Omaggio alla Carrà, show con Beatrice Baldaccini - Direzione artistica Claudia Campolongo - Regia Gabriele Colferrai - Coreografie Angelo di Figlia - Corpo di Ballo Silvia Gattafoni, Ilaria Gattafoni, Valerio Angeli, Nicholas Jay Cugge, Giovanni Di Tizio - Band Michael Cappai, Omar Ceriotti, Domenico Vena, Claudia Campolongo, Gianluca Sambataro Un progetto inedito. Un omaggio doveroso. Uno spettacolo musicale che porta sul palco i brani e i numeri più famosi e significativi della grande Raffaella Carrà, donna e artista indimenticabile. Un tributo a colei che è stata un’icona per molte generazioni e che attraverso le sue canzoni e il suo sguardo sorridente, ci ha insegnato bellezza, eleganza, coraggio e ironia. Una band di 5 elementi interamente dal vivo e 6 performer, rievocano l’arte, la spettacolarità e il carattere della regina della Tv italiana interpretata da una delle protagoniste femminili indiscusse del musical italiano: Beatrice Baldaccini, già stupenda protagonista del Musical “Pretty Woman”.

Operetta di Emmerich Kálmán - Compagnia Teatro Musica Novecento - Orchestra sinfonica Cantieri d’Arte - Diretta da Stefano Giaroli - Regia Alessandro Brachetti “Die Czardasfürstin” (La Principessa della Czarda nell’edizione italiana) è un capolavoro dell’operetta danubiana andato in scena per la prima volta a Vienna nel 1915. Questo autentico gioiello della piccola lirica mette in scena un classico del teatro e del cinema brillante: quello del Principe e della ballerina, tema che nel cinema ha trovato celebri versioni. Fra le fortune dell’operetta di Kálmán spiccano il film del 1934 con la leggendaria Marta Eggerth e quello dei primi anni cinquanta con la ballerina e fantasista Marika Rökk. Nella ricchezza e nella varietà dei numeri musicali impaginati dall’autore non si possono non ricordare almeno la stupenda czarda d’entrata di Sylva, la canzone di Boni “Ma senza donne proprio no non va”, il grandioso duetto “L’ora d’amor”, il duetto comico Stasi/Boni, il valzer “Canta un coro d’angioletti”. Nel novero degli evergreen della Principessa il grande Valzer-duetto al centro del secondo atto è “un modello assoluto tra tutti i valzer che Kálmán ha composto per il palcoscenico”; è “la quintessenza assoluta di quell’estasi in ¾” (con un pizzico di paprika ungherese) che contribuisce a rendere entusiasmante questa spumeggiante operetta, tanto cara anche al pubblico italiano.