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Xaver Schumacher: Das Orakel von Selfie - Veröffentlicht von martin_inside

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Event-Informationen

Die Coverversionen antiker Sagen von Xaver Schumacher sind humorvoll und politisch. In seinen Metamorphosen wird Medusa zu metoosa, der trojanische Krieg zur Geburtsstunde des Massentourismus und Sisyphos quält sich mit online-Flugbuchungen. Schumacher zeigt Themen der Gegenwart im Spiegel der Antike und erzählt Mythen für die Gen Z: Die Generation Zeus. Denn wo findet man Antworten auf alle Fragen? Im Orakel von Selfie ist ja logos!
Schumacher berichtet aber auch von der (Un-)Vereinbarkeit der mythologischen Welt mit der Gegenwart im Alltag. Denn: „Mein Religionsbekenntnis ist griechisch-mytholigisch!“, so der götterfürchtige Schumacher. Nicht immer stoßen seine Rituale, Opfer und Orgien jedoch auf Verständnis.
Der Bühnenkünstler Xaver Schumacher schreibt, spielt und inszeniert Theaterstücke, Kabarettprogramme und Show-Formate.

Vorspiel: Andreas Kofler

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Datum und Uhrzeit des Events :

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  • Auch das Teatro la Ribalta–Kunst der Vielfalt möchte einen wichtigen Beitrag leisten zu einem Thema, das uns sehr am Herzen liegt: Die Aufführung „Spuren der Seele“ ist ein eigenes Stück, das die Geschichte der Vernichtung behinderter Menschen während der Nazizeit auf die Bühne bringt: Die Schauspieler*innen, die diese Geschichte erzählen, sind jedoch ganz besondere Schauspieler unseres Ensembles; Männer und Frauen, die nach dem Verständnis der damaligen Nazis selbst „lebensunwertes Leben“ gewesen wären. Heute finden wir sie als Darsteller*innen, als Protagonist*innen auf vielen Bühnen. Sie erzählen uns eine Geschichte darüber, wie ihnen einst die Möglichkeit verwehrt werden sollte, zu existieren und zu leben. Sie sind Zeugen, sie sind „Überlebende“ dieser schrecklichen, unmenschlichen Tragödie. Mit dieser Inszenierung wurde vor etwa 10 Jahren das Ensemble Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt ins Leben gerufen: Nach vielen Aufführungen in Italien wurde das Stück ins Deutsche, Französische und Spanische übersetzt und mit großem Erfolg in Deutschland, Frankreich und Argentinien aufgeführt. Heute kehrt es auf die Bühne zurück, dank des Beitrags des Bozner Theaters Teatro Stabile und der Abteilung für Kultur der Stadt Bozen. Es kehrt zurück in einer anderen Besetzung, einer neuen Inszenierung und mit einer neuen Notwendigkeit. Wir tragen dazu bei, dass diese Geschichte nicht in Vergessenheit gerät und sich niemals wiederholen darf. Es ist unser Beitrag, um zu verhindern, dass jede Amnesie unwissentlich eine Art Amnestie beinhaltet, um es mit den Worten Primo Levis zu sagen. Von: Antonio Viganò, Giovanni De Martis Regie: Antonio Viganò mit: Mathias Dallinger, Jason De Majo, Edoardo Fattor, Michele Fiocchi, Paolo Grossi, Paola Guerra, Stefania Mazzilli Muratori, Johannes Notdurfter, Michael Untertrifaller Bühnenbild Roberto Banci Kostüme: Sigrid Schwarzer Light design: Melissa Pircali Produktion: Teatro Stabile di Bolzano, Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt In Zusammenarbeit mit Theatraki e Lebenshilfe Südtirol
  • Con il suo primo testo di prosa e la sua prima regia, Caterina Guzzanti affronta un tema universale e su cui il dibattito oggi è più aperto e vivo che mai. Secondo lei è uno spettacolo sulla fragilità: un lungo, intimo, delicato flusso di pensiero, dal punto di vista femminile, sulle dinamiche nascoste che regolano i rapporti di coppia. Una prospettiva di parte, ma aperta e mai giudicante, che in modo perentorio pone al centro una profonda riflessione sulla giustezza della coppia a tutti i costi. Secondo lei è una storia sulla crisi tanto del maschio quanto della femmina, nella quale dolore e ironia convivono nel paradosso della coppia, in cui ognuno riconoscerà tante storie. L’amore idealizzato come luogo sicuro e salubre diventa negazione quotidiana e sistematica del bisogno e del desiderio altrui: un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti e necessità affondano, mentre il solo imbarazzante desiderio sarebbe quello di essere capiti, accettati e perdonati. Da dove viene la sensazione che per diventare adulti ci si debba rifugiare nell’altra persona anziché investire nella propria indipendenza? Secondo lei è una voce in attesa di “secondo lui”. Nel frattempo si arrangia con quel poco che le è dato sapere, secondo lei. scritto e diretto da Caterina Guzzanti con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito collaborazione artistica Paola Rota scene Eleonora De Leo luci Cristian Zucaro suoni Angelo Elle costumi Ziamame Progetto nato nell’ambito di Scritture - Scuola di Drammaturgia diretta da Lucia Calamaro produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Argot produzioni Teatro Stabile di Bolzano in collaborazione con Riccione Teatro con il contributo di Regione Toscana durata: 70 minuti
  • BALLADE è il racconto di un’epoca, anzi due. Un dittico, tra autobiografia e desiderio di cura, solitudine e spirito di comunità: l’oggi con i suoi smarrimenti è al centro di Elegia di Morelli, mentre gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso, sono ritratti nella coreografia che dà il nome all’intero spettacolo, Ballade di Bigonzetti. I brani accompagnano il pubblico in un viaggio tra generazioni diverse. La coreografia di Bigonzetti è cucita su una drammaturgia musicale che attinge Prince, Frank Zappa, Leonard Cohen e i CCCP e trae ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca, quella di Pier Vittorio Tondelli. Elegia di Morelli nasce intorno a Frédéric Chopin. Dentro e in opposizione alla musica, gli otto corpi di danzatrici/danzatori sembrano voler superare sé stessi in cerca della cura dell’altro. Lacerti di poesie di Mariangela Gualtieri si accostano a questa umanità fragile e titubante non priva di slanci dell’anima. ELEGIA coreografia Enrico Morelli musiche Frédéric Chopin, Giuseppe Villarosa danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mauro Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa BALLADE coreografia e regia Mauro Bigonzetti musiche Nick Cave, CCCP – Fedeli alla linea, Leonard Cohen, Arvo Pärt, Prince, Nina Simone, Frank Zappa disegno luci Carlo Cerri costumi Silvia Califano assistente alla coreografia Roberto Zamorano maestro ripetitore Paolo Lauri, Enrico Morelli laboratori ideazione e coordinamento a cura di Cinzia Beneventi danzatori Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella produzione MM Contemporary Dance Company coproduzione Teatro Comunale di Modena con il sostegno di ATER Fondazione, Comune di Correggio / Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – Correggio Ministero della Cultura / Regione Emilia-Romagna / Comune di Reggio Emilia / Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto / Centro Permanente Danza – Reggio Emilia durata: ELEGIA 35 minuti, BALLADE 85 minuti

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