ALL THAT MUSIC – LUKAS INSAM TRIO - Pubblicato da parkhotellaurin

0
  • Via Laurin, 4, 39100 Bolzano, Bolzano, BZ

Informazioni evento

Lukas Insam: guitar, vocals
Antonio del Giudice: organ
Thiago Accarino: drums

Lukas Insam si presenta con il suo potente e allo stesso tempo raffinato mix di sonorità che partono dal blues per toccare tutto l’universo musicale statunitense. L’immancabile gilet, la fedele Fender Stratocaster ed una voce “black” al punto giusto.

Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner

Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar.
Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00.
Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570

Contatti :

Il prossimo evento si terrà tra :

00

giorni

00

ore

00

minuti

00

Date e orari evento :

  • Ven 25 Aprile, 202521:30

Potrebbe interessarti anche :

  • Giada Bucci: lead vocal, Stefano Menato: sax, clarinet Gigi Grata: trombone, percussion Roberto Dellantonio: el-bass Sandro Giudici: drums Gregor Marini: guitar Alessandro Bianchini: vibes E’ un progetto musicale che la cantante meranese di estrazione lirica Giada Bucci, già allieva del tenore Luciano Pavarotti, ha concepito partendo dal mondo del bel canto, ricercando ed analizzando le varie figure femminili, protagoniste nelle opere di Puccini, Verdi, Bellini e Massenet estraendone i nudi temi famosi inserendoli in una moderna musica ritmata e sincopata. Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar. Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00. Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570
  • Una voce isolata nell’industria musicale del Nord Europa: il compositore danese Rued Langgard non ha allievi, viene suonato di rado e spesso e volentieri viene dimenticato quando si tratta di assegnare posti o commissionare opere importanti in patria. Scrive la sua Quarta sinfonia dal titolo “Løvfald” (Sentiero autunnale) nel 1916, all’età di 22 anni. Il brano viene eseguito per la prima volta in 13 parti nel 1922 a Heidelberg. La musica a programma espressivo-drammatico, rivista nel 1920, viene quindi composta in un periodo creativo “modernista”, in cui questo eccentrico talento eccezionale compone opere visionarie come la “Sfærernes Musik” (Musica a sfera) o la Suite per pianoforte “Insektarium”. A cinquant’anni di distanza, alla fine degli anni Sessanta, influenzeranno entrambe il movimento d’avanguardia del dopoguerra. Insieme al suo contemporaneo Carl Nielsen, Rued Langgard è oggi tra i rappresentanti di spicco della musica danese del XX secolo. È possibile scrivere ancora sinfonie dopo Beethoven e costruire nuove “case” sulle fondamenta del “classicismo viennese”? Nella sua opera sinfonica, Johannes Brahms si cimenta in questo tentativo uscendo così dall’ombra lunga del suo predecessore. Compone la Sinfonia in re maggiore nel 1877, durante la villeggiatura a Pörtschach, sul Wörthersee. La prima esecuzione ha luogo il 30 dicembre 1877 sotto la direzione di Hans Richter al Musikverein di Vienna. In una “variazione in sviluppo”, come Arnold Schönberg definisce questa procedura, il lascito di Beethoven viene modificato, integrato e ulteriormente sviluppato nella più lirica delle quattro sinfonie di Brahms. Ancor prima della prima presentazione in sala da concerto, Brahms modula la sinfonia, di cui i critici loderanno più avanti la “chiarezza solare”, dalla chiara tonalità maggiore alla scura tonalità minore: “La nuova sinfonia è talmente malinconica che non la reggono. Non ho mai scritto qualcosa di così triste, in tonalità minore: la partitura deve essere pubblicata con il bordo nero del lutto”. Che dica sul serio? Difficilmente. La sua musica pastorale spodesta le ombre cupe e risuona come il ricordo di un’estate spensierata.
  • “La mia anima aspira al Signore, e in lacrime Lo cerco. Come posso non cercare te?” Arvo Pärt, che ricava la sua musica “dal silenzio e dal vuoto”, compone nel 1991 il brano per orchestra d’archi “Silouan’s Song”, ispirandosi al breve testo di una preghiera del mistico russo-ortodosso Silouan (1866–1938) dello Stato Monastico Autonomo del Monte Athos, in Grecia. Tra le righe musicate del testo, Pärt infila “battute vuote” di silenzio, unendo in tal modo la trasparenza armonica e melodica alla contemplazione spirituale. Nel 1867, Henrik Ibsen scrive a Ischia e Sorrento il suo poema drammatico “Peer Gynt”: il protagonista è un vagabondo, un gradasso per cui tutto è fantasia, nulla realtà. Le musiche di scena di Edvard Grieg per il “meno musicale di tutti i temi pensabili e immaginabili” trasformano una materia così poco malleabile in un brano popolare che riscuote un successo straordinario. Nel 1888 e 1891, Grieg estrae dai 26 pezzi che compongono il lavoro due suite per orchestra, che diventeranno ben presto successi mondiali. “Il mattino” – di gran lunga il più noto dei brani dell’opera di Grieg – si trova nella prima suite, sebbene sul palcoscenico introduca in realtà il quarto atto. È seguito, secondo una drammaturgia esclusivamente musicale, da “La morte di Aase”, “La danza di Anitra” e “Nell’antro del re della montagna”. La seconda suite inizia con il “Il ratto della sposa” e termina, dopo “Il ritorno a casa di Peer Gynt”, con la “Canzone di Solveig”. La composizione come un puzzle: “La disposizione dei temi, un’occupazione importante e misteriosa. Come se il Padre eterno avesse fatto cadere le tessere di un mosaico dal pavimento del Cielo e mi avesse chiesto di ricostruirlo con la massima precisione”, constata Jean Sibelius, la cui quinta sinfonia è un cantiere infinito. Mettersi ad assemblare le piastrine di un mosaico nel bel mezzo della Prima guerra mondiale è tutt’altro che facile: nel 1915 scrive una prima versione, nel 1916 una seconda che non pubblica nemmeno, e solo nel 1919 nasce l’ultima versione della sinfonia – ridotta da quattro a tre movimenti – che nel finale termina in modo spettacolare con sei esplosioni di suono. Il 22 aprile 1919, il compositore scrive soddisfatto: “Sinfonia n. 5 – mirabile, o dovrei dire horrible dictu. Finita, nella sua versione definitiva. È stata una lotta con Dio.”

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | inside@inside.bz.it.