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Reben binden mit Felerbändern - Veröffentlicht von ale inside

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Event-Informationen

Das Südtiroler Weinmuseum beteilgt sich am Kalterer Weinwandertag: Bäuerinnen aus Kaltern zeigen im Weingarten des Museums wie einst mit Weidenband Reben gebunden wurden. Unter fachkundiger Anleitung können sich die Museumsbesucher auch selbst im Rebenbinden versuchen.

Kontakte :

Datum und Uhrzeit des Events :

Notizen über die Uhrzeiten :

ore 10.00 -12.00 Uhr

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  • In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, si propone un convegno per fare il punto sui diritti delle donne, sulla genitorialità paritaria, sulla conciliazione lavoro-famiglia e sugli ostacoli che impediscono il raggiungimento della parità di genere, in termini di emancipazione femminile, a livello sia economico che politico. Intervengono Patrizia Quattrocchi – antropologa, esperta in antropologia medica e salute riproduttiva, Università di Udine Alessandra Minello – ricercatrice in demografia presso il Dipartimento di Scienze Statistiche all’Università di Padova Barbara De Micheli – project manager e ricercatrice, coordinatrice dell'area Giustizia Sociale della Fondazione Giacomo Brodolini Introduce e modera Silvia Cavalli – presidente de il Melograno Alto Adige, operatrice della nascita Evento in collaborazione con Il Melograno centro informazione maternità e nascita - Alto Adige Ingresso libero, non serve prenotazione. Durante l’incontro, Patrizia Quattrocchi porterà il risultato del primo rapporto dell’Unione europea sulla violenza ostetrica, da lei coordinato. Per violenza ostetrica si intende il maltrattamento fisico e verbale subito dalle partorienti. Un insieme di atti, comportamenti e omissioni che oggi sono riconosciuti internazionalmente come violenza di genere e violazione dei diritti umani. L’indagine è stata richiesta dalla Commissione europea ed è intitolata “Obstetric Violence in the European Union: Situational analysis and policy recommendations”. Alessandra Minello porterà un contributo fondamentale sui temi della parità genitoriale e delle differenze di genere nel lavoro e nella famiglia, illustrando come il concetto di genitorialità paritaria rappresenti una sfida ancora aperta in Italia, dove la divisione dei compiti tra madri e padri rimane spesso sbilanciata a svantaggio delle donne. Barbara De Micheli approfondirà il tema delle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro mettendo in evidenza, attraverso dati statistici, le principali sfide che le donne affrontano nel contesto lavorativo italiano: dal gender pay gap alle difficoltà di accesso ai ruoli dirigenziali, passando per la discriminazione legata alla maternità. Patrizia Quattrocchi – antropologa presso l’Università degli Studi di Udine. Esperta di antropologia medica, si occupa di salute e riproduzione, con ricerche sul campo tra i Lenca (Honduras), i Maya yucatechi (Messico), in Spagna, Italia e Paesi Bassi e in Argentina. Ha indagato le politiche e le pratiche del parto non ospedaliero in tre paesi europei, la violenza ostetrica in America Latina e in Europa e dal 2024 è coordinatrice scientifica del progetto Horizon-MSCA-Staff, in cui coordina un partenariato internazionale di 19 istituzioni in 9 paesi, e un team di 40 esperte e professionisti della salute. Alessandra Minello – ricercatrice in demografia presso il Dipartimento di Scienze Statistiche all’Università di Padova. Esperta di differenze di genere in Italia e in Europa negli ambiti della scuola, della famiglia e del lavoro. Autrice per Feltrinelli di “Genitori alla pari. Tempo, lavoro, libertà” 2024) e per Laterza di “Non è un Paese per madri” (2022). Ha curato per Save the Children il rapporto “Le equilibriste” (2023 e 2024). Insegna Demografia Storica e Metodologia della Ricerca Clinica. Barbara De Micheli – coordinatrice dell'area Giustizia Sociale della Fondazione Giacomo Brodolini. Project manager e ricercatrice, ha una lunga esperienza in progetti di ricerca finanziati dalla Commissione europea, dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofund) e dall'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE). Guida il Master "Diversity Management and Gender Equality" di Fondazione Brodolini. Silvia Cavalli – Presidente della sede altoatesina de Il Melograno, Operatrice della nascita e fisioterapista.
  • Relatrice, docente e accompagnatrice: Dott.ssa Patrizia Zangirolami storica dell’arte ed archeologa Conferenza: 28/04/2025 Visita guidata: 29/04/2025 Termine iscrizioni visita guidata: 10/04/2025 Immagine: Alberto Martini, Wally Toscanini, pastello su carta 1925   La mostra dedicata all’Art Déco a Milano, ospitata delle sale di Palazzo Reale, è un’occasione per immergersi a pieno in uno dei movimenti artistici del primo dopoguerra tra i più diffusi a livello europeo, che invase tutti i campi dell’arte: dalla pittura alla scultura, dal design all’architettura, fino ad approdare nel mondo della moda, diventando un vero e proprio stile di vita, caratterizzato da un’irrefrenabile voglia di libertà. Un percorso espositivo eterogeneo per mostrare, attraverso le opere e i manufatti esposti, i tratti salienti di uno stile essenziale, caratterizzato da forme geometriche semplici ed eleganti che pur accomunando tutte le zone europee nelle quali si diffuse, lasciò spazio alla creazione di originali variazioni nazionali. La nascita dell’Art Déco a Parigi viene segnata dalla grande “Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne”, organizzata nel 1925, grazie alla quale vennero definite le caratteristiche salienti del cosiddetto “Stile 1925” destinato a spopolare anche oltre oceano. La mostra di Milano mette in luce l’importanza degli obiettivi perseguiti da questo movimento artistico, tra i quali la costante ricerca di un equilibrio armonico tra forma e funzione. Gli oggetti, le architetture, le illustrazioni, gli abiti vengono pensati in base alla loro destinazione d’uso. L’esposizione rivolge uno sguardo attento anche agli avvenimenti storico-culturali ed economici che hanno scandito il periodo storico in questione e hanno influenzato le caratteristiche peculiari dello stile Art Déco. CONFERENZA Introduzione alla mostra “Art Déco. Il trionfo della modernità” allestita nelle sale di Palazzo Reale a Milano N.B. La visita guidata è strumento indispensabile per approfondire gli argomenti trattati nella conferenza
  • Yuji Agematsu, Chantal Akerman, Nick Atkins, Charles Atlas, Lutz Bacher, Martin Barré, Blade, Monica Bonvicini, Patricia L. Boyd, Dan Christensen, Shaun Crawford, Curtis Cuffie, René Daniëls, Daze, Manuel DeLanda, Melvin Edwards, Matias Faldbakken, Heike-Karin Föll, Futura 2000, Keith Haring, Jenny Holzer & Lady Pink, KAYA, Jutta Koether, Michael Krebber, Brad Kronz, Maggie Lee, Klara Lidén, Ilya Lipkin, Colette Lumiere, Kunle Martins, Jeanette Mundt, Georgie Nettell, Armando Nin, N.O.Madski, Clayton Patterson, Charlotte Posenenske, Josephine Pryde, Quik, Lee Quiñones, Carol Rama, Rammellzee, R.I.P. Germain, Matthew “Zexor” Rodriguez, Karin Sander, Seen, David Smith, Dash Snow, Ben Solomon, Hedda Sterne, Emily Sundblad, SoiL Thornton, Alix Vernet, WANTO, Lawrence Weiner, Dondi White, Martin Wong & LA2, Christopher Wool, Zephyr Mit Graffiti eröffnet Museion im März 2025 eine bahnbrechende Ausstellung über die Verbindungen zwischen Graffiti und zeitgenössischer Kunst. Erstmals in Italien widmet sich eine Museumsausstellung der Geschichte der Sprühmalerei sowie den vielfältigen künstlerischen Überführungen von Bildsprachen der Stadt und Straße ins Atelier. Graffiti zeigt sich dabei vor allem als Sichtweise und Perspektive auf urbane Landschaften. Die Werkschau versammelt transdisziplinäre Arbeiten aus 75 Jahren und verfolgt einen Ansatz, der weit über die Historisierung von Graffiti als „Outsider“-Praxis hinausgeht. Beginnend mit frühen Sprühbildern aus den 1950er- und 1960er-Jahren spannt sie den Bogen über Arbeiten legendärer Graffiti-Writer*innen der 1980er-Jahre bis hin zu Werken zeitgenössischer Künstler*innen, die Graffiti in ihr vielfältiges Schaffen einbeziehen. Curated by Leonie Radine and Ned Vena

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