Festa europea della musica - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

ore 14.15: Fanfare di trombe su piazza Domenicani
ore 14:30 Uhr : Chiostro: Welcome to music
Docente: prof. Gmaria Romanenghi
e classe di trombe

Musica da camera - Iris trio
sala Michelangeli
ore 14.30 Uhr – 15.30

Iris trio
Agnese Panariti(vl)
Miriam Cuniberti (vlc)
Margò Bellenzier (pf)

programma
L.V. Beethoven: trio op 1 n 1 (30 minuti)
W. Rabl: phantasiestücke (20 minuti)
Docente: Prof.ssa Dr. Stella Ala Luce Pontoriero

Duetti dall'opera "Il flauto Flauto magico" di Mozart
Ora: 15.30 – 16.00
sala Michelangeli

Duetto di fagotti: Nadia Meraner e Ivo De Ros.
Docente: Prof Alberti Claudio classe di fagotti.

Classe percussione
Sala Michelangeli
Ore 16.00 – 16.45

Programma:
1)Ceci n’est pas une balle
aut. Cameron Leach
Ludovica Santoro
2)Asventuras
aut. Alexej Grassimez
Jonas Holzer
3)Bad Touch
aut. Casey Cancelosi
Francesco Marciano
4)Power station
aut. Carlo Boccadoro
Raffael Tappeiner
5)Crawling Cobra
aut. Jacopo Pisapia
Rebecca Mader
6)Chega de Saudade
aut. Gary Burton
Luca Cassini
Docente: Prof. Romanenghi Gmaria

Piano recital
Sala Michelangeli
Ore 16.45 – 17.30

Esecutore
Tobia Pizzirani, pianoforte

Programma concerto:
Scarlatti: Sonata k 380
Schubert: Klavierstück d 946 n 2
Chopin: Scherzo n. 2 op 31
Scherzo n. 4 op 54
Scriabin: Sonata op 19
Docente: Prof.ssa Giorgia Alessandra Brustia

Coro del Conservatorio
Luogo: Chiostro o Cappella di Santa Caterina o Sala Specchi.
Ore: 17.30 – 17.50
Durata 20'

Programma:
Tre Madrigali di C.Monteverdi:
• Si come crescon
• Hor care canzonette
• Su su su che il giorno
J. Desprez:
• Chanson: Milles Regretz
• Frottola: El grillo
P. Passerau:
• Chanson: Il est bel et bon
O. Vecchi:
• Fa' una canzone senza note nere
• Villanella
• So ben mi c'ha bon tempo
Coro da camera del Conservatorio Monteverdi- diretto dagli studenti del corso di Direzione e Concertazione di Coro:
Kevin Balbo, Eleonora Risser, Patrizia Tatto, David Gurschler, Lorenza Maccagnan, Marta Petriglieri
Docente: Prof.ssa Elena Sartori

Repertorio d’opera tedesca
Ore 18.00 – 18.45,
sala Michelangeli

Programma:
Anna Reich, „Die lustigen Weiber von Windsor“ von Otto Nicolai; Anna Engels
Mariettas Lied, „Die tote Stadt“ von Korngold, Anastasia Derun/ Zijian Gu
Terzett Osmin, Belmonte, Pedrillo, „Die Entführung aus dem Serail“ von Mozart; Ling Ouyang, Boyi Xiao, Zihan Liu
Blondchen: „Durch Zärtlichkeit und Schmeicheln“ aus Entführung aus dem Serail, Mozart; Xinyi Li
Papageno/Pamina Duett: bei Männern welche Liebe fühlen, aus Zauberflöte, Mozart; Huiyang Liu/ Yuling Fu
Harlekin: „Hassen, Hoffen, Zagen…“ aus Ariadne auf Naxos, von r. Strauss; Haifeng Li
Wolfram: „Lied an dem Abendstern“ aus Tannhäuser, R. Wagner, Zeyang Zhang
Docente: Prof.ssa Sabina Martina

Concerto di arpa
Ore 18.30 – 19.00
Chiesa Santa Caterina

Programma:
W.Posse, Konzertetüde Nr.3 in a moll;
Smetana/Trnecek, Die Moldau
Benedikt Hohenegger

G.Faurè, Une Chatelaine en sa tour;
E.Kühne, Fantasy on the Themes of Tschaikovsij’s Eugene Onegin;
Giulia Trabacchi

Classe di arpa
Docente: prof.ssa Nicoletta Alberti

Chitarre in concerto
Ore 19.00 – 19.45
Chiesa Santa Caterina

Programma:
Fernando Sor (1778-1839)
Andante largo

Vittoria Calò

Miguel Llobet (1878-1938)
“Canciones Populares Catalanas”
El testament d’Amèlia
El Noi de la Mare
Cançò del Lladre
Plany

Martina Tomaino

Augustín Barrios (1885-1944)
La Catedral
Preludio Saudade
Andante religioso
Allegro solenne

Franziska Marzoner

Heitor Villa-Lobos (1887-1959)
“Preludio n. 1”

Antonio Giannattasio

Manuel Maria Ponce (1882-1948)
“Preludio n.1 e n.3”

Heitor Villa-Lobos
“Preludio n. 5”

Francesca Gottardo

Enrique Granados (1867-1916)
Vals poético y Rondalla Aragonesa Jota

Martina Tomaino&Laura Mondiello GuitarDuo

Classe di Chitarra
Docente: Prof. M^ Laura Mondiello

Quartetto Flauti
Ore 20.00 – 21.00
Sala Michelangeli

Programma flute quartet:
F. Kuhlau, Grand flute quartet op. 103
Componenti: Sandra Unterpertinger, Elisa Franceschi, Edoardo Franchini, Saverio Righetti

Programma Quartetto Clarinetti:
G.F. Handel Einzug der Königin Saba
A. Piazzolla 3 Tangos

componenti: Samuel Oberegger, Johanna Markio, Sarah Brunner, Matteo Pozzato
Docente: Prof. Maurizio Colasanti

Contatti :

Date e orari evento :

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  • “Un’orchestra da camera suona una melodia. Piuttosto, descrive una melodia: ma solo come un’ombra può descrivere un oggetto e un’eco può descrivere un suono. L'idea è che la melodia stessa non sia esplicitamente presente, ma piuttosto suggerita, frammentata, o riflessa attraverso variazioni, ritorni e digressioni, con un centro mobile e forse inafferrabile” – così Luciano Berio descrive “Requies” del 1984, dedicato alla moglie deceduta un anno prima, la cantante e compositrice Cathy Berberian. Finalmente libero: nel 1790 muore il datore di lavoro di Haydn, il Principe Nicola I Esterházy. Quando il figlio lo esonera dall’incarico, Haydn, ormai libero professionista, concorda insieme a Johann Peter Salomon l’esecuzione di sei nuove sinfonie per i concerti che l’impresario offre in abbonamento a Londra. La Sinfonia n. 93 nasce nella primavera del 1791 e viene eseguita per la prima volta con grande successo nel febbraio 1792 all’inaugurazione dei “Salomon Concerts”. La serie di concerti termina tre mesi più tardi con la Sinfonia n. 97 di Haydn. Nel Fin de Siècle dell’Europa centrale, il mondo è ancora in ordine: l’austriaco Franz Schreker idea il suo “Intermezzo” attorno al 1900, all'età di 22 anni, partecipando a un concorso di composizione per un “piccolo brano orchestrale caratteristico per strumenti ad arco” e si aggiudica il primo premio – grazie alla conduzione delle parti e all’“armonia ad essa legata”.
  • “Vado ogni domenica alle 12 dal barone von Suiten”, scrive Mozart nell’aprile 1782 al padre. Gottfried van Swieten dispone a Vienna di un ampio archivio musicale con opere di Händel e Bach. Mozart è solito prendere in prestito le stampe e i manoscritti, studia le tecniche di composizione e nel 1783 le applica con virtuosismo in una fuga. Cinque anni dopo combina gli “esercizi per le dita” con un nuovo Adagio introduttivo. Dal 1777 al 1790, le opere di Haydn sono incontrastate al vertice dei “Concerts Spirituels” parigini con 256 esecuzioni. Nel 1785 consegna all’orchestra del Concert de la Loge Olympique sei sinfonie “parigine”. Anche la Sinfonia n. 92 approda nel 1789 nella capitale francese prima di essere eseguita nel 1791 a Oxford in occasione del conferimento della laurea ad honorem a Haydn. “È tutto un trastullarsi, un punzecchiare, un civettare”, così il giornale “Allgemeine Musikalische Zeitung” commenta il secondo movimento dell’Ottava sinfonia di Beethoven, composta nel 1812 e, secondo il pianista Carl Czerny, “nettamente migliore” della più famosa “Settima”. Che il compositore si sia abbandonato a “innocenti gioie” o sia forse innamorato? Mentre rifinisce la sinfonia invia lettere d’amore a una destinataria anonima: “Già a letto le idee si spingono verso te, mia eterna amata, dapprima gioiose, poi di nuovo tristi, in attesa che il destino ci dia ascolto. Posso solo vivere con te o non vivere affatto.”
  • “Nel 1949, a 26 anni, ho imparato ad appuntarmi a orecchio canzoni popolari all’Istituto per il folclore di Bucarest. Molte melodie mi sono rimaste impresse nella memoria: così è nato nel 1951 il ‘Concerto rumeno’”, racconta György Ligeti. L’esecuzione pubblica del brano, che riprende il suono “strambo” delle orchestrine di paese, viene ben presto vietato: “nella dittatura staliniana perfino il folclore era consentito solo in forma politicamente corretta”. La prima esecuzione di “Púrpura” per viola e orchestra di Filippo Del Corno – un’opera commissionata congiuntamente dalla Fondazione Haydn e dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali – è seguita da un avvenimento rivoluzionario della storia della musica europea: “Dall’Inghilterra”. Nel giugno 1941, il Servizio tedesco della BBC sostituisce la sua sigla con una sequenza iniziale della quinta sinfonia di Beethoven. I valori delle note del leggendario motivo del “destino che bussa alla porta” – tre brevi, una lunga – indicano nell’alfabeto Morse la lettera “V” di “Victory”, vittoria. Questa sequenza compone il nucleo del brano per orchestra che inizia drammaticamente in Do minore e termina – trionfante – in Do maggiore. In Francia la “Quinta” viene definita anche “Chant de victoire” – in una lettura forse molto vicina a quella del compositore, che non aveva in mente un destino cupo ma piuttosto un inno alla Rivoluzione francese con solenne giuramento alla Repubblica.

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