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Franz Wanner - Presenze sospese. Immagini di uno sfruttament
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Exhibitions
Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 25 Ott 2025 al 18 Gen 2026

Franz Wanner - Presenze sospese. Immagini di uno sfruttamento A cura di: Kristina Kreutzwald, Martina Oberprantacher Nella mostra Presenze Sospese. Immagini di uno sfruttamento Franz Wanner si dedica a un capitolo rimosso della storia tedesca: Il lavoro forzato sotto il nazionalsocialismo, il suo radicamento sistematico all’interno del regime nazista e le sue ripercussioni sociali ed economiche, che permangono fino ai nostri giorni. Il punto di partenza è un oggetto apparentemente insignificante – un paio di occhiali protettivi in plexiglas, rinvenuti nell’ex campo di concentramento di Sachsenhausen e fotografati da Wanner nel 2022. Probabilmente realizzati con materiali di scarto dell’industria bellica nazista, gli occhiali servirono a proteggere il corpo di un lavoratore coatto sconosciuto – un atto di resistenza, nonostante il divieto. Questo oggetto diventa una metafora della volontà di sopravvivere e dell’autoaffermazione in condizioni di violenza e, allo stesso tempo, dell’oblio collettivo che seguì al 1945. La pratica artistica di Franz Wanner si fonda sulla messa in luce di fonti trascurate e di narrazioni rimosse. L’artista unisce ricerca documentaria ed elementi di finzione per creare narrazioni visive complesse. Fotografie, testi, video e oggetti aprono prospettive multidimensionali sulle connessioni tra storia e presente. Le opere rivelano quanto profondamente le strutture di sfruttamento fossero radicate nei contesti industriali, politici e sociali, come continuino a lasciare tracce ancora oggi e come il lavoro forzato nazista fosse un fenomeno diffuso nella società, dal quale ampie parti della popolazione beneficiarono, anche se il ricordo di tale realtà è stato spesso rimosso. Presenze Sospese. Immagini di uno sfruttamento è la prima mostra personale di Franz Wanner in Italia, realizzata in collaborazione con la Lenbachhaus di Monaco e il KINDL di Berlino. Parallelamente, la Kunsthaus ospita anche la mostra "AlpiTypes".

Merano Arte Portici, 163, Merano, BZ
AlpiTypes. lettere immagini tracce
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 25 Ott 2025 al 18 Gen 2026

A cura di: Antonino Benincasa, Massimo Martignoni, Anna Zinelli AlpiTypes è una mostra che rilegge in chiave contemporanea il patrimonio grafico della prima metà del Novecento nell’area transfrontaliera compresa tra Alto Adige, Tirolo e Trentino, il territorio del Tirolo storico. Si tratta di una produzione grafica spesso di altissima qualità, composta principalmente di manifesti, libri e riviste, in grande parte ancora da riscoprire. I suoi autori erano parte di un contesto culturale dinamico e sfaccettato, capace di recepire e reinterpretare le tendenze europee del tempo. Partendo tracce anche minime, come alfabeti appena accennati, le studentesse e gli studenti della Libera Università di Bolzano, chiamati a reinterpretare questo lascito, hanno riconnesso la memoria di quei lavori del passato in una chiave del tutto contemporanea. In mostra sono proposti alcuni materiali storici (in originale e riproduzione) che invitano a riscoprire un patrimonio sommerso, una rete di connessioni inaspettate, forme dimenticate e gesti tipografici che, a distanza di quasi un secolo, parlano ancora con forza al presente. La sezione principale, al terzo piano della Kunsthaus, è interamente dedicata ai progetti delle studentesse e degli studenti e alle loro proposte, capaci di rileggere e ridare nuova luce a un’eredità storica finora inesplorata. AlpiTypes adotta un metodo innovativo che unisce ricerca storica, ricostruzione digitale e applicazione progettuale, con un lavoro di archeologia tipografica che non si limita al recupero di materiali del passato, ma ne ripropone un’effettiva riattivazione progettuale sintonizzata sul mondo d’oggi. Parallelamente, la Kunsthaus ospita anche la mostra "Franz Wanner: presenze sospese. Immagini di uno sfruttamento”.

Merano Arte Portici, 163, Merano, BZ

Eventi

Graphics
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Domenica, 16 Nov 2025
L'evento si tiene dal 17 Ott 2025 al 22 Nov 2025

ARTISTS LUCA ALINARI JOSEPH BEUYS SALVADOR DALÍ GIORGIO DE CHIRICO SARA DELL’ONZE PETER FELLIN PEPPE FERRARO PAUL FLORA HEINER GSCHWENDT RENATO GUTTUSO EMANUELE LUZZATI MINO MACCARI GIOVANNI MARTINI MAURIZIO OLIVOTTO KARL PLATTNER NORBERT PÜMPEL DOMENICO PURIFICATO MASSIMO RAO MARIO SCHIFANO ORFEO TAMBURI

Galerie 90 Via Katharina Lanz 90, Rio di Pusteria, BZ
Durch das Prisma der Grenzen: Ausstellung in Bozen
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Domenica, 16 Nov 2025
L'evento si tiene dal 15 Nov 2025 al 07 Mar 2026

Acht internationale Künstler*innen: Pamela Dodds, Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov, Karin Schmuck, Zorka Wollny und ZimmerFrei (Anna de Manincor) präsentieren Werke, die sich mit dem Thema der Grenzen als Orte der Begegnung, der Erinnerung und der Transformation auseinandersetzen. Die Ausstellung, produziert von Lungomare im Rahmen des europäischen Projekts B-Shapes – Borders Shaping Perceptions of European Societies, verteilt sich auf vier Museen und öffentliche Räume der Stadt Bozen (Dokumentationszentrum im Siegesdenkmal, Eurac Research, Merkantilmuseum, Stadtmuseum Bozen, Naturmuseum Südtirol). Sie schafft damit einen Dialog zwischen zeitgenössischer Kunst, Geschichte, Wissenschaft und Landschaft. 👉 Eröffnung: Samstag, 15. November, 10:00 Uhr, mit einer geführten Wanderausstellungstour zusammen mit den Kuratorinnen Katia Anguelova, Angelika Burtscher und Marion Oberhofer.

Bolzano Bolzano, Bolzano, BZ
Jette Christiansen: INCONTRO CON LA NATURA
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Domenica, 16 Nov 2025 08:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 12 Nov 2025 al 24 Nov 2025

introduzione: Christian Klotzner (Presidente Fondazione S. Elisabetta) Leonhard Niedermair / Mathias Frei Thomas Mulser (Responsabile amministrativo Grieserhof) Rinfresco Opere degli ultimi 10 anni saranno esposte Con coraggio, e forse con una sfumatura provocatoria, definisce i suoi dipinti a olio "inattuali". Finché nessuno saprà stabilire con chiarezza cosa significhi davvero "attuale", la richiesta di una modernità permanente rimarrà sospesa nel vuoto. Indifferente a tali contrasti di opinioni nell'attuale scena artistica, Jette Christiansen prosegue con coerenza il proprio cammino creativo.

Grieserhof Via Cologna 1, Bolzano, BZ
Unikatops Showroom
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Domenica, 16 Nov 2025 09:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 23 Mar 2025 al 31 Dic 2025

Showroom Unikatops: aperto il sabato dalle 9.00 alle 12.00, per tutti gli altri giorni su prenotazione. Oggetti artigianali in legno di bellezza e qualità uniche. Pezzi unici realizzati con il legno dei boschi dell'Alto Adige, per gli amanti della natura e gli esteti alla ricerca di qualcosa di speciale.

Meltina Zona Artigianale Moos 6, Meltina, BZ
Storia di L.F. Visioni di un collezionista
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 08 Mar 2025 al 15 Giu 2026

Credits Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Denis Isaia A vent’anni dalla sua scomparsa, il Mart rende omaggio a Luigi Ferro, appassionato collezionista che con la moglie Carla Riboni ha dato vita a un’eccezionale raccolta di capolavori del ’900 italiano, in deposito al Mart dal 2006. Circa 50 opere, da Boccioni a de Chirico, da Savinio a Sironi, da Morandi fino a Fontana, testimoniano il gusto e la vita di un collezionista selettivo e scrupoloso. Curata da Denis Isaia, la mostra cerca di illustrare la biografia sentimentale di Luigi Ferro, un uomo nato in un ambiente umile e che appoggiandosi alla concretezza, alla caparbietà e all’intelligenza è riuscito a costruire una vita di successi imprenditoriali e, parallelamente, di fine collezionista. Storia di L.F. mette in scena i principali nuclei che hanno mosso i sentimenti e le passioni del collezionista. Dal racconto del mondo rurale ancora di impronta ottocentesca legato alla sua umile infanzia nei sobborghi veronesi, al ruolo che nella sua vita hanno avuto le donne – in primis la moglie Carla Riboni – alla scoperta della modernità fatta di macchinismi, stile e velocità (in mostra ci saranno anche due automobili appartenute a Ferro), fino alla meditazione più ermetica raccolta nella profonda attenzione che Luigi Ferro ha dedicato a Giorgio de Chirico.

Mart Rovereto Corso Bettini 43, Rovereto, TN
Atlante La collezione Paolillo al Mart
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 08 Mar 2025 al 15 Giu 2026

Credits A cura di Alessandra Tiddia. La mostra presenta una selezione di opere, carte, dipinti e sculture, provenienti dalla collezione di arte moderna e arte primitiva di Vincenzo Paolillo, mecenate che ha deciso di donare la sua collezione di arte moderna europea e di arte extraeuropea al Mart. La sua ricerca di appassionato collezionista esplora i mondi del Futurismo con opere di Balla, Boccioni, Severini, dell’Astrattismo, del Dadaismo con Picabia e Man Ray, del Novecento italiano con Sironi, Martini, De Pisis, ma anche della stagione Informale (Morlotti), fino ad arrivare alle opere di Tobey, Bacon e Sutherland. Particolare rilievo per unicità e consistenza assume all’interno della collezione un nucleo di opere legate all’Espressionismo tedesco, da Grosz a Hubbuch, da Dix a Radziwill, che arricchiranno le collezioni del Mart di un segmento dell’arte contemporanea ancora scarsamente rappresentato, nonostante la prossimità geografica del museo con il mondo tedesco. L’interesse e la passione di Vincenzo Paolillo non sono rivolti solo al mondo dell’arte ma anche all’etnografia e alla natura: valente fotografo, in mostra vengono presentati anche alcuni suoi lavori fotografici riferiti alle tante campagne esplorative nei mari del Nord e del Sud e nelle regioni più autentiche del Centro Africa e della Papuasia, in molti dei quali si riflette lo stesso amore per forme e colori che ritroviamo nei quadri della sua collezione.

Mart Rovereto Corso Bettini 43, Rovereto, TN
Food Sound
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 20 Mar 2025 al 11 Gen 2026

Il suono nascosto del cibo Assaporiamo il cibo con tutti i sensi: gusto, olfatto, vista, tatto e anche udito. Anche l’udito? Ebbene sì! Spesso non ci facciamo caso, ma i suoni influenzano le nostre scelte alimentari e di consumo. Indossa le cuffie e tuffati in un percorso di visita interattivo e coinvolgente. Rifletti sul legame tra suono, scelte alimentari e neuroscienze e scopri cosa ha portato scienziate e scienziati a dimostrare che “mangiamo anche con le orecchie”. Da un’idea di Vincenzo Guarnieri.

MUSE – Museo delle Scienze Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento, TN
Nuova mostra permanente Castel Roncolo
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 11 Apr 2025 al 04 Gen 2026

A 25 anni dalla riapertura di Castel Roncolo una nuova mostra offre l’occasione di approfondire il significato degli affreschi e di tuffarsi con tutti i sensi nell’immaginario medievale. Gli affreschi di quello che oggi è conosciuto come il “maniero illustrato” stupiscono infatti per l’eccezionale stato di conservazione e attirano ogni anno visitatori da tutto il mondo: commissionati dai Vintler, una ricca famiglia di mercanti bolzanini, essi celebrano gli ideali di nobiltà e cavalleria attraverso le raffigurazioni di tornei, danze, giochi e famose leggende. Il nuovo percorso allestito nell’ala orientale del castello prende quindi avvio da queste tematiche per proporle in maniera più contemporanea, interattiva e adatta a diversi tipi di pubblico. A corollario della mostra un ricco programma di eventi: a cominciare dal weekend del 12-13 aprile con la rievocazione medievale a cura dei Ritter von Andrian. Vi aspetta un intero fine settimana per immergervi nel Medioevo: danze, duelli e una scoperta giocosa dei segreti delle armature e dell’artigianato medievale.

Castel Roncolo S. Antonio, 15, Bolzano, BZ
Sebastião Salgado Ghiacciai.
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 12 Apr 2025 al 11 Gen 2026

Nell’anno internazionale dedicato ai ghiacciai, da un’idea del Trento Film Festival, il Mart e il MUSE, insieme allo stesso Festival, uniscono le forze e portano in Trentino il nuovo grande progetto espositivo di Sebastião Salgado. Con la direzione artistica di Lélia Wanick Salgado, a cura di Gabriele Lorenzoni (Mart) e Luca Scoz (MUSE), la mostra è prodotta in collaborazione con Contrasto e Studio Salgado. Tra gli artisti più noti del mondo, fotografo, attivista e umanista, nel corso della sua lunga carriera Sebastião Salgado ha raccontato profondi cambiamenti sociali, ambientali ed economici, dando voce agli ultimi del pianeta. In anni recenti ha dedicato centinaia di scatti a uno degli ambienti naturali più suggestivi e allo stesso tempo uno degli ecosistemi più a rischio: quello delle nevi perenni. Un progetto MUSE, Mart e Trento Film Festival. Direzione artistica Lélia Wanick Salgado. Mostra prodotta in collaborazione con Contrasto e Studio Salgado. A cura di Gabriele Lorenzoni (Mart), Luca Scoz (MUSE).

MUSE – Museo delle Scienze Corso del Lavoro e della Scienza 3, Trento, TN
Eugene Berman. Modern Classic
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 27 Set 2025 al 01 Mar 2026

Il Mart presenta la più grande retrospettiva mai dedicata a Eugene Berman (San Pietroburgo 1899 – Roma 1972). Pittore, scenografo, illustratore e fotografo di viaggio, Berman fu uno dei protagonisti dell’arte neo-romantica del secolo scorso, interprete di un linguaggio che unisce modernità e classicità. La mostra contribuisce alla riscoperta di un grande cosmopolita. Grazie anche al fondamentale coinvolgimento di alcuni tra i collezionisti internazionali più attenti, ripercorre le tre fasi principali della carriera dell’artista: gli esordi parigini degli anni Venti e primi anni Trenta a contatto con le avanguardie europee; la lunga stagione americana (dal 1935 al 1957) segnata dal successo come artista e scenografo; l’approdo definitivo a Roma (dal 1958 al 1972) dove visse fino alla morte. Il percorso espositivo, cronologico e tematico, riunisce oltre cento dipinti accompagnati da disegni, fotografie, documenti e da un importante nucleo di reperti archeologici e oggetti rari collezionati da Berman stesso. Questo straordinario insieme consente di scoprire e ricostruire quell’incredibile miscela di realtà e poesia, di verosimiglianza e visione immaginaria, di passato e modernità che costituisce il tratto caratteristico dell’opera di Eugene Berman. Accanto ai dipinti e alle scenografie per i grandi teatri internazionali, il Mart espone materiali d’archivio che raccontano la poliedricità di Berman: collaborazioni con riviste come Vogue America e Life, appunti di viaggio, fotografie, cataloghi. Ne emerge un diario visivo sospeso tra realtà e visione, capace di connettere l’esperienza del Novecento con la tradizione classica e rinascimentale. Ideata da Vittorio Sgarbi ed Elisabetta Scungio, la curatela della mostra è affidata alla docente Ilaria Schiaffini e allo storico dell’arte americana Peter Benson Miller insieme a Denis Isaia, per il Mart, e a Sara De Angelis per il Forte Sangallo. L’allestimento è firmato dall’architetto Emiliano Leoni. I curatori sono stati supportati dal prezioso lavoro di critici, studiosi, storici che, insieme agli stessi curatori, hanno costituito un vero e proprio comitato di studio: Gloria Galante, Lindsay Harris, Romina Laurito, Lorenzo Mantovani, Gabriele Quaranta, Eros Renzetti, Martina Rossi, Giulia Tulino. La mostra è accompagnata dal più ricco catalogo mai pubblicato su Berman. Edito da Silvana Editoriale, include un saggio a quattro mani di Vittorio Sgarbi e Denis Isaia, i testi dei curatori Sara De Angelis, Peter Benson Miller e Ilaria Schiaffini; oltre ai contributi di Ester Garasto, Lindsay Harris, Gabriele Quaranta, Eros Renzetti, Martina Rossi, Luca Scarlini e Giulia Tulino, il catalogo delle opere e gli apparati.

Mart Rovereto Corso Bettini 43, Rovereto, TN
 ROBERT BOSISIO & JOHANNES BOSISIO. ETÀ, ÉTATS
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 01 Ott 2025 al 11 Gen 2026

In occasione dell’Anno dei Musei dell’Euregio 2025, dedicato al 500° anniversario della rivolta contadina tirolese del 1525 – una svolta storica che ancora oggi solleva questioni centrali su rapporti di potere, giustizia sociale, partecipazione politica e sul potenziale di cambiamento sociale – l'Hofburg di Bressanone presenta un progetto espositivo in due parti che mette in dialogo storia e attualità. Le due mostre 1525-2025. Irruzione-Sovversione-Rinnovamento (29 marzo – 31 agosto 2025) ed ETÀ, ÉTATS (12 settembre 2025 – 11 gennaio 2026) affrontano il tema dei cambiamenti sociali da prospettive diverse. A unirle è un motivo concettuale centrale: la cesura come punto di partenza per movimento, incontro e nuove forme di pensiero sociale. ETÀ, ÉTATS intreccia la relazione padre-figlio tra Robert e Johannes Bosisio con l’importante questione sociale del dialogo intergenerazionale. Nell’allestimento spaziale e concettuale, i due artisti si incontrano al centro dell’area espositiva, mentre le loro rispettive posizioni autonome sono collocate agli estremi opposti della sequenza spaziale. Al centro dell’incontro non vi è tanto il confronto quanto lo scambio: un dialogo condiviso che mira a connettere esperienze, modi di pensare e prospettive diverse.

Hofburg di Bressanone Piazza Palazzo Vescovile, 2, Bressanone, BZ
Nicola L. - I Am The Last Woman Object
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-22:00 |
L'evento si tiene dal 11 Ott 2025 al 01 Mar 2026

Museion presenta una retrospettiva dedicata all’opera della celebre artista francese Nicola L. (Marocco, 1932 - Stati Uniti, 2018). La mostra rappresenta un’occasione unica per esplorare la pratica multidisciplinare dell’artista, che si manifesta in una sorprendente varietà di linguaggi: dalla scultura al collage, dalla pittura al disegno, fino alla performance e al film. Nicola L. – I Am The Last Woman Object è la prima mostra museale dell’artista in Italia e la più ampia mai realizzata fino ad oggi. Dalla metà degli anni sessanta, Nicola L. ha sviluppato un’opera tanto giocosa quanto radicale, permeata da ideali di uguaglianza, collettività, e da uno spirito sovversivo. La sua pratica – spesso associata alla Pop Art, al Nouveau Réalisme, al femminismo e al design – intreccia anche temi quali la cosmologia, la spiritualità, la sessualità, l’ambientalismo e la resistenza politica. Nicola L. dedica gran parte della sua vita – trascorsa tra Parigi, Bruxelles, Ibiza e New York – a un “ammorbidimento” degli spazi domestici e urbani, spinta dal desiderio di connettersi con altre persone e con ambienti in continuo cambiamento. Le sue sculture antropomorfe di grandi dimensioni, progettate come mobili funzionali, sono gli esempi più noti della sua riflessione umoristica e acuta sui ruoli di genere tradizionali e sui rapporti di potere quotidiani all’interno della sfera domestica. Confondendo i confini tra arte e vita, l’artista ha illuminato gli ambienti con lampade a forma di occhi e labbra e ha creato una vasta serie di “chaise longue” in forme morbide e flessibili, rappresentanti figure umane giganti, piedi e mani. Opere celebri come Little TV Woman: “I Am the Last Woman Object” (1969) o le Femmes Commodes (1969–2014) – armadi in legno dipinto a forma di silhouette femminili stilizzate, le cui parti del corpo si aprono come cassetti – offrono una critica audace all’oggettificazione della donna. Il suo leitmotiv di penetrare i confini imposti dalla società si manifesta con particolare evidenza nelle tele di grande formato, con teste, maniche o gambe di pantaloni. Conosciuti come “pénétrables”, questi lavori consentono alle persone di calarsi fisicamente e simbolicamente in altri corpi e ruoli – come quello del sole, della luna o del cielo – ed esprimono la visione olistica e non egocentrica del mondo, tipica di Nicola L. Questo concetto è stato ampliato in una serie di altre opere interattive in cui più partecipanti indossavano impermeabili, mantelli, tappeti e ambientazioni fittizie. L’esempio più significativo è la sua emblematica Fur Room (1970/2020), una ricostruzione della quale sarà accessibile in mostra. Una selezione di questi straordinari lavori è esposta in mostra insieme a documentazione d’archivio delle sue performance, che illustrano l’intento dell’artista di creare nuovi spazi di solidarietà per l’azione collettiva. Molte di queste opere partecipative, immersive e performative – come il fondamentale Red Coat (1969) – nascono dall’idea utopica dell’artista di generare un corpo collettivo, una “stessa pelle per tutte e tutti” – indipendentemente dalla classe sociale, dall’etnia, dal genere o da altri fattori troppo spesso alla base dell’esclusione sociale. La mostra mette inoltre in risalto la diversità della pratica artistica dell’artista, che spazia dai disegni ai romanzi grafici, dai collage ai film sperimentali. Alcune delle sue opere sono dedicate a figure influenti, tra cui l’attivista per i diritti civili Abbie Hoffman e altre voci fuori dal coro, come si nota nella serie Femmes Fatales (2006), collage su lenzuola che commemorano nove celebri donne la cui vita è stata tragicamente interrotta, tra cui Frida Kahlo, Marilyn Monroe e Billie Holiday. La retrospettiva riunisce oltre ottanta opere realizzate nell’arco di cinque decenni, all’interno di uno spazio espositivo progettato dallo Studio Manuel Raeder. Seguendo l’approccio giocoso e spaziale di Nicola L., la scenografia offre uno sguardo vivace sui luoghi dei suoi interventi: dalla dimensione domestica ai contesti urbani internazionali. Come parte della nuova linea di ricerca di Museion intitolata THE SOFTEST HARD, la mostra esplora l’arte come pratica urbana e sociale di resistenza non violenta. In un presente segnato da guerre, violenze diffuse e democrazie minacciate, la forza urgente delle forme di protesta morbide di Nicola L. si rivela nella sua opposizione radicale, lontana da una visione egocentrica del mondo, e nel suo ottimismo contagioso, sempre orientato alla ricerca di amore e connessione. Pubblicazione: La mostra è accompagnata da una monografia illustrata che raccoglie nuovi saggi critici e testi dedicati ai principali nuclei dell’opera dell’artista, pubblicata da Lenz Press, Milano, in collaborazione con le quattro istituzioni partner. Nicola L. Nata da genitori francesi a El Jadida, in Marocco, nel 1932, Nicola L. ha studiato presso l’École des Beaux-Arts e ha vissuto principalmente tra Parigi, Bruxelles, Ibiza e New York, fino alla sua morte a Los Angeles nel 2018. Negli ultimi anni, il suo lavoro è stato riscoperto attraverso una mostra personale al SculptureCenter di New York (2017) e incluso in importanti mostre collettive come Elles, Centre Pompidou, Parigi (2009); Liverpool Biennial (2014); The World Goes Pop, Tate Modern, Londra (2015); Made in L.A. 2020: A Version, Hammer Museum, Los Angeles; She-Bam Pow Pop Wizz! The Amazons of Pop, MAMAC, Nizza (2021); Future Bodies From a Recent Past – Sculpture, Technology, and the Body since the 1950s, Museum Brandhorst, Monaco di Baviera (2022); e HOPE (2023) a Museion. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche, tra cui Centre Pompidou, Parigi; Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum, New York; Design Museum Brussels; Frac Bretagne, Rennes; Gallery of Modern Art, Glasgow; MHKA, Anversa; MAMCO, Ginevra; e Museion, tra le altre istituzioni.

Museion Piazza Piero Siena, 1, Bolzano, BZ
Heinz Innerhofer - motus BERG
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-16:00 |
L'evento si tiene dal 26 Ott 2025 al 18 Gen 2026

Heinz Innerhofer è uno dei cronisti silenziosi dell’Alto Adige – un fotografo che, con sguardo attento e fine sensibilità, porta alla luce ciò che appartiene alla vita di tutti i giorni. Le sue immagini raccontano di paesaggi e di vita, di mondi del lavoro e di tradizioni, di cambiamenti e di immobilità. Pur adottando un approccio documentaristico, Innerhofer non è mai distaccato – la sua vicinanza a uomini e luoghi traspare chiaramente. La forza della sua opera fotografica risiede spesso in ciò che non appare immediatamente evidente. Le sue fotografie aprono spazi tra realtà e immaginazione, tra precisione documentaristica e sottile surrealismo. Egli non solo rende visibile l’invisibile, ma cattura anche ciò che aleggia tra le cose: tracce di memoria e di atmosfera. Attraverso composizioni ridotte all’essenziale, l’uso calibrato della luce e della caratteristica sfocatura, Innerhofer riesce a donare alle immagini un senso di enigmatica profondità. La serie motusBerg mostra frammenti di paesaggi, montagne e persone altoatesine. Le fotografie in bianco e nero e a colori ricordano schizzi sfocati che raccontano del nostro territorio, costantemente in trasformazione. Questa serie è accompagnata dagli interventi sonori di Christina Auer, di Riccardo Coelati Rama e della RagenCompany. La performance dal vivo, una connessione multistrato tra immagini, suoni e movimenti, genera un momento immediato e vibrante: lo spazio si apre, i confini si dissolvono.

LUMEN - Museo della fotografia di montagna Via Funivia 10, Brunico, BZ
Sport. Le sfide del corpo
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Domenica, 16 Nov 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 01 Nov 2025 al 22 Mar 2026

In occasione dei Giochi Olimpici invernali di Milano Cortina 2026, il Mart presenta Sport. Le sfide del corpo, una mostra a cura di Antonio Calbi, direttore dell’Istituto italiano di cultura di Parigi, e Daniela Ferrari, curatrice Mart. In un percorso tematico lungo più di due millenni e mezzo, oltre 300 opere d’arte antica, moderna e contemporanea celebrano la dimensione più straordinaria del corpo umano. Seppur con richiami all’arte antica, poiché fin dalla notte dei tempi l’essere umano e le sue gesta sono stati descritti dalle arte visive, la mostra approfondisce con particolare attenzione la produzione moderna e contemporanea, ponendo in dialogo prestigiosi prestiti, provenienti da collezioni pubbliche e private, e capolavori appartenenti alle Collezioni museali. Nel percorso, suddiviso in 8 sezioni tematiche, trovano spazio anche numerosi documenti, oggetti, trofei, fotografie, illustrazioni, pubblicità, secondo quella prospettiva multidisciplinare che da sempre caratterizza il Mart. Ancora una volta il Mart mette in dialogo periodi storico-artistici differenti, attraversando i secoli e superando i limiti del tempo. La struttura stessa del museo, disegnata dall’archistar Mario Botta, celebra la classicità: dal Pantheon ripreso nella forma e nelle proporzioni della cupola, all’impluvium romano a cui è ispirata la fontana al centro della piazza, fino alla pietra gialla di Vicenza che riveste la struttura. Anticipano i curatori che a Rovereto sarà possibile ammirare: “Corpi lanciati nell’agone sportivo raccontati dalla pittura e dalla scultura, dalla letteratura alla poesia, dal cinema alla pubblicità, posti in dialogo virtuoso con corpi danzanti nell’intento di allargare l’ambito disciplinare alle diverse manifestazioni in cui il corpo umano amplifica sé stesso attraverso il movimento, la sfida oltre il proprio limite, la ricerca della grazia e dell’espressività”. Se lo sport è fenomeno di massa per eccellenza, l’arte ha certamente contribuito all’iconografia del mito: dal “discobolo” alle icone contemporanee, la mostra evidenzia come il racconto del corpo nella performance sportiva abbia definito la nascita di eroi ed eroine, siano essi atleti o lottatori classici come quelli ritratti nelle fotografie di Mimmo Jodice o rappresentati nelle sculture di Giulio Paolini, oppure personaggi del presente, come la danzatrice Carla Fracci o le atlete del Team Olimpico Statunitense immortalate dall’obiettivo di Fabrizio Ferri. In questo senso, alcuni oggetti appartenuti o utilizzati dagli sportivi diventano cimeli leggendari che trovano spazio in mostra, è il caso per esempio, limitatamente al ciclismo, delle biciclette di Gino Bartali (vincitore del Giro d’Italia nel 1936, 1937, 1946 e del Tour de France nel 1938, 1948), Fausto Coppi (vincitore del Giro d’Italia nel 1940, 1947, 1949, 1952, 1953 e del Tour de France nel 1949, 1952), Gastone Nencini (vincitore del Giro d’Italia nel 1957 e del Tour de France nel 1960) e la bicicletta con cui Francesco Moser, il 23 gennaio 1984 a Città del Messico, batte il record dell’ora superando il muro dei 50 chilometri. In una prospettiva contemporanea, la mostra suggerisce che il corpo non sia solo strumento per superare record o per eseguire performance straordinarie. La competizione implica tensioni, fisiche ed emotive, e contrapposizioni, tra perfezione e cedimento, record e limite. Prima del risultato, lo sport è fatica, dolore, disciplina. L’agonismo include tanto la vittoria, quanto il fallimento e la sconfitta, il sovrumano contiene l’umano. La mostra si inserisce nel progetto culturale di sistema Combinazioni_caratteri sportivi, il progetto culturale ideato e promosso dell’Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento per mettere in rete, intorno a un tema comune, i musei del territorio. La mostra Sport. Le sfide del corpo è sostenuta da Radio Monte Carlo, Media Partner.

Mart Rovereto Corso Bettini 43, Rovereto, TN
WEST SIDE HISTORY
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Lunedì, 17 Nov 2025
L'evento si tiene dal 13 Gen 2025 al 31 Dic 2025

Grazie alle cartoline della Collezione Gaetano Sessa e alla collaborazione con musei, archivi ed enti del territorio, la mostra si propone di ripercorrere la storia del quartiere Europa-Novacella: dalla campagna fatta di vigneti attorno allo storico complesso di Maria Heim, alla costruzione del rione Littorio. Dal dopoguerra con l’inaugurazione della Fiera di via Roma e il padiglione numero uno trasformato in palaghiaccio fino alle prime scuole e ai pomeriggi nelle sale cinematografiche. Un viaggio dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri.

Castel Mareccio Via Claudia-de'-Medici, 12, Bolzano, BZ
Andrea Facco - Anamnesis Pictoria
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Lunedì, 17 Nov 2025 09:00-12:30 | 15:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 23 Ott 2025 al 27 Nov 2025

Il lavoro di Andrea Facco si muove da sempre sul crinale tra pittura e metapittura, tra esercizio tecnico e riflessione filosofica sul senso stesso del dipingere. In Anamnesis Pictoria l’artista presenta due serie recenti e intimamente intrecciate: le Tavolozze e i Ghost Paintings. Le tavolozze sono superfici in cui il colore esplode e si sedimenta, residui vitali di un fare quotidiano che porta con sé tutta la densità del processo pittorico. Ogni tavolozza conserva la memoria del gesto e del tempo dell’opera, assorbendo cromie che non appartengono più a un quadro compiuto ma che ne sono l’ombra materica, la condizione di possibilità. Esse sono tracce, impronte, campi energetici in cui il colore diventa soggetto autonomo, liberato dalla necessità di raffigurare. Proprio da queste sedimentazioni prende origine il grigiocolore, ottenuto dalla scolatura dei pennelli immersi nell’acqua durante la lavorazione dei dipinti. È con questa sostanza, apparentemente neutra e residua, che Facco realizza i Ghost Paintings: copie di opere perdute, distrutte, trafugate, negate per sempre allo sguardo. Da Morandi a Caravaggio, da Raffaello a Klimt, la serie si confronta con un patrimonio iconico irrimediabilmente sottratto, restituendone una presenza fantasmica. Le tele, eseguite in rapporto uno a uno con gli originali, si presentano come apparizioni grigie, sospese tra omaggio e impossibilità, tra memoria e mancanza. Il dialogo tra le due serie è dunque necessario: se le Tavolozze custodiscono la vitalità del colore, i Ghost Paintings ne mostrano l’assenza, trasformando la pittura in una soglia metafisica tra ciò che esiste e ciò che non è più. La materia cromatica, rigenerata dai residui, diventa medium di una riflessione radicale: la pittura non solo come immagine, ma come pensiero incarnato, come memoria critica, come esercizio di restituzione. In questa duplice tensione – tra pienezza e mancanza, tra presenza e fantasma – Andrea Facco riafferma la centralità della pittura come pratica di conoscenza e come atto di resistenza.

Galleria Alessandro Casciaro Via Cappuccini, 26/A, Bolzano, BZ
Andrea Facco - Anamnesis Pictoria
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Exhibitions
Lunedì, 17 Nov 2025 09:00-12:30 | 15:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 23 Ott 2025 al 27 Nov 2025

Il lavoro di Andrea Facco si muove da sempre sul crinale tra pittura e metapittura, tra esercizio tecnico e riflessione filosofica sul senso stesso del dipingere. In Anamnesis Pictoria l’artista presenta due serie recenti e intimamente intrecciate: le Tavolozze e i Ghost Paintings. Le tavolozze sono superfici in cui il colore esplode e si sedimenta, residui vitali di un fare quotidiano che porta con sé tutta la densità del processo pittorico. Ogni tavolozza conserva la memoria del gesto e del tempo dell’opera, assorbendo cromie che non appartengono più a un quadro compiuto ma che ne sono l’ombra materica, la condizione di possibilità. Esse sono tracce, impronte, campi energetici in cui il colore diventa soggetto autonomo, liberato dalla necessità di raffigurare. Proprio da queste sedimentazioni prende origine il grigiocolore, ottenuto dalla scolatura dei pennelli immersi nell’acqua durante la lavorazione dei dipinti. È con questa sostanza, apparentemente neutra e residua, che Facco realizza i Ghost Paintings: copie di opere perdute, distrutte, trafugate, negate per sempre allo sguardo. Da Morandi a Caravaggio, da Raffaello a Klimt, la serie si confronta con un patrimonio iconico irrimediabilmente sottratto, restituendone una presenza fantasmica. Le tele, eseguite in rapporto uno a uno con gli originali, si presentano come apparizioni grigie, sospese tra omaggio e impossibilità, tra memoria e mancanza. Il dialogo tra le due serie è dunque necessario: se le Tavolozze custodiscono la vitalità del colore, i Ghost Paintings ne mostrano l’assenza, trasformando la pittura in una soglia metafisica tra ciò che esiste e ciò che non è più. La materia cromatica, rigenerata dai residui, diventa medium di una riflessione radicale: la pittura non solo come immagine, ma come pensiero incarnato, come memoria critica, come esercizio di restituzione. In questa duplice tensione – tra pienezza e mancanza, tra presenza e fantasma – Andrea Facco riafferma la centralità della pittura come pratica di conoscenza e come atto di resistenza.

Galleria Alessandro Casciaro Via Cappuccini, 26/A, Bolzano, BZ
Connected
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Exhibitions
Lunedì, 17 Nov 2025 15:30-22:30 |
L'evento si tiene dal 07 Nov 2025 al 22 Nov 2025

Connected non è solo un invito a trovare la connessione tra le opere esposte, ma è soprattutto quello di scoprire come i “segni” siano in grado di connettere oggetti e persone a loro stessi e alla vita. In altre parole opinioni, idee e conoscenze si connettono con il nostro stile di vivere? Inaugurazione: venerdì 07/11/2025 – ore 18:00 Durata della mostra: dal 08 al 22/11/2025 Orari di apertura: lunedì – sabato ore 15:30 – 22:30 – mercoledì 12, giovedì 13 e venerdì 14.11 aperto 15:30 – 17:30 Entrata libera Nell’ambito di REVOLUTION che la morte ci trovi vivi

Centro per la Cultura Merano Via Cavour, 1, Merano, BZ
Io è un altro - mostra collettiva
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Exhibitions
Lunedì, 17 Nov 2025 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 24 Ott 2025 al 22 Nov 2025

Ispirandosi alla famosa citazione del poeta francese Arthur Rimbaud, “Je est un autre”, la mostra “Io è un altro” presenta diverse posizioni artistiche che hanno come tema il sé e le forme della sua articolazione. Nel campo di tensione tra auto-stilizzazione e auto-distruzione, l'io si manifesta attraverso l'uso artistico di frammenti biografici fittizi e modelli sociali. Che cos'è l'io? Che cosa costituisce l'identità? Come si definisce il sé nel contesto sociale? Sono domande che all'inizio del nuovo millennio si pongono con più urgenza che mai. La manipolazione resa possibile dalla ricerca sul cervello e dalla tecnologia genetica, ma anche la possibilità di condurre esistenze fittizie su Internet, hanno radicalmente aggravato il problema dell'identità. Ciò si riflette in particolare nell'estetica, dove l'io si dissolve in identità moltiplicate o manipolate. Internet attira con la completa dissoluzione dell'identità. Nel tentativo di emulare il mondo dei media, si cerca l'appropriazione sociale, che espone le persone a grandi stress psicologici e costrizioni. Si è disposti a passare da uno stato all'altro. La connessione di rete supera tutte le barriere fisiche e consente l'adozione delle personalità più disparate. Con la sua capacità di trascendere sé stesso, l'uomo è in grado di immaginarsi come qualcosa di diverso. Si creano così rappresentazioni di sé che nascondono il vero io. Proprio in un'epoca sempre più dominata dai media, la domanda “Chi o cosa sono io?” assume un significato ancora più profondo. Il problema dell'individuo, del soggetto o dell'identità diventa una realtà quotidiana per ogni persona. In particolare, le più recenti possibilità offerte dalla ricerca e dalla scienza, nonché dai media elettronici, di modificare l'aspetto fisico hanno accentuato la questione dell'io, dell’identità e della percezione di sé. Sigmund Freud diceva che l'uomo non è affatto padrone di sé stesso, ma è determinato e guidato dalle forze del subconscio. Lo specchio serve all'autoanalisi e all'autocoscienza, ma mostra solo ciò che gli viene presentato. Si pone quindi la questione del vedere e del non vedere e della mancanza di consapevolezza. Il disegno di Pieter Bruegel il Vecchio del 1558 intitolato “Elck”, in italiano “ognuno” o ‘tutti’, non ha perso ancora oggi il suo significato morale. Si vedono alcune persone che cercano invano se stesse negli oggetti di questo mondo – distrazioni della vita – e alla fine devono constatare: “Nessuno conosce se stesso”. La tecnologia dell'informazione e, soprattutto, la recente espansione delle reti di dati hanno portato a un radicale aggravamento della questione dell'identità. Nel campo delle arti figurative ciò si manifesta in una grande varietà di forme espressive diverse. I contorni della personalità vengono fluidificati dall'invenzione di identità fittizie o da un intero arsenale di elementi obsoleti. Già Francis Bacon ha rappresentato un corpo umano che tende costantemente all'informe e al morboso, che si trasforma, si dissolve, decade e svanisce. Indubbiamente, il mondo telematico è caratterizzato da leggerezza, trasformabilità, universalità, virtualità, ibridazione, ecc. A lungo termine, potrebbe modificare e condizionare la nostra percezione al punto che la realtà pratica della nostra vita assumerebbe per noi il carattere dell'irreale. Se tutto è modificabile in rete e la simulazione determina la nostra comprensione del mondo, la realtà rischia di essere costruibile a piacere. La mostra “Io è un altro” intende esplorare le diverse concezioni del sé attraverso gli autoritratti di vari artisti. Gli autoritratti aprono l'immagine verso l'interno e ci mostrano molti approcci per rappresentare il carattere, il mondo emotivo e l'influenza delle circostanze esterne. Il genere dell'autoritratto ci guida verso una riflessione consapevole sul problema dell'identità personale e sociale. Artisti e artiste partecipanti: Josef Kostner, Gothard Bonell, Klaus Rungger, David Moroder, Marko Kostner, Christine Runggaldier, Valeria Stuflesser, Anton Christian Marlies Baumgartner und Fabrizio Senoner

Vijion Art Gallery Vijion Art Gallery - Pontives Val Gardena, Ortisei, BZ
Bye Bye Butterfly
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Martedì, 18 Nov 2025 09:30-18:00 |
L'evento si tiene dal 26 Mar 2025 al 29 Nov 2025

La trasformazione di un’umile bruco in una crisalide immobile e infine in una coloratissima farfalla ha da sempre affascinato l’umanità. La mostra speciale invita a immergersi nel mondo affascinante di questi straordinari insetti. Nell’ambito della mostra speciale, è possibile vivere da vicino il ciclo di vita di una farfalla!

Centro visite Gruppo di Tessa Piazza Bernardin Astfäller 1, Naturno, BZ
Asta d’arte
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Martedì, 18 Nov 2025 11:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 14 Nov 2025 al 28 Nov 2025

Con piacere vi invitiamo all’asta d’arte annuale del Südtiroler Künstlerbund. 93 artiste e artisti hanno messo a disposizione un’opera accuratamente selezionata. Tutte le opere possono essere viste in anteprima nella mostra presso SKB ARTES dal 14 al 28 novembre. Le opere sono documentate sia nel catalogo stampato che nel catalogo online, completi di tutte le informazioni e dei prezzi di partenza. Le offerte possono essere inviate fino al 27 novembre 2025 all’indirizzo e-mail: info@kuenstlerbund.org Il 28 novembre 2025 l’asta avrà luogo in presenza, con battitura dal vivo, un soft-dinner e la possibilità di fare offerte sul momento.

SKB Artes Via Weggenstein, 12A, Bolzano, BZ
Elisabeth Oberrauch - Pharmacia Chartacea
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Exhibitions
Martedì, 18 Nov 2025 14:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 12 Giu 2025 al 28 Nov 2025

Elisabeth Oberrauch: Pharmacia Chartacea - Una sinergia di arte e farmacia L’artista altoatesina Elisabeth Oberrauch è nota per le sue opere d’arte in carta realizzata a mano. In questa mostra espone i pezzi più significativi della sua produzione artistica e presenta nuove creazioni ispirate a temi farmaceutici e medici. Le sue opere accompagnano e sostengono il Museo della Farmacia di Bressanone nel suo percorso verso una combinazione armoniosa di architettura, arte e farmacia.

Museo della Farmacia di Bressanone Via Ponte Aquila, 4, Bressanone, BZ
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