La regione del Tirolo-Alto Adige-Trentino è sempre stata considerata una regione di transito e di collegamento tra le aree di lingua tedesca e italiana. Non venivano scambiati solo beni commerciali, ma anche culturali. Nel XVI secolo, in un periodo ricco di sconvolgimenti, gli artisti provenienti dai centri della Germania meridionale portarono in Sudtirolo un nuovo linguaggio formale del Rinascimento ed entrarono in contatto con gli artisti italiani del Rinascimento e del Manierismo. Intorno al 1630 si conclude il periodo degli artisti di corte che vengono dall’estero e molti tirolesi si recano a loro volta nei centri artistici europei. La mostra INTRA/EXTRA intende utilizzare le biografie degli artisti per richiamare l’attenzione sul fenomeno della loro migrazione e sulle reciproche influenze culturali che ne derivano. L’attenzione è rivolta soprattutto alle biografie che seguono modelli diversi.
L’esposizione mostra ai visitatori le opere di oltre 20 artisti emigrati o provenienti dal Tirolo meridionale. Le loro diverse biografie e formazioni stilistiche portano alla formazione di fenomeni artistici del tutto peculiari. L’abilità artistica rimane legata ai luoghi e alle attività regolamentate dalle corporazioni.
La mostra sensibilizza il concetto di “migrazione” e chiarisce che le migrazioni degli artisti sono sempre state viste come un elemento di arricchimento e un concetto educativo quasi necessario. Artisti come Bartlmä Dill Riemenschneider, Hans Reichle, Christoph Helfenrieder, Paul Honegger, Martin Theophil Polak, Orazio Giovanelli, Johann Worath, Stephan Kessler, Matthias Pußjäger, Johann Degler, Giacomo Antonio Delai, Michelangelo Unterberger, Paul Troger, Martin Knoller, Cristoforo Unterberger, Johann Georg Platzer, Johann Ev. Holzer, Joseph Wengenmayr, Matthäus Günther, Carl Henrici e Johann Peter Pichler sono l’emblema di un dinamismo in grado di stimolare risultati significativi, non da ultimo nei cambi di sede temporalmente molto estesi oppure limitati ad una stagione.
Foto: Wien Museum