Confederalismo democratico Diritti umani e pluralismo in Med
Siria. Tredici anni di guerra hanno devastato l’infrastruttura civile ed i servizi, con gravi conseguenze sull’accesso all’assistenza sanitaria, all’elettricità, all’istruzione, ai trasporti pubblici, all’acqua e all’igiene. Secondo l’Ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, oltre 300.000 civili sono stati uccisi tra marzo 2011 e marzo 2021 a causa del conflitto. Il Syrian Observatory for Human Rights (SOHR), un gruppo di monitoraggio con una vasta rete di fonti sul campo, ha documentato le morti di mezzo milione di persone entro marzo 2023. Inoltre, più di 14 milioni di persone sono dovute fuggire dalle proprie case: circa 7,2 milioni sono sfollati interni, altri 6 milioni sono rifugiati o richiedenti asilo all’estero. L’Associazione per i popoli minacciati e il Centro per la Pace vi invitano al convegno che si terrà in due giornate sabato 5 ottobre e sabato 12 ottobre, ore 9.30 Sabato 5 ottobre Intervengono Kamal Sido - Associazione Popoli Minacciati/ Gesellschaft für bedrohte Völker, Göttingen “Curdi in Siria 1918 2024. Quale futuro per una autonomia regionale” Maria Crippa - Assegnista di ricerca in diritto penale internazionale, Università di Milano “Diritto Internazionale Penale: il caso Isis/Daesh” Sabato 12 ottobre Intervengono Thomas Schmidinger - Università di Vienna, Università del Kurdistan Hewlêr “Pluralismo culturale e religioso nella Amministrazione Autonoma Nord est della Siria” Rua Fittko – rete Women Weaving the Future Jin, Jiyan, Azadi / Donna, vita, libertà Traduzione simultanea in italiano e in tedesco Il conflitto ha preso il via nel marzo 2011, sull’onda delle cosiddette “primavere arabe”, a causa della repressione del movimento popolare da parte del regime dittatoriale di Bashar Assad, sfociato in una guerra civile tra diverse fazioni e alimentato da potenze regionali e mondiali. Un conflitto che ha visto svilupparsi l’ISIS/DAESH, il movimento più sanguinario del fondamentalismo, responsabile tra l’altro del genocidio contro la popolazione yazida. In questo contesto, nelle regioni del nord della Siria la presenza storica di popolazioni curde ha dato luogo a un’esperienza politica e culturale unica in Medio Oriente che si ispira ai principi del Confederalismo democratico: una teoria politica che ha tra i suoi principi l’autonomia, la democrazia, la parità di genere, la tutela ambientale. Seppur in un contesto di isolamento politico e tra contraddizioni nelle sue attuazioni, i territori che compongono l’Amministrazione Autonoma del Nord est della Siria (AANES) cercano di proporre un modello di società basato sulla convivenza pacifica, sul pluralismo e sulla parità di genere.