All That Music - MAX IONATA & THE GROOVERS - Pubblicato da parkhotellaurin

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  • Via Laurin, 4, Bolzano, BZ
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Informazioni evento

Max Ionata - Tenor sax
Daniele Cordisco - Guitar
Antonio Caps - Hammond organ
Elio Coppola - Drums

Classe 1972, Max Ionata è considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea, che in pochi anni ha conquistato l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. A Bolzano presenta il suo nuovo album „Looks Beautiful“.

Art Directors:
Michael Lösch & Helga Plankensteiner

Il concerto comincia alle ore 21.30 al Laurin Bar.
Supplemento di 12 euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00.
Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570

Contatti :

Date e orari evento :

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  • Con la Sinfonia in fa maggiore, Johannes Brahms si emancipa definitivamente dal “gigante” Beethoven. In occasione della prima esecuzione a Vienna, non mancano da parte dei seguaci di Wagner fischi di protesta contro questa “musica assoluta”, costruita con una precisione minuziosa e la densità della musica da camera. L’opera scritta nell'estate del 1883 raccoglierà comunque il successo del pubblico. Clara Schumann ha la sensazione di sentire nei primi due movimenti un “misterioso incanto della vita nel bosco”, e perfino Eduard Hanslich, il più aspro critico del tempo – che aveva contrapposto il presunto “tradizionalista” Brahms alla “scuola neotedesca” attorno a Wagner e Liszt in una disputa musicale consumatasi in pubblico – sottolinea la trasparenza di questa musica. Anche Antonìn Dvořák ne è entusiasta. “Dico, e non esagero, che quest’opera supera le sue due prime sinfonie; magari non per grandezza e concentrazione, ma di sicuro per bellezza! Crea un’atmosfera che non si trova spesso in Brahms! Che melodie splendide vi si trovano! È tutto amore, e ti si scalda il cuore”, scrive al suo editore Fritz Simrock. Nel gennaio 1893, Dvořák inizia ad abbozzare a New York la sua sinfonia “Dal nuovo mondo”. “Chi ha ‘fiuto’ non può non riconoscervi l’influsso delle Americhe”, constaterà più tardi. Ma cosa c’è qui di “americano”? I “negro-spirituals”, che il suo allievo di composizione Harry Thacker Burleigh gli canta, hanno influenzato la composizione tanto quanto il Wild West Show di Buffalo Bill, a cui Dvořák assiste, o l’adattamento in chiave poetica del mito indiano di “Hiawatha” da parte di Henry Longfellow. Eppure, nella musica ci sono molti elementi europei quali la vicinanza alle danze popolari boeme o il lavoro motivico-tematico. Come che sia: la Nona Sinfonia viene eseguita per la prima volta nel dicembre 1893 alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Anton Seidl, amico di Dvořák. Il pubblico celebra l’opera come prototipo di una nuova musica “americana”.
  • La Petit Écurie Bernhard Bär, tromba JACQUES PAISIBLE: Suite ARCANGELLO CORELLI: Sonata a 4 GEORG FRIEDRICH HÄNDEL: Suite HWV341 GOTTFRIED FINGER: Suite in F HENRY PURCELL: Suite Angeloise In collaborazione con Jëuni de Mujiga de Gherdëina
  • Cinema e musica: la prima cosa che si vede nel film The Kid di Charlie Chaplin è il cancello di un ospedale per poveri. Che nel suo primo lungometraggio l’uomo dai baffetti neri, il bastone da passeggio sottile, il cappellino e le scarpe sformate abbia deciso di ripercorrere con malinconia la propria biografia? Il matrimonio dei genitori va in pezzi dopo la sua nascita. Il padre è alcolizzato, la madre malata mentale. A mantenere la famiglia è il fratellastro più anziano, figlio illegittimo. Ospizi e orfanatrofi fanno parte di questa infanzia al pari delle scorribande nei miseri quartieri londinesi. Tutto questo riemerge in The Kid, e la soffitta in cui il trovatello si aggrappa al suo cuscino bevendo il latte da una caffettiera ricorda gli studi d’ambiente nei romanzi di Charles Dickens. Sebbene Chaplin non conosca le note, compone le colonne sonore di film quali City Lights o Modern Times. Per farlo, ricorre ad arrangiatori che scrivono le partiture d’orchestra seguendo le sue indicazioni. The Kid – una toccante miscela di commedia slapstick e dramma sociale – arriva al cinema nel 1921. Solo 50 anni più tardi, il regista ormai 82enne ideerà la musica per questo capolavoro precoce che introduce con la famosa frase “Un film con un sorriso e – forse – una lacrima”. La colonna sonora – che in The Kid attacca con lunghe melodie d'archi riccamente arrangiate e, alla prima apparizione del piccolo vagabondo, torna alla musica d’intrattenimento del teatro Tingeltangel degli anni della gioventù di Chaplin – è stata riarrangiata nel 2016 da Timothy Brock, che l’ha adattata all’esecuzione dal vivo. Il film muto The Kid sarà proiettato sul grande schermo insieme all'esecuzione delle musiche originali da parte dell’Orchestra Haydn.

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