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Informazioni evento
Arvo Volmer, Direttore Alexey Stadler, Violoncello Ralph Vaughan Williams The Wasps: Ouverture Edward Elgar Concerto per violoncello e orchestra in mi minore, op. 85 Pëtr Il’i? ?ajkovskij Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64
“La mia anima aspira al Signore, e in lacrime Lo cerco. Come posso non cercare te?” Arvo Pärt, che ricava la sua musica “dal silenzio e dal vuoto”, compone nel 1991 il brano per orchestra d’archi “Silouan’s Song”, ispirandosi al breve testo di una preghiera del mistico russo-ortodosso Silouan (1866–1938) dello Stato Monastico Autonomo del Monte Athos, in Grecia. Tra le righe musicate del testo, Pärt infila “battute vuote” di silenzio, unendo in tal modo la trasparenza armonica e melodica alla contemplazione spirituale. Nel 1867, Henrik Ibsen scrive a Ischia e Sorrento il suo poema drammatico “Peer Gynt”: il protagonista è un vagabondo, un gradasso per cui tutto è fantasia, nulla realtà. Le musiche di scena di Edvard Grieg per il “meno musicale di tutti i temi pensabili e immaginabili” trasformano una materia così poco malleabile in un brano popolare che riscuote un successo straordinario. Nel 1888 e 1891, Grieg estrae dai 26 pezzi che compongono il lavoro due suite per orchestra, che diventeranno ben presto successi mondiali. “Il mattino” – di gran lunga il più noto dei brani dell’opera di Grieg – si trova nella prima suite, sebbene sul palcoscenico introduca in realtà il quarto atto. È seguito, secondo una drammaturgia esclusivamente musicale, da “La morte di Aase”, “La danza di Anitra” e “Nell’antro del re della montagna”. La seconda suite inizia con il “Il ratto della sposa” e termina, dopo “Il ritorno a casa di Peer Gynt”, con la “Canzone di Solveig”. La composizione come un puzzle: “La disposizione dei temi, un’occupazione importante e misteriosa. Come se il Padre eterno avesse fatto cadere le tessere di un mosaico dal pavimento del Cielo e mi avesse chiesto di ricostruirlo con la massima precisione”, constata Jean Sibelius, la cui quinta sinfonia è un cantiere infinito. Mettersi ad assemblare le piastrine di un mosaico nel bel mezzo della Prima guerra mondiale è tutt’altro che facile: nel 1915 scrive una prima versione, nel 1916 una seconda che non pubblica nemmeno, e solo nel 1919 nasce l’ultima versione della sinfonia – ridotta da quattro a tre movimenti – che nel finale termina in modo spettacolare con sei esplosioni di suono. Il 22 aprile 1919, il compositore scrive soddisfatto: “Sinfonia n. 5 – mirabile, o dovrei dire horrible dictu. Finita, nella sua versione definitiva. È stata una lotta con Dio.”
Nell’ambito del programma “TangoFusion” i Windkraft si esibiranno a Caldaro proponendo una magistrale combinazione di bandoneon, clarinetto e pianoforte. Il viaggio musicale si svolge nello stile del tango e mette in risalto l'incredibile coloratura generata dalla combinazione di bandoneon e clarinetto. Una serata all'insegna della magia del tango, ricca di highlight musicali.
Gli ingredienti ci sono tutti per un autunno spettacolare nei castelli della Strada del Vino dell’Alto Adige: nelle mura antiche delle località che si dipanano su una delle più belle strade del vino d’Europa saranno proposti dal 18 ottobre al 2 novembre 2024 numerosi appuntamenti di prestigio, abbinati alle eccellenze enologiche del territorio. Saranno quindi il vino, le storie dietro alla produzione e la grande musica i protagonisti della seconda edizione di Melodie di Vini lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige. Gli eventi appartenenti comprendono sia il concerto che le varie degustazioni alla scoperta del meglio della
produzione dei luoghi che, insieme, costituiscono la famiglia della Strada del Vino dell’Alto Adige.
Un’iniziativa dell’Associazione Strada del Vino dell’Alto Adige in collaborazione con le Associazioni Turistiche di Nalles, Andriano, Terlano, Appiano, Caldaro al Lago, Termeno, Bassa Atesina, Castelfeder e Laives Bronzolo Vadena e l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano.
> con Niccolò Fabi > progetto di Pier Cortese e Roberto Angelini
durata: 90'
Niccolò Fabi per la prima volta al Teatro Cristallo si esibirà in un concerto nato da un progetto artistico ideato da Pier Cortese e Roberto Angelini, che abbina la ricerca sonora alla necessità di un racconto, come in un concept album. Il ciclo della vita, come trama e interruttore, come specchio reale delle paure, riflessioni, domande dell’essere umano e come pretesto per un confronto con quello che siamo diventati e diventeremo. L’acceleratore al nuovo progetto parte da un viaggio fatto in India. La possibilità di accedere ad altre culture, altre visioni, usanze e tradizioni porta ulteriore linfa e ispirazione.
Racconti di Musica - Associazione L'Obiettivo
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