L'opera "Hänsel e Gretel" di Engelbert Humperdinck è un capolavoro musicale che unisce l'opera classica a canti popolari, coinvolgendo così sia adulti che bambini. La composizione fonde influenze wagneriane con melodie accattivanti, che accompagnano in modo magistrale la narrazione della famosa fiaba. In questa speciale rappresentazione, l'opera sarà eseguita da giovani studenti internazionali del Merano Academy Operastudio e dal Coro di voci bianche di Lagundo, sotto la direzione di Richard J. Sigmund. Un'esperienza musicale che fonde fiaba e musica in perfetta armonia. La “Merano Academy Operastudio” offre ogni anno Masterclass divise in 4 moduli, dedicate a giovani cantanti d’opera, operetta, musical e concertisti, oltre che a pianisti accompagnatori. Gli studenti ricevono una formazione professionale su tecnica vocale e respiratoria, interpretazione e recitazione musicale. Per la prenotazione dei biglietti, si prega di visitare il sito www.amatemerano.com o chiamare il numero +39 351 6086539. LUOGO: Peter Thalguter Haus, Lagundo DATE: Venerdì 29.11.2024 alle ore 20:00 (Première); Sabato 30.11.2024 alle ore 15:00 e alle ore 20:00

ICH, FRANZ KAFKA Szenische Collage in 14 Bildern zu Leben und Werk Kafkas Heuer vor 100 Jahren starb in der Nähe von Wien der jüdisch-böhmische Schriftsteller Franz Kafka, er wurde nur 40 Jahre alt. Er ist heute der wohl meist gelesene Autor des 20.Jahrhunderts. Wir wollen an ihn erinnern und ihn ehren. Unsere 14-teilige Szenische Collage „ICH, FRANZ KAFKA“ zeigt Stationen seines Lebens und Befindlichkeiten seiner Person anhand seiner Texte, den kurzen Erzählungen, Tagebuch-Eintragungen, Briefen und Fragmenten. Kafka als Meister der Miniatur, rätselhaft und durchaus komisch.

Regia e narrazione: Anna Redi Danza: Marcella Carrara Musiche: Carlo Melodia Questo antico racconto sufi del 1177 ci parla di un gruppo di uccelli che partono alla ricerca del loro Re, il Simorgh. È un viaggio iniziatico alla ricerca del proprio sé più profondo e autentico dove solo un piccolo gruppo sopravvive agli ostacoli, alle sette valli, e arriva a destinazione. Stremati, dopo anni, si rendono conto che “Il Simorgh non era altro che essi stessi ed essi stessi erano il Simorgh”. Ascoltando le domande che si pongono gli uccelli non si potrà che riscoprirne gli echi nella nostra vita. Cos'è essenziale? Cosa cerhiamo realmente? E può essere la ricerca teatrale una metafora del viaggio descritto da Attar? Il viaggio ci impone di farci leggeri, di spogliarci dei fardelli inutili, delle attitudini esteriori, di tutto ciò che alla narrazione non serve e soprattutto degli attaccamenti e dei narcisismi che inquinano anche il Teatro.