Nobili nettari di Bacco e 700 anni di storia. Un’accoppiata esclusiva, da scoprire e gustare in occasione di una visita guidata serale con degustazione di vini con la cantina Meran Burggräfler. La visita ad uno dei castelli più belli dell’Alto Adige avviene in compagnia di un esperto ed è preceduta dalla degustazione dei pregiati nettari prodotti da vignaioli locali nel cortile del castello. Lasciatevi incantare dallo straordinario scenario di Castel Schenna alla luce del tramonto.
"Mentre il mondo esterno è un palcoscenico dove si recitano le parti, nel loro rifugio segreto vivono un'amore autentico e profondo. Il contrasto tra l'intimità del loro legame e la superficialità delle relazioni esterne rende la loro storia ancora più affascinante e toccante."
I graffiti esposti, da pm00, esplorano il tema della relazione nascosta, legame segreto, un patto intimo e condiviso tra due persone, una forza speciale. Un'esclusività che nessuno conosce, un giuramento segreto che fonda la coppia su basi solide di fedeltà e promessa.
Considerate se questa è una donna
Senza capelli e senza nome
Senza più la forza di ricordare
Gli occhi vuoti e il grembo freddo
Come una rana in inverno
(Primo Levi)
Donne, madri, mogli, sorelle, amiche. Questo e molto altro sono state le migliaia di donne vittime dell’Olocausto.
Furono spesso soggette a una persecuzione eccezionalmente brutale da parte del regime nazista e interi campi di concentramento, così come speciali aree al loro interno, furono destinati specificatamente alle donne. Inoltre, in aggiunta a quella psicologica e verbale, per molti anni le donne protagoniste dei drammatici eventi della shoah subirono un’altra forma di violenza: la rimozione dalla storia.
Ecco allora che nel mese dedicato alla Memoria, e nello specifico durante questo evento, vogliamo ritornare a raccontare le storie di alcune di loro.
– Mafalda di Savoia. Principessa italiana, andò in sposa al principe tedesco Filippo, langravio d’Assia-Kassel. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu arrestata dai tedeschi a Roma e internata nel campo di concentramento di Buchenwald.
– Le donne che fecero esplodere Auschwitz. Nel 1944, quattro prigioniere rubarono da un magazzino e fornirono la polvere da sparo che provocò la distruzione di un crematorio causando la morte di un numero consistente di SS e kapò.
– Alma Maria Rosé. Violinista austriaca, diresse la famosa “Mädchenorchester” di Auschwitz.
Di e con Francesca Ferragina, pedagogista, mediatrice familiare, ma soprattutto grande appassionata di storia e sostenitrice della parità di genere.
Nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria coordinate dal Comune di Merano.
Entrata libera
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