“Per me il razionale e l’irrazionale, la mente e i sensi sono sempre connessi. Mi piace lasciarli scivolare l’uno nell’altro, e che siano complementari piuttosto che opposti”. Tatiana Trouvé.
Entrare in una mostra di Tatiana Trouvé vuol dire farsi coinvolgere in situazioni cariche di fantasmi, in universi in cui spazio, tempo e memoria si incontrano. Così anche per la mostra a Museion, costruita attorno alla grande installazione 350 Points towards Infinity (2009). La suggestione di un’esile pioggia metallica invade lo spazio del quarto piano. 350 sottili pendoli calano dal soffitto seguendo traiettorie diverse. Quali magnetismi, quali forze invisibili li attirano in direzioni diverse? La dialettica tra presenza-assenza, razionale e irrazionale percorre anche gli altri lavori in mostra, molti dei quali nascono dal dialogo con lo spazio espositivo.?Tatiana Trouvé è nata a Cosenza nel 1968, ma vive e lavora a Parigi. Ha esposto in istituzioni come il Kunsthaus di Graz, il Migros Museum di Zurigo o il Centre Pompidou di Parigi, oltre alle partecipazioni alla Biennale di São Paulo (2010) e alla Biennale di Venezia (2007). Nel 2014 le è stata commissionata una scultura per il Central Park di New York. ?La mostra a Museion è in collaborazione con il Kunstmuseum Bonn e la Kunsthalle Nürnberg.