie di artisti e opere collettive. SKB Artes inaugura nel 2024, assumendo così l'eredità della Galleria Prisma (1989 - 2023). Grazie alla lunga storia del Südtiroler Künstlerbund (fondato nel 1946) e alla sua consolidata collaborazione, SKB Artes può contare fin dall'inizio non solo sui suoi 450 membri, ma anche su una vasta rete di partner nel settore artistico, nella gestione delle mostre, nell'economia e nella scienza.

Museo

Realizzato nel 1940-41 dal regime fascista per scopi difensivi, il bunker è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.

Galleria d arte

Il Giardino di sculture di Sieglinde Tatz Borgogno all'interno di un piccolo terreno boschivo a Pochi di Salorno è il risultato di una lunga e intensa fase creativa dell'artista. Vi si possono ammirare e toccare centinaia di figure femminili e alcune figure maschili, fatte prevalentemente di bronzo e di dimensioni diverse, alcune molto piccole, altre molto grandi, sedute, sdraiate, in piedi. Il giardino inoltre regala un panorama stupendo sulla sottostante Val d'Adige. Ulteriori informazioni presso l'Ufficio turistico Castelfeder.

Galleria d arte

Il Kunstforum Unterland - Galleria della Comunità Comprensoriale Oltradige/Bassa Atesina presenta, nei suoi spazi medievali sotto i portici di Egna, mostre d'arte contemporanea di caratura sia locale che internazionale. Diverse posizioni artistiche vengono presentate attraverso sei appuntamenti annuali. La galleria è diventata un punto d'incontro e di riferimento per gli operatori e amanti del settore.

Museo

Questo museo a 2.275 metri di altitudine, in cima al Plan de Corones nei pressi di Brunico, nelle Dolomiti, è dedicato alla fotografia di montagna. Il percorso si snoda su 1.800 metri quadrati e quattro piani, alla scoperta della storia della fotografia di montagna dagli inizi ad oggi, e propone opere artistiche di fotografi e fotografe da tutto il mondo, fotografie storiche, innovazioni digitali, mostre temporanee e allestimenti scenografici.

Museo

Sito nei locali della parrocchia di Lappago, il museo permette di conoscere l’acqua con tutte le sue qualità e i suoi segreti e richiama l’attenzione su ciò che è casuale e marginale, ovvero sulle piccole cose che si incontrano nella natura.

Museo

Guide con una formazione specifica sul tema del marmo presentano curiosità e informazioni interessanti sulla genesi, la storia, la pericolosa estrazione e la lavorazione dell’“oro bianco”, il pregiato marmo di Lasa. Tutti i giorni diverse visite guidate partono direttamente dalla stazione ferroviaria di Lasa.

Galleria d arte

Aperta tutto l'anno, Merano Arte presenta nei suoi 500 mq di superficie espositiva, distribuita su tre piani, le ricerche contemporanee più attuali in ambito di arte figurativa, architettura, letteratura, musica, fotografia e nuovi media. La struttura è gestita dall'associazione culturale Merano Arte che in collaborazione con istituzioni pubbliche e partner privati ne organizza la programmazione.

Museo

Situato sul Plan de Corones (2275 m), al margine del più spettacolare altopiano panoramico dell’Alto Adige, il MMM Corones è dedicato all’alpinismo tradizionale, disciplina che ha plasmato ed è stata plasmata in maniera decisiva da Reinhold Messner. La vista mozzafiato sulle Alpi, che si gode dall’inconfondibile edificio progettato da Zaha Hadid, è parte integrante dell'esperienza museale: lo sguardo spazia in tutte e quattro le direzioni cardinali, anche oltre i confini provinciali, dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.

Museo

Il cuore del circuito museale ideato da Reinhold Messner trova spazio tra le antica mura di Castel Firmiano, rese accessibili da una struttura moderna in vetro e acciaio. Il percorso espositivo si snoda tra le torri, le sale e i cortili della rocca, offrendo al visitatore una visione d'insieme dell'universo montagna. Opere, quadri, cimeli e reperti naturali raccontano lo stretto rapporto che unisce l'uomo alla montagna, l'orogenesi delle catene montuose ed il loro disfacimento, il legame tra montagna e religione, la maestosità delle vette più famose del mondo, la storia dell'alpinismo dagli inizi fino all'odierno turismo alpino.

Museo

Arroccato su un'altura nella splendida val Venosta, Castel Juval ospita il museo che Reinhold Messner ha voluto dedicare al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo la montagna è sacra, dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotteranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni. Nei pressi del museo, bello ed emozionante, si possono visitare i vigneti in pendenza dell'azienda agricola Unterortl e la trattoria Schlosswirt Juval che serve piatti tipici.

Museo

Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.

Museo

Nel Castello di Brunico, situato sulla collina a sud del capoluogo della val Pusteria, Reinhold Messner ha allestito il penultimo dei suoi sei musei dedicati alla montagna. Circondato da masi contadini, il castello ospita il museo dei popoli di montagna. Dal museo MMM Ripa (in lingua tibetana “ri” sta per montagna e “pa” per uomo) si gode una splendida vista su Plan de Corones, luogo di forte richiamo turistico, sul paesaggio rurale della valle Aurina e sulle Alpi della valle di Zillertal. Il moderno alpinismo è nato 250 anni fa, ma è da più di 10.000 anni che l'uomo abita e frequenta i rilievi montuosi. Da principio ci si recava per cacciare, poi per condurre mandrie e greggi di pascolo in pascolo, quindi vi si stabilì per lavorare la terra e allevare bestiame. Stabilitisi tra i fondali delle valli e i pascoli estivi, i popoli di montagna hanno saputo sviluppare una propria arte della sopravvivenza, una cultura che, al contrario della cultura urbana, si basa sulla responsabilità personale, sulla rinuncia al consumo, sul mutuo aiuto. È a questo modo di vivere, che solo all'osservatore superficiale può apparire diverso da luogo a luogo, che Reinhold Messner dedica il museo MMM Ripa.

Museo

Nel medioevo la miniera di Villandro era annoverata tra le aree di estrazione del minerale più significative del Tirolo. Dopo la sua chiusura all’inizio del XX secolo cadde nell’oblio. Con un faticoso lavoro, l’Associazione culturale e museale di Villandro l’ha resa nuovamente accessibile al pubblico. È possibile visitare diverse gallerie nell’ambito di visite guidate.

Museo

Il Mondo del Loden presenta ai visitatori l’intero processo che dalla pecora porta al capo di abbigliamento finito. Utensili storici raccontano la storia della produzione delle stoffe, l’attività di filatura delle donne, i viaggi dei venditori ambulanti di panni e la follatura del Loden.

Museo

La zona di Aldino era un tempo sede di innumerevoli mulini, brillatoi e pestini, poiché la coltivazione dei cereali rappresentava la più importante fonte di sostentamento. Lungo il rio Thal ora alcuni di essi, riattivati, sono accessibili al pubblico.

Galleria d arte

Nel 2017 il magistrato, imprenditore e collezionista bolzanino Josef Kreuzer donò alla Provincia di Bolzano la sua collezione di oltre 1.500 opere di circa 300 artisti del Tirolo, dell’Alto Adige e del Trentino, insieme al palazzo che la ospita in pieno centro storico a Bolzano, a condizione di farne un museo accessibile al pubblico. A pianterreno è stato ricavato un ambiente per mostre temporanee d’arte, lo Spazio Eccel Kreuzer.

Museo

Il Museo Mansio Sebatum è dedicato all’insediamento romano di San Lorenzo. I reperti esposti offrono una panoramica della vita nell’antica stazione di sosta di “Sebatum”, con le sue terme, il suo mercato e i suoi scambi, oltre che dei riti funebri e del mondo delle divinità dei Romani.

Museo

Il museo espone schizzi e bozzetti dei numerosi affreschi, oltre a studi, acquerelli e lavori di grafica del famoso pittore sudtirolese Rudolf Stolz (1874–1960), nonché dipinti del fratello Albert Stolz e propone ogni anno mostre temporanee con opere di artisti prevalentemente di area tirolese.

Museo

Il museo Uomo nel tempo ripercorre la vita dell’uomo in Alto Adige dall’età della pietra fino al recente passato. Le diverse epoche sono rappresentate attraverso innumerevoli oggetti originali, esperimenti e animazioni. Mostre temporanee a cadenza annuale offrono sguardi nell’ampia collezione.

Museo

Il museo illustra la storia naturale e culturale della Val Gardena: nascita delle Dolomiti, antiche testimonianze archeologiche, una collezione di sculture lignee gardenesi, vita e opere di Luis Trenker, regista e attore di film di montagna, la tela quaresimale di San Giacomo e la camera da letto “Bierjun” del tardo Medioevo.

Museo

Sito al secondo piano della Residenza Lächler, sopra l'associazione turistica, il museo intende essere un centro di ricerca, documentazione e informazione sul costume tradizionale ("Tracht") di Castelrotto e sulla sua storia. Espone costumi tradizionali del XVIII, XIX e XX sec. e parti di essi nonché una ricca raccolta di immagini storiche. Ospita mostre temporanee, organizza visite guidate, conferenze e corsi e collabora con associazioni del settore.

Museo

In questo museo privato della famiglia Schmid, attrezzi e utensili illustrano lo sviluppo della viticoltura e della lavorazione del vino, della lotta antiparassitaria e dell’agricoltura nel Burgraviato, nonché la tradizione della produzione dello speck.

Museo

Nel museo della Collegiata l’arte sacra della chiesa, il tesoro del Duomo, i libri risalenti ai sec. XV–XVIII e una significativa raccolta di manoscritti sono testimonianza dell’attività intellettuale e spirituale della più antica Collegiata del Tirolo. Nella seconda sede, ovvero nel Convento dei Francescani (via P.-P.-Rainer 15, 39038 San Candido) invece sono esposti numerosi reperti archeologici di San Candido risalenti ai secoli dell’Impero romano e una collezione di oggetti folkloristici.

Museo

Il museo conduce in un viaggio nel passato all’interno di un’abitazione dell’antica borghesia brissinese con i suoi sontuosi rivestimenti lignei, gli affreschi unici e le originali stufe ad olle. Nella sede della Farmacia Peer si è conservato un prezioso tesoro fatto di rari oggetti, che narrano con la loro molteplicità e fantasia «l'arte di curare». Allo stesso tempo questo piccolo gioiello museale rappresenta una perla di rara bellezza per gli amanti dell’architettura e dell’arte moderna.

Museo

Il Museo della Scuola di Bolzano è stato concepito come museo aperto. Gli oggetti esposti (materiali didattici, fotografie, documenti, arredi, cartelloni) rispecchiano la storia delle tre culture di questa terra, in un incontro tra esperienze personali e vicende collettive.

Museo

Attraverso abiti, accessori, oggetti di uso quotidiano e curiosi, il Museo delle Donne descrive la storia della donna e il suo ruolo sociale ieri e oggi. Ogni anno organizza mostre temporanee su temi che riguardano le donne e manifestazioni correlate.

Museo

Situato nell’antica residenza urbana e sede degli uffici amministrativi dell’imperatore Massimiliano I, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige illustra la storia naturale e paesaggistica dell’Alto Adige, uno dei territori più multiformi d’Europa. Su una superficie espositiva di circa 1.000 mq, il museo consente di scoprire – in una sorta di viaggio nel tempo scandito da plastici, diorami e postazioni sperimentali e multimediali – i momenti più importanti delle origini della terra e della nascita e dello sviluppo dei vari ambienti naturali. Il piano terra ospita regolarmente mostre temporanee. Il museo gestisce anche il Planetario "Alto Adige" di San Valentino in Campo (Cornedo all'Isarco), vero e proprio simulatore stellare il cui sistema tecnologico permette di ricreare il moto dei pianeti e delle stelle sfruttando la tecnologia 3D.

Museo

Nel museo allestito nell’edificio della sinagoga, documenti e oggetti offrono testimonianze della comunità ebraica formatasi a Merano tra fine ‘800 e inizio ‘900 e accompagnata fino agli anni ’30 da un fiorente turismo ebraico.

Museo

Il Museo locale espone opere di arte sacra che rispecchiano le forme di devozione religiosa e artistiche del barocco e del rococò. Un gioiello particolare è il tesoro del maso Thal. Il museo conserva anche dipinti, sculture lignee, monete e medaglie provenienti da collezioni private.

Museo

Nell’antica sede del Magistrato Mercantile i preziosi oggetti d’arredo del XVIII sec., i dipinti di pittori barocchi e i documenti originali testimoniano la tradizione delle fiere di Bolzano, centro mercantile di fama internazionale.

Museo

Il museo è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca e raccolta durato diversi decenni nelle Alpi di Ziller (Aurine) e negli Alti Tauri ed espone circa 1.000 esemplari di minerali. Oltre ai più grossi quarzi affumicati trovati nella nostra regione, merita particolare attenzione un rarissimo cristallo di rocca “ritorto”, tra i più belli venuti alla luce finora e ritrovato nella miniera di Predoi. La sezione multimediale presenta la nascita dei minerali, la loro ricerca e il faticoso recupero, infine l’azione terapeutica di molti di essi.

Museo

Il museo, ampliato di recente, custodisce la collezione mineralogica composta dai famosi geodi di Tiso, cristalli di rocca e altri minerali della zona alpina, raccolti dal collezionista Paul Fischnaller. Le famiglie possono cercare geodi insieme al collezionista.

Museo

La Torre Bianca, uno dei simboli di Bressanone, ospita un museo che, a partire da vari modelli, racconta il suo significato di torre cittadina e campanaria. Propone inoltre campane in miniatura, l’interno dell’originale globo del campanile e il ruolo dei guardiani del campanile.

Museo

Il museo propone una cinquantina di opere di arte sacra, allestite con cura. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Dal 1984 il museo parrocchiale è ospitato nel granaio gotico, nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Sopra il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio.

Museo

L’attività mineraria ha caratterizzato per secoli e fino ai nostri giorni non solo il paesaggio, ma anche la vita degli abitanti delle Alpi centrali. Nell’antico Granaio di Cadipietra le mostre temporanee raccontano ai visitatori i loro volti e le loro storie. Attraverso immagini di minatori al lavoro nei secoli passati nelle miniere di Ridanna/Monteneve e di Predoi la mostra in corso “Ritratti. Gente di miniera” presenta i loro ritratti e racconta con brevi biografie la loro vita. Immagini, testi, registrazioni audio e diversi oggetti personali permettono di ridare un volto e una voce a imprenditori minerari e minatori, ma anche alle donne impiegate nella miniera.

Museo

A Predoi dal 1996 è possibile effettuare, a bordo di un trenino, una suggestiva visita guidata vestiti con elmetto e cerata alla galleria “ Sant’Ignazio”, lunga oltre 1 km. Da essa ancora oggi si estrae rame di cementazione: il particolare impianto è visibile e perfettamente funzionante. All’interno comincia l’avventuroso percorso guidato di 350 m, disseminato di rappresentazioni di scene lavorative. Il centro climatico si trova a ca. 1.100 m nel cuore della montagna e si presenta come luogo di quiete, distensione e rigenerazione.

Museo

La sede di Ridanna fu costruita 150 anni fa ed è una testimonianza unica del periodo della rivoluzione industriale. Nell’impianto di arricchimento del minerale a Masseria, dotato delle tecnologie più moderne per l’epoca, i visitatori possono toccare con mano l’intero processo di produzione grazie a macchinari funzionanti. Il più lungo sistema di trasporto minerario al mondo, composto di piani inclinati e binari per il traino con i cavalli che si estendono dal distretto in alta montagna alle gallerie di Monteneve, ma anche i grandi bacini di flottazione e i potenti macchinari fanno intuire sia le dimensioni impressionanti sia le difficoltà dell'attività estrattiva e invitano il visitatore ad un viaggio nel tempo tornando alla rivoluzione industriale in campo minerario.

Museo

Il Museo degli usi e costumi di Teodone illustra la vita della società rurale in epoca preindustriale, dal nobile al contadino fino al bracciante. Al centro si trova la residenza barocca Mair am Hof (costruita alla fine del XVII secolo) con le sale padronali e le collezioni etnografiche. Nell’area all’aperto di oltre tre ettari, i masi contadini originali, le officine degli artigiani, gli orti agricoli e gli animali domestici raccontano la vita quotidiana di una volta.

Museo

Il Museo provinciale del vino si trova nel centro di Caldaro, in quello che fu l’edificio amministrativo della signoria Caldaro-Laimburg. Il museo offre uno sguardo sulla storia della viticoltura in Alto Adige: dagli attrezzi storici che accompagnavano l’annata lavorativa del viticoltore, fino alle rappresentazioni religiose che illustrano il rapporto tra vino e religione. Nel piccolo vigneto del museo si coltivano oltre 30 vitigni diversi le cui uve si possono assaggiare in autunno.

Museo

Il bunker è un residuato degli anni '40 scavato nella roccia. Ospita una mostra sulla storia della valle dall’epoca glaciale al XX sec. e presenta, come punto informativo del Parco naturale del Gruppo di Tessa, le specificità naturali della zona. Il museo, fondato nell'aprile del 2010, da gennaio 2017 viene gestito dalla neocostituita associazione MuseumHinterPasseier.

Museo

La struttura museale Timmel_Transit è stata inaugurata nel 2018 in una ex caserma sul valico del Rombo. Essa intende integrare il Museo del Passo, che si trova in territorio austriaco, e completare il percorso dell’“Esperienza Passo Rombo” – sei piccole stazioni museali lungo la strada alpina del Passo Rombo. Attraverso immagini, pannelli e filmati con interviste a testimoni d’epoca, la mostra permanente tematizza la storia della costruzione della strada del Passo Rombo sul versante altoatesino. Timmel_Transit include anche un archivio digitale con quasi 3.000 documenti e immagini relative alla realizzazione della strada del Passo Rombo, conservato al Bunker Mooseum e in parte ancora in elaborazione.

Museo

Ciastel de Tor, famoso per la sua caratteristica torre e nel XIII secolo sede del giudizio “Thurn an der Gader”, è luogo di riferimento della cultura degli oltre 30.000 ladini, uniti nella loro identità da due elementi essenziali: la lingua derivata dal latino volgare e lo straordinario paesaggio montuoso delle Dolomiti. Dal 2001 il ?iastel ospita il Museo provinciale ladino. Esso fornisce preziose informazioni sulla geologia, archeologia, storia, lingua, sul turismo e artigianato artistico delle cinque valli ladine.

Museo

Il museo è dedicato all’orso preistorico delle caverne di 40.000 anni fa e alla geologia delle Dolomiti. Illustrano gli aspetti dell’”Ursus ladinicus” e del suo habitat numerosi reperti originali – ossa, denti, crani – e installazioni video. Nel piano interrato si trova la ricostruzione della grotta delle Conturines, luogo di ritrovamento dell’Ursus ladinicus, con una ricostruzione dell’orso delle caverne in letargo e dell’orso bruno M12 (Mico).

Museo

In occasione della costruzione del centro anziani sono venute alla luce straordinarie testimonianze di epoca romana: un edificio riccamente affrescato con sala colonnata e una massiccia struttura, probabilmente la base di un tempio o di un monumento. Ad oggi sono i resti archeologici più importanti di Pons Drusi, la Bolzano di epoca romana.

Museo

Dal 2015 il Palais Mamming Museum – che presenta le collezioni del Museo Civico di Merano – è ospitato nella nuova sede di piazza Duomo, in un palazzo barocco ristrutturato recentemente. La collezione fornisce una panoramica sull'evoluzione storica della città. Il percorso, a sviluppo circolare, ha inizio dalla preistoria e protostoria, toccando via via tutti gli ambiti, fino all’arte del XX secolo. Ciò che contraddistingue il fascino particolare di questa collezione sono anche alcuni pezzi “esotici” e curiosi, tra cui una mummia egizia, la collezione d’armi sudanesi di Slatin Pascha, una macchina da scrivere di Peter Mitterhofer e una maschera funebre di Napoleone.

Museo

Promosso dall’Autostrada del Brennero spa, il Plessi Museum è il primo spazio museale in autostrada in Italia. È segnato dalla presenza dell’installazione che l’artista Fabrizio Plessi aveva realizzato nel 2000, in occasione dell’Expo di Hannover, pensata per celebrare l’Euregio. È una scultura che unisce tre composizioni rappresentanti le province di Trento, Bolzano e Innsbruck. Il percorso espositivo raccoglie installazioni video, sculture e presenze grafico-pittoriche.

Museo

Il “Rohrerhaus”, menzionato già nel 1280 e uno dei maggiori masi della valle, è un luogo di incontro a carattere museale. Oltre a stube, cucina e un’altra piccola stube fanno parte del complesso anche il forno e il mulino.

Museo

La "serra III" di fine anni '50 della Floricoltura Schullian è l'ultima di questo tipo in Alto Adige. Al suo interno, l'artista Paul Thuile ha ideato una mostra permanente. Oggetti e fotografie d’epoca, testi, filmati e interviste presentano la storia dell’ortofrutticoltura, le vicende delle dieci più importanti ditte e famiglie che hanno fondato il settore in Alto Adige nonché ritratti dei maggiori protagonisti del suo sviluppo in questa terra negli ultimi 60 anni. Tra essi, spicca il fondatore della floricoltura che ospita l'esposizione, Franz Schullian.

Museo

Lo Speckworld Moser è situato in un edificio costruito in stile architettonico alpino e mostra la storia dello Speck. Si possono ammirare la tradizionale cucina, l’affumicatoio, l’originale mangiatoia per i maiali, l’antica siringa per le salsicce, un’antica bilancia e molti altri i utensili originali utilizzati nella produzione dello Speck. Diverse stazioni interattive e tavole informative illustrano l’antica e moderna produzione artigianale dello Speck, elargendo consigli per conservare al meglio il prodotto, per affettarlo in modo ideale e molto altro ancora. Immagini e ricette di piatti a base di Speck svelano inoltre le sue possibilità di utilizzo.

Museo

All’interno della Torre di Porta Sluderno, su due piani, sono illustrate le "Tappe di una piccola città". Temi centrali sono il commercio, la difesa, il mercato, le professioni nonché la ricostruzione e fortificazione della città di Glorenza nel XVI sec.

Museo

Un tempo residenza estiva dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, meglio nota come Sissi, Castel Trauttmansdorff oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, il primo in tutto l’arco alpino specializzato nella storia del turismo. Il Touriseum, circondato dallo spettacolare orto botanico di Castel Trauttmansdorff, offre un emozionante viaggio nel tempo alla scoperta dei 200 anni di tradizione turistica del Tirolo, attraverso un percorso arricchito di pannelli illustrati. Il visitatore, proiettato nel passato, rivive l’atmosfera del tempo sia dal punto di vista dei villeggianti sia da quello della popolazione locale.

Museo

Il museo è dedicato alle specificità della Val Venosta, come il sistema di irrigazione con i canali detti “Waale”, l’archeologia nel “magico triangolo retico” (siti del Ganglegg e del Tartscher Bühel) e il tema degli “Schwabenkinder” (bambini costretti a lavorare in Germania meridionale).

Museo

Nel 1905 Franz Fromm, commerciante di origini tedesche, si trasferì a Merano, dove diversi anni dopo acquistò Villa Freischütz. Essa divenne per Fromm il definitivo approdo per sé e la sua famiglia e il forziere per la sua collezione di tesori artistici raccolti con passione. È grazia a sua nipote Rosamaria Navarini (1926-2013) se questa collezione si è potuta conservare fino ai giorni nostri. Nel suo testamento, dispose che questi tesori diventassero fruibili al pubblico nella villa. Costruita nel 1909, Villa Freischütz rappresenta un significativo esempio di edificio dell’"età dell’oro" della città di cura e custodisce una varia e preziosa collezione di opere d’arte e d’arte applicata. L’intreccio degli oggetti e delle singole storie presentati nella mostra traccia un ritratto di una tipica famiglia borghese dell’epoca.

Galleria d arte

L'ar/ge kunst è il Kunstverein (Associazione artistica) di Bolzano. Il nome – un’abbreviazione di Arbeitsgemeinschaft, comunità di lavoro - indica l’obiettivo di promuovere un’idea di lavoro collettivo intorno ai linguaggi dell’arte contemporanea e alla loro relazione con discipline quali l’architettura, il design, le arti performative e il cinema. L’istituzione produce e presenta pratiche artistiche regionali, nazionali ed internazionali e, attraverso esse, conduce una ricerca critica sul ruolo dell’arte in rapporto alla sfera sociale e politica. Negli ultimi anni ar/ge kunst ha rivolto la propria indagine sull’idea di mostra come medium e ha sviluppato workshop, residenze, lecture e performance.

Museo

Il parco-museo didattico vicino al luogo di ritrovamento di Ötzi spiega come fu trovato l’Uomo venuto dal ghiaccio e come viveva 5300 anni fa. Nelle mostre spiccano le ricostruzioni delle capanne neolitiche e dell’equipaggiamento di Ötzi. A famiglie e amanti di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dei percorsi 2 e 3 (area laboratori, pontile canoa monossile e area tiro con l’arco).

Castello

Visita del castello Castel Mareccio è principalmente un centro eventi, che può essere affittato per diversi occasioni come congressi, mostre, concerti, matrimoni... Però è anche uno dei gioielli storico-artistici di Bolzano da non perdere! E può essere visitato nei giorni nei quali NON ci sono manifestazioni. Come tanti castelli medievali, anche Castel Mareccio venne ampliato nel corso del 1500. Oggi si possono vedere le sale affrescate e salendo nella torre si può ammirare il panorama a 360°. Prezzo d'ingresso: 5€ Orario per le visite: ore 9-12.45 (ultimo ingresso 12) e 14-17 (ultimo ingresso 16.15) Contattateci per maggiori informazioni: (+39) 0471 976615 oppure mareccio@mareccio.info

Castello

Arroccato su un’erta parete rocciosa sopra il comune di Appiano sulla Strada del Vino, troneggia maestoso Castel d’Appiano. Da qui, a 636 m s.l.m., lo sguardo spazia libero sull’intera Val d’Adige, l’Oltradige e la conca di Bolzano, posandosi su un idilliaco panorama in cui spiccano gli incantevoli vigneti – tratto distintivo di questo angolo dell’Alto Adige –, il profilo delle Alpi dell’Ötztal e le pallide vette delle Dolomiti. Castel d’Appiano ha alle spalle una lunga e interessante storia. Costruito nel 1130 dal conte Ulrico II, divenne presto una delle fortezze più significative e delle dimore più prestigiose della regione. Tutt’oggi, chi da vicino o da lontano osserva il castello prova un senso di soggezione alla vista del mastio pentagonale, che con i suoi 23 m di altezza si eleva verso il cielo. Nel suo nuovo ruolo di meta escursionistica distante poco meno di un’ora a piedi da Missiano, Castel d’Appiano ha moltissimo da offrire a giovani e anziani, amanti della natura e della buona tavola: dalla taverna, in cui si servono deliziosi piatti tipici, alla cappella, massima espressione della ricchezza culturale del maniero, fino al percorso per tiro con l’arco nei boschi circostanti alla rocca. Il Castello Hocheppan è aperto ogni giorno dalle ore 10.00 alle 18.00 (mercoledì giorno di riposo, ad ottobre nessun giorno di riposo). Visite guidate in italiano, tedesco e inglese da luglio ad agosto dal giovedì alla domenica, a settembre tutti i giorni tranne il mercoledì e ad ottobre fino all’8 novembre tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 16.00. In caso di pioggia le visite guidate potrebbero essere sospese! Per maggiori informazioni sulle visite guidate, si prega di contattare l’Associazione Turistica Appiano scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@eppan.com o telefonando al numero +39 0471 662206.

Castello

Sulle orme dei signori del castello in Alto Adige Il Castel Tasso a Campo di Trens presso Vipiteno è uno dei castelli medioevali meglio conservati dell'Alto Adige. È ben protetto su una collina ed è accessibile tramite un breve sentiero. Il castello fu menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1100, fino alla metà del 13° secolo risiedeva il vescovo ministeriale che gestiva da lì la zona circostante. Nel 1469 è entrato in possesso dei Cavalieri Teutonici, fino al 1809. A seguito il castello è stato lasciato alla famiglia Thurn e Taxis, che è ancora proprietaria ed è tenuto in ottime condizioni. Particolarmente degne di nota all'interno del Castello Tasso sono la stanza di fumo, i dormitori dei soldati e dei servi, la stanza verde, le cui pareti sono decorate con bellissimi affreschi, la stanza delle torture, una prigione sotterranea e la vicina chiesetta di San Zeno. Visite guidate: Il castello può essere visitato solo nell'ambito di una visita guidata. Visitabile tramite audioguida, proprio smartphone(codice QR) o informazione scritta. - Costo del biglietto: bambini fino ai 6 gratuito, dai 6 anni 7 euro, adulti 9€ - Per gruppi con più di 15 persone richiediamo una prenotazione telefonica - Durata della visita: 1 ora circa - Sabato giorno di riposo, escluso la settimana di Ferragosto - Chiuso il 1 novembre Visite guidate alta stagione: 16 luglio - 10 settembre lun, mar, mer, gio, ven, dom 09:00 - 18:00

Castello

Il Castello di Monguelfo o Welsperg è il complesso fortificato più antico tra Brunico e Lienz e si trova a pochi minuti a piedi dalla località di Monguelfo, in cima ad una collina soleggiata. Il castello fu fatto costruire nel 1140 dai fratelli Schwikher e Otto von Welsperg. La signoria Von Welsperg fu una stirpe nobiliare potente ed influente, soprattutto con il Barone Guidobold Von Welsberg, che ricevette il titolo di conte da Leopoldo I. Dal Castello di Monguelfo i Signori Von Welsperg amministravano un ampio feudo. Per quanto riguarda il castello invece, il maschio antico e molto alto risale agli anni 1126-1140 ed è senza dubbio la parte più antica del castello – era perfetto per vedere in lontananza e osservare bene il territorio circostante. Solo poco tempo dopo furono costruiti la piccola cappella romanica, un fabbricato per la servitù e il palazzo. Tra il XV e il XVI secolo l'intero complesso fu ristrutturato e ampliato più volte. Purtroppo nel 1765 un incendio ha danneggiato gravemente il castello e ne ha distrutto alcune parti. Nonostante i restauri che seguirono, in seguito il castello non fu più abitato. Oggi il Curatorio del Castello di Monguelfo si occupa del complesso ed organizza ogni estate numerosi concerti, mostre e altri eventi.

Centro culturale

La piazza della cultura è il luogo d'incontro per antonomasia fra diversi linguaggi e culture. Il Centro Trevi rappresenta questa piazza nella provincia di Bolzano, piazza di passaggio di tutta la ricchezza e varietà del nostro territorio. Una piazza coperta in cui la parola possa fluire libera e dare inizio alla discussione. La piazza della cultura dell'Alto Adige è un luogo unico dove la Ripartizione Cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano può lavorare creando sinergie e nuovo interesse per l'intera cittadinanza. L'avvicinamento alla cultura, tramite l'incontro di diversi sguardi, va a formare una discussione costruttiva attorno a qualsiasi tema relativo ad arte, cinema, lingue, teatro, danza, musica. Tuttavia il Centro Trevi non è da pensare solamente come luogo fisico, ma anche virtuale, in quanto si impegna nell'avvicinamento alla cultura tramite i canali social. Per questo motivo, anche l'attività online - su Facebook, Instagram, Spotify e Medium - diventa parte integrante dell'esperienza collettiva.

Teatro

TidA – Il Theater in der Altstadt di Merano Dalla sperimentazione all’istituzione La storia del Theater in der Altstadt ha inizio nel secolo scorso ed è nata dal sogno di uno studente di ritorno da Vienna e dal suo incontro con un gruppo di irriverenti e coraggiosi teatranti amatoriali. Erano tempi di cambiamenti sociali e di forti tensioni artistiche e creative. Furono inizi pieni di entusiasmo e di uno spirito innovatore. La strada è stata lunga e a volte impervia, ma il risultato è ragguardevole…

Cinema

La nostra associazione, nata alla fine degli anni settanta, attualmente gestisce un cinema a 3 sale a Bolzano, con programmazione giornaliera. L’offerta cinematografica si concentra principalmente sui film d’essai, presentati in lingua italiana, tedesca e nella versione originale con sottotitoli.

Teatro

Per un lungo periodo il gruppo della "Kleinkunstszene” di Bolzano ha cercato una nuova sede adeguata alle proprie esigenze. Aveva già organizzato con grande successo numerose produzioni teatrali come "Wilhelm Tell” e "Frank und Stein”, così come cinque edizioni del Festival Cabarena nel cortile del Museo d’arte moderna. Vi era quindi il desiderio di trovare un luogo adeguato alle proprie esigenze. Ed in effetti, dopo lunghe ricerche, venne trovato un luogo adatto. Si trattava della cantina a volta di un magazzino di ferramenta in via Argentieri, 19 nel cuore della città vecchia. Il 10 maggio del 1996 il Piccolo Teatro Carambolage venne ufficialmente inaugurato. I membri fondatori sono Gabi Veit (presidente dal 1996 al 2008), Erwin Egger, Günther Gramm e Manfred Schweigkofler. Sin dall’inizio si sono avvicendate sul palcoscenico del Carambolage rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Un programma musicale selezionato, l’accogliente atmosfera e la buona acustica del Piccolo Teatro hanno fatto il resto ed avvicinato al Carambolage anche un pubblico di lingua italiana. Il Piccolo Teatro Carambolage organizza circa 100 rappresentazioni ogni stagione ed offre al proprio pubblico un programma ricco e molto diversificato. Ogni anno sono circa 8.000 gli spettatori che frequentano il Piccolo Teatro e fruiscono di questa offerta culturale così variegata: cabaret, concerti, rappresentazioni teatrali, mostre e serate letterarie.

Sala polifunzionale

Cosa facciamo? Facciamo tutto ciò che le fiere hanno sempre fatto e che devono fare anche in futuro: facciamo convergere domanda e offerta di un settore produttivo. Tutto qui. Ma per quanto semplice possa sembrare, in realtà è un compito assai complesso, poiché occorre fare in modo che gli espositori giusti incontrino i visitatori giusti, creando un’atmosfera che favorisca lo scambio di idee ed elaborando un programma di informazione che dia valore aggiunto al settore e proponga modi nuovi per affrontare problemi condivisi. Ogni anno alle nostre rassegne oltre 3.000 espositori incontrano più di 230.000 visitatori! Come tutti i compiti difficili, non sempre riesce alla perfezione ma ogni volta lo affrontiamo con tutta la nostra passione per l’attività fieristica e ponendo in primo piano le esigenze dei clienti con correttezza e tempestività, e "last but not least" con simpatia. Siamo un’impresa amministrata in base ai criteri di gestione di un’azienda privata, ma tenendo ben presenti gli obiettivi dei nostri azionisti principali. Ci consideriamo quindi un’impresa di proprietà pubblica, non ispirata a mere finalità di lucro, ma consapevole di essere parte integrante dell’infrastruttura economica del proprio territorio e di doverla promuovere. Da diversi decenni siamo punto d’incontro e interlocutori essenziali per le imprese altoatesine e ci adoperiamo per fornire un contributo attivo allo sviluppo di nuovi settori di competenza per il tessuto produttivo del territorio. Abbiamo una spiccata sensibilità per le nuove tendenze e i mercati che ne possono scaturire: le nostre fiere e i nostri congressi vertono infatti sulle punte di diamante dell'economia locale, che contribuiamo a far crescere. Due esempi per tutti: la melicoltura o l’edilizia sostenibile. Come Fiera Bolzano siamo gli eredi di una tradizione di scambio di beni e di idee nell'arco alpino antica di secoli, se non di millenni. Oggi diamo continuità a questa tradizione nel contesto bilingue e biculturale dell’Alto Adige, a cavallo delle aree economiche e produttive germanofone e italiane, creando opportunità concrete per diffondere conoscenze e professionalità fra il Nord e il Sud dell’Europa. Nelle rassegne fieristiche che organizziamo fuori provincia – in Italia centrale e meridionale così come in Cina – diventiamo ambasciatori dell’Alto Adige, comunicando all'esterno le nostre competenze d’eccellenza.

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INSIDE EVENTS & CULTURE

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