Nella prima fase del progetto, Kessler cercherà di installare nell’incantevole paesaggio delle montagne dell’Alto Adige una grande scultura, che rappresenta una forchettata di spaghetti. Si tratta di un “monumento” realizzato in realtà con materiali semplici, un poster applicato su pannelli di legno. Facendo un riferimento ironico alla difficoltà di arrotolare gli spaghetti, l’artista crea così una sorta di simbolo canzonante alla vittoria della civilizzazione sulla natura. Nella project room il video che racconta l’impresa, il trasporto e l’installazione della scultura è esposto insieme alla grande forchetta: una sorta di occhiolino fatto ai vicini tavoli del Cafè Museion, un gioco al fraintendimento tra pubblicità da bistrot e opera d’arte.