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REVOLUTION che la morte ci trovi vivi - Veröffentlicht von Mairania 857

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Event-Informationen

Perché parlare di morte? Perché è uno dei grandi temi della vita su cui difficilmente si discute. Forse è l’ultimo vero tabù rimasto nella nostra società. Anche se sta emergendo sempre più il desiderio di avere luoghi e momenti per condividere esperienze e scambiarsi idee al riguardo. Insomma, affrontare l’argomento. Perché la morte non è un evento marginale della nostra esistenza, vita e morte fanno parte della stessa medaglia e ciascuno di noi prima o poi la incontrerà sulla propria strada.

Su questo tema ci è sembrato quindi importante avviare una riflessione il più partecipata possibile, coinvolgendo non solo ospiti conosciuti in ambito nazionale, ma soprattutto operatori competenti, attivi a livello locale in diversi ambiti socio-culturali, e declinando il tema in vario modo per arrivare a tutti. Il messaggio che vogliamo trasmettere fin dal titolo della rassegna è che, a partire dal limite imposto da questo evento naturale che ci riguarda tutti, valga la pena di vivere fino in fondo e con maggiore consapevolezza la propria esistenza.

Ideazione di Stefania Borin, Giorgio Degasperi, Giorgio Loner, Giovanna Podavini e Camilla Stirati

Si ringraziano Paolo Bellingeri, Roberto Bommassar, Michael Fanelli, Alessandro Giacomini e Johanna Porcheddu per il prezioso aiuto.

Nell’ambito di Altre visioni

Kontakte :

Datum und Uhrzeit des Events :

Es gibt Termine vom 06 Nov. 2024 bis 27 Nov. 2024

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  • WORKSHOP con Anna Gabrielli Ogni parola può assumere un “carattere” particolare, spesso non convenzionale: a seconda della forma e grandezza delle lettere dell’alfabeto, ogni parola può essere letta e percepita in tanti modi diversi. Nel corso del workshop sarà possibile sperimentarlo in prima persona, rielaborando caratteri tipografici, sperimentando semplici tecniche di stampa e collage e inventando e componendo un proprio linguaggio grafico. Target: 10–14 anni Prenotazioni:info@kunstmeranoarte.org In lingua italiana e tedesca Costo di partecipazione: 2€
  • Un confronto tra tradizione e innovazione. A cura di Roberto Federico In collaborazione con la Merano Pop Symphony Orchestra Entrata libera
  • Presentazione del libro a cura di Francesco Leoncini "Io padrone, Tu padrone. Il caso emblematico delle minoranze tedesche tra Weimar, il Terzo Reich e l’Italia fascista" con Francesco Leoncini, Leopold Steurer, Maurizio Ferrandi Nell’aprile 1936, di fronte al crescente scontro etnico tra la maggioranza ceca e la componente tedesca in Boemia (i Sudeti), alimentato dall’incombente minaccia della Germania nazista, l’esponente di questi ultimi, Hans Schütz, affermò in un suo discorso elettorale la necessità di un rapporto paritario tra le due nazionalità. Egli sostenne che la formula vincente sarebbe dovuta essere “Io padrone” e “Tu padrone” al posto di quella oppositiva. Non ebbe fortuna questo messaggio e il Patto di Monaco cancellò poi la Cecoslovacchia. Il tema allora si ripropose anche in altre realtà, in Polonia e in Alto Adige/Sud Tirolo, come è messo in evidenza nel volume da autorevoli studiosi dell’area. Oggi tali contrasti si manifestano ancora in forme acute e foriere di conseguenze tragiche e irreparabili, in Europa orientale e in Medio Oriente, A quest’ultimo proposito, in una lettera al curatore, qui pubblicata, Golo Mann, tra i maggiori storici tedeschi, metteva in rapporto, già negli anni ’80, le vicende dell’anteguerra nel contesto boemo con quanto ormai da decenni stava avvenendo tra la popolazione palestinese e lo stato ebraico. Ciò che ora si manifesta in maniera esplosiva, come sottolineato nell’Introduzione. «Anche gli israeliani, affermava il figlio di Thomas Mann, non hanno proprio mai compiuto un tentativo generoso e costruttivo [come nemmeno i cechi nei confronti della minoranza tedesca] e non si sa se questo avrebbe potuto avere successo – gli uomini tuttavia compiono sempre, in forme diverse, in luoghi diversi e in tempi diversi le stesse insensatezze e non imparano dal passato». Questa pubblicazione, quindi, non solo documenta una tematica di assoluto rilievo nella storia del Novecento, ma offre anche strumenti di analisi per affrontare le sfide del presente e cogliere i nessi profondi tra eventi apparentemente distanti nel tempo e nello spazio. Essa inoltre contiene una mappa della suddivisione etnica e linguistica dei territori della Mitteleuropa dopo la Prima guerra mondiale. Francesco Leoncini ha insegnato dal 1971 al 2011 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È membro onorario della «Società Masaryk» - Masarykova Společnost di Praga, premio «Milan Rastislav Štefánik» della Repubblica Slovacca e vice-presidente internazionale della Société Européenne de Culture.

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