ICEHL - HC Pustertal Wölfe vs. HC TIWAG Innsbruck - Die Haie
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Immergetevi nella magica atmosfera di una serata invernale, mentre la pista di pattinaggio si illumina di luci calde e i suoni della musica dal vivo riempiono l'aria. Il nostro palco ai bordi della pista di pattinaggio ospita band e musicisti locali di talento. Unitevi a noi nel creare ricordi di serate fredde piene di musica, socializzazione e divertimento. Vi invitiamo a unirvi a noi per celebrare le gioie dell'inverno e godere di questo periodo speciale dell'anno. La pista di pattinaggio rimarrà aperta fino alle ore 20 nell'ambito di "Ice Beats".
Gerald Mair, direttore Opere di Strauss, Strauss Sohn, Verdi, Britten, Ziehrer
Henry Jekyll è uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppala la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio. L’Ombra, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su sé stesso le sue teorie tirando fuori ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde, non mettendo in conto che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita, fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato. tratto da Robert Luis Stevenson adattamento Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini regia Sergio Rubini con Sergio Rubini e Daniele Russo e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, Alessia Santalucia scene Gregorio Botta scenografa assistente Lucia Imperato costumi Chiara Aversano disegno luci Salvatore Palladino progetto sonoro Alessio Foglia produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile di Bolzano durata: 130 minuti
Vienna, 1762: a casa Mozart regna il panico: Sua Maestà ha chiesto ai due fratelli prodigio, undici anni lei, sei anni lui, di esibirsi in un concerto a corte. L’esibizione sarà un successo e darà vita a un tour straordinario attraverso il continente europeo che si concluderà solo quattro anni più tardi. Dopo quest’esperienza i due piccoli Mozart hanno deciso: da grandi faranno musica! Accompagnata dall’esecuzione integrale della Sinfonia n. 41 "Jupiter" e della famosa ouverture delle Nozze di Figaro, la vera storia di Wolfgang e di sua sorella Nannerl, bambina prodigio cui ben presto viene ricordato che non potrà continuare a suonare, diventa il racconto di un viaggio straordinario, fatto di passione per la musica, di uguaglianza e sogni nel cassetto.
> Filodrammatica EL GROTEL - Condino (TN) > due atti comicissimi di Ray Cooney - John Chapman - trad. M.T. Petruzzi (per gentile concessione della MPT Concessionari S.r.l. di Roma)> regia Claudio Rosa Ambientata ai giorni nostri, in una comoda casa nella Valle del Chiese, proprio nel giorno in cui fervono i preparativi per il matrimonio di Giulia. Questa commedia, assolutamente divertente e ricca di colpi di scena, racconta le vicissitudini di un padre premuroso che, preso dalle mille frenesie del matrimonio e dalla nevrosi del lavoro, perde letteralmente la testa e ne combina di tutti i colori. Accanto a lui una famiglia strampalata dove sembra impossibile che qualcuno riesca a risolvere qualunque problema. L’ospite inatteso cercherà di sciogliere il bandolo della matassa, ma nemmeno lui riuscirà a capire quanto sta accadendo in quella casa. E intanto lo sposo e duecento invitati, stanno aspettando in chiesa, mentre il pubblico in sala si sta chiedendo se questo matrimonio si farà o non si farà.
Die Ausbildung richtet sich an alle Menschen, die das Bewusstsein der Quelle und der Ich Bin- Kraft in sich fördern möchten. Es schafft die Möglichkeit eine klare Verbindung zur spirituellen Ebene herzustellen, um Lichtkanal zu sein. Die Teilnehmer/Innen haben die Möglichkeit, Zugang zu finden, zu den eigenen Fähigkeiten und zur eigenen Art von Wahrnehmung. Dadurch wird alles klarer, geordnet und zielgerichtet. Durch das Zusammenspiel mit der Geistigen Welt, wird eine überblickende Sicht der Dinge erfahrbar, und Zusammenhänge des Lebens können im weitesten Sinne verstanden werden. Als Medium sind wir Mittler zwischen den Welten, zwischen Universum und Erde, zwischen Geist und Körper. Es ist ein Weg der Hingabe und der tiefen Verbundenheit mit sich selbst als Seele. Es ist ein stetiges Wachsen und sich Verändern und ist eine große Bereicherung im täglichen Leben. Die Ausbildung umfasst die Schulung der Wahrnehmung, Reinigung aller Körper, das Klären und transformieren von Erfahrungen aus vergangenen Leben, das Erkennen von Verhaltensmustern und Illusionsebenen, den eigenen Raum einnehmen und ausdehnen, bewusstes wahrnehmen und handeln, verantwortlichen Umgang mit Energien, Reinigung bzw. Harmonisierung von Häusern und Orten, Kontakt mit Verstorbenen und schamanisches Reisen. Termine: 11. & 12. Januar 08. & 09. Februar 08. & 09. März 05. & 06. April 10. & 11. Mai 14. & 15. Juni 19. & 20. Juli Samstag & Sonntag von 9.30 - 18.00 Uhr mit Mittagspause Ort: Raum für Dich im Gartensaal Baslan, Lebenbergerstr. 2a in Tscherms Leitung & Anmeldung: Christine Höllrigl - Pranatherapie, Channelmedium, freie Tänzerin christine@rolmail.net oder + 39 339 697 5025
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BALLADE è il racconto di un’epoca, anzi due. Un dittico, tra autobiografia e desiderio di cura, solitudine e spirito di comunità: l’oggi con i suoi smarrimenti è al centro di Elegia di Morelli, mentre gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono ritratti nella coreografia che dà il nome all’intero spettacolo, Ballade di Bigonzetti. I brani accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse. La coreografia di Bigonzetti è cucita su una drammaturgia musicale che attinge Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen e i CCCP e trae ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, quella di Pier Vittorio Tondelli. Elegia di Morelli nasce intorno a Frédéric Chopin. Dentro e in opposizione alla musica, gli otto corpi di danzatrici/danzatori sembrano voler superare sé stessi in cerca della cura dell’altro. Lacerti di poesie di Mariangela Gualtieri si accostano a questa umanità fragile e titubante non priva di slanci dell’anima. ELEGIA coreografia Enrico Morelli musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa disegno luci Carlo Cerri costumi Silvia Califano assistente alla coreografia Roberto Zamorano maestro ripetitore Paolo Lauri, Enrico Morelli laboratori ideazione e coordinamento a cura di Cinzia Beneventi danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Comunale di Modena con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia durata: ELEGIA 35 minuti, BALLADE 85 minuti
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BALLADE è il racconto di un’epoca, anzi due. Un dittico, tra autobiografia e desiderio di cura, solitudine e spirito di comunità: l’oggi con i suoi smarrimenti è al centro di Elegia di Morelli, mentre gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono ritratti nella coreografia che dà il nome all’intero spettacolo, Ballade di Bigonzetti. I brani accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse. La coreografia di Bigonzetti è cucita su una drammaturgia musicale che attinge Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen e i CCCP e trae ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, quella di Pier Vittorio Tondelli. Elegia di Morelli nasce intorno a Frédéric Chopin. Dentro e in opposizione alla musica, gli otto corpi di danzatrici/danzatori sembrano voler superare sé stessi in cerca della cura dell’altro. Lacerti di poesie di Mariangela Gualtieri si accostano a questa umanità fragile e titubante non priva di slanci dell’anima. ELEGIA coreografia Enrico Morelli musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa disegno luci Carlo Cerri costumi Silvia Califano assistente alla coreografia Roberto Zamorano maestro ripetitore Paolo Lauri, Enrico Morelli laboratori ideazione e coordinamento a cura di Cinzia Beneventi danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Comunale di Modena con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia durata: ELEGIA 35 minuti, BALLADE 85 minuti
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Miti e musica: in “La Source d'Yggdrasil”, il brano composto nel 2018 che si può sentire questa sera nella prima esecuzione italiana, la 33enne compositrice francese Camille Pépin affronta l’“albero del mondo” (Yggdrasil) della mitologia nordica che sorregge il cielo: il mondo si estende solo fin dove arrivano i rami e le radici di quest’asse mondiale sempreverde, ed esiste solo fintantoché l’albero – in quanto simbolo della creazione – vive, e la sua fonte sacra (la source) non si esaurisce. A Tebe, il Re Edipo cerca un assassino e trova se stesso. Nella più nota delle tragedie greche tramandate, costruita coma un racconto giallo, Sofocle compie il denudamento e la distruzione lenta del sovrano che ha ammazzato suo padre, che lui non ha conosciuto, e ha sposato la madre senza che questa lo sapesse o lo volesse. Nel 1903, all’età di 23 anni, Ildebrando Pizzetti compone tre Intermezzi su questo antico dramma per un’esecuzione teatrale al Teatro Olimpia di Milano, elaborando poi ulteriormente la musica in un trittico sinfonico. Con la sua Terza Sinfonia, Felix Mendelssohn Bartholdy entra in territorio “mitico”: dopo un viaggio di concerti a Londra, nell’estate 1829 va in Scozia, paese che al tempo attraeva magicamente tutti i “romantici” della Mitteleuropa. Visita anche Holyrood Palace vicino a Edimburgo – il castello avvolto non solo nella nebbia ma anche in sanguinose storie dell’orrore: nel XVI vi risiede infatti la regina scozzese Maria Stuarda, condannata a morte da Elisabetta I. Nel 1566, il marito Henry Stuart, Lord Darnley, fa pugnalare l’amante di Maria, David Rizzio, nelle stanze di lei, e sarà più tardi a sua volta strangolato per conto dei lord scozzesi. Nella cappella del castello, “tutto è in frantumi, marcio, e il cielo sereno vi fa capolino. Credo di avere incontrato lì oggi l’inizio della mia sinfonia scozzese”, riferisce Mendelssohn. Dopo il suo ritorno, “più cerco di avvicinarmi a lei”, più la musica “scozzese” gli sfugge. Solo nel marzo 1842 l’opera verrà eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia. Sulla terraferma europea mancano evidentemente le condizioni presenti in Scozia: la pioggia, il vento, i temporali, la nebbia e la tragedia di corte.
Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti
Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti
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Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti
commedia brillante in due atti di Marc Camoletti > trad. Filippo Tani > rivista e adattata da Bruno De Bortoli > regia Bruno De Bortoli > direttore di scena Calogero Legame > scenografia Bruno Zanatta, Calogero Legame e Bruno De Bortoli > costumi Ida Dacome > tecnico audio/luci Marco Ceol e Andrea Mastroianni > organizzazione e distribuzione Loris Frazza > produzione FILODRAMMATICA DI LAIVES Roberto, ha una particolare passione per le hostess e ne frequenta tante contemporaneamente. Però deve stare molto attento che non si incrocino mai, in questo sottile gioco viene aiutato dalla sua segretaria Cristina. Sembra che tutto funzioni per il meglio , ma la situazione precipita e si ritrova la casa invasa da una serie di personaggi molto particolari. Buon divertimento! Boeing Boeing è la piece francese più rappresentata al mondo: a Londra è andata in scena per 7 anni consecutivi dal 1965. Nel 1966 ci fu il celebre adattamento cinematografico con Tony Curtis e Jerry Lewis. La trama ha dei tempi studiati al millisecondo che la rende un piccolo gioiello del vaudeville.
Regia: Yannick Nézet-Séguin Cast: Angel Blue, Judit Kutasi, Piotr Becza?a Durata: 220' Genre: Opera, Live Musica di: Giuseppe Verdi Cantato in italiano (con sottotitoli in tedesco) Egitto al tempo dei faraoni. Aida è la figlia di un re etiope che è stato preso in ostaggio in Egitto. Il comandante dell'esercito egiziano Radamès deve decidere tra l'amore per lei e la fedeltà al faraone e il matrimonio con la figlia Amneris. La grandiosità del tema è trasmessa da potenti cori, soprattutto la famosa marcia trionfale, alternati a incantevoli arie.
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