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Buonomemes: Dorflife Testprogramm - Veröffentlicht von martin_inside

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  • Il Teatro delle Forchette di Forli’ ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett Regia Stefano Naldi Aspettando Godot, dramma volendo anche comico-grottesco, associato al cosiddetto teatro dell’assurdo e costruito intorno alla condizione dell’attesa è un’opera teatrale che venne scritta da Samuel Beckett verso la fine degli anni quaranta. Nella cultura popolare Aspettando Godot è divenuto sinonimo di una situazione, spesso esistenziale, in cui si aspetta un avvenimento che dà l’apparenza di essere imminente, ma che nella realtà non accade mai e in cui di solito chi l’attende non fa nulla affinché questo si realizzi, vedi appunto i due barboni protagonisti che si limitano ad aspettare sulla panchina invece di avviarsi incontro a Godot. Spesso la critica nel tempo ha dato a Godot una sorta di rappresentanza di un qualche Dio dominante,anche se lo stesso Beckett rinnegò da subito questa interpretazione,Qua il regista Stefano Naldi invece tocca una nota sonora tenuta in sordina nel testo da Beckett, dove non è Dio che si aspetta, che non si ricerca, che ci manda a dire arriverò domani, ma il senso Tutto del Divino Naturale delle cose, cogliendo quella visione speculare appunto per la quale guardando da un altro punto di osservazione, ci si accorge che il grande albero presente in scena non è lì solo a far da sfondo e come da testo a mostrare il tempo che passa, bensì a dimostrare che il miracolo sta proprio li, in quei legni, che ci mostrano di come il Tempo Immortale divenga infinitamente superiore a qualsiasi durata dell’umana esistenza. Una filosofia molto più orientale che occidentale, e infatti quel che appare all’apertura sipario altro non è che un giardino zen a misura d’uomo.
  • Es gibt Termine vom 13 Feb. 2025 bis 14 Feb. 2025
    Reichtum tut gut. „Endlich nahmen wir unsere Plätze ein, während uns Buben aus Alexandria schneegekühltes Wasser auf die Hände gossen und andere sich gleich danach an unsere Füße machten, um uns mit ungeheurer Gründlichkeit die Nietnägel zu beseitigen”: So beginnt Petronius Arbiter – ein einflussreicher Berater des römischen Kaisers Nero – in seinem fragmentarisch überlieferten Sitten- und Schelmenroman „Satyricon” die Schilderung eines üppigen Gastmahls, das Trimalchio für seine Freunde veranstaltet – freigelassene Sklaven wie er selbst, die aus den Provinzen des Imperiums stammen und große Vermögen angehäuft haben. Die sarkastische Vorlage aus dem ersten nachchristlichen Jahrhundert liefert den Quelltext für Bruno Madernas Kammeroper „Satyricon”, die am 16. März 1973 – nur vier Jahre nach Federico Fellinis gleichnamigen opulent ausgestatteten Kinofilm – in Scheveningen uraufgeführt wird. In locker aneinandergereihten Szenen, deren Abfolge nicht zwingend vorgegeben ist, kombiniert die bunt schillernde Collage aus skurrilen Textbausteinen und Musik ein Libretto in fünf Sprachen mit atonalen, aleatorischen, und neoklassischen Sounds, Tonbandeinspielungen und verfremdeten Zitaten von Komponisten wie Bizet, Gluck, Mozart, Offenbach, Strauss, Strawinsky, Verdi, Wagner und Weill. „Die Moral ist: Geld, Geld, Geld. Jupiter ist Geld auf der Bank”, sagt der Steinmetz Habinnas und der selbstherrliche Gastgeber Trimalchio prahlt mit seinem enormen Reichtum „Vierzehn Millionen, Zwanzig Millionen, Hundert Millionen, noch mehr!...Immer mehr!...Kolossal“. Madernas moderne Opera Buffa ist ein schräges Vergnügen – und ein bitterböser Blick auf eine dekadente Welt, deren Werte abhandengekommen sind.
  • > gruppo teatrale I Sottotesto di Nogaredo (TN) > un testo brillante in dialetto trentino di Frank Barca, pseudonimo sotto il quale si cela il commediografo Michele Pandini che ne cura anche la regia > con Stefano Parisi, Barbara Candioli, Michela Vulcan, Alberto Scerbo, Evelyn Consolati, Tullio Berti, Laura Cencher, Matteo Bettini > audio e luci Marco Torboli, Nadia Berloffa > scenografia Mirko Prezzi, Mauro Bettini > costumi Michela Vulcan durata: 80' Ma sarà davvero “per colpa del pizom”? Davvero l’ambita ascesa politica di Romolo potrebbe essere minacciata da un innocuo volatile? In effetti il mistero sembra infittirsi e la situazione sembra essere fuori controllo… e questo potrebbe essere un grosso problema in piena campagna elettorale! Occorre non perdere il controllo, o quanto meno perderlo con stile, magari coinvolgendo il fidato medico di famiglia, ma tenendo all’oscuro la moglie devota e a bada la patriottica sorella… per tacere del giovane prete, della premurosa suora e dell’integerrimo maresciallo. Non manca niente… e invece sì: perché ci sarà anche un morto! Insomma, un mistero che non t’aspetti e che troverà la soluzione attraverso le peripezie di questi bizzarri personaggi tipici della commedia tradizionale trentina. Ma davvero questo mistero avrà una soluzione? Certo che sì… e sarà una soluzione col botto! BUONA DOMENICA A TEATRO - UILT

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