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Eventi Music: Classica

Eventi

Concerto dell'Orchestra Haydn - Dir: Diego Ceretta
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Martedì, 21 Gen 2025 20:00

Miti e musica: in “La Source d'Yggdrasil”, il brano composto nel 2018 che si può sentire questa sera nella prima esecuzione italiana, la 33enne compositrice francese Camille Pépin affronta l’“albero del mondo” (Yggdrasil) della mitologia nordica che sorregge il cielo: il mondo si estende solo fin dove arrivano i rami e le radici di quest’asse mondiale sempreverde, ed esiste solo fintantoché l’albero – in quanto simbolo della creazione – vive, e la sua fonte sacra (la source) non si esaurisce. A Tebe, il Re Edipo cerca un assassino e trova se stesso. Nella più nota delle tragedie greche tramandate, costruita coma un racconto giallo, Sofocle compie il denudamento e la distruzione lenta del sovrano che ha ammazzato suo padre, che lui non ha conosciuto, e ha sposato la madre senza che questa lo sapesse o lo volesse. Nel 1903, all’età di 23 anni, Ildebrando Pizzetti compone tre Intermezzi su questo antico dramma per un’esecuzione teatrale al Teatro Olimpia di Milano, elaborando poi ulteriormente la musica in un trittico sinfonico. Con la sua Terza Sinfonia, Felix Mendelssohn Bartholdy entra in territorio “mitico”: dopo un viaggio di concerti a Londra, nell’estate 1829 va in Scozia, paese che al tempo attraeva magicamente tutti i “romantici” della Mitteleuropa. Visita anche Holyrood Palace vicino a Edimburgo – il castello avvolto non solo nella nebbia ma anche in sanguinose storie dell’orrore: nel XVI vi risiede infatti la regina scozzese Maria Stuarda, condannata a morte da Elisabetta I. Nel 1566, il marito Henry Stuart, Lord Darnley, fa pugnalare l’amante di Maria, David Rizzio, nelle stanze di lei, e sarà più tardi a sua volta strangolato per conto dei lord scozzesi. Nella cappella del castello, “tutto è in frantumi, marcio, e il cielo sereno vi fa capolino. Credo di avere incontrato lì oggi l’inizio della mia sinfonia scozzese”, riferisce Mendelssohn. Dopo il suo ritorno, “più cerco di avvicinarmi a lei”, più la musica “scozzese” gli sfugge. Solo nel marzo 1842 l’opera verrà eseguita per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia. Sulla terraferma europea mancano evidentemente le condizioni presenti in Scozia: la pioggia, il vento, i temporali, la nebbia e la tragedia di corte.

Auditorium Via Dante 15, Bolzano, BZ
Concerto di pianoforte con Zlata Chochieva
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Martedì, 11 Feb 2025 20:00-21:30 |

Robert Schumann: Studi sinfonici Op. 13 Frédéric Chopin: scherzo n. 4 op. 54 Sergej Rachmaninov: preludes: op. 23 n. 4, 7, 9, 10 Sergej Rachmaninov: Variazioni per pianoforte su un tema di Corelli op. 42 Felix Mendelssohn/Rachmaninov: scherzo tratto da “Sogno di una notte di mezza estate” Nel 2017 il CD degli Études di Chopin, inciso da Zlata Chochievas ebbe un successo sensazionale e fu accolto nella Top 10 Chopin recordings. Nel suo articolo per la Gramophone, il critico musicale Jeremy Nicholas si complimentava per “una delle registrazioni tra le più ispirate, maestralmente eseguite e sonoramente sublimi” di cui si ricordasse. La pianista di origine russa si esibirà l’11 febbraio nella sala del Vinzentinum a Bressanone eseguendo gli Studi sinfonici di Robert Schumann, opere di Frédéric Chopin, Sergej Rachmaninov e lo scherzo tratto da “Sogno di una notte di mezza estate “ di Mendelssohn in una rielaborazione di Rachmaninov.

Vinzentinum Bressanone, Sala Parzival Via Brennero 37, Bressanone, BZ
Occidente verso Oriente. Concerto Alla corte di Federico II
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Venerdì, 14 Feb 2025 18:00

ALLA CORTE DI FEDERICO II
 Trio Sans Souci 
FRANCESCO CROESE, violino MICHELE MENARDI NOGUERA, flauto
 MICHELE CROESE, clavicembalo Si esibiranno inoltre gli studenti del progetto Occidente verso Oriente, preparati da Lilia Ianeva Satta e del Liceo Musicale Pascoli di Bolzano. Il concerto propone un ascolto di autori attivi alla corte di Federico II di Prussia, con l'intenzione di ricreare la dimensione timbrica e stilistica prediletta dall'unico monarca della storia che si è distinto anche come valido strumentista e compositore: flautista d'eccezione, allievo del più grande flautista tedesco dell'epoca (J. J. Quantz), non a caso attivo alla sua corte, Federico II ha segnato indelebilmente tanto la storia politica e sociale del suo regno quanto, con i suoi gusti, la sua evoluzione artistica e musicale, ricercando uno stile che si ponesse all'ascoltatore colto come una sintesi perfetta dei linguaggi allora dominanti in Europa, quello italiano e quello francese.
 Musica di J. S. Bach e C. Ph. E. Bach e di altri autori.

Sala Lampl via Rencio n. 51/B (1. piano), Bolzano, BZ
Trio Margulis - Violino  + violoncello + pianoforte
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Mercoledì, 19 Feb 2025 20:00

Una famiglia di musicisti con radici russe, in parte nata in Germania e cresciuta negli Stati Uniti, non passava mai un giorno senza musica per questa famiglia. Tra i partner abituali di musica da camera figurano Martha Argerich, Mischa Maisky e Gidon Kremer! Biglietti online: https://www.ticket.it/musica/evento/trio-margulis.aspx

Chiesa S. Giovanni Via Stazione 17, St. Michael, Appiano s.s.d.v, BZ
Trio Pardatscher Bertoncello Panzarella
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Martedì, 25 Feb 2025 19:00-21:00 |

Sophie Pardatscher, clarinetto Christian Bertoncello, violoncello Barbara Panzarella, pianoforte Carl Frühling: Trio per pianoforte, clarinetto e violoncello in la minore, op. 40 Nino Rota: Trio per pianoforte, clarinetto e violoncello Johannes Brahms: Trio per pianoforte, clarinetto e violoncello in la minore, op. 114 La giovane clarinettista Sophie Pardatscher originaria di Appiano, è un talento d’eccezione. Nonostante la sua giovane età, ha già preso parte a molti concerti all’estero e continua a vincere un premio dopo l’altro. Al momento è ingaggiata all’opera di Berlino, Deutsche Oper Berlin. Il 25 febbraio è previsto un suo concerto a Bressanone insieme alla pianista Barbara Panzarella e al violoncellista Christian Bertoncello. Verranno eseguiti il Trio in la minore del compositore austriaco tardo-romantico Carl Frühling, il Trio di Nino Rota e il Trio in la minore di Johannes Brahms.

Scuola di Musica Bressanone Prà Priel 7/a, Bressanone, BZ
Filarmonica Arturo Toscanini - Dir: Sesto Quatrini
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Giovedì, 06 Mar 2025 20:00

Un inno sinfonico alla libertà: verso la fine del XIX secolo, la Russia limita pesantemente i diritti di autonomia della sua minoranza finlandese. Nel 1899 la letteratura in lingua finlandese viene vietata, e nel 1901 lo zar Nicola II scioglie le forze armate finlandesi, che fino ad allora erano state indipendenti. Assoggetta inoltre i cittadini del Gran principato finlandese, strettamente legato alla Russia, all’obbligo di leva russo. A Helsinki, una giovane comunità di artisti di cui fa parte anche Jean Sibelius sviluppa una pittura, letteratura e musica autonome, ispirandosi al mondo delle saghe e dei miti finlandesi. Il 14 dicembre 1899 la scena culturale finlandese protesta, in occasione di una “festa della stampa” al Teatro svedese, contro una nuova legge di censura. Sibelius scrive per l’occasione una suite che termina con il poema sinfonico “Finlandia” – vera e propria colonna sonora del movimento di autonomia nazionale finlandese. Il compositore Erich Wolfgang Korngold nasce a Vienna nel 1897. Suo padre è l’insigne critico Julius Korngold, e già da piccolo Erich è considerato un bambino prodigio. A 24 anni appena compiuti, all’indomani della prima assoluta della sua opera “Die tote Stadt” il 4 dicembre 1920, diventa una giovane star del teatro musicale. In fuga dal regime austrofascista si trasferisce negli Stati Uniti, dove tra il 1934 e il 1947 rivoluziona la musica per il cinema. Il suo opulento stile sinfonico, che richiede un organico massiccio, riscuote successo a Hollywood: riceve cinque nomination all’Oscar e si aggiudica la statuetta ben due volte per la migliore colonna sonora. Nel suo Concerto per violino del 1945 rielabora sue partiture degli anni Trenta scritte per film quali “Aurora sul deserto”, “Il conquistatore del Messico”, “Avorio nero” e “Il principe e il povero”. La sua musica rievoca gli splendidi mondi sonori romantici del XIX secolo. Nulla di più diverso dall'avanguardia del dopoguerra europeo. Nella sua ultima sinfonia, scritta tra il 1923 e il 1924, Sibelius è alla ricerca di nuove strade e si azzarda a compiere un passo radicale: comprime in un unico movimento i quattro movimenti previsti per la sinfonia, concepita originariamente come “fantasia sinfonica”. Creerà così una forma innovativa e dall’andamento dinamico in cui “tutto scorre”. Dopo le prove per la prima esecuzione assoluta della Sinfonia n. 7 constata soddisfatto: “Un gran successo. Non c’è dubbio: il mio ultimo lavoro è il mio migliore.” Avrà ragione.

Auditorium Via Dante 15, Bolzano, BZ
Concerto dell'Orchestra Haydn - Dir: Ottavio Dantone
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Martedì, 11 Mar 2025 20:00

Intrattenimento per aristocratici in una giornata straordinaria del calendario: la sera del 17 luglio 1717, dal quartiere di Whitehall, attuale sede di numerosi ministeri della capitale britannica, Giorgio I e la sua corte salgono su imbarcazioni sontuosamente decorate e barche più piccole e si mettono in viaggio sul Tamigi. Destinazione: Chelsea, dove li attende una cena regale. Stando a un resoconto del “Daily Courant”, cinquanta musicisti suonano sul fiume “le sinfonie più belle composte da Mr. Händel per l’occasione. Sua Maestà ha gradito la musica, al punto che hanno dovuto suonarla tre volte durante il viaggio di andata e di ritorno.” Oggigiorno è possibile presumere con una certa sicurezza che la congrega reale abbia avuto modo di ascoltare, quella sera, le tre suite per orchestra che di lì a poco sarebbero state eseguite come “Musica sull’acqua” nei teatri e teatri d’opera di Londra. Sarà lì che Georg Friedrich Händel farà carriera come compositore e imprenditore musicale nei decenni successivi. E questo malgrado i molteplici fallimenti e contrattempi, che nello show business barocco non sono però affatto insoliti. Johann Sebastian Bach raccoglie le sue suite per orchestra e le destina agli “intenditori di musica” che si danno appuntamento nella città universitaria di Lipsia, al Caffè Zimmermanschen o nel giardino del Caffè Zimmermann, dove si esibisce in concerto con il Collegium musicum. Nel 1729 assume la direzione di questa associazione studentesca di musicisti in cui suonano anche i figli Wilhelm Friedemann e Carl Philipp Emmanuel. Anche la Suite BMW 1069 – in cui Bach, al pari di Händel, combina la musica delle danze francesi con lo stile italiano dei concerti – viene eseguita in pubblico in questi luoghi. Dalla suite barocca alla sinfonia “classica”: il 2 marzo 1792 – a pochi mesi dalla morte di Mozart – ha luogo alle Hanover Square Rooms di Londra la prima esecuzione della Sinfonia n. 98 di Joseph Haydn. È un grande successo. “I posteri non troveranno un talento simile per almeno 100 anni”, constata sbigottito. Che la sua musica ricordi l’amico defunto? Il musicologo Donald Tovey ne era convinto, tanto che definì l’“Adagio cantabile” un requiem di Haydn in omaggio al compositore della Sinfonia “Jupiter”, citata tra l’altro nel secondo movimento.

Auditorium Via Dante 15, Bolzano, BZ
Concerto dell'Orchestra Haydn - Dir: Michele Mariotti
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Martedì, 01 Apr 2025 20:00

Con la Sinfonia in fa maggiore, Johannes Brahms si emancipa definitivamente dal “gigante” Beethoven. In occasione della prima esecuzione a Vienna, non mancano da parte dei seguaci di Wagner fischi di protesta contro questa “musica assoluta”, costruita con una precisione minuziosa e la densità della musica da camera. L’opera scritta nell'estate del 1883 raccoglierà comunque il successo del pubblico. Clara Schumann ha la sensazione di sentire nei primi due movimenti un “misterioso incanto della vita nel bosco”, e perfino Eduard Hanslich, il più aspro critico del tempo – che aveva contrapposto il presunto “tradizionalista” Brahms alla “scuola neotedesca” attorno a Wagner e Liszt in una disputa musicale consumatasi in pubblico – sottolinea la trasparenza di questa musica. Anche Antonìn Dvořák ne è entusiasta. “Dico, e non esagero, che quest’opera supera le sue due prime sinfonie; magari non per grandezza e concentrazione, ma di sicuro per bellezza! Crea un’atmosfera che non si trova spesso in Brahms! Che melodie splendide vi si trovano! È tutto amore, e ti si scalda il cuore”, scrive al suo editore Fritz Simrock. Nel gennaio 1893, Dvořák inizia ad abbozzare a New York la sua sinfonia “Dal nuovo mondo”. “Chi ha ‘fiuto’ non può non riconoscervi l’influsso delle Americhe”, constaterà più tardi. Ma cosa c’è qui di “americano”? I “negro-spirituals”, che il suo allievo di composizione Harry Thacker Burleigh gli canta, hanno influenzato la composizione tanto quanto il Wild West Show di Buffalo Bill, a cui Dvořák assiste, o l’adattamento in chiave poetica del mito indiano di “Hiawatha” da parte di Henry Longfellow. Eppure, nella musica ci sono molti elementi europei quali la vicinanza alle danze popolari boeme o il lavoro motivico-tematico. Come che sia: la Nona Sinfonia viene eseguita per la prima volta nel dicembre 1893 alla Carnegie Hall di New York sotto la direzione di Anton Seidl, amico di Dvořák. Il pubblico celebra l’opera come prototipo di una nuova musica “americana”.

Auditorium Via Dante 15, Bolzano, BZ
Concerto dell'Orchestra Haydn - Dir: Alessandro Bonato
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Martedì, 08 Apr 2025 20:00

I defunti escono dalle loro tombe e danzano: nel 1960, Dmitrij Šostakovič va a Dresda per recarsi sul set in cui si gira il film sulla distruzione della città “Cinque giorni e cinque notti”, per il quale deve comporre le musiche. Le cose andranno diversamente: “Per quanto abbia provato a convertire gli abbozzi musicali per il film, finora non ci sono riuscito. Ho invece scritto un quartetto che non serve a nessuno ed è ideologicamente riprovevole. Ho pensato che, dovessi morire prima o poi, non ci sarà nessuno che scriverà un’opera dedicata alla mia memoria”, riferisce il 19 luglio all'amico Isaak Glikman. Poco prima aveva ceduto alla pressione delle autorità sovietiche e aveva aderito al partito comunista. La reazione creativa a questo passo è l’ottavo quartetto per archi “in memoria delle vittime del fascismo e della guerra”. L’op. 110 – una macabra autobiografia senza parole – è composta quasi interamente da citazioni tratte dalle proprie opere, dal “Crepuscolo degli dei” di Wagner, da una canzone della rivoluzione e dalla sesta sinfonia di Čajkovskij. Il direttore e violista Rudolf Barshai arrangia questo patchwork musicale per orchestra d’archi e presenta la partitura a Šostakovič. “Gli è piaciuta molto, e con il senso dell’umorismo che lo contraddistingue ha esclamato con slancio: ‘Be’, è più bella dell’originale. Daremo un nome nuovo al pezzo: Sinfonia da camera op. 110a.’” Anche i due brani con cui inizia questo concerto sono arrangiamenti: nel 1888, Pëtr Čajkovskij riarrangia per orchestra e violoncello il “Nocturne” della sua prima raccolta di composizioni per pianoforte, che risale al 1873. Nel 1876, il violoncellista nonché professore al Conservatorio di Mosca Wilhelm Fitzenhagen commissiona a Čajkovskij un brano per violoncello. Il compositore produce le “Variazioni su un tema rococò”, a tutti gli effetti un omaggio stilistico a Mozart. Successivamente il committente modifica la parte solistica e cambia la struttura dell’opera. Čajkovskij autorizza questa versione, che viene eseguita per la prima volta nel 1877 a Mosca, con Fitzenhagen al violoncello.

Auditorium Via Dante 15, Bolzano, BZ
Josef Haller & Valerie Fritz -  Pianoforte + violoncello
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Giovedì, 10 Apr 2025 20:00

Il duo suona insieme da anni. Per Valerie Fritz sono già state scritte opere da compositori come Georg Friedrich Haas e Thomas Larcher. Nel 2025/26 sarà protagonista come "Rising Star" nelle più prestigiose sale da concerto d'Europa. Il sudtirolese Josef Haller condivide con Valerie Fritz una straordinaria curiosità per i suoni nuovi e freschi. Gli studi di composizione di Haller lo hanno condotto anche verso l’ambito sperimentale, la musica elettronica e perfino il jazz. Opere di: Salvatore Sciarrino: Melencolia (1980-82) Peter Eötvös: Two poems to Polly (1998) for a speaking cellist Claude Debussy: Cellosonate in d-moll Jennifer Walshe: That’s a lot of money at the top of a rocket (2024) Johannes Brahms: Cellosonate in e-moll

Ansitz Zinnenberg Via S. Giustina 65, Appiano s.s.d.v, BZ

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