CHI C’È C’È! Jam Keller Session - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

Il 20 novembre ritorna il CHI C’È C’È! di Weigh Station dedicato alla musica e all’improvvisazione! Che siate musicist* o aspiranti tali venite e portate il vostro strumento, lo spazio è tutto per voi per improvvisare e la tecnica è a disposizione. L’orario rimane esteso dalle 19 alle 22 e troverete già pronti, nella cantina di Casa della Pesa, batteria e pianola.
Per tutt* i/le non musicist*, c’è posto per ascoltare, bere qualcosa e passare una serata in compagnia!

Contatti :

Date e orari evento :

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  • I defunti escono dalle loro tombe e danzano: nel 1960, Dmitrij Šostakovič va a Dresda per recarsi sul set in cui si gira il film sulla distruzione della città “Cinque giorni e cinque notti”, per il quale deve comporre le musiche. Le cose andranno diversamente: “Per quanto abbia provato a convertire gli abbozzi musicali per il film, finora non ci sono riuscito. Ho invece scritto un quartetto che non serve a nessuno ed è ideologicamente riprovevole. Ho pensato che, dovessi morire prima o poi, non ci sarà nessuno che scriverà un’opera dedicata alla mia memoria”, riferisce il 19 luglio all'amico Isaak Glikman. Poco prima aveva ceduto alla pressione delle autorità sovietiche e aveva aderito al partito comunista. La reazione creativa a questo passo è l’ottavo quartetto per archi “in memoria delle vittime del fascismo e della guerra”. L’op. 110 – una macabra autobiografia senza parole – è composta quasi interamente da citazioni tratte dalle proprie opere, dal “Crepuscolo degli dei” di Wagner, da una canzone della rivoluzione e dalla sesta sinfonia di Čajkovskij. Il direttore e violista Rudolf Barshai arrangia questo patchwork musicale per orchestra d’archi e presenta la partitura a Šostakovič. “Gli è piaciuta molto, e con il senso dell’umorismo che lo contraddistingue ha esclamato con slancio: ‘Be’, è più bella dell’originale. Daremo un nome nuovo al pezzo: Sinfonia da camera op. 110a.’” Anche i due brani con cui inizia questo concerto sono arrangiamenti: nel 1888, Pëtr Čajkovskij riarrangia per orchestra e violoncello il “Nocturne” della sua prima raccolta di composizioni per pianoforte, che risale al 1873. Nel 1876, il violoncellista nonché professore al Conservatorio di Mosca Wilhelm Fitzenhagen commissiona a Čajkovskij un brano per violoncello. Il compositore produce le “Variazioni su un tema rococò”, a tutti gli effetti un omaggio stilistico a Mozart. Successivamente il committente modifica la parte solistica e cambia la struttura dell’opera. Čajkovskij autorizza questa versione, che viene eseguita per la prima volta nel 1877 a Mosca, con Fitzenhagen al violoncello.
  • ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA auf die Bühne! Die ABBA – Mamma Mia and much more Show präsentiert dem Publikum energiegeladene und authentische Interpretationen, die den kultigen Sound von ABBA wiedergeben. Freuen Sie sich auf einen zauberhaften, unvergesslichen Abend! EINDRUCKSVOLLE UND STIMMUNGSSTARKE PERFORMANCE ABBA – Mamma Mia and much more bringt die legendäre Popgruppe ABBA in einer energiegeladenen und beeindruckenden Show auf die Bühne, die das Publikum begeistern und mitreißen wird! Hits wie „Waterloo“, „Fernando“, „Money Money”, “Dancing Queen”, “Mamma Mia” und viele mehr werden für einen unvergesslichen Abba Konzertabend sorgen. Das Publikum wird in die 1970er und 80er Jahre zurückversetzt, während es zu diesen unvergesslichen Klassikern mitsingt und tanzt Perfekt aufeinander eingespielte internationale Darsteller und Sänger schlüpfen in die Rolle von Agnetha – Anni Fried – Benny und Björn und präsentieren eindrucksvoll und stimmungsstark in einer zweistündigen Show alle Abba Hits der vergangenen 50 Jahre! “ABBA Musik ist unglaublich mitreißend und macht so viel Spaß, und wir lieben es, das mit dem Publikum zu teilen. Wir können es kaum erwarten, alle mit uns tanzen und mitsingen zu sehen.” (PURA VIDA MUSICAL ENTERPRISES) GLAMOURÖS, AUSGEFALLEN, ZAUBERHAFT Ein ausgefeiltes Licht- uns Soundkonzept sowie wunderschöne glamouröse Kostüme sorgen für eine authentische Performance im Stile der Originale. Die legendäre schwedische Kultband hat bis heute nichts von ihrer Anziehungskraft eingebüßt und vereint alle Generationen in einem unvergesslichen Konzertabend.
  • Il primo viaggio di Haydn a Londra risale al 1791. Fino ad allora non ha mai lasciato la monarchia asburgica. “Me ne sto qui seduto in questa landa desolata – abbandonato – come un povero orfano – quasi senza compagnia umana”, riferisce dal deserto culturale ungherese prima di essere “sollevato” dal ruolo di maestro di cappella presso la corte degli Esterházy. L’impresario di concerti Johann Peter Salomon sfrutta questa occasione e ingaggia il compositore senza padrone per un soggiorno nella capitale britannica. Con le sue sinfonie, Haydn diventa ben presto un beniamino del pubblico e frequenta tanto la benestante borghesia quando la grande nobiltà. Nel 1792 è invitato a Londra a una cena di gala della Royal Society of Musicians, un’organizzazione di beneficenza fondata nel 1738 per i musicisti indigenti e le loro famiglie. Ringrazierà componendo una marcia. La Sinfonia in re maggiore nasce nel 1794 a Vienna e Londra per il suo secondo viaggio in Inghilterra. Il nome che le viene attribuito (“L’orologio”) potrebbe riferirsi al “ticchettio” meccanico del pizzicato degli archi e fagotti nel secondo movimento, ma non proviene in ogni caso da Haydn, bensì dall’editore viennese Johann Traeg, che nel 1798 pubblica una versione per pianoforte dell’Andante dal nome “Rondò. L’orologio”. Philip Glass – che negli anni Settanta scrive la storia della musica, non da ultimo con la sua opera in stile Minimal Music “Einstein on the Beach” – compone nel 2021 la “Liechtenstein Suite” per l’ensemble di archi LGT Young Soloists, che ha sede appunto nel Principato. La Sinfonia n. 32 abbozzata da Mozart nel 1779 a Salisburgo è davvero una sinfonia? “Non vi è alcun dubbio che quest’opera sia stata pensata come ouverture allo Singspiel à la française, di cui si è conservato un frammento battezzato nel XIX secolo ‘Zaïde’”, assicura il musicologo Alfred Einstein. Nel 1781, Mozart è a Vienna e smette di lavorare a “Zaïde”. Si mette invece a musicare il libretto per un altro Singspiel, anch’esso “orientale”: si tratta di “Bellmont und Konstanze” o “Il ratto dal serraglio”.

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