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MORTO UN MARITO SE NE FA UN ALTRO... - Veröffentlicht von martin_inside

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Event-Informationen

> Compagnia MICROMEGA (Verona)

> commedia brillante: due atti in dialetto veneto di Matteo Spiazzi > regia Matteo Spiazzi

Tre giovani vedove di ritorno dal funerale dei rispettivi mariti si trovano alle prese con un cambio di vita imprevisto: Essere single ad una certa età appare come una sconfitta.
Come si può reagire? Come ricominciare?
Una coincidenza incredibile e inaspettata le metterà alla prova, in una commedia degli equivoci che ci racconta in maniera paradossale i rapporti di coppia del giorno d’oggi. Una satira grottesca sui rischi di come la relazione non possa essere il mezzo per il completamento di sé.

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Datum und Uhrzeit des Events :

  • Fr 29 November, 202420:45

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  • Family musical di Stefano D’Orazio Testo e liriche Stefano D’orazio Musiche dei POOH (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian) Produzione Compagnia dell’Ora Con la partecipazione straordinaria di Max Laudadio nel ruolo del Genio Coreografie Ilena De Rosa Direzione musicale Enrico Galimberti Effetti speciali e illusioni Antonio Casanova Regia di Luca Cattaneo È la prima opera di Stefano D’Orazio dopo il distacco dai Pooh, gruppo del quale è stato batterista, paroliere e cantante dal 1971 al 2009. D’Orazio decise di dedicarsi alla scrittura dei musical, forte anche dell’esperienza avvenuta con il gruppo qualche anno prima, quando realizzarono il successo di Pinocchio. Per questo progetto Stefano si avvale delle musiche dei suoi ex colleghi. Sotto il segno dei Pooh nasce così questo incantevole Musical tratto dalle “Mille e una notte”, protagonisti il simpatico ladroncello Aladino e il Genio della sua lampada meravigliosa. Da una fiaba celebre una storia avvincente, moderna e classica allo stesso tempo. Storia di amore e di amicizia, di ribellione e di giustizia, in una cornice fiabesca arricchita da un pizzico di magia dove i sogni possono diventare realtà.Storia di amore e di amicizia, di ribellione e di giustizia, in una cornice fiabesca arricchita da un pizzico di magia, dove i sogni più profondi possono diventare realtà.
  • Es gibt Termine vom 12 Dez. 2024 bis 15 Dez. 2024
    Il risveglio è il nuovo spettacolo di Pippo Delbono, artista apprezzato a livello internazionale capace di mescolare emozione, autobiografia e storia e di creare, assieme alla sua compagnia, un teatro lirico e visionario. C’è un addormentamento all’origine de Il risveglio. Individuale e collettivo. Quello dell’uomo che alla fine di Amore - il precedente spettacolo di Pippo Delbono - andava a sdraiarsi sotto l’albero secco che d’improvviso si era coperto di fiori. E l’uomo restava lì, assopito in quel sonno che ci ha lasciati spaventati e silenziosi. Da cui ora sente la necessità di risvegliarsi, scontando la possibilità di trovarsi di fronte a una realtà ancora peggiore di quella di prima. Prima della pandemia che ha chiuso tutti in casa. Prima delle guerre scoppiate alle porte di casa. Prima del ritorno di ideologie che pensavamo appartenessero al passato. Il risveglio parte da un’esperienza personale per rovesciarsi in un sentimento di perdita che riguarda tanti. Che chiede di essere sanato, ma può esserlo soltanto a partire da un gesto di solitaria ribellione. Dal riconoscimento di una fragilità di cui lo spettacolo è lo specchio. Tutto il teatro di Delbono nasce dalla musica e segue la partitura di un ritmo interiore. Note struggenti che suonano lamenti di amore e tenerezza, trascinano gli attori della Compagnia in una danza, un rito sacro, un funerale forse. Sulle note del virtuoso violoncellista Giovanni Ricciardi, in scena con il suo strumento, e su brani che provengono dalla memoria degli anni Settanta, Delbono si ripete: “Devi danzare, danzare nella tua guerra”. Il risveglio è uno spettacolo sulle tante cadute e i tanti risvegli, dedicato a tutti coloro che si sono addormentati e si sono poi risvegliati. E anche a chi non si è ancora risvegliato. uno spettacolo di Pippo Delbono con Compagnia Pippo Delbono: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Giovanni Ricciardi, Pepe Robledo, Grazia Spinella collaboratori musicali durante la creazione Alexander Bălănescu, Pedro Jóia, Giovanni Ricciardi luci Orlando Bolognesi costumi Elena Giampaoli suono Pietro Tirella capo macchinista Enrico Zucchelli organizzazione Davide Martini assistente di produzione Riccardo Porfido produttore esecutivo Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale co-produttori Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Metastasio di Prato, Théâtre de Liège (Belgio), Sibiu International Theatre Festival/Teatrul Na¸ional “Radu Stanca” Sibiu (Romania), Teatrul Național “Mihai Eminescu” Timisoara (Romania), Istituto Italiano di Cultura di Bucarest (Romania), TPE – Teatro Piemonte Europa/Festival delle Colline Torinesi, Théâtre Gymnase-Bernardines Marseille (Francia) in collaborazione con Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, Le Manège Maubeuge – Scène Nationale (Francia) durata: 65 minuti
  • Es gibt Termine vom 19 Dez. 2024 bis 22 Dez. 2024
    Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, I parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale, costruito secondo regole collaudate e codificate care al teatro borghese. Scrivendola, Cocteau ha voluto sfidare quel pubblico di élite per il quale aveva sempre lavorato, e stabilire un contatto con le grandi platee mediante un linguaggio meno esoterico. Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili ha costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne. Quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna, che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla. Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County, due esempi mirabili, definendo una cifra stilistica che pone al centro il lavoro dell’attore e reinterpreta in modo inedito l’idea di un nuovo capocomicato. di Jean Cocteau traduzione Monica Capuani regia Filippo Dini con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli scene Maria Spazzi costumi Katarina Vukcevic luci Pasquale Mari assistente alla regia Alma Poli produzione TSV – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile Bolzano si ringrazia il Comité Jean Cocteau durata: ca. 120 minuti

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