Ensemble Diderot
Johann Sebastian Bach Musikalisches Opfer In collaborazione con Società Filarmonica di Trento Haus der Musik Innsbruck
Johann Sebastian Bach Musikalisches Opfer In collaborazione con Società Filarmonica di Trento Haus der Musik Innsbruck
Laurianne Langevin: voice Cyrille Doublet: piano Laurianne Langevin e Cyrille Doublet hanno voluto raccogliere tutte le voci di Parigi in un unico abbraccio fatto di swing e di poesia, che abbia lo smalto della capitale e la morbidezza di una confidenza. In questo abbraccio, le grandi voci che hanno fatto la storia della canzone francese - la Piaf, ovviamente, insieme ad Yves Montand, Charles Aznavour o Serge Gainsbourg - ma anche tutto quello che la Ville-Lumières ha ispirato ai massimi esponenti del jazz americano, da Miles Davis a Chet Baker, da George Gershwin a Vernon Duke. Questo abbraccio in cui le luci di New York sembrano riflettersi in quelle di Parigi, Laurianne e Cyrille lo hanno chiamato Paris Lullaby. “L’omaggio di Cyrille Doublet e Laurianne Langevin alla Francia attraverso le lenti del jazz è intimo e delicato. Se non fosse una parola desueta si potrebbe definire ‘bello’ nella sua migliore accezione. Bellezza intesa come limpido e luminoso. Musicale e intenso con il delicato tocco di Cyrille Doublet e l’emozionante voce di Laurianne Langevin. L’accezione diviene pertanto eccezione.” (Paolo Fresu)
DE 2024, 98 Min. Regie: Ngo The Chau mit: Christoph Maria Herbst, Yuna Bennett, Ronald Zehrfeld Der für einen Buchladen arbeitende Carl Kollhoff bringt täglich Bücher zu den Stammkunden. Als sich eines Tages die neunjährige Schascha an seine Fersen heftet, wirbelt sie das Leben des wortkargen Carl und dessen Stammkundschaft ordentlich durcheinander. Eine berührende Geschichte über Freundschaft, Bücher und das Überwinden von Einsamkeit. Nach der gleichnamigen Romanvorlage von Carsten Henn
W. A. Mozart: Sonata per violino in si bemolle maggiore KV 454 Robert Schumann: 3 romanze op. 94 Johannes Brahms: scherzo estratto dalla Sonata F.A.E. Franz Schubert: sonata in la maggiore D 574 “grande sonata“ Il 3 dicembre Musik Kultur è ospite per la prima volta alla scuola di musica di Bressanone. La giovane violinista Yuki Serino, che quest’anno ha conquistato il primo premio all'edizione d'esordio del Concorso Città di Cremona, già sul territorio con alcuni concerti, si esibirà con il pianista Martin Nöbauer. Il programma prevede opere di Mozart, Schumann, Brahms e Schubert. Avrà altresì luogo un incontro con gli studenti e le studentesse della scuola di musica.
“Le masse popolari si aspettano belle melodie, ma al contempo anche ottima musica strumentale e opere” e nessuna “disarmonia ambigua’”, afferma nel gennaio 1936 il famigerato articolo della Pravda “Caos al posto della musica” in merito all’opera di Šostakovič Lady Macbeth di Mzensk. All’inizio degli anni Quaranta, il compositore di radici armene Aram Khachaturian sembra soddisfare le esigenze musicali e la Weltanschauung dell’Unione Sovietica. Vanta perfino origine proletarie. Il padre è rilegatore di libri, lui stesso studia a Mosca biologia, fisica e matematica, seguendo nel frattempo studi di violoncello presso il famoso Istituto Gnessin prima di passare al Conservatorio nella capitale sovietica. Dedica il suo concerto per violino del 1940 – nato come dichiara lui stesso “su un’ondata di felicità e di gioia” – al violinista David Oistrach, che in seguito lo eseguirà spesso. Melodiosa, virtuosa, esotica e ottimista: la prima registrazione discografica di Oistrach rende nota in tutto il mondo l’opera, già premiata con il Premio Stalin. Otto anni dopo la nascita del concerto, anche Aram Khachaturian rimane però intrappolato nelle insidie della politica culturale sovietica. Nel 1948, il Comitato centrale del PCUS condannerà la sua musica, defininendola caratterizzata da “tendenze antisovietiche” e “formalista”. Solo nel 1953 – dopo la morte di Stalin – il compositore sarà pienamente riabilitato. Quando Pëtr Čajkovskij inizia a lavorare alla sua Sesta Sinfonia, nel gennaio 1892, così descrive la nuova opera al nipote Vladimir Dawydow, a cui la sinfonia è dedicata e che più avanti sarà suo erede universale: “è una sinfonia programmatica il cui programma deve però restare un enigma per tutti – si spacchino pure la testa”. Dopo la prima assoluta, diretta da Čajkovskij stesso il 28 ottobre 1893 a San Pietroburgo, è il fratello Modest a proporgli di intitolare l’opera “Pathétique”. Una sinfonia misteriosa, ricca di abissi. È quanto testimonia anche una lettera del compositore al granduca Konstantin Konstantinowitsch: “Mi disturba un po’ che la mia ultima sinfonia sia pervasa da un’atmosfera che si avvicina molto a un requiem.” In occasione della prima esecuzione assoluta, il pubblico, sorpreso, non sa come reagire. Questa sinfonia che termina piano, quasi come un lamento, è da intendersi come testamento musicale? A fornire le risposte non può essere che la musica stessa. Čajkovskij morirà a Mosca nove giorni dopo la prima.
Family musical di Stefano D’Orazio Testo e liriche Stefano D’orazio Musiche dei POOH (Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian) Produzione Compagnia dell’Ora Con la partecipazione straordinaria di Max Laudadio nel ruolo del Genio Coreografie Ilena De Rosa Direzione musicale Enrico Galimberti Effetti speciali e illusioni Antonio Casanova Regia di Luca Cattaneo È la prima opera di Stefano D’Orazio dopo il distacco dai Pooh, gruppo del quale è stato batterista, paroliere e cantante dal 1971 al 2009. D’Orazio decise di dedicarsi alla scrittura dei musical, forte anche dell’esperienza avvenuta con il gruppo qualche anno prima, quando realizzarono il successo di Pinocchio. Per questo progetto Stefano si avvale delle musiche dei suoi ex colleghi. Sotto il segno dei Pooh nasce così questo incantevole Musical tratto dalle “Mille e una notte”, protagonisti il simpatico ladroncello Aladino e il Genio della sua lampada meravigliosa. Da una fiaba celebre una storia avvincente, moderna e classica allo stesso tempo. Storia di amore e di amicizia, di ribellione e di giustizia, in una cornice fiabesca arricchita da un pizzico di magia dove i sogni possono diventare realtà.Storia di amore e di amicizia, di ribellione e di giustizia, in una cornice fiabesca arricchita da un pizzico di magia, dove i sogni più profondi possono diventare realtà.
(A Clockwork Orange) USA 1971, 137 min. regia: Stanley Kubrick con: Patrick Magee, Adrienne Corri, Miriam Karlin, Malcolm McDowell, Michael Bates, Carl Duering, John Clive, Warren Clarke inglese [sottotit. ital.] Il film parla di 4 ragazzi che fanno vari crimini senza mai essere fermati. Dopo un litigio di gruppo, il leader Alexander viene beccato per colpa dei suoi complici che lo aggrediscono, consegnandolo alla polizia. Nel carcere viene sottoposto a un trattamento di cura che gli permette di ridurre la pena, ma una volta libero, rincontrerà le persone a cui ha fatto del male. Prima del film verrà proiettato il cortometraggio SCATTA. Vincitore del premio Giuria Young – Menzione GO, GO! CINEMA al BZ48H-short film contest. Film nell'ambito della rassegna GO,GO! CINEMA, un progetto sostenuto da Politiche Giovanili – Alto Adige e realizzato da Vintola 18 in collaborazione con il Filmclub Capitol e BZ48H-short film contest. Il progetto consiste nella realizzazione di una rassegna cinematografica ideata e presentata al cinema da ragazzi e ragazze di età dai 16 ai 21 anni, con l’obiettivo di incentivare le persone, soprattutto i giovani, a riscoprire la bellezza di ritrovarsi assieme per guardarsi un film in sala. La rassegna di quest’anno è incentrata sul genere psicologico e si intitola “MOVIEMIND – 4 film in testa”.
L’Ufficio Servizi per la Domiciliarità, organizza in data 04.12.2024 dalle ore 14.30 presso la Residenza per anziani Don Bosco Via Milano 170, la festa di Natale dei soggiorni marini per le persone parzialmente e non autosufficienti della città di Bolzano, in collaborazione con Caritas Diocesi Bolzano - Bressanone e Coop. Sociale Sole. Prenderanno parte all’evento l’Assessore alle Politiche Sociali alla Cultura ed al Patrimonio Avv. Juri Andriollo, il Dott. Carlo Alberto Librera dirigente Ripartizione Servizi alla Comunità Locale, la Direttrice Generale Assb Dott.ssa Liliana Di Fede, la Dott.ssa Paola Santoro Direttice Ripartizione Servizi territoriali, la Dott.ssa Rebekka Erlacher direttrice dell’Ufficio Servizi per la Domiciliarità, la Dott.ssa Mairhofer Beatrix Direttrice Fondazione Caritas Diocesi Bolzano – Bressanone, e il Sig. Luca Piovani responsabile di Area Fondazione Caritas Diocese Bolzano – Bressanone. L’evento comprenderà: • Ore 14:30 – 15:00: Accoglienza partecipanti soggiorni marini, e saluti da parte dei Referenti e dalla Direzione Generale Assb • Ore 15:00 – 16:30: Intrattenimento musicale con gruppo romagnolo “Trio Foglio” • Ore 16:30 – 17:00: Interventi delle istituzioni a seguire rinfresco • Ore 17:00 – 17:30: Esibizione dei tangheri • Ore 17:30 – 18:30 Intrattenimento musicale con gruppo romagnolo “Trio Foglio”
(K)einen Ton sagen) IT/AT 2024, 93 Min. Regia: Georg Lembergh Con grande coraggio quattro persone del Tirolo e dell’Alto Adige raccontano gli abusi sessuali vissuti: la stella dello sci austriaco Nicola Werdenigg ha già innescato una valanga con la sua testimonianza nel 2017, mentre c’è chi rompe il silenzio per la prima volta. Il documentario mostra che gli abusi avvengono ovunque: nello sport, in chiesa, nella sfera privata. Con delicatezza il regista ascolta le descrizioni di esperienze traumatizzanti, vergogna, silenzi schiaccianti e al contempo mostra la resilienza e la dignità con cui le persone colpite lottano per tornare a vivere dopo l’abuso. A seguire dibattito con Georg Lembergh (regia) e le protaginiste.
Si tratta di un'esperienza musicale unica nell’oscurità totale. Gli ascoltatori sono condotti da uscieri non vedenti in una stanza completamente oscurata. Non possono orientarsi e non vedono né gli altri partecipanti né gli artisti. Il concerto è offerto dalla cantautrice bolzanina Annika Borsetto ed il musicista Thomas Blaas. Entrambi sono in tour dal 2017 e ciò che presentano è un variegato repertorio di brani originali e cover rivisitate in diverse lingue. Il loro Leitmotiv "Best original flavoured music" è accompagnato da voci, chitarra, violino, mandolino, ukulele, concettina e armonica. Simon Kostner, versatile attore badiotto, accompagna attraverso la serata con la sua inconfondibile ironia. La serata è organizzata con l’aiuto di Valter Calò, presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI).
ideazione, coreografie e regia Luciano Padovani > musica dal vivo Tango Spleen Cuarteto > luci Alberto Salmaso > produzione Compagnia Naturalis Labor > realizzata per il Teatro Stabile del Veneto con il sostegno di Mic / Regione Veneto / Comune di Vicenza Una serata di grande tango con otto strepitosi tangueros argentini e italiani. Un cast di alto livello per una serata di tango di raffinatezza e incredibile tecnica. Padovani riporta in scena il tango, quello vero, autentico, ma coniugato – come sua abitudine ormai - con le invenzioni sceniche e drammaturgiche che da anni contraddistinguono il suo lavoro di coreografo. “El tango es un romance de amor y seducción que dura tres minutos". In scena non poteva mancare la musica dal vivo eseguita ed interpretata dai Tango Spleen Cuarteto, ensemble molto conosciuto e apprezzato sia in Italia che in Europa, con un programma che spazia dal viejo tango a Pugliese e Piazzolla. In Scena - Danza - Teatro Cristallo in collaborazione col Centro Servizi Culturali Santa Chiara
Toni Servillo ci conduce in un viaggio teatrale in tre stazioni attraverso le opere di Charles Baudelaire, Dante Alighieri e dei poeti greci, ci accompagna alla scoperta dei momenti culminanti in cui hanno messo in pratica l’arte di non morire, insegnandoci a cercare la vita. Scritto dall’autore e traduttore Giuseppe Montesano, Tre modi per non morire è un percorso a tappe, un antidoto alla paralisi del pensiero, alla non vita che tenta di ingoiarci. Siamo inquieti, impoveriti, spaventati, e tutti sentiamo che ci manca qualcosa di cui avremmo un disperato bisogno: ci manca l’amore, ci manca la vita. E allora? E allora non ci resta altro da fare che cercare di diventare vivi. Il tessuto drammaturgico dello spettacolo affianca ai versi e alle parole dei testi originali l’esegesi e le considerazioni di Montesano, che ne mettono in risalto le tematiche fondamentali e invitano a una comune riflessione sui concetti espressi dagli autori. Il percorso in cui si addentra Servillo parte da Baudelaire in Monsieur Baudelaire, quando finirà la notte? che racconta come la bellezza combatta la depressione e l’ingiustizia; prosegue con Le voci di Dante, dove i celebri personaggi della Commedia ci appaiono legati tra loro da un racconto che li illumina a partire dal presente; approda infine a Il fuoco sapiente dei Greci, in cui poesia e filosofia accendono una visione capace di immaginare il futuro. Il teatro di Tre modi per non morire è una via per ritrovare quelle parole che un attore dice con tutto il suo corpo e la sua mente per nutrire la sua e la nostra interiorità. Baudelaire, Dante, i Greci di Giuseppe Montesano luci Claudio De Pace con Toni Servillo produzione Piccolo Teatro di Milano –Teatro d’Europa si ringrazia Agenzia Teatri durata: 90 minuti
Ogni anno la sera del 5 di dicembre ha luogo a Vipiteno la tradizionale sfilata di San Nicolò. Mentre il servo Ruprecht e i mori aiutano San Nicolò a distribuire i regali, i diavoli (in gergo “Tuifl”) mantengono l’ordine con le loro fruste e lasciano tracce del loro passaggio annerendo qualche viso. In Origine, questa usanza veniva praticata all’inizio dell’inverno per dissuadere le minacce degli spiriti dell’oscurità e del gelo. La sfilata tradizionale ha inizio alle ore 18, parte dal nord del centro storico, attraversa Città Vecchia fino a Piazza Città, passa sotto la Torre delle Dodici e scende fino alla fine di Città Nuova. Prima della sfilata San Nicolò si aggira per Vipiteno facendo diverse visite in casa sempre accompagnato dai suoi diavoletti.
> con Franco Lorenzoni, maestro e scrittore > modera Luca Bertolini durata: 80' L’incontro con maestre e maestri capaci di aprire prospettive nuove e inattese è al centro di questo nuovo saggio, “Educare controvento. Storie di maestre e maestri ribelli” (Sellerio Editore Palermo, 2023) in cui Franco Lorenzoni illustra la sua pedagogia innovativa e necessaria. Franco Lorenzoni è stato per quarant’anni maestro elementare e, insieme, ricercatore e formatore in un laboratorio pedagogico d’avanguardia. È autore di due libri ormai di culto “I bambini pensano grande” e “I bambini ci guardano” in cui si dipinge l’avventura di una scuola capace di dare piena voce a chi apprende. In questo terzo libro illustra la pedagogia dell’educare controvento. Vale a dire una scuola «incubatrice di vocazioni», come voleva Calamandrei, il cui fine è «il pieno sviluppo della persona umana» e il mezzo una ricerca continua delle proprie capacità per cercare di contrastare ogni esclusione sociale. Il maestro Lorenzoni prosegue con il suo stile anti manualistico e non dottrinario, partendo dalla memoria di molteplici esperienze e rivivendo incontri e lezioni indimenticabili. La pratica e la teoria. La pratica è nei capitoli dispari, che narrano ciò che nasce dal continuo dialogo con bambine e bambini e da laboratori che rovesciano il mondo per cercare di comprenderlo nei suoi aspetti fondamentali: il corpo, lo spazio, il tempo, la convivenza, il parlare, il contare, la natura e la spiegazione scientifica della realtà. La teoria è nei capitoli pari, ed emerge dagli incontri che lo hanno formato con maestre e maestri capaci di aprire prospettive nuove e inattese. UNITI PER I BAMBINI Teatro Cristallo e UNICEF BOLZANO
Ar/Ge Kunst presenta À JOUR, prima mostra istituzionale di Clemen Parrocchetti (Milano 1923 - 2016), artista ribelle e anticonformista che vive il ’68 come momento detonatore di svolta creativa e politica. È proprio in quegli anni di fervore delle battaglie femministe che l’artista utilizza strumenti e metodi del lavoro domestico per prendere posizione politica riguardo le questioni più dibattute a livello teorico nel movimento, quali il ruolo subalterno della donna, l’aborto e il divorzio come strumenti di emancipazione, la violenza domestica e la liberazione sessuale. La peculiarità del lavoro domestico nelle opere di Parrocchetti riflette la vicinanza dell’artista con il Collettivo Internazionale Femminista fondato a Padova da teoriche come Silvia Federici, Mariarosa Dalla Costa e Leopoldina Fortunati. Il Collettivo, tra le tante azioni politiche, porta avanti la campagna internazionale per il salario al lavoro domestico. Quest’ultima tematica è centrale anche per il Gruppo Immagine di Varese (Cibaldi, Gandini, Parrocchetti, Secol e Sironi), al quale Parrocchetti si unisce nel ‘78 e con cui partecipa alla Biennale di Venezia di quello stesso anno. La mostra si concentra soprattutto sulle opere di Parrocchetti degli anni Settanta. À jour, che dà il titolo alla mostra, mette in scena un gioco di parole in francese che richiama la tecnica del ricamo eseguito estraendo fili della trama di un tessuto in modo da produrre una leggera trasparenza. Il punto a giorno, appunto. Eppure, mettre à jour significa anche rendere manifesto qualcosa. In questo caso ciò che viene portato alla luce è la condizione stessa della donna nella sua lotta contro la subordinazione patriarcale. L’orlo “à jour” indica il lavoro femminile domestico costante che si ripete, la rielaborazione delle barriere che la donna-artista deve superare quotidianamente. Clemen Parrocchetti (1923-2016) ha vissuto e lavorato a Milano. Dopo il diploma all’Accademia di Brera, dal 1957, espone in più di cinquanta mostre personali in Italia e all'estero, sviluppando una ricerca originale e dal carattere forte, destinata ad accogliere le istanze contestatarie del '68 e a fondare un linguaggio femminista "espresso in cose", in linea con la prospettiva politica della rivendicazione del lavoro femminile di produzione e riproduzione non remunerato, vicino al Movimento di Lotta Femminista di Padova. curata da Marco Scotini, Francesca Verga e Zasha Colah
(K)einen Ton sagen) IT/AT 2024, 93 Min. Regia: Georg Lembergh Con grande coraggio quattro persone del Tirolo e dell’Alto Adige raccontano gli abusi sessuali vissuti: la stella dello sci austriaco Nicola Werdenigg ha già innescato una valanga con la sua testimonianza nel 2017, mentre c’è chi rompe il silenzio per la prima volta. Il documentario mostra che gli abusi avvengono ovunque: nello sport, in chiesa, nella sfera privata. Con delicatezza il regista ascolta le descrizioni di esperienze traumatizzanti, vergogna, silenzi schiaccianti e al contempo mostra la resilienza e la dignità con cui le persone colpite lottano per tornare a vivere dopo l’abuso. A seguire dibattito con Georg Lembergh (regia) e le protaginiste.
Mit ihrem brillanten Mix aus Musik und British Comedy sorgen Rebecca Carrington und Colin Brown seit 20 Jahren international für Furore. Zahlreiche Preise und Auftritte in den USA, Kanada, Südafrika, Russland und ganz Europa sprechen für sich. Zusammen mit „Joe“, Rebeccas Cello aus dem 18. Jh., spielen sie Hommagen von Pop bis Oper und Jazz bis Bollywood. Mit staubtrockenem Understatement nimmt das Künstlerpaar sich und seine Mitmenschen aufs Korn, stets mit einem musikalischen Bonbon in der Tasche. Ob Original- oder Coversong, die beiden sehr britischen Wahlberliner umspannen das musikalische Universum von Bach und Brahms über Bond und Beatles bis Britpop und Billy Jean. Ob Originalsongs oder Lieder, von denen man schon mal gehört hat: Carrington-Browns Interpretationen sind jedes Mal einzigartig und längst ihr Markenzeichen: gekonnt lasziv, erbarmungslos albern, hinreißend ironisch. „Ein charmanter Grenzgang zwischen Klassik und Pop, eine brillante Mischung aus Musik und British Comedy mit unschlagbar einschlägigem Humor.“ (Südwest Presse) „Rebecca Carrington spielt wie der Teufel und singt wie eine Göttin.“ (Berliner Morgenpost)
(Kurenai no buta) JP 1992, 94 min. regia: Hayao Miyazaki Film d’animazione ambientato negli anni ‘30. Il film racconta la storia di un ex-pilota della Prima Guerra Mondiale, trasformato misteriosamente in un maiale antropomorfo, che ora si guadagna da vivere come cacciatore di taglie nei cieli dell’Adriatico. Tra duelli aerei, pirati dell’aria e riflessioni sul passato, il film esplora temi di libertà e coraggio con l’inconfondibile tocco poetico di Miyazaki. Film nell'ambito della rassegna GO,GO! CINEMA, un progetto sostenuto da Politiche Giovanili – Alto Adige e realizzato da Vintola 18 in collaborazione con il Filmclub Capitol e BZ48H-short film contest. Il progetto consiste nella realizzazione di una rassegna cinematografica ideata e presentata al cinema da ragazzi e ragazze di età dai 16 ai 21 anni, con l’obiettivo di incentivare le persone, soprattutto i giovani, a riscoprire la bellezza di ritrovarsi assieme per guardarsi un film in sala. La rassegna di quest’anno è incentrata sul genere psicologico e si intitola “MOVIEMIND – 4 film in testa”.
Il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie Claudiana si presenta! Ti aspettiamo all‘Open Day del 6 dicembre per rispondere a tutte le tue domande. Vieni a trovarci e cogli l’occasione per entrare nel merito degli obiettivi formativi e delle opportunità professionali dei singoli Corsi di Laurea e dei servizi presenti a supporto allo studio. Prendere visione e condividere tra pari, l’esperienza dello studio presso il Campus del Polo Universitario delle Professioni Sanitarie Claudiana. Abbiamo preparato per te tante attività interessanti!
Il bellissimo centro storico di Castelrotto fa ancora una volta da cornice alle tante piccole bancarelle che offrono ai visitatori regali, oggetti di artigianato, figure del presepe, prodotti altoatesini, candele e molto altro. Con vin brulé e biscotti fragranti, i "Kastelruther Krapfen" fatti in casa, i visitatori possono ascoltare musica natalizia, sfuggire alla frenesia prenatalizia e vivere qualche momento contemplativo. Quest'anno passeremo il tempo con lavoretti e giochi per i nostri piccoli visitatori, mentre gli adulti potranno comodamente gustare un profumato vin brulé. Saggi di bande di ottoni, suonatori di corno, cori e cantanti completano il programma natalizio.
Tornano anche quest'anno i banchetti per la vendita dei panettoni per Emergency. I volontari del gruppo Emergency Bolzano vi aspettano il 6 dicembre nell'atrio dell'ospedale di Bolzano dalle 10 alle 16; sabato 7 dicembre a Merano in Piazza del Grano, dalle 10 alle 16 e a Bolzano presso la Nuova libreria Cappelli e al Talvera lato Theiner dalle 10 alle 16
All'insegna del motto "Luci-profumi-suoni", il mercatino dell'Avvento di Glorenza torna finalmente a svolgersi. Tempo per la contemplazione e il piacere culinario. In uno scenario medievale e in un'atmosfera unica, l'evento di quest'anno sarà ancora una volta contemplativo, romantico, familiare e incantevole. È caratterizzato da momenti contemplativi e musicali con bande di ottoni e cori. Oltre 45 mercanti offrono i loro prodotti artigianali e di produzione propria.
L'uomo e la morale, la filosofia e l'arte Convegno con interventi di Gualtiero Lorini, Daniela Tafani, Ralf Lüfter, Giuseppe Motta Iscrizione: info@adsit.org Partecipazione gratuita Inserito nel piano provinciale di aggiornamento a.s. 2024/25 della Prov. BZ In collaborazione con: Chora - Istituto di filosofie dell'attualità
Il piccolo paese di montagna che si trova nel cuore delle Dolomiti, ai piedi del massiccio del Sella, è il comune più alto della Val Gardena e tramite la sua connessione al leggendario Ski-tour "Sella Ronda", offre ai suoi ospiti appassionati di sci, divertimento su oltre 500 km di piste. Su questo mercatino molto particolare sarà possibile gustare: i dolci di frutta secca come il tradizionale “Zelten” o il “Weihnachtsstollen”, i gustosi biscotti di pan pepato “Lebkuchen” o di pasta frolla “Spitzbuben”, la cioccolata di produzione artigianale, inoltre non può mancare il vin brulé o il brulé di mela o il brulé di sambuco e si potranno acquistare oggetti unici come i cuscini di trucioli di cirmolo gardenese, le pantofole in lana cotta, le tradizionali sculture in legno e tanti altri oggetti per decorare il prossimo Natale. Il mercatino di Natale è aperto dal 6 al 8 dicembre, dal 13 al 15 dicembre e dal 20 dicembre al 5 gennaio, tutti i giorni dalle 15.00 alle 19.00. Dal 9 al 12 dicembre e dal 16 al 19 dicembre il mercatino di Natale rimarrà chiuso.
(L'Incroyable histoire du Facteur Cheval) FR 2018, 105 Min. Regie: Nils Tavernier mit: Jacques Gamblin, Laetitia Casta, Aurélien Wiik Frankreich, Ende des 19. Jahrhunderts: Joseph Ferdinand Cheval ist Briefträger und Eigenbrötler. Sein Leben verändert sich jedoch schlagartig, als er Philomène heiratet und seine Tochter Alice geboren wird, die er abgöttisch liebt. Als Liebesbeweis für Alice sammelt er jahrelang Steine auf seinen Postrouten und baut daraus 33 Jahre lang eigenhändig einen unglaublichen Palast inmitten der wilden Gebirgslandschaft Frankreichs.