BZ Danza: Zoé Lakhnati - This is La Mort - Pubblicato da FondazioneHaydnStiftung

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Informazioni evento

Dalla pittura classica alle icone della cultura pop, un’originale esplorazione dell’immaginario collettivo firmata dalla nuova promessa della danza francese. Straordinario corpus di immagini che riunisce dipinti, fotografie, mappe per svelare forme e temi ricorrenti che compongono il nostro immaginario visivo, l’Atlante Mnemosyne è l’opera incompiuta del grande storico dell’arte Aby Warburg. Ad essa si ispira il primo lavoro solista di Zoé Lakhnati, tra le rivelazioni della nuova scena della ricerca internazionale. Sulla scena, la performer incarna personaggi di epoche e luoghi diversi dall’apparenza incrollabile – conquistatori, eroi o intrattenitori – si alternano rivelando i loro fallimenti, le loro sconfitte e la loro potenziale morte. Accostate l’una all’altra attraverso tecniche come il glitching e il morphing, le immagini si prolungano, suggerendo nuovi modi di leggere forme, figure e simboli e rivelando insospettate filiazioni ed echi nel tempo. Quali ci accompagnano, consapevolmente o meno? Fermandosi sul gesto irrimediabile della fine, This is la mort cerca di cogliere il peso di questi corpi mentre si disintegrano: drammatizzati, tinti di paura o teatralizzati, tutto li attraversa e li fa risuonare, facendo apparire e scomparire migliaia di mondi e dando vita a un vero e proprio atlante incarnato della memoria collettiva.

In collaborazione con Fondazione Antonio Dalle Nogare.

Con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea.

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  • ARGO liberamente ispirato al romanzo “Storia di Argo” di Mariagrazia Ciani, testo originale Letizia Russo, regia Serena Sinigaglia, con Ariella Reggio, Maria Ariis, Lucia Limonta, scene Andrea Belli, costumi Valeria Bettella, luci e suono Roberta Faiolo, assistente alla regia Michele Iuculano. Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile di Bolzano durata: 90' Storia di Argo «è un “piccolo grande libro” che ti colpisce dritto al cuore. Ti fa venire voglia di entrare in quelle vicende, scoperchiando il taciuto, dando voce ai silenzi, riscoprendo la Storia. Il desiderio di Maria Ariis – una delle straordinarie interpreti dello spettacolo - è, dunque, divenuto anche il mio. Tradurre tutto questo in scena. Fare memoria attiva ed emotiva è compito del teatro. E ognuno nella vita può incontrare Argo, quel cane che ti ricorda chi sei e da dove vieni» scrive Serena Sinigaglia, regista di questo nuovo spettacolo. Eccellente scrittrice e traduttrice, Ciani ha vissuto da bambina l’esodo da Pola, in Istria, dopo la Seconda guerra mondiale e racconta quello strappo con delicatezza, attraverso la separazione dal suo cane York. York come Argo, il cane di Ulisse, simbolo di “casa”, di attesa e di fedele amicizia. Il suo romanzo Storia di Argo ha il respiro della poesia, non cade mai nella polemica o nel saggio. Sinigaglia lo traduce in scena come un confronto fra generazioni: una nonna che l’esodo l’ha vissuto, una madre che lo conosce dalla madre e una figlia che non ne sa niente si confrontano oggi, in maniera intima e umana, su quel pezzo di storia: la dimensione familiare a confronto con quella storica, ieri, oggi, domani. Rassegna In Scena 25/26 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano
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