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Bambino - Veröffentlicht von martin_inside

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Event-Informationen

> con Marco Balzano, scrittore > in collaborazione con Nuova Libreria Cappelli Bolzano

durata: 80'

Presentazione del nuovo libro di Marco Balzano “Bambino” (Einaudi, 2024).

Ho ucciso e fatto uccidere. Ho sempre cercato di stare dalla parte del più forte e mi sono sempre ritrovato dalla parte sbagliata.
Siamo a Trieste, la guerra è appena finita. Un uomo beve un caffè al bancone del bar. Qualcuno lo chiama, lui si gira ma sente già la canna di una pistola puntata contro la schiena. Tutti lo conoscono come «Bambino»: è stato la camicia nera più spietata della città. Sarà proprio lui a raccontarci la sua vita violenta. Una storia veloce quanto un proiettile che attraversa il fascismo, i confini, il tradimento.
Marco Balzano torna al grande romanzo storico e civile come in “Resto qui”. E lo fa con il suo personaggio più duro, facile da giudicare e impossibile da dimenticare.
Un romanzo palpitante in cui il giudizio – anche di fronte alle azioni più estreme – è sempre fuori scena, sempre sospeso. Con una scrittura trascinante e tagliente, Marco Balzano torna a indagare il rapporto tra individuo e collettività, tra le scelte personali e i grandi rivolgimenti della Storia.

Educare alla giustizia - Teatro Cristallo in collaborazione con ANM - Associazione Nazionale Magistrati Sezione Trentino Alto Adige

Biglietti: ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

Kontakte :

Datum und Uhrzeit des Events :

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  • Das Kunstforum Unterland präsentiert vom 7. bis 21. Dezember 2024 die Einzelausstellung "TACTUS" der aufstrebenden Künstlerin Marlies Baumgartner. Marlies Baumgartner hat mit ihrer Malerei eine unverwechselbare Handschrift entwickelt, die sie auszeichnet. Mit dieser einzigartigen Ausdrucksweise gelingt es ihr, den Puls der Zeit zu treffen und die Schnittstelle zwischen realem und digitalem Raum sichtbar zu machen und die fließenden Identitäten erfahrbar zu gestalten. Mit TACTUS präsentiert sie einen künstlerischen Dialog über die Wahrnehmung des Körpers und die Identitätsfrage in der digitalen Welt. In dieser Einzelausstellung begibt sich Baumgartner auf eine existenzielle künstlerische Recherche der menschlichen Wahrnehmung im digitalen Zeitalter. Ihre Malereien auf Glas, Holz, Leinwand und Papier zeigen nicht nur, was Menschen sehen, sondern untersuchen, wie der Mensch die Welt wahrnimmt. Im Zentrum der Darstellungen steht der Körper. Die Körperdarstellungen der Künstlerin sind dabei nicht direkt zugänglich, sondern durch ihre charakteristischen Pixelungen verfremdet. Diese stilistischen Pixel, die mit großer Präzision und Geduld aus unzähligen einzeln gesetzten Pinselstrichen bestehen, stehen sowohl für den oft beschönigenden Filter digitaler Bildschirme als auch für die Verzerrung und Distanz zur Realität, die durch solche Medien entstehen kann. Die Ausstellung, die ausschließlich neue Werke zeigt, bietet tiefe Einblicke in das Spannungsfeld zwischen digitaler Reproduktion und physischem, körperlichem Sein. Baumgartner stellt grundlegende Fragen: Was bedeutet es, in einer zunehmend digitalen Welt einen Körper zu besitzen, und wie verändert sich unser Umgang mit Körperlichkeit? Die Künstlerin verdeutlicht den Unterschied zwischen digitalem und realem Kontakt und zeigt, dass unser Körper ein Instrument ist, das uns, mit all unseren bewussten und unbewussten Prozessen, in unmittelbare Verbindung zu unserer Umgebung bringt. Dabei greift sie Gedanken von Johannes Hepp aus dessen Buch „Homo Digitalis“ auf: „Die Leiblichkeit wird immer mehr der existenzielle und verbleibende Unterschied zwischen KI und Mensch.“ Marlies Baumgartner, Jahrgang 1995, begann ihre künstlerische Laufbahn 2009 an der Kunstschule „Cademia“ in St. Ulrich in Gröden und setzte ihr Studium der Malerei an der „Libera Accademia di Belle Arti“ in Florenz fort.
  • “Non si può smantellare la casa del padrone con gli attrezzi del padrone” Audre Lorde, femminista e poetessa afroamericana È l’indicazione di una strada, l’offerta di una suggestione che è anche traccia precisa per costruire una visione alternativa: non si dismette un sistema violento se lo si imita, adoperando i suoi stessi strumenti, magari affermando che i nostri fini sono nobili e antagonisti del sistema. È la nonviolenza, quindi, non l’insurrezione non la ‘guerra giusta’ né la rabbia che distrugge, pur se comprensibile di fronte agli abusi, la strada e lo strumento per il cambiamento delle relazioni, per contrastare il patriarcato e il dominio. Interviene Monica Lanfranco – Giornalista e autrice dei libri Introduce e modera Alessandra Spada - presidente dell’Archivio storico delle Donne Frauenarchiv di Bolzano Durante la serata l’illustratrice Valentina Stecchi realizzerà dei disegni ispirata dai temi trattati Nel suo libro "Donne che disarmano. Perché la nonviolenza riguarda il femminismo", Monica Lanfranco esplora la connessione profonda tra nonviolenza e femminismo. Non è la forza distruttiva della rabbia, ma la paziente costruzione di alternative nonviolente che può smantellare le strutture oppressive del patriarcato. In "Mio figlio è femminista", l’autrice affronta il tema dell’educazione dei figli come chiave per combattere il sessismo. Educare i ragazzi a riconoscere e rispettare la parità tra i generi è un passo fondamentale per trasformare la cultura patriarcale, promuovendo nuovi modelli di mascolinità che rifiutano la violenza e l’oppressione. Le due opere offrono riflessioni complementari sull’importanza della nonviolenza e dell’educazione come strumenti di cambiamento per la società. Attraverso storie e testimonianze, questi libri approfondiscono l’idea che il rifiuto della violenza e l’educazione al rispetto e alla parità siano essenziali per costruire una società più giusta e inclusiva. Monica Lanfranco, a partire dai suoi due libri, ci inviterà a riflettere su come la nonviolenza e l’educazione siano strettamente legate. Una cultura pacifica non può nascere senza l’impegno a educare le nuove generazioni a valori di uguaglianza e rispetto, e il femminismo, con la sua lunga tradizione di lotta pacifica, rappresenta un esempio di come questi ideali possano essere incarnati nella vita quotidiana. Monica Lanfranco è giornalista, docente universitaria, autrice e formatrice sui temi della differenza sessuale e sul conflitto. Cura e conduce corsi di formazione per gruppi di donne sulla storia del movimento delle donne, sulla comunicazione di genere, e sulla risoluzione nonviolenta dei conflitti. Ha fondato nel 1994 il trimestrale femminista MAREA. Ha collaborato con Radio Rai International e con Radio 3. Dal 2008 ha costruito Altradimora, centro di formazione femminista in Piemonte. Alessandra Spada è insegnante, autrice e presidente dell’Archivio storico delle Donne Frauenbarchiv di Bolzano. Si è occupata di storia di genere e di storia locale contemporanea. Il suo ultimo libro "Conquistare le madri" analizza il ruolo delle donne in epoca fascista in Alto Adige. Iniziativa realizzata in collaborazione con la Biblioteca civica "C. Battisti"e l'Archivio delle Donne Frauenarchiv.
  • Geschichten, Glühwein und Gesang Begeisterte Buchempfehlungen serviert von Petra Frötscher, Sigrid Klotz und Martin Pichler Weihnachten steht vor der Tür und mit ihr die alljährliche Frage: Was um Himmels willen schenke ich meinen Liebsten? Ein zeitloser Favorit unter den Weihnachtsgeschenken sind zweifellos Bücher. Aber welche Geschichten sind in diesem Jahr besonders angesagt? Petra Frötscher, Sigrid Klotz und Martin Pichler haben eine Antwort! Bei einem Schluck Glühwein und Keksen plaudern sie über ihre neuesten Abenteuer im Bücherdschungel, streiten sich über Lesegeschmack und verraten ihre literarischen Lieblinge des Jahres. Für die musikalische Umrahmung sorgen Ina Pross (Gesang) und Matteo Rossetto (Gitarre), für die Bewirtung der Gäste das Team der Teßmann. Eine gemeinsame Veranstaltung der Landesbibliothek Dr. Friedrich Teßmann und des Amts für Bibliotheken und Lesen.

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