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Rock Talk Park - Veröffentlicht von daniel_inside

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  • > con Gino Cecchettin durata: 70' Un incontro sofferto, delicato, potente: Gino Cecchettin, papà di Giulia, racconta al pubblico e ai giovani in particolare il suo libro, dedicato all’amatissima figlia. “Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia” (ed. Rizzoli, 2024) Giulia è la figlia ideale. Studia, disegna, sogna di vivere in una brughiera, colleziona scatole e regala sorrisi dolcissimi. Poi una sera scompare, inghiottita da una morte assurda: un femminicidio. Travolto dal dolore più atroce che un padre possa sopportare, Gino Cecchettin sceglie di non stare in silenzio, si interroga sugli esiti più efferati di una cultura patriarcale che ancora ci riguarda e trova le parole per ricordare chi era Giulia e cosa ha imparato da lei. In questa lunga lettera scritta insieme a Marco Franzoso, Gino ripercorre la sua storia di padre, i giorni della gioia e quelli del dolore. Commuove e invita a “costruire un’alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione di uno sull’altro”. Ci esorta ad ascoltare le giovani e i giovani del nostro Paese e ad aiutarli a contrastare ogni forma di violenza di genere, insieme. Le parole di un padre che ha scelto di non restare in silenzio. Un appello alle famiglie, alle scuole e alle istituzioni. Il libro è parte di un progetto più ampio a sostegno delle vittime di violenza di genere. Dal giorno dei funerali della figlia Giulia, Gino Cecchettin ha scelto di condividere il proprio dolore cercando di affrontarlo e renderlo costruttivo. In questo libro, attraverso la storia di Giulia, si interroga sulle radici profonde della cultura patriarcale della nostra società. «Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico», scrive Gino Cecchettin alla figlia Giulia e a quanti vorranno ascoltare le sue sofferte parole di impegno, di consapevolezza e di coraggio. «Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande». INSIEME CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE Teatro Cristallo, UNICEF BOLZANO, Città di Bolzano, in collaborazione con Polizia di Stato, GEA, ASSB e con il sostegno di Provincia Autonoma di Bolzano e Despar, Eurospar, Interspar
  • > con Lidia Ravera, scrittrice > modera Sandra Bortolin, giornalista durata: 80' Presentazione del libro “Un giorno tutto questo sarà tuo” di Lidia Ravera. Seymour ha quindici anni e ama definirsi un adolescente disturbato. Niente social, non bullizza e non è bullizzato, non ha una squadra da tifare e neppure una ragazza da fotografare. In breve, non esegue nessuna delle figure di danza previste per la sua età. La sua attività principale è spiare l’agitarsi del mondo adulto attorno a lui. La sua passione unica è scrivere, per la precisione scrivere un capolavoro, possibilmente senza diventare uno scrittore come l’ingombrante padre settantenne, Giovanni Sartoris, “vanitoso, egocentrico e fasullo”, autore di successo, marito seriale per un totale di quattro figli spalmati su tre mogli. Tra i due non c’è intesa ma neppure scontro. Quanto alle donne della sua vita, Anna, la prima delle ex mogli di Giovanni, è la preferita di Seymour, anche se potrebbe essere sua nonna. La seconda, l’americana Alison, è la madre biologica, e Seymour non la sopporta. La terza, un’ex tossica di trentanove anni costretta su una sedia a rotelle, è per lui un curioso modello di eterna adolescente. Mentre osserva i suoi adulti di riferimento, Seymour percepisce gli scricchiolii sinistri di un mondo che si va sgretolando, sia nel concreto alternarsi di siccità e tempesta sia nell’astratto degradarsi delle relazioni fra uomini e donne e di uomini e donne con il successo, il mito che ha soppiantato ogni altra credenza o certezza. Dopo una fortunata serie di romanzi dedicati al terzo tempo, Lidia Ravera ci spiazza assumendo la voce di un ragazzo: onesto fino alla crudeltà, feroce come gli innocenti, capace di intuire lo spirito del tempo e di trovare le parole giuste per evocarlo. E come di consueto Ravera ci fa innanzitutto sorridere, poi riflettere, e infine rabbrividire. Le vie del sacro - Teatro Cristallo, ACLI sede provinciale di Bolzano (realizzato col finanziamento del 5X1000 Irpef annualità 2023), Diocesi Bolzano-Bressanone
  • Es gibt Termine vom 09 Nov. 2024 bis 10 Nov. 2024
    Die Spieletage finden am 9. und 10. November im Lanserhaus in St. Michael statt. Los geht es um 14 Uhr und bis 18 Uhr kann gespielt werden, der Eintritt ist frei. Es gibt über 300 Brettspiele für alle Altersgruppen zur Auswahl. Zudem gibt es ein Detektivspiel, einen Kapla-Bauwettbewerb am Sonntag und einen reservierten Bereich für kniffligere Spiele für Jugendliche und Erwachsene.

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