All that Music - Revenge (I) - Pubblicato da parkhotellaurin

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Informazioni evento

ALL THAT MUSIC - IN THE PAST

Line up:
Helga Plankensteiner sax, clarinet, vocal
Paolo Trettel tromba
Hannes Mock trombone
Wolfgang Rabensteiner tuba
Michael Lösch piano
Enrico Tommasini drums

Musica che vanta da Klezmer, Dixiel e songs degli anni '20.

Ingresso libero, supplemento di € 10 sulla prima consumazione
Art director: Laura Weber

Contatti :

Date e orari evento :

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  • Un inno sinfonico alla libertà: verso la fine del XIX secolo, la Russia limita pesantemente i diritti di autonomia della sua minoranza finlandese. Nel 1899 la letteratura in lingua finlandese viene vietata, e nel 1901 lo zar Nicola II scioglie le forze armate finlandesi, che fino ad allora erano state indipendenti. Assoggetta inoltre i cittadini del Gran principato finlandese, strettamente legato alla Russia, all’obbligo di leva russo. A Helsinki, una giovane comunità di artisti di cui fa parte anche Jean Sibelius sviluppa una pittura, letteratura e musica autonome, ispirandosi al mondo delle saghe e dei miti finlandesi. Il 14 dicembre 1899 la scena culturale finlandese protesta, in occasione di una “festa della stampa” al Teatro svedese, contro una nuova legge di censura. Sibelius scrive per l’occasione una suite che termina con il poema sinfonico “Finlandia” – vera e propria colonna sonora del movimento di autonomia nazionale finlandese. Il compositore Erich Wolfgang Korngold nasce a Vienna nel 1897. Suo padre è l’insigne critico Julius Korngold, e già da piccolo Erich è considerato un bambino prodigio. A 24 anni appena compiuti, all’indomani della prima assoluta della sua opera “Die tote Stadt” il 4 dicembre 1920, diventa una giovane star del teatro musicale. In fuga dal regime austrofascista si trasferisce negli Stati Uniti, dove tra il 1934 e il 1947 rivoluziona la musica per il cinema. Il suo opulento stile sinfonico, che richiede un organico massiccio, riscuote successo a Hollywood: riceve cinque nomination all’Oscar e si aggiudica la statuetta ben due volte per la migliore colonna sonora. Nel suo Concerto per violino del 1945 rielabora sue partiture degli anni Trenta scritte per film quali “Aurora sul deserto”, “Il conquistatore del Messico”, “Avorio nero” e “Il principe e il povero”. La sua musica rievoca gli splendidi mondi sonori romantici del XIX secolo. Nulla di più diverso dall'avanguardia del dopoguerra europeo. Nella sua ultima sinfonia, scritta tra il 1923 e il 1924, Sibelius è alla ricerca di nuove strade e si azzarda a compiere un passo radicale: comprime in un unico movimento i quattro movimenti previsti per la sinfonia, concepita originariamente come “fantasia sinfonica”. Creerà così una forma innovativa e dall’andamento dinamico in cui “tutto scorre”. Dopo le prove per la prima esecuzione assoluta della Sinfonia n. 7 constata soddisfatto: “Un gran successo. Non c’è dubbio: il mio ultimo lavoro è il mio migliore.” Avrà ragione.
  • Oltre 130 spettacoli con più di 65.000 spettatori – questa è la storia trentennale di Symphonic Winds, orchestra straordinaria composta da circa 50 musicisti. Symphonic Winds, sotto la direzione artistica di Alexander Veit, si esibisce quest'anno insieme con Christoph Moscherger, virtuoso trombettista, a Dobbiaco (Euregio Kulturzentrum), Bolzano (Auditorium) e Merano (Kursaal). Altri solisti che fanno parte ai Symphonic Winds saranno Manfred Sinn, Sabino Monterisi, Daniel Vieider e Ivan Marini (Sassofoni) Tecnica brillante, leggerezza naturale, bravura musicale: Christoph Moschberger, uno dei migliori Solisti del mondo, arriva il 22, 23 e 26 dicembre in Alto Adige. Ci sono trombettisti virtuosi che saltano attraverso i registri con una lingua veloce, dita agili, precisione e assoluta sicurezza. Ma c'è anche chi tocca le persone con il loro suono e canta, invece di suonare il proprio strumento. Ci sono anche gli specialisti degli acuti, i cui suoni colpiscono come un fulmine luminoso, e ovviamente i creativi che creano una piccola composizione con ogni ritornello improvvisato. E poi c'è Christoph Moschberger, che non è bravissimo solo in una cosa, ma in molte discipline. Musicalmente è anche versatile come un dado: qualunque cosa sia richiesta - essendo uno dei pochi multistilisti, il trombettista tedesco si muove su ogni terreno con il passo sicuro di un nativo. Perché? Anche a casa Moschberger è sempre stato semplicemente "il musicista", cioè senza confini di genere: come tanti professionisti dell’ottone in Germania, Moschberger è cresciuto in una banda di ottoni, ma per lui c'era sempre qualcosa di diverso e di nuovo. Da adolescente ha studiato prima brani di bravura, poi è andato a Colonia per studiare tromba jazz. Durante questo periodo ha suonato in quasi tutte le big band radiofoniche tedesche, ma si è cimentato anche nella musica popolare. Christoph Moschberger ha lavorato con molti grandi del jazz internazionale ed è apparso sul palco o davanti alla telecamera con quasi tutti i famosi artisti pop di lingua tedesca. L'elenco delle sue collaborazioni sembra quasi infinito. Tuttavia, non ha dimenticato le sue radici e oggi si esibisce nuovamente in concerti di ottoni, sempre in sale esaurite. E piccolo aneddoto, i suoi abiti da lavoro spaziano dallo smoking ai costumi tradizionali. Christoph Moschberger, classe 1985, è un ottimo esempio di versatilità applicata. Non rientra in schemi, ma riesce a formare una propria identità artistica a partire dagli equilibri musicali senza mai apparire casuale. Questo lo rende uno dei trombettisti solisti più geniali della sua generazione. Nel 2019 è uscito il suo primo album solista “Home” in collaborazione con la banda di ottoni austriaca “Da Blechhaufn”. Il suo secondo album da solista, che ha registrato con la WDR Funkhausorchester di Colonia, uscirà nel 2024. Oltre alle sue regolari apparizioni come solista, Christoph Moschberger è membro permanente dell'ensemble di “Federspiel” e “DKEB – il piccolo cast di Egerländer”. È anche in tournée con il “Blasmusik Supergroup” di Thomas Gansch e con la band di Gregor Meyle.
  • Chor Chorylus Haslach mit Arnold Mitterer (Piano) Manfred Gampenrieder (Percussion) Mirjam Thomaser, Raphael Gasser,und Jasmine Kafmann (Solo) Gesamtleitung : ARMIN THOMASER

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