PAST FOOD - 15.000 anni di alimentazione - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

La fame è il miglior cuoco, 15.000 anni fa, così come oggi. Questa mostra temporanea ha lo scopo di curiosare nel menu dei nostri antenati, per analizzare origine, preparazione, conservazione del cibo e utensili utilizzati. Un’attenzione particolare è rivolta alle abitudini alimentari locali e ai reperti archeologici regionali.

Accanto agli aspetti storico-culturali, questa sfaccettata esposizione rivela come i nostri progenitori non fossero mai a corto di idee per soddisfare il loro appetito e procurarsi le provviste.

Prodotti come carne, pesce, miele, cereali e frutti selvatici erano noti sin dagli albori della civiltà. Altri, come legumi, erbe aromatiche e alcune varietà di cereali - per noi ormai scontati - furono introdotti in Europa dai movimenti migratori che hanno caratterizzato la storia dell’uomo. Le tradizioni alimentari, come la lavorazione del latte o la viticoltura, che oggi conosciamo molto bene, sono state importate dalle regioni mediterranee in epoche diverse.

Buon appetito! Siamo lieti d’invitarvi nell’universo culinario della storia alimentare.

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Il prossimo evento si terrà tra :

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Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 28 Nov 2023 al 03 Nov 2024
  • Sab 11 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 12 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 14 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 15 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 16 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 17 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 18 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 19 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 21 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 22 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 23 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 24 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 25 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 26 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 28 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 29 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 30 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 31 Maggio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 01 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Dom 02 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mar 04 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mer 05 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Gio 06 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Ven 07 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Sab 08 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Dom 09 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mar 11 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mer 12 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Gio 13 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Ven 14 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Sab 15 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Dom 16 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mar 18 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mer 19 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Gio 20 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Ven 21 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Sab 22 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Dom 23 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mar 25 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Mer 26 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Gio 27 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Ven 28 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Sab 29 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Dom 30 Giugno, 202410:00-18:00 |
  • Lun 01 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 02 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 03 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 04 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 05 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 06 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 07 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Lun 08 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 09 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 10 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 11 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 12 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 13 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 14 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Lun 15 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 16 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 17 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 18 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 19 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 20 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 21 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Lun 22 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 23 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 24 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 25 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Ven 26 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Sab 27 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Dom 28 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Lun 29 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mar 30 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Mer 31 Luglio, 202410:00-18:00 |
  • Gio 01 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Ven 02 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Sab 03 Agosto, 202410:00-18:00 |
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  • Lun 05 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mar 06 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mer 07 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Gio 08 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Ven 09 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Sab 10 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Dom 11 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Lun 12 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mar 13 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mer 14 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Gio 15 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Ven 16 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Sab 17 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Dom 18 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Lun 19 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mar 20 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mer 21 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Gio 22 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Ven 23 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Sab 24 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Dom 25 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Lun 26 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mar 27 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Mer 28 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Gio 29 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Ven 30 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Sab 31 Agosto, 202410:00-18:00 |
  • Dom 01 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 03 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 04 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 05 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 06 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 07 Settembre, 202410:00-18:00 |
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  • Sab 28 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 29 Settembre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 01 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 02 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 03 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 04 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 05 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 06 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 08 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 09 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 10 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 11 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 12 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 13 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 15 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 16 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 17 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 18 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 19 Ottobre, 202410:00-18:00 |
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  • Mar 22 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 23 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 24 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 25 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 26 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 27 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mar 29 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Mer 30 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Gio 31 Ottobre, 202410:00-18:00 |
  • Ven 01 Novembre, 202410:00-18:00 |
  • Sab 02 Novembre, 202410:00-18:00 |
  • Dom 03 Novembre, 202410:00-18:00 |

Note sugli orari :

Chiuso il lunedì eccetto se il lunedì è festivo
Montags geschlossen (außer wenn der Montag auf einen Feiertag fällt)

Potrebbe interessarti anche :

  • L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 01 Set 2024
    In una scenografia di Davide Stucchi Con opere sonore di Tomaso Binga, CAConrad, Bryana Fritz, Susan Howe e David Grubbs, Katalin Ladik, Hanne Lippard, Nat Marcus e Patrizia Vicinelli A cura di Tom Engels e Lilou Vidal in collaborazione con Leonie Radine Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, è lieto di esplorare l’eredità culturale dell’artista ed editore torinese Ezio Gribaudo (1929–2022).Con il titolo The Weight of the Concrete, la mostra rende omaggio alla sua opera multidisciplinare all’intersezione tra immagine e linguaggio. Alla luce di una scenografia contemporanea, la sua poetica della materia entra anche in dialogo con voci della poesia sperimentale. La mostra è prodotta dal Grazer Kunstverein in collaborazione con l’Archivio Gribaudo di Torino e con Museion. The Weight of the Concrete è un omaggio completo alla poliedrica carriera di Ezio Gribaudo, sia come artista che come editore. La mostra rivaluta il suo lavoro in un momento in cui molti giovani artisti e artiste lavorano in modo transdisciplinare e rigenerativo tra arti visive e applicate. Il titolo della mostra è preso in prestito da Il Peso del Concreto (1968), un libro fondamentale che presenta i primi lavori grafici di Gribaudo, insieme a un’antologia di poesia concreta a cura del poeta Adriano Spatola. Al centro di questa pubblicazione e dell’esposizione c’è l’emblematica serie di Logogrifi che l’artista ha sviluppato a partire dagli anni Sessanta, passando da rilievi su carta assorbente a rilievi in legno e polistirolo. Nel corso della sua vita, i Logogrifi hanno costituito un rapporto strettamente intrecciato con l’attività di creatore di libri, nonché con la sua fascinazione per i nuovi processi di stampa industriale, i caratteri tipografici, i giochi linguistici e le matrici a rilievo. Basati su enigmi linguistici o visivi, i Logogrifi sono simili a puzzle o a rompicapo che prevedono la formazione di nuove parole cambiando la lettera iniziale. Nell’interpretazione di Gribaudo, un Logogrifo oscilla tra leggibilità e astrazione, a volte tendendo verso forme leggibili e altre volte scalando il mondo enigmatico in cui immagine e linguaggio si fondono. Comprendendo elementi tipografici (testuali, figurativi e topografici), The Weight of the Concrete annuncia l’emergere di una nuova grammatica e, di conseguenza, di nuove forme di lettura. Partendo da rilievi acromatici su carta assorbente, trasformandosi in rilievi in legno e polistirolo e culminando infine in pezzi cromatici con inchiostro tipografico, le opere in mostra interrogano i modi in cui forma, linguaggio e materia continuano a modellarsi e ridefinirsi a vicenda. Gli esperimenti associativi di Gribaudo con le tecnologie di stampa sono nati dalla sua dedizione per la pubblicazione di monografie di artisti suoi contemporanei, come Francis Bacon, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Marcel Duchamp e Lucio Fontana, nonché dal suo interesse per la stampa popolare, verso giornali, dizionari, atlanti e libri per bambini. Per evidenziare questa relazione tra la sua attività artistica e quella editoriale, la mostra presenta una selezione unica di pubblicazioni rare e materiali d’archivio di Gribaudo. La scenografia della mostra è stata realizzata dall’artista italiano Davide Stucchi, che opera nel campo delle arti visive, del design, della moda e della scenografia. L’approccio artistico e gli interventi di Stucchi riecheggiano e amplificano quelli di Gribaudo, utilizzando oggetti ready-made e materiali prodotti industrialmente. La mostra comprende anche un programma sonoro che si concentra sulla vocalizzazione della poesia sperimentale, per esplorare da una nuova prospettiva le combinazioni di arte visiva, poesia, stampa e design di Gribaudo. The Weight of the Concrete sarà accompagnato da una pubblicazione che reinterpreta Il Peso del Concreto (1968) di Gribaudo e Spatola, fondendo l’opera di Gribaudo con una nuova antologia di poesia concreta e sperimentale storica e contemporanea. Pubblicato da Axis Axis e Grazer Kunstverein, l’uscita è prevista per l’estate del 2024.
  • L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 02 Giu 2024
    A cura del Gruppo Museion Passage in collaborazione con l’Archivio Vallazza Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, rende omaggio all’artista Adolf Vallazza, nato ad Ortisei, in occasione dei suoi 100 anni. La mostra a lui dedicata e allestita a Museion Passage è realizzata in collaborazione con l’Archivio Adolf Vallazza e raccoglie una selezione di disegni che vanno dagli anni ‘60 fino ad oggi, insieme a dieci grandi sculture lignee astratte presentate per la prima volta assieme nello stesso spazio museale. L’esposizione, costituita principalmente dalle sculture lignee più astratte realizzate dall’artista – totem, menhir e sculture di uccelli, alcune della collezione di Museion – offre anche l’opportunità di far conoscere al grande pubblico il lavoro grafico di Vallazza, dagli anni ’60 ad oggi. L’atto di disegnare da sempre accompagna e continua ancora oggi ad accompagnare la sua attività di scultore. I disegni e gli schizzi, presentati a parete e in una vetrina, presentano diversi formati e tecniche, ma tutti testimoniano la ricerca formale e le relazioni spaziali e simboliche delle sue produzioni. Per Adolf Vallazza la scultura ha un significato mutevole: è una composizione estetica, un trono o un totem mitico, oppure un oggetto di scena in una performance di danza. Una scultura è dunque una superficie stratificata, inscritta con accezioni e funzioni che vanno al di là di uno specifico periodo o significato – un modo per renderla atemporale e lasciare che il tempo stesso interagisca con essa, così come chi la osserva. Vallazza inizia la sua carriera come pittore, per poi spostarsi negli anni ’60 verso la scultura utilizzando il legno proveniente da antichi fienili della Val Gardena per trasformare l’effimero in eterno e dare vita così alle sue imponenti sculture. Per tutta la durata della mostra nello spazio dell’Infolounge di Museion è possibile, inoltre, vedere due documentari dedicati all’artista: il primo realizzato da Rai Südtirol in lingua tedesca e il secondo realizzato da Lucio Rosa, grande fotografo e documentarista recentemente scomparso, in lingua italiana.
  • L'evento si tiene dal 04 Giu 2024 al 15 Giu 2024
    Vincenzo Merola si innesta con il suo lavoro su una doppia tradizione, quella dell’arte concreta e delle sperimentazioni verbovisive. Linguaggi apparentemente molto diversi ma che condividono tra loro l’ambizione a utilizzare il piano bidimensionale del supporto come campo per investigazioni di natura rigorosa e concettuale che, però, riescano ad avere anche un aggancio di natura estetica. Ciò che però costituisce la peculiarità e la freschezza nella ricerca di Merola è la capacità di servirsi di questi esempi ormai storicizzati per deviarli ai suoi scopi. In questa maniera, all’interno di forme nate da una certa rigidità e chiusura, cominciano a fare capolino aspetti che riguardano la casualità, la comunicazione, la cronaca, il corpo e la propria quotidianità. Si possono così incontrare diagrammi che traspongono e analizzano drammatici fatti di cronaca, simbolismi geometrici che mappano il proprio orizzonte esistenziale giornaliero oppure quadri astratto-concreti formati applicando sistemi compositivi aleatori. È forse in questo che si inserisce l’eresia e la deviazione più sensibile nel lavoro dell’artista: realizzare opere compositivamente ineccepibili, riferimento a una storia molto attenta agli equilibri del dipinto, che per assurdo vengono portate a termine senza investimento intimo ed emozionale. In questo affidamento al caso c’è in realtà una profonda consapevolezza della relatività di tutte le cose, come anche della piccolezza dell’umano nei confronti della realtà nella sua interezza. Per Merola questa operatività è un modo per uscire da se stesso e vedere in maniera più spersonalizzata. Per l’osservatore è un invito a riconsiderare la propria posizione nel mondo, apprezzando anche equilibri cromatici che stimolano l’attenzione per la loro delicatezza e leggerezza. Vincenzo Merola è nato nel 1979 a Campobasso, dove vive e lavora. Tra le più recenti mostre personali si segnalano: Un lancio di dadi (a cura di Angela Madesani, presso BI-BOx Art Space a Biella), Frequenze (a cura di Matteo Galbiati, presso Maurizio Caldirola Arte Contemporanea a Monza), Silent Borders (a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, presso il Centro di arte contemporanea dell’Università del Molise) e Diapason | Alighiero Boetti - Vincenzo Merola (a cura di Valerio Dehò, presso la Galleria Stefano Forni a Bologna); tra le collettive: Orthogonal Landscape (presso Manuel Zoia Gallery a Milano), Cantiere tempo (a cura di Matteo Galbiati, presso Villa Reale a Monza), Nuove opere della collezione tra acquisizioni e proposte (a cura di Bruno Corà e Tommaso Evangelista, presso il CAMUSAC a Cassino) e le partecipazioni a numerose fiere in Italia e all’estero (Arte Fiera - Bologna, ArtVerona, Art Karlsruhe, ART.FAIR - Cologne, Drawing Room - Madrid, Art Bodensee - Dornbirn).

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