ALL THAT MUSIC – VIVALDI INCONTRA SINATRA - Pubblicato da parkhotellaurin

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Informazioni evento

Stefano Colpi: direction
Luca Peterle: voice
Vivaldi Big Band: music

La Big Band della Scuola di Musica Vivaldi di Bolzano propone un repertorio di alcuni dei brani più celebri del grande crooner italo-americano, ripercorrendone le tappe di una vita straordinaria, con una carriera musicale durata oltre 50 anni, e che lo ha di buon diritto reso una delle figure artistiche più influenti del 20° secolo.

Art Directors: Michael Lösch & Helga Plankensteiner

Il concerto comincia alle ore 21:30 al Laurin Bar.
Supplemento di 12 Euro sulla prima consumazione a partire dalle 21:00.
Info e prenotazione tavolo: Laurin Bar, T 0471 311 570

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Date e orari evento :

  • Ven 23 Maggio, 202521:30

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  • Billy Mohler: bass Hermon Mehari: trumpet Francesco Bigoni: sax, clarinet Nate Wood: drums Il contrabbassista Billy Mohler è una delle figure di spicco della vivace scena di Los Angeles. Laureato al Berklee College of Music, Mohler ha frequentato il Thelonious Monk Institute of Jazz studiando e suonando con Herbie Hancock, Wayne Shorter e altri luminari. Affermatissimo nel mondo pop e rock come compositore, produttore, polistrumentista e turnista, Mohler ha ricevuto una nomina ai Grammy, e ha lavorato con artisti del calibro di Ringo Starr, The Smashing Pumpkins e i Complex del loro batterista Jimmy Chamberlin, Macy Gray, Nile Rogers, Lady Gaga, Mavis Staples, Steven Tyler, Dolly Parton, Jon Brion e molti altri. I suoi album Focus, Anatomy, Ultraviolet contengono "musica incredibilmente libera, creativa, piena di colpi di scena emozionanti e deviazioni costanti". Il suo approccio come leader mette in risalto la chimica istintiva dei musicisti così come le sue composizioni ritmate e avvincenti. Mohler presenta uno straordinario quartetto, energico e sofisticato, che fonde sensibilità europea, newyorkese e losangelina, attraverso alcuni dei musicisti più entusiasmanti e promettenti di quelle scene. “L’istinto e l’esperienza rock e pop di Mohler si sposano a perfezione con un’originale vena compositiva jazz che, nonostante la serietà e la sincerità, rimane sempre coinvolgente e divertente.” (Downbeat Magazine)
  • Il primo viaggio di Haydn a Londra risale al 1791. Fino ad allora non ha mai lasciato la monarchia asburgica. “Me ne sto qui seduto in questa landa desolata – abbandonato – come un povero orfano – quasi senza compagnia umana”, riferisce dal deserto culturale ungherese prima di essere “sollevato” dal ruolo di maestro di cappella presso la corte degli Esterházy. L’impresario di concerti Johann Peter Salomon sfrutta questa occasione e ingaggia il compositore senza padrone per un soggiorno nella capitale britannica. Con le sue sinfonie, Haydn diventa ben presto un beniamino del pubblico e frequenta tanto la benestante borghesia quando la grande nobiltà. Nel 1792 è invitato a Londra a una cena di gala della Royal Society of Musicians, un’organizzazione di beneficenza fondata nel 1738 per i musicisti indigenti e le loro famiglie. Ringrazierà componendo una marcia. La Sinfonia in re maggiore nasce nel 1794 a Vienna e Londra per il suo secondo viaggio in Inghilterra. Il nome che le viene attribuito (“L’orologio”) potrebbe riferirsi al “ticchettio” meccanico del pizzicato degli archi e fagotti nel secondo movimento, ma non proviene in ogni caso da Haydn, bensì dall’editore viennese Johann Traeg, che nel 1798 pubblica una versione per pianoforte dell’Andante dal nome “Rondò. L’orologio”. Philip Glass – che negli anni Settanta scrive la storia della musica, non da ultimo con la sua opera in stile Minimal Music “Einstein on the Beach” – compone nel 2021 la “Liechtenstein Suite” per l’ensemble di archi LGT Young Soloists, che ha sede appunto nel Principato. La Sinfonia n. 32 abbozzata da Mozart nel 1779 a Salisburgo è davvero una sinfonia? “Non vi è alcun dubbio che quest’opera sia stata pensata come ouverture allo Singspiel à la française, di cui si è conservato un frammento battezzato nel XIX secolo ‘Zaïde’”, assicura il musicologo Alfred Einstein. Nel 1781, Mozart è a Vienna e smette di lavorare a “Zaïde”. Si mette invece a musicare il libretto per un altro Singspiel, anch’esso “orientale”: si tratta di “Bellmont und Konstanze” o “Il ratto dal serraglio”.

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