Intrattenimento per aristocratici in una giornata straordinaria del calendario: la sera del 17 luglio 1717, dal quartiere di Whitehall, attuale sede di numerosi ministeri della capitale britannica, Giorgio I e la sua corte salgono su imbarcazioni sontuosamente decorate e barche più piccole e si mettono in viaggio sul Tamigi. Destinazione: Chelsea, dove li attende una cena regale. Stando a un resoconto del “Daily Courant”, cinquanta musicisti suonano sul fiume “le sinfonie più belle composte da Mr. Händel per l’occasione. Sua Maestà ha gradito la musica, al punto che hanno dovuto suonarla tre volte durante il viaggio di andata e di ritorno.” Oggigiorno è possibile presumere con una certa sicurezza che la congrega reale abbia avuto modo di ascoltare, quella sera, le tre suite per orchestra che di lì a poco sarebbero state eseguite come “Musica sull’acqua” nei teatri e teatri d’opera di Londra. Sarà lì che Georg Friedrich Händel farà carriera come compositore e imprenditore musicale nei decenni successivi. E questo malgrado i molteplici fallimenti e contrattempi, che nello show business barocco non sono però affatto insoliti. Johann Sebastian Bach raccoglie le sue suite per orchestra e le destina agli “intenditori di musica” che si danno appuntamento nella città universitaria di Lipsia, al Caffè Zimmermanschen o nel giardino del Caffè Zimmermann, dove si esibisce in concerto con il Collegium musicum. Nel 1729 assume la direzione di questa associazione studentesca di musicisti in cui suonano anche i figli Wilhelm Friedemann e Carl Philipp Emmanuel. Anche la Suite BMW 1069 – in cui Bach, al pari di Händel, combina la musica delle danze francesi con lo stile italiano dei concerti – viene eseguita in pubblico in questi luoghi. Dalla suite barocca alla sinfonia “classica”: il 2 marzo 1792 – a pochi mesi dalla morte di Mozart – ha luogo alle Hanover Square Rooms di Londra la prima esecuzione della Sinfonia n. 98 di Joseph Haydn. È un grande successo. “I posteri non troveranno un talento simile per almeno 100 anni”, constata sbigottito. Che la sua musica ricordi l’amico defunto? Il musicologo Donald Tovey ne era convinto, tanto che definì l’“Adagio cantabile” un requiem di Haydn in omaggio al compositore della Sinfonia “Jupiter”, citata tra l’altro nel secondo movimento.
> con Niccolò Fabi > progetto di Pier Cortese e Roberto Angelini
durata: 90'
Niccolò Fabi per la prima volta al Teatro Cristallo si esibirà in un concerto nato da un progetto artistico ideato da Pier Cortese e Roberto Angelini, che abbina la ricerca sonora alla necessità di un racconto, come in un concept album. Il ciclo della vita, come trama e interruttore, come specchio reale delle paure, riflessioni, domande dell’essere umano e come pretesto per un confronto con quello che siamo diventati e diventeremo. L’acceleratore al nuovo progetto parte da un viaggio fatto in India. La possibilità di accedere ad altre culture, altre visioni, usanze e tradizioni porta ulteriore linfa e ispirazione.
Racconti di Musica - Associazione L'Obiettivo
Concerto del duo Ellipsis
Alberto Cesaraccio, oboe
Alessandro Deiana, chitarra
Dall’America all’Asia
Musiche di L. Butros, B. Kovats, A. Cesaraccio, A. Villoldo, M. Aroztegui, A. Bardi
Partecipazione di studenti del Liceo musicale Pascoli di Bolzano e del progetto Occidente verso Oriente.
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