Programma:
Ludwig van Beethoven: Trio op. 11 in si bemolle maggiore
Robert Muczynski: Trio op. 26
Johannes Brahms: Trio op. 114 in a minore
Serata con tre musicisti emergenti affermati a livello internazionale: Andrea Götsch (clarinettista dell'Orchestra Filarmonica di Vienna), Jakob Mitterer (violoncellista dell'Orchestra Sinfonica del Tirolo) e Nika Afazel (pianista freelance e accompagnatrice di Lied). Insieme formano il Trio Meran Teheran, nome che si rifà ai luoghi di origine dei tre musicisti.
Il programma prevede i trii per clarinetto di Beethoven e Brahms, due dei capolavori indiscussi per questo organico. Quasi cento anni separano la composizione del vivace trio dell'ancora giovane Ludwig van Beethoven ("Gassenhauertrio", 1797) dal mesto Trio op. 114 del già cinquantasettenne Brahms, che scoprì tardi il suo amore per il clarinetto. Entrambe le opere si attengono a principi formali "classici", ma sono così diverse nello stile e nell'impatto. Mentre il trio di Beethoven è un brano che fa breccia e che sprigiona tutto il virtuosismo degli interpreti, il trio maturo di Brahms è caratterizzato da profondità compositiva dalle più svariate sfaccettature.
Robert Muczynski, figlio di immigrati polacchi e slovacchi, può essere descritto, a tutti gli effetti, come uno dei più importanti compositori neoclassici dell'America del dopoguerra. Da un lato, il suo lavoro fa riferimento al linguaggio formale classico, ma, dall’altro, è anche influenzato da Bartók, Bernstein e Barber e, dal punto di vista armonico e ritmico, prende spunto anche dal jazz.