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Migrazioni verticali. La montagna ci salverà? - Veröffentlicht von martin_inside

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Presentazione del libro con il curatore Andrea Membretti (Università di Pavia) in dialogo con Camilla Wellstein (Libera Università di Bolzano) e Judith Hafner (già ambasciatrice del Patto Europeo per il Clima). Moderazione a cura di Massimiliano Boschi (giornalista).

Segue la proiezione del cortometraggio “The Ice Builders” (2024), con la partecipazione di Fabio Saitto (produttore cinematografico).

“La montagna non ci salverà, a meno che prima non si salvi la montagna con i suoi boschi, pascoli, luoghi, comunità di persone, tradizioni culturali, economie, diversità umana ed ecosistemica. La montagna è vista sempre più come un’opportunità di vita, un’alternativa tutto sommato vicina, da quanti desiderano abbandonare le metropoli, soffocate dagli effetti dell’iper agglomerazione sociale e produttiva. Il movimento dei «montanari per scelta» ha tracciato la pista, seguito dalla crisi pandemica e dalla diffusione dello smart working: oggi la pressione posta dal cambiamento climatico sulle città bollenti e inquinate fa emergere con più evidenza una diffusa aspirazione a trasferirsi nelle terre alte, che sia in modo permanente o per lunghi periodi all’anno. La verticalità entra così in queste forme di nuova mobilità umana, che possiamo ricondurre alla categoria più ampia delle migrazioni: chi sono dunque, e chi saranno nel prossimo futuro, i «migranti verticali»? Con un approccio transdisciplinare – dalla sociologia alla climatologia, alla geografia economica e alle scienze ambientali – e sulla base di dati scientifici originali, questo volume collettivo prova a tracciare un profilo delle diverse categorie di persone spinte verso la montagna da un insieme di fattori, tra i quali gli effetti dei mutamenti climatici nelle grandi città iniziano a rivestire un ruolo importante, a livello di immaginari come di progettualità concrete. Se la montagna attira nuovi abitanti, al tempo stesso si va però fragilizzando: frane, eventi estremi, abbandono dei terreni, siccità, invecchiamento delle popolazioni locali. Il clima che cambia espone a nuovi rischi proprio quei luoghi a lungo dimenticati e di cui sono rimasti in pochi a prendersi cura. La montagna non ci salverà, dunque, a meno che prima le città non la aiutino a salvare se stessa, a ritrovare il suo ruolo in un rapporto paritario ed ecosistemico con la pianura, dentro nuove forme di equilibrio, necessariamente metromontano.”

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  • Attraverso i confini e tra le discipline. Le vicende intellettuali e biografiche di Grete De Francesco Weissenstein (1893-1945) Conferenza a cura di Elisabeth Galvan (Università di Napoli L’Orientale) in dialogo con Stefano Franchini (Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma) e Vera Segre (Università dell'Insubria). Saluti e introduzione di Luca Crescenzi (Presidente dell'Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma), Guido Margheri (Circolo culturale ANPI) e Gadi Luzzatto Voghera (Direttore della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – CDEC). Moderazione a cura di Hannes Obermair (Eurac Research Bolzano Bozen). L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma (IISG) e la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano (CDEC). Nessuno dei pur numerosi repertori e studi tedeschi incentrati sulle biografie e sull’opera di intellettuali ebrei vittime del nazifascismo riporta il nome di Grete De Francesco, nata come Margarethe Weissenstein nel 1893 in un’agiata famiglia ebraico-viennese. Eppure, le sue vicende biografiche e intellettuali la collocano all’interno di una vasta rete di scrittori, giornalisti, filosofi, politologi, artisti e studiosi dell’arte che va da Vienna a Berlino, da Francoforte a Basilea, da Zurigo a Milano. Grete De Francesco è una donna di confine che per tutta la vita si muove tra paesi, lingue e luoghi diversi, nello stesso modo con cui si muove tra diversi campi del sapere e ambiti culturali. È in contatto con figure come Walter Benjamin, Ernst Bloch, Theodor W. Adorno, Siegfried Kracauer, Hermann Hesse e Thomas Mann, e amica del celebre pittore e fotografo László Moholy-Nagy. Nel 1931 consegue come prima donna il diploma alla Deutsche Hochschule für Politik di Berlino con una tesi sul fascismo italiano. Scrive per giornali austriaci, tedeschi e svizzeri e nel 1937 pubblica a Basilea un libro di grande interesse e attualità, Die Macht des Charlatans che nel 1939 esce con il titolo The Power of the Charlatan negli USA presso la prestigiosa Yale University Press (Il potere del ciarlatano, trad. it. 2021). Nell’ottobre 1944 Grete De Francesco viene arrestata nella sua casa di Milano e successivamente internata nel Lager di Bolzano. La sua ultima testimonianza giunge proprio da qui, sotto forma di alcune lettere che grazie alla rete di resistenza operativa all’interno del campo riesce a inviare al marito. Il 14 dicembre viene deportata con uno degli ultimi convogli a Ravensbrück dove nel febbraio 1945 si perde ogni sua traccia. Nell’ottantesimo anniversario della sua deportazione, sembra doveroso ricordare la figura e l’opera di Grete De Francesco cadute nel più assoluto oblio, cercando di ricostruire, attraverso le numerose lettere reperite in archivi tedeschi, austriaci e svizzeri, il suo percorso come autrice ebrea tra l’Austria, la Germania, la Svizzera e l’Italia. Di centrale importanza sono le missive da Bolzano che documentano l’orrore del campo e che saranno presentate, come le altre lettere, per la prima volta in pubblico.
  • Es gibt Termine vom 02 Dez. 2024 bis 16 Dez. 2024
    Keramik & Aperitif: Gestalte deinen eigenen Kerzen-, Räucherstäbchen- oder Palo Santo-Halter! Schließe dich uns an für einen kreativen und entspannten Abend in der Osteria da Picchio, wo du deinen eigenen Kerzen-, Räucherstäbchen- oder Palo Santo-Halter aus Keramik gestalten kannst, während du einen köstlichen Aperitif genießt! Was erwartet dich? Der Workshop besteht aus zwei Treffen, bei denen du Schritt für Schritt dein persönliches Stück erschaffen kannst: Erstes Treffen (Montag, 2. Dezember): Wir modellieren den Ton und gestalten deinen Kerzen-, Räucherstäbchen- oder Palo Santo-Halter nach deinem persönlichen Stil und Vorlieben. Zweites Treffen (Montag, 16. Dezember): Wir bemalen und glasieren dein Stück, das anschließend für den finalen Brand bereit ist. Jede Sitzung dauert 2 Stunden, mit einem Abstand von zwei Wochen zwischen den Treffen, damit das Werkstück trocknen und gebrannt werden kann. Was ist inklusive? 2 Sitzungen à 2 Stunden Alle Materialien 2 Brennvorgänge 2 köstliche Aperitifs zum Genießen während des Workshops Verpasse nicht die Gelegenheit, dein einzigartiges und funktionales Objekt in einer gemütlichen und einladenden Atmosphäre zu kreieren! Begrenzte Plätze! Sichere dir jetzt deinen Platz, indem du eine E-Mail an unterkofler.cheyenne@gmail.com schreibst, und nimm eine handgefertigte Kreation mit nach Hause!

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