Ricerca per:

3 mesi

Eventi

kind of Miles
0
Theatre
Giovedì, 24 Ott 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 23 Ott 2024 al 27 Ott 2024

di e con Paolo Fresu, tromba, flicorno e multi-effetti e con Bebo Ferra (chitarra elettrica), Dino Rubino (pianoforte e Fender Rhodes Eletric Piano), Marco Bardoscia (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Filippo Vignato (trombone, multi-effetti elettronici, keyboard), Federico Malaman (basso elettrico), Christian Meyer (batteria) regia Andrea Bernard video Marco Usuelli produzione Teatro Stabile di Bolzano

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Quando un musicista ride
0
Theatre
Giovedì, 24 Ott 2024 20:30

Giocare e ridere con la musica e le canzoni. Impresa facile per Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi che, dopo il grande successo di Ci vuole orecchio, spettacolo dedicato a Jannacci, si divertono ora ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni ‘60, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi, più tantissimi altri, una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico, reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”. È quello che questo nuovo spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione e curato da Paolo Silvestri negli arrangiamenti musicali, si propone di fare, ritrovando e rinnovando oggi quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti, e anche quella libertà creativa. Perché è bello essere lì “quando un musicista ride”, citazione che evoca immediatamente il mondo di Enzo Jannacci e di tutti coloro che hanno saputo coniugare gusto irriverente per lo sberleffo, sensibilità geniale e stralunata, con una vena poetica tendente alla malinconia. con Elio regia e drammaturgia Giorgio Gallione arrangiamenti musicali Paolo Silvestri e con Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabbasso), Matteo Zecchi (sassofono), Giulio Tullio (trombone) scenografie Lorenzo Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Andrea Violato co-produzione Agidi – International Music and Arts durata: 80 minuti

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
 Quando un musicista ride
0
Theatre
Venerdì, 25 Ott 2024 20:30

Giocare e ridere con la musica e le canzoni. Impresa facile per Elio e la sua band di giovanissimi virtuosi che, dopo il grande successo di Ci vuole orecchio, spettacolo dedicato a Jannacci, si divertono ora ad esplorare e reinventare quell’immenso repertorio seriamente comico ai confini tra canto e disincanto che, soprattutto intorno agli anni ‘60, ha percorso la musica, la canzone, il cabaret ed il teatro italiano. Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi e Renato, da Flaiano a Marcello Marchesi, più tantissimi altri, una generazione di artisti eccentrici e controcorrente che hanno sorpreso e divertito tutti, dagli sperimentalisti al grande pubblico, reinventando un genere musicale ricco di eccentriche e divertenti “canzoni scanzonate”. È quello che questo nuovo spettacolo scritto e diretto da Giorgio Gallione e curato da Paolo Silvestri negli arrangiamenti musicali, si propone di fare, ritrovando e rinnovando oggi quegli spunti geniali, innovativi, anticonformisti, e anche quella libertà creativa. Perché è bello essere lì “quando un musicista ride”, citazione che evoca immediatamente il mondo di Enzo Jannacci e di tutti coloro che hanno saputo coniugare gusto irriverente per lo sberleffo, sensibilità geniale e stralunata, con una vena poetica tendente alla malinconia. con Elio regia e drammaturgia Giorgio Gallione arrangiamenti musicali Paolo Silvestri e con Alberto Tafuri (pianoforte), Martino Malacrida (batteria), Pietro Martinelli (basso e contrabbasso), Matteo Zecchi (sassofono), Giulio Tullio (trombone) scenografie Lorenzo Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Andrea Violato co-produzione Agidi – International Music and Arts durata: 80 minuti

forum Via Roma 9, Bressanone, BZ
Cose che so essere vere
0
Theatre
Giovedì, 14 Nov 2024
L'evento si tiene dal 14 Nov 2024 al 17 Nov 2024

Valerio Binasco e Giuliana De Sio sono i due principali protagonisti di un toccante, divertente e coraggioso dramma che ruota intorno alla storia di una famiglia e di un matrimonio, nel primo allestimento italiano del potente testo di Andrew Bovell. Una fotografia complessa e acuta dei meccanismi domestici e matrimoniali che muta continuamente punto di vista, attraverso gli occhi di quattro fratelli che lottano per definire se stessi al di là dell’amore e delle aspettative dei genitori. Bovell (1962), scrittore e drammaturgo australiano pluripremiato, affronta in questo dramma la perdita di fiducia e il potere del passato di plasmare il futuro. (Things I know to be true) di Andrew Bovell traduzione Micol Jalla con Giuliana De Sio, Valerio Binasco e (in o.a.) Fabrizio Costella, Giovanni Drago, Giordana Faggiano, Stefania Medri regia Valerio Binasco scene e luci Nicolas Bovey costumi Alessio Rosati suono Filippo Conti produzione Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano e TSV - Teatro Stabile del Veneto Cose che so essere vere è stato prodotto per la prima volta dalla State Theatre Company of South Australia e da Frantic Assembly nel 2016. In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per centile concessione di HLA Management Pty Ltd

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
Pinocchio Confidential
0
Theatre
Lunedì, 18 Nov 2024 20:30

Chi non ha mai letto Pinocchio? Considerato uno dei capolavori della letteratura italiana, Le Avventure di Pinocchio. Storia di un Burattino, è il romanzo più conosciuto e famoso di Carlo Collodi che uscì, nella sua versione completa, nel 1883. In oltre 140 anni di vita, Pinocchio è diventato un’icona universale fra le più celebri e riconoscibili, e alcuni concetti originali del libro fanno parte della cultura popolare mondiale, in particolare la metafora visiva del naso lungo per rappresentare le bugie. Il piccolo burattino ci insegna la più grande delle lezioni: che per la salvezza occorre la verità, la conoscenza e il rispetto, e che è necessario attraversare e coltivare la disobbedienza poiché essa ci aiuta a diventare esseri umani, autentici. Lella Costa e Gabriele Vacis due personalità artistiche di assoluto rilievo, punti di riferimento per il teatro italiano, tornano ad affrontare un grande classico con il loro consueto stile, analizzando, componendo e ricomponendo la storia per cercarne i temi profondi che la rendono universale e paradigmatica, offrendoci così numerose chiavi di lettura del nostro quotidiano. A partire da quelle bugie che oggi si chiamano fake news fino a tutte le sfumature della menzogna. reading di Lella Costa e Gabriele Vacis musiche Paolo Fresu tratto dal romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 80 minuti

Centro eventi NOBIS Via Europa 9, Brunico, BZ
 Otello, Di precise parole si vive
0
Theatre
Martedì, 19 Nov 2024 20:30

Lella Costa e Gabriele Vacis, due fuoriclasse del teatro e Otello, capolavoro immortale di William Shakespeare. A 24 anni dal debutto, Costa e Vacis portano nuovamente in scena quello che è stato uno dei loro grandi successi. «Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso» scrive Costa «E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella. Precisamente quella. É quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola. É quello che ci ha entusiasmati a tal punto da pensare di riportare in scena il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio, la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia». drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis con Lella Costa regia Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 90 minuti

forum Via Roma 9, Bressanone, BZ
 Santa Giovanna dei Macelli
0
Theatre
Martedì, 19 Nov 2024 20:30

L’economia, la speculazione finanziaria, lo sfruttamento dei lavoratori sono il cuore pulsante del dramma Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, scritto in seguito al grande crollo della borsa di New York del 1929, che sancì la crisi economica di Stati Uniti e Europa, fino alla Seconda Guerra Mondiale. Fedele alla ricerca di un teatro impegnato che non rinunci al valore estetico della forma, in forte relazione con la storia, la compagnia ErosAntEros porta ora in scena una nuova rilettura di questo classico del Novecento, che vede protagonisti la band cult slovena Laibach insieme a un cast internazionale e la stessa Agata Tomšič, fondatrice della compagnia ravennate insieme a Davide Sacco. Siamo a Chicago, capitale dell’industria, durante la Grande depressione del 1929. Il magnate Mauler, ama atteggiarsi da filantropo, ma è mosso solo da ragioni personali di guadagno e cerca di salvarsi stritolando nelle sue speculazioni gli altri azionisti, le ditte concorrenti, i fabbricanti di carne, gli allevatori di bestiame, i piccoli risparmiatori. Contro di lui c’è la classe operaia, sulla quale ricade il peso maggiore della crisi. Giovanna Dark, missionaria dell’organizzazione religiosa dei “Black Hats”, va predicando per i quartieri poveri, l’umiltà e la preghiera e tenta di convertirlo alla carità cristiana. Giovanna però finisce vittima dei suoi giochi demagogici e, involontariamente, cade in un trabocchetto dei padroni. Lo spettacolo è l’occasione per ErosAntEros di confrontarsi con il collettivo musicale Laibach, a cui è affidata la composizione di undici brani originali con le parole di Brecht e l’interpretazione dell’Esercito della Salvezza dei Cappelli Neri, i Black Hats. di Bertolt Brecht ideazione, regia e spazio scenico Davide Sacco e Agata Tomšič / ErosAntEros musiche originali dal vivo Laibach featuring Milan Fras (voce), Mina Špiler (voce, effetti), Bojan Krhlanko (batteria, percussioni), Rok Lopatič (tastiere), Vitja Balžalorsky (chitarra, effetti) composte da Matevž Kolenc dramaturg Urška Brodar, Florian Hirsch, Aldo Milohnić, Agata Tomšič con Klemen Kovačič, Danilo Nigrelli, Ivan Peternelj, Katarina Stegnar, Blaž Šef, Agata Tomšič, Matija Vastl in video Felix Adams, Marco Lorenzini, Maximilien Ludovicy-Blom, Wolfram Koch, Pitt Simon, Philippe Thelen in audio Boris Kos, Robert Prebil, Matej Recer, Klemen Ulrih, Vito Weis progetto video Akaša Bojić e Luka Umek / Komposter disegno luci Vincenzo Bonaffini costumi Arianna Fantin assistente alla drammaturgia e alla regia Ula Talija Pollak consulenza linguistica Mateja Dermelj produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Slovensko Mladinsko Gledališče in collaborazione con Cankarjev Dom, TNL – Théâtre National du Luxembourg, ErosAntEros – POLIS Teatro Festival, Teatro Stabile di Bolzano si ringrazia Stella Riolino per l’assistenza durante le prove in Lussemburgo copyright Suhrkamp Verlag AG Berlin per gentile concessione dell’Agenzia Danesi Tolnay traduzione Franco Fortini (italiano), Mojca Kranjc (sloveno), Ralph Manheim (inglese) durata: 110 minuti Spettacolo in italiano, sloveno, tedesco, inglese con sovratitoli

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Otello, Di precise parole si vive
0
Theatre
Mercoledì, 20 Nov 2024 20:30

Lella Costa e Gabriele Vacis, due fuoriclasse del teatro e Otello, capolavoro immortale di William Shakespeare. A 24 anni dal debutto, Costa e Vacis portano nuovamente in scena quello che è stato uno dei loro grandi successi. «Succede con i grandi autori, forse soprattutto con Shakespeare: i loro testi, le loro storie, i loro personaggi sono, letteralmente, immortali. Continuano a parlarci, a stupirci, a incantarci; a volte ci aiutano perfino a capire chi siamo, cosa ci sta succedendo adesso» scrive Costa «E quando incontri una di queste storie perfette in genere te ne innamori, e soprattutto ti rendi conto che non avrebbe alcun senso provare a inventarne un’altra per dire le stesse cose, ma che è lecito, forse perfino doveroso, continuare a raccontare quella. Precisamente quella. É quello che è successo a Gabriele Vacis e a me, e non una volta sola. É quello che ci ha entusiasmati a tal punto da pensare di riportare in scena il nostro Otello, preservando intatta la sostanza narrativa (Shakespeare) ma intervenendo e modificando quelle parti in cui l’attualità, o meglio, la contemporaneità, richiedevano un aggiornamento. Se poi ci aggiungiamo una trama folgorante, il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi (un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole), allora ci rendiamo conto di quanto bisogno abbiamo di continuare a raccontare e ascoltare questa storia». drammaturgia Lella Costa e Gabriele Vacis con Lella Costa regia Gabriele Vacis scenofonia Roberto Tarasco scene Lucio Diana produzione Teatro Carcano distribuzione Mismaonda durata: 90 minuti

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
 Sogno di una notte di mezza estate
0
Theatre
Giovedì, 28 Nov 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 28 Nov 2024 al 01 Dic 2024

Il nuovo progetto coreografico di COB Compagnia Opus Ballet celebra uno dei massimi esponenti della cultura mondiale, William Shakespeare, in una produzione che fonde musica classica, drammaturgia e danza contemporanea. La compagnia, diretta sin dalla sua fondazione da Rosanna Broccanello, ha l’onore di affidare la coreografia a un fuoriclasse come Davide Bombana per esplorare un linguaggio che possa parlare direttamente al cuore del pubblico. Scrive Bombana «Il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare: intrecci amorosi romantici o pulsioni erotiche, sogno o allucinazione, mondi di fate o viaggi nel subconscio? Alla storia di quattro giovani amanti si mischia la vicenda di Oberon e Titania, re e regina del mondo dell’allucinazione che, contendendosi una loro preda, sono coadiuvati da Puck, inquietante folletto […]. Rifacendomi ai temi dell’irrazionale e dell’assurdo presenti per quanto velati nel celebre testo di Shakespeare, vorrei creare un’atmosfera quasi beckettiana dove, tra realtà e allucinazione, un gruppo di danzatori a turno impersonano ora un ruolo ora un altro, scivolando tra realtà e suggestione, dando vita ad un gioco imprevedibile e vivace in contrapposizione ad una natura circostante in lento disfacimento». di William Shakespeare danzatori Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago,Matheus De Oliveira Alves, Ginevra Gioli, GaiaMondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, NiccolòPoggini, Frederic Zoungla, Rebeca Zucchegni maître de ballet Giusi Santagati musiche Felix Mendelssohn Bartholdy, Jóhann Jóhannsson light designer Carlo Cerri abiti Ermanno Scervino scenografie Margherita Citran direzione artistica Rosanna Brocanello consulenza artistica Laura Pulin distribuzione Laura Montagna organizzazione Sara Papini produzione COB Compagnia Opus Ballet in coproduzione con Comune di Verona – Estate Teatrale Veronese 2024 e Centro Servizi Culturali Santa Chiara si ringrazia Fondazione Toscana Spettacolo onlus e il Comune di Carrara durata: 90 minuti

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
Tre modi per non morire
0
Theatre
Giovedì, 05 Dic 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 05 Dic 2024 al 08 Dic 2024

Toni Servillo ci conduce in un viaggio teatrale in tre stazioni attraverso le opere di Charles Baudelaire, Dante Alighieri e dei poeti greci, ci accompagna alla scoperta dei momenti culminanti in cui hanno messo in pratica l’arte di non morire, insegnandoci a cercare la vita. Scritto dall’autore e traduttore Giuseppe Montesano, Tre modi per non morire è un percorso a tappe, un antidoto alla paralisi del pensiero, alla non vita che tenta di ingoiarci. Siamo inquieti, impoveriti, spaventati, e tutti sentiamo che ci manca qualcosa di cui avremmo un disperato bisogno: ci manca l’amore, ci manca la vita. E allora? E allora non ci resta altro da fare che cercare di diventare vivi. Il tessuto drammaturgico dello spettacolo affianca ai versi e alle parole dei testi originali l’esegesi e le considerazioni di Montesano, che ne mettono in risalto le tematiche fondamentali e invitano a una comune riflessione sui concetti espressi dagli autori. Il percorso in cui si addentra Servillo parte da Baudelaire in Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte? che racconta come la bellezza combatta la depressione e l’ingiustizia; prosegue con Le voci di Dante, dove i celebri personaggi della Commedia ci appaiono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente; approda infine a Il fuoco sapiente dei Greci, in cui poesia e filosofia accendono una visione capace di immaginare il futuro. Il teatro di Tre modi per non morire è una via per ritrovare quelle parole che un attore dice con tutto il suo corpo e la sua mente per nutrire la sua e la nostra interiorità. Baudelaire, Dante, i Greci di Giuseppe Montesano luci Claudio De Pace con Toni Servillo produzione Piccolo Teatro di Milano –Teatro d’Europa si ringrazia Agenzia Teatri durata: 90 minuti

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Come una specie di vertigine
0
Theatre
Lunedì, 09 Dic 2024 20:30-

Artista e narratore sensibile, empatico e versatile, Mario Perrotta è un ricercatore profondo e scrupoloso, capace di insinuarsi sia nelle pieghe della nostra società calandosi nelle vesti dei più deboli, sia di tessere una trama ampia, profonda e teatralmente cristallina partendo da un personaggio di un’opera di un gigante della letteratura come Italo Calvino. È quello che fa nello spettacolo Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà, il suo omaggio a Calvino, scrittore e intellettuale di grande impegno politico, narratore tra i più significativi e amati del Novecento italiano, in occasione del Centenario della sua nascita. Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico di Italo Calvino La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Con l’intento di ragionare sul tema della libertà, Perrotta disegna tutta l’esistenza del Nano: inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo” (dal Barone rampante, al Cavaliere inesistente, passando per Cosmicomiche e Palomar e fino a Le città invisibili), la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. Il Nano, Calvino, la libertà di e con Mario Perrotta collaborazione alla regia Paola Roscioli mash-up e musiche originali Mario Perrotta, Marco Mantovani produzione Permar, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale durata: 80 minuti

forum Via Roma 9, Bressanone, BZ
 Come una specie di vertigine
0
Theatre
Martedì, 10 Dic 2024 20:30-

Artista e narratore sensibile, empatico e versatile, Mario Perrotta è un ricercatore profondo e scrupoloso, capace di insinuarsi sia nelle pieghe della nostra società calandosi nelle vesti dei più deboli, sia di tessere una trama ampia, profonda e teatralmente cristallina partendo da un personaggio di un’opera di un gigante della letteratura come Italo Calvino. È quello che fa nello spettacolo Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà, il suo omaggio a Calvino, scrittore e intellettuale di grande impegno politico, narratore tra i più significativi e amati del Novecento italiano, in occasione del Centenario della sua nascita. Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico di Italo Calvino La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Con l’intento di ragionare sul tema della libertà, Perrotta disegna tutta l’esistenza del Nano: inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo” (dal Barone rampante, al Cavaliere inesistente, passando per Cosmicomiche e Palomar e fino a Le città invisibili), la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. Il Nano, Calvino, la libertà di e con Mario Perrotta collaborazione alla regia Paola Roscioli mash-up e musiche originali Mario Perrotta, Marco Mantovani produzione Permar, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale durata: 80 minuti

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
Il risveglio
0
Theatre
Giovedì, 12 Dic 2024 20:30-
L'evento si tiene dal 12 Dic 2024 al 15 Dic 2024

Il risveglio è il nuovo spettacolo di Pippo Delbono, artista apprezzato a livello internazionale capace di mescolare emozione, autobiografia e storia e di creare, assieme alla sua compagnia, un teatro lirico e visionario. C’è un addormentamento all’origine de Il risveglio. Individuale e collettivo. Quello dell’uomo che alla fine di Amore - il precedente spettacolo di Pippo Delbono - andava a sdraiarsi sotto l’albero secco che d’improvviso si era coperto di fiori. E l’uomo restava lì, assopito in quel sonno che ci ha lasciati spaventati e silenziosi. Da cui ora sente la necessità di risvegliarsi, scontando la possibilità di trovarsi di fronte a una realtà ancora peggiore di quella di prima. Prima della pandemia che ha chiuso tutti in casa. Prima delle guerre scoppiate alle porte di casa. Prima del ritorno di ideologie che pensavamo appartenessero al passato. Il risveglio parte da un’esperienza personale per rovesciarsi in un sentimento di perdita che riguarda tanti. Che chiede di essere sanato, ma può esserlo soltanto a partire da un gesto di solitaria ribellione. Dal riconoscimento di una fragilità di cui lo spettacolo è lo specchio. Tutto il teatro di Delbono nasce dalla musica e segue la partitura di un ritmo interiore. Note struggenti che suonano lamenti di amore e tenerezza, trascinano gli attori della Compagnia in una danza, un rito sacro, un funerale forse. Sulle note del virtuoso violoncellista Giovanni Ricciardi, in scena con il suo strumento, e su brani che provengono dalla memoria degli anni Settanta, Delbono si ripete: “Devi danzare, danzare nella tua guerra”. Il risveglio è uno spettacolo sulle tante cadute e i tanti risvegli, dedicato a tutti coloro che si sono addormentati e si sono poi risvegliati. E anche a chi non si è ancora risvegliato. uno spettacolo di Pippo Delbono con Compagnia Pippo Delbono: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Giovanni Ricciardi, Pepe Robledo, Grazia Spinella collaboratori musicali durante la creazione Alexander Bălănescu, Pedro Jóia, Giovanni Ricciardi luci Orlando Bolognesi costumi Elena Giampaoli suono Pietro Tirella capo macchinista Enrico Zucchelli organizzazione Davide Martini assistente di produzione Riccardo Porfido produttore esecutivo Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale co-produttori Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Metastasio di Prato, Théâtre de Liège (Belgio), Sibiu International Theatre Festival/Teatrul Na¸ional “Radu Stanca” Sibiu (Romania), Teatrul Național “Mihai Eminescu” Timisoara (Romania), Istituto Italiano di Cultura di Bucarest (Romania), TPE – Teatro Piemonte Europa/Festival delle Colline Torinesi, Théâtre Gymnase-Bernardines Marseille (Francia) in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale (Francia) durata: 65 minuti

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Come una specie di vertigine
0
Theatre
Venerdì, 13 Dic 2024 20:30-

Artista e narratore sensibile, empatico e versatile, Mario Perrotta è un ricercatore profondo e scrupoloso, capace di insinuarsi sia nelle pieghe della nostra società calandosi nelle vesti dei più deboli, sia di tessere una trama ampia, profonda e teatralmente cristallina partendo da un personaggio di un’opera di un gigante della letteratura come Italo Calvino. È quello che fa nello spettacolo Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà, il suo omaggio a Calvino, scrittore e intellettuale di grande impegno politico, narratore tra i più significativi e amati del Novecento italiano, in occasione del Centenario della sua nascita. Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico di Italo Calvino La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Con l’intento di ragionare sul tema della libertà, Perrotta disegna tutta l’esistenza del Nano: inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo” (dal Barone rampante, al Cavaliere inesistente, passando per Cosmicomiche e Palomar e fino a Le città invisibili), la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. Il Nano, Calvino, la libertà di e con Mario Perrotta collaborazione alla regia Paola Roscioli mash-up e musiche originali Mario Perrotta, Marco Mantovani produzione Permar, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale durata: 80 minuti

NOBIS Via Europa 9, Brunico, BZ
I parenti terribili
0
Theatre
Giovedì, 19 Dic 2024
L'evento si tiene dal 19 Dic 2024 al 22 Dic 2024

Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, I parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale, costruito secondo regole collaudate e codificate care al teatro borghese. Scrivendola, Cocteau ha voluto sfidare quel pubblico di élite per il quale aveva sempre lavorato, e stabilire un contatto con le grandi platee mediante un linguaggio meno esoterico. Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili ha costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne. Quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna, che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla. Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County, due esempi mirabili, definendo una cifra stilistica che pone al centro il lavoro dell’attore e reinterpreta in modo inedito l’idea di un nuovo capocomicato. di Jean Cocteau traduzione Monica Capuani regia Filippo Dini con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli scene Maria Spazzi costumi Katarina Vukcevic luci Pasquale Mari assistente alla regia Alma Poli produzione TSV – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile Bolzano si ringrazia il Comité Jean Cocteau durata: ca. 120 minuti

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Il caso Jekyll
0
Theatre
Giovedì, 09 Gen 2025
L'evento si tiene dal 09 Gen 2025 al 12 Gen 2025

Henry Jekyll è uno stimato e blasonato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppala la psicanalisi. Dopo un’affannosa e solitaria ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, il grande luminare è approdato all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella battezzata in quegli anni con il nome di Inconscio. L’Ombra, non è costituita solo da istinti e desideri inconfessabili, ma è anche e soprattutto fonte di creatività e di piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo. Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su sé stesso le sue teorie tirando fuori ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde, non mettendo in conto che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché soggiacere alle regole impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita, fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato. tratto da Robert Luis Stevenson adattamento Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini regia Sergio Rubini con Sergio Rubini e Daniele Russo e con Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri, Alessia Santalucia scene Gregorio Botta scenografa assistente Lucia Imperato costumi Chiara Aversano disegno luci Salvatore Palladino progetto sonoro Alessio Foglia produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, MARCHE TEATRO, Teatro Stabile di Bolzano durata: 130 minuti

Teatro Comunale Piazza Verdi 40, Bolzano, BZ
 Ballade
0
Theatre
Martedì, 14 Gen 2025 20:30

BALLADE è il racconto di un’epoca, anzi due. Un dittico, tra autobiografia e desiderio di cura, solitudine e spirito di comunità: l’oggi con i suoi smarrimenti è al centro di Elegia di Morelli, mentre gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono ritratti nella coreografia che dà il nome all’intero spettacolo, Ballade di Bigonzetti. I brani accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse. La coreografia di Bigonzetti è cucita su una drammaturgia musicale che attinge Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen e i CCCP e trae ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, quella di Pier Vittorio Tondelli. Elegia di Morelli nasce intorno a Frédéric Chopin. Dentro e in opposizione alla musica, gli otto corpi di danzatrici/danzatori sembrano voler superare sé stessi in cerca della cura dell’altro. Lacerti di poesie di Mariangela Gualtieri si accostano a questa umanità fragile e titubante non priva di slanci dell’anima. ELEGIA coreografia Enrico Morelli musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa disegno luci Carlo Cerri costumi Silvia Califano assistente alla coreografia Roberto Zamorano maestro ripetitore Paolo Lauri, Enrico Morelli laboratori ideazione e coordinamento a cura di Cinzia Beneventi danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Comunale di Modena con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia durata: ELEGIA 35 minuti, BALLADE 85 minuti

forum Via Roma 9, Bressanone, BZ
 Ballade
0
Theatre
Mercoledì, 15 Gen 2025 20:30

BALLADE è il racconto di un’epoca, anzi due. Un dittico, tra autobiografia e desiderio di cura, solitudine e spirito di comunità: l’oggi con i suoi smarrimenti è al centro di Elegia di Morelli, mentre gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono ritratti nella coreografia che dà il nome all’intero spettacolo, Ballade di Bigonzetti. I brani accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse. La coreografia di Bigonzetti è cucita su una drammaturgia musicale che attinge Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen e i CCCP e trae ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, quella di Pier Vittorio Tondelli. Elegia di Morelli nasce intorno a Frédéric Chopin. Dentro e in opposizione alla musica, gli otto corpi di danzatrici/danzatori sembrano voler superare sé stessi in cerca della cura dell’altro. Lacerti di poesie di Mariangela Gualtieri si accostano a questa umanità fragile e titubante non priva di slanci dell’anima. ELEGIA coreografia Enrico Morelli musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa disegno luci Carlo Cerri costumi Silvia Califano assistente alla coreografia Roberto Zamorano maestro ripetitore Paolo Lauri, Enrico Morelli laboratori ideazione e coordinamento a cura di Cinzia Beneventi danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Comunale di Modena con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia durata: ELEGIA 35 minuti, BALLADE 85 minuti

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
Secondo lei
0
Theatre
Mercoledì, 22 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

Teatro Puccini Piazza teatro 2, Merano, BZ
Secondo lei
0
Theatre
Giovedì, 23 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

Teatro Comunale Piazza Johann Wolfgang von Goethe 1, Vipiteno, BZ
Secondo lei
0
Theatre
Venerdì, 24 Gen 2025 20:30

Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti

NOBIS Via Europa 9, Brunico, BZ
Risultati 1 - 20 di 20

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..