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Eventi

WEST SIDE HISTORY
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025
L'evento si tiene dal 13 Gen 2025 al 31 Dic 2025

Grazie alle cartoline della Collezione Gaetano Sessa e alla collaborazione con musei, archivi ed enti del territorio, la mostra si propone di ripercorrere la storia del quartiere Europa-Novacella: dalla campagna fatta di vigneti attorno allo storico complesso di Maria Heim, alla costruzione del rione Littorio. Dal dopoguerra con l’inaugurazione della Fiera di via Roma e il padiglione numero uno trasformato in palaghiaccio fino alle prime scuole e ai pomeriggi nelle sale cinematografiche. Un viaggio dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri.

Castel Mareccio Via Claudia-de'-Medici, 12, Bolzano, BZ
ERIC GALLMETZER - Percorso tra le sue opere
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 08:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 07 Gen 2025 al 31 Gen 2025

Siamo lieti di trascorrere momenti speciali in mezzo alle auto e opere d´arte dell´artista ERIC GALLMETZER - scultore, pittore + designer Eric Gallmetzer è un artista - scultore, pittore + designer. Uno, che non si presento tanto al pubblico. Da decenni è impegnato nella sua attività artistica. Sue opere troneggiano in privato e spazi pubblici. Le sue opere - sculture, quadri + design devono stimolare il pensiero, è questo il compito dell'artista. La mercedes Autoindustriale mobility group a Bolzano diventa un luogo dove tecnologia e arte dialogano.

Autoindustriale Via Galvani 41, Bolzano, BZ
60 - Sessant'anni della galleria
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 09:00-12:30 | 15:00 - 18:00
L'evento si tiene dal 07 Dic 2024 al 25 Gen 2025

La Galleria Alessandro Casciaro celebra un importante traguardo: 60 anni di attività, segnando una continuità che affonda le sue radici nella fondazione della storica Galleria Goethe nel 1964 a Bolzano da parte di Ennio e Ivana Casciaro e proseguita, a partire dal 2015, nei nuovi spazi di via Cappuccini. La mostra celebrativa presenta un dialogo tra gli artisti del territorio e parte della scena Mitteleuropea degli anni ‘60, espressione dell’allora contemporaneità, nonché una riflessione su come le idee e le sperimentazioni artistiche di quell’epoca continuino a influenzare la ricerca artistica delle attuali generazioni. Tutti gli artisti selezionati hanno esposto in galleria nel corso degli anni.

Galleria Alessandro Casciaro Via Cappuccini, 26/A, Bolzano, BZ
AMONG THE INVISIBLE JOINS Opere dalla Collezione Enea Righi
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-22:00 |
L'evento si tiene dal 28 Set 2024 al 02 Mar 2025

Con il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, Museion presenta oltre 150 opere di più di 80 artiste e artisti provenienti da una delle più visionarie e significative collezioni private di arte contemporanea internazionale in Italia: la Collezione Enea Righi. Grazie a un rapporto di fiducia duraturo, questa collezione ha plasmato per oltre un decennio la ricerca museale su pratiche artistiche transdisciplinari, poetiche e socio-politiche. La mostra presenta un’ampia gamma di opere d’arte, progetti architettonici e libri d’artista di rinomati artisti e artiste internazionali come Massimo Bartolini, Alighiero Boetti, Anna Boghiguian, Trisha Donnelly, Theaster Gates, Nan Goldin, Marisa Merz, Walid Raad, Sturtevant, Superstudio, Franz Erhard Walther, Lawrence Weiner, Akram Zaatari e molti altri. L’eccezionalità della mostra è sottolineata inoltre dall’occupazione dell’intero edificio e dalla prima esposizione di alcune recenti acquisizioni della Collezione Enea Righi, tra cui opere di Sonia Boyce, Roni Horn e Ser Serpas. Al centro delle opere della Collezione Enea Righi si trova l’essere umano, con le sue verità nascoste ed emozioni, nella sua intimità e relazione con l’altro, nella percezione di sé e la sua percezione dall’esterno. Il titolo AMONG THE INVISIBLE JOINS, letteralmente “tra le giunzioni invisibili”, è preso in prestito da uno scritto di Virginia Woolf, in cui la vita umana si dispiega a testimonianza della sua stessa fluidità, ricca di potenziale e incertezze. I suoi personaggi si muovono delicatamente tra la presenza e l’assenza incombente, alle prese con il ricordo di eventi e conflitti che si rivelano sfuggenti alla piena comprensione. Il titolo allude quindi ai confini che separano ricordo e dimenticanza, all’atto ricorrente di aprire e chiudere porte nel divenire umano. Allo stesso modo, la mostra traccia intime connessioni tra la vita stessa e le storie che raccontiamo, tra ciò che è stato e ciò che rimane fisicamente percepibile. Evidenzia soprattutto la comprensione da parte dei due collezionisti del potere trasformativo dell’arte, fornendo profonde intuizioni sulla fluidità della vita. Le opere selezionate per AMONG THE INVISIBLE JOINS incoraggiano spettatori e spettatrici a riflettere sugli spazi di transizione dell’esistenza contemporanea, dove le tensioni socio-politiche si intrecciano con l’espressione artistica. Nel corso della loro pratica artistica, o talvolta attivista, artiste come Lisetta Carmi, Nan Goldin e Zoe Leonard hanno inteso l’identità come qualcosa di fluido e i corpi come sistemi aperti in costante scambio con l’ambiente circostante. Le opere di Giulia Cenci, Jef Geys, Roman Ondak, Tarik Kiswanson e Bronwyn Katz sono solo alcuni esempi di come porte, cornici e finestre ricorrano come potenti motivi nella mostra, che inquadrano il corpo umano e contemporaneamente segnano transizioni e soglie. Oggetti provenienti dalla vita quotidiana, dall’architettura urbana e dall’arredamento pubblico – come nelle sculture di Alex Ayed o nelle installazioni di Michael E. Smith e Massimo Bartolini – sono ricollocati e reinquadrati dalle e dagli artisti per comporre nuove narrazioni e tessere connessioni inaspettate tra geografie e memorie. Curata dal direttore di Museion Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini, la mostra presenta un numero significativo di opere della Collezione Enea Righi. Nel corso degli anni, la Collezione non solo ha seguito da vicino l’evoluzione artistica di rinomate posizioni concettuali, ma ha anche abbracciato e sostenuto una giovane generazione di artiste e artisti. Una sua caratteristica distintiva è stata, inoltre, l’affinità con opere d’arte di grandi dimensioni. Il design architettonico, concepito dal collettivo Campomarzio di Trento, stimola visitatrici e visitatori a stabilire una relazione intima con le opere, a intraprendere un viaggio sensoriale sulla soglia tra interno ed esterno, tra il sé e l’altro, tra le esperienze vissute e la loro rappresentazione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo, pubblicato dalla Collezione Enea Righi e da Museion e curato da Lorenzo Paini e Bart van der Heide. Lista completa artiste e artisti: Lawrence Abu Hamdan (1985); Alex Ayed (1989); Nairy Baghramian (1971); Noah Barker (1991); Yto Barrada (1971); Robert Barry (1936); Massimo Bartolini (1962); Lothar Baumgarten (1944 – 2018); Neil Beloufa (1985); Riccardo Benassi (1982); Alighiero Boetti (1940 – 1994); Anna Boghiguian (1946); Sonia Boyce (1962); Stanley Brouwn (1935 – 2017); Daniel Buren (1938); Tom Burr (1963); Lisetta Carmi (1924 – 2022); Giulia Cenci (1988); June Crespo (1982); Michael Dean (1977); Berlinde De Bruyckere (1964); Gino De Dominicis (1947 – 1998); Jason Dodge (1969); Trisha Donnelly (1974); Hans-Peter Feldmann (1941 – 2023); Ryan Gander (1976); Dora García (1965); Theaster Gates (1973); Jef Geys (1934 – 2018); Luigi Ghirri (1943 – 1992); Nan Goldin (1953); Adam Gordon (1986); Dan Graham (1942 – 2022); Shilpa Gupta (1976); Hans Haacke (1936); Sidsel Meineche Hansen (1981); Florence Henri (1893 – 1982); Thomas Hirschhorn (1957); Roni Horn (1955); David Horvitz (1982); Dorothy Iannone (1933 – 2022); Yu Ji (1985); Bronwyn Katz (1993); On Kawara (1932 – 2014); Atiéna R. Kilfa (1990); Tarik Kiswanson (1986); Joseph Kosuth (1945); Louise Lawler (1947); Jochen Lempert (1958); Zoe Leonard (1961); Ana Lupaş (1940); Eric N. Mack (1987); Anna Maria Maiolino (1942); Enzo Mari (1932 – 2020); Robert Mapplethorpe (1946 – 1989); Gordon Matta-Clark (1943 – 1978); Ana Mendieta (1948 – 1985); Marisa Merz (1926 – 2019); Giorgio Morandi (1890 – 1964); Deimantas Narkevičius (1964); Shahryar Nashat (1975); Henrik Olesen (1967); Roman Ondak (1966); Philippe Parreno (1964); Walid Raad (1967); Martha Rosler (1943); Tomás Saraceno (1973); Ser Serpas (1995); Michael E. Smith (1977); Ettore Spalletti (1940 – 2019); Cally Spooner (1983); Sturtevant (1924 – 2014); Superstudio (1966 – 1986); Pascale Marthine Tayou (1967); Francisco Tropa (1968); Cy Twombly (1928 – 2011); Francesco Vezzoli (1971); Franz Erhard Walther (1939); Clemens Von Wedemeyer (1974); Lawrence Weiner (1942 – 2021); Dominique White (1993); Akram Zaatari (1966) Curata da Bart van der Heide, Frida Carazzato, Brita Köhler e Leonie Radine, in collaborazione con il collezionista Lorenzo Paini.

Mostra
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-13:00 | 14:30 - 18:30
L'evento si tiene dal 25 Ott 2024 al 02 Feb 2025

Dopo la mostra “Antichi Egizi. Maestri dell’arte” realizzata in collaborazione con il Museo Egizio, Torino, il prossimo appuntamento del progetto “Storie dell’arte con i grandi musei” vede protagonista la civiltà etrusca con “Etruschi. Artisti e artigiani”. Dal 24 ottobre, presso il Centro Trevi- TreviLab di Bolzano, si potrà ammirare un’evocativa selezione di capolavori e delle più caratteristiche produzioni dell’artigianato etrusco: opere legate al rito funerario e alla sfera del sacro, oggetti di uso quotidiano, ceramiche e lavorazioni in bronzo accompagneranno le visitatrici e i visitatori in un percorso alla scoperta della cultura di questa antica popolazione. ETRUSCHI. Artisti e artigiani Un progetto dell’Ufficio Cultura della Ripartizione Cultura Italiana - Provincia Autonoma di Bolzano In collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia in Roma A cura di Valentina Belfiore e Maria Paola Guidobaldi Bolzano, Centro Trevi-TreviLab 24 ottobre 2024 – 2 febbraio 2025 ORARI: LUN - SAB 10.00 – 13.00 | 14.30 – 18:30 ULTIMO INGRESSO ALLE 18.00 Le aperture straordinarie verranno comunicate sui canali social del centro Trevi-TreviLab e sulla pagina web dedicata alla mostra. INGRESSO LIBERO PRENOTAZIONE VISITE GUIDATE: CENTROTREVI@PROVINCIA.BZ.IT T. 0471 300980

TreviLab Via Cappuccini 28, Bolzano, BZ
Architetture recenti in Alto Adige 2018 – 2024
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 26 Ott 2024 al 16 Feb 2025

In collaborazione con: Fondazione Architettura Alto Adigeund Südtiroler Künstlerbund A cura di: Filippo Bricolo Studi di architettura: alpina architects, Walter Angonese, Architekten Mahlknecht Comploi, Architekturgemeinschaft 15, Architekturkollektiv null17, Area Architetti Associati, Roland Baldi Architects, bergmeisterwolf, Busselli Scherer, Carlana Mezzalira Pentimalli, CeZ Calderan e Zanovello architetti, Comfort_Architecten, Daniel Ellecosta, Martin Feiersinger, Flaim Prünster Architekten, Andreas Gruber Architekten, Alfred Gufler, Markus Hinteregger, Höller & Klotzner Architekten, kostnerarchitektur, KUP – ARCH, Messner Architects, MoDusArchitects, Andreas Moroder, NAEMAS Architekturkonzepte, NOA, Fabian Oberhofer, Pedevilla Architects, Peter Pichler Architecture, Plasma Studio, Markus Scherer, Senoner Tammerle Architekten, STIFTER + BACHMANN, tara, Julian Tratter, Martin Trebo, Lukas Wielander Kunst Meran Merano Arte, insieme alla Fondazione Architettura Alto Adige e al Südtiroler Künstlerbund, è felice di presentare la quarta edizione del progetto espositivo e editoriale Architetture recenti in Alto Adige. Dopo le prime tre edizioni (2006, 2012, 2018), con questa nuova rassegna, Kunst Meran Merano Arte propone un quarto inventario dei progettiche documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige, selezionati da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo, architetto (Bricolo Falsarella Architetti) e docente al Politecnico di Milano, affiancato da Elisa Valero Ramos, architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Università di Granada e Annette Spiro, architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG), professoressa ordinaria di architettura e costruzione, ETH di Zurigo. Il progetto arriva così, nella sua interezza, a raccontare 24 anni di architettura altoatesina, dal 2000 ad adesso. In collaborazione con: Fondazione Architettura Alto Adigeund Südtiroler Künstlerbund Jury: Filippo Bricolo, Elisa Valero Ramos, Annette Spiro Katalog: © Kunst Meran Merano Arte und/e/and Park Books AG, Zürich Graphic design: Andrea Muheim, Lioba Wackernell, granitdesign.eu

Merano Arte Portici, 163, Merano, BZ
Al Pascolo / May safely graze
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 26 Ott 2024 al 12 Ott 2025

Scene di vita pacifica di pastori e animali al pascolo, di duro lavoro con tempo avverso e in aree per lo più disagevoli: tra questi due poli si muove la storia culturale della pastorizia. Quando gli uomini iniziarono a stabilirsi sulle Alpi portando con sé gli animali domestici, il paesaggio post-glaciale cominciò a cambiare. La mostra illustra i passaggi di questo sviluppo fino al dibattito odierno sugli animali da pascolo e sui loro predatori. Sculture, modelli, giochi, interviste e video sul lavoro dei pastori insieme ai loro cani forniscono spunti sulla pratica culturale della pastorizia e sull’importanza dei pastori, che non proteggono solo il gregge dai lupi. La pastorizia può infatti svolgere un ruolo determinante sull’ambiente, la biodiversità, il benessere animale, il clima e l’alimentazione umana.

Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige Via Bottai, 1, Bolzano, BZ
Architetture recenti in Alto Adige 2018 – 2024
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Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-18:00 |
L'evento si tiene dal 27 Ott 2024 al 16 Feb 2025

a cura di: Filippo Bricolo Kunst Meran Merano Arte, insieme alla Fondazione Architettura Alto Adige e al Südtiroler Künstlerbund, è felice di presentare la quarta edizione del progetto espositivo e editoriale Architetture recenti in Alto Adige. Dopo le prime tre edizioni (2006, 2012, 2018), con questa nuova rassegna, Kunst Meran Merano Arte propone un quarto inventario dei progetti che documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige, selezionati da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo, architetto (Bricolo Falsarella Architetti) e docente al Politecnico di Milano, affiancato da Elisa Valero Ramos, architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Università di Granada e Annette Spiro, architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG), professoressa ordinaria di architettura e costruzione, ETH di Zurigo. Il progetto arriva così, nella sua interezza, a raccontare 24 anni di architettura altoatesina, dal 2000 ad adesso. I tre membri della giuria hanno dapprima svolto una preselezione degli oltre 240 progetti pervenuti; dopo una visita in loco a numerose strutture, ne sono state scelte 28 principali, di cui sarà proposta una restituzione dettagliata, a cui si affianca un secondo gruppo di altre 28, che troveranno spazio in mostra e in catalogo, in modo più ridotto. Come affermato dal curatore Filippo Bricolo nel suo testo proposto in catalogo, il progetto ruota intorno a due domande fondamentali: esiste un’architettura in Alto Adige? E, se sì, in cosa consiste? Lungi dal voler fornire una risposta, i progetti selezionati rappresentano una delle tante possibili chiavi di lettura degli sviluppi del linguaggio architettonico nel nostro territorio. L’approccio volutamente interrogativo, il dubbio inteso in senso critico, che contraddistinguono questa edizione intendono porsi come un invito al dibattito e alla riflessione. Progetti di: alpina architects, Walter Angonese, Area Architetti Associati, Architekturgemeinschaft 15, Architekturkollektiv null17, Roland Baldi Architects, bergmeisterwolf, Busselli Scherer, Carlana Mezzalira Pentimalli, CeZ Calderan e Zanovello architetti, Comfort_Architecten, Daniel Ellecosta, Martin Feiersinger, Flaim Prünster Architekten, Andreas Gruber Architekten, Alfred Gufler, Markus Hinteregger, Höller & Klotzner Architekten, kostnerarchitektur, KUP – ARCH, Architekten Mahlknecht Comploi, Messner Architects, MoDusArchitects, Andreas Moroder, NAEMAS Architekturkonzepte, NOA, Fabian Oberhofer, Pedevilla Architects, Peter Pichler Architecture, Senoner Tammerle Architekten, Stifter + Bachmann, Plasma Studio, Markus Scherer, tara, Julian Tratter, Martin Trebo, Lukas Wielander In collaborazione con: Fondazione Architettura Alto Adige und Südtiroler Künstlerbund Jury: Filippo Bricolo, Elisa Valero Ramos, Annette Spiro Katalog: © Kunst Meran Merano Arte und/e/and Park Books AG, Zürich Graphic design: Andrea Muheim, Lioba Wackernell, granitdesign.eu

Merano Arte Portici, 163, Merano, BZ
Ernst Müller. Nei colori della memoria
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Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 23 Nov 2024 al 23 Feb 2025

Ernst Müller, nato e cresciuto in Val Venosta, trae la sua ispirazione artistica da radicati ricordi d’infanzia. L’artista autodidatta e carrozziere di formazione ha iniziato a dipingere all’età di tredici anni e nel corso dei decenni si è trasformato in un importante cronista del paesaggio culturale altoatesino. Influenzato dall’osservazione precisa di maestri classici come Albin Egger Lienz, Toulouse-Lautrec e Claude Monet, Müller ha inizialmente creato scene di vita rurale quotidiana, per poi dedicarsi soprattutto a pittoreschi masi e paesaggi, che oggi sono considerati il suo marchio di fabbrica. La nostalgia che accompagna l’artista fin dall'infanzia è onnipresente nei suoi dipinti a olio. L’artista cattura la magia delle montagne altoatesine con colori vibranti e strutture a impasto che trasportano l’osservatore in un mondo passato. Molti dei masi che ritrae non esistono più, il che conferisce ai suoi dipinti un valore non solo artistico ma anche documentario.​

Hofburg di Bressanone Piazza Palazzo Vescovile, 2, Bressanone, BZ
ar/ge Kunst - À JOUR. Clemen Parrocchetti
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-13:00 | 15:00 - 19:00
L'evento si tiene dal 06 Dic 2024 al 15 Feb 2025

Ar/Ge Kunst presenta À JOUR, prima mostra istituzionale di Clemen Parrocchetti (Milano 1923 - 2016), artista ribelle e anticonformista che vive il ’68 come momento detonatore di svolta creativa e politica. È proprio in quegli anni di fervore delle battaglie femministe che l’artista utilizza strumenti e metodi del lavoro domestico per prendere posizione politica riguardo le questioni più dibattute a livello teorico nel movimento, quali il ruolo subalterno della donna, l’aborto e il divorzio come strumenti di emancipazione, la violenza domestica e la liberazione sessuale. La peculiarità del lavoro domestico nelle opere di Parrocchetti riflette la vicinanza dell’artista con il Collettivo Internazionale Femminista fondato a Padova da teoriche come Silvia Federici, Mariarosa Dalla Costa e Leopoldina Fortunati. Il Collettivo, tra le tante azioni politiche, porta avanti la campagna internazionale per il salario al lavoro domestico. Quest’ultima tematica è centrale anche per il Gruppo Immagine di Varese (Cibaldi, Gandini, Parrocchetti, Secol e Sironi), al quale Parrocchetti si unisce nel ‘78 e con cui partecipa alla Biennale di Venezia di quello stesso anno. La mostra si concentra soprattutto sulle opere di Parrocchetti degli anni Settanta. À jour, che dà il titolo alla mostra, mette in scena un gioco di parole in francese che richiama la tecnica del ricamo eseguito estraendo fili della trama di un tessuto in modo da produrre una leggera trasparenza. Il punto a giorno, appunto. Eppure, mettre à jour significa anche rendere manifesto qualcosa. In questo caso ciò che viene portato alla luce è la condizione stessa della donna nella sua lotta contro la subordinazione patriarcale. L’orlo “à jour” indica il lavoro femminile domestico costante che si ripete, la rielaborazione delle barriere che la donna-artista deve superare quotidianamente. Clemen Parrocchetti (1923-2016) ha vissuto e lavorato a Milano. Dopo il diploma all’Accademia di Brera, dal 1957, espone in più di cinquanta mostre personali in Italia e all'estero, sviluppando una ricerca originale e dal carattere forte, destinata ad accogliere le istanze contestatarie del '68 e a fondare un linguaggio femminista "espresso in cose", in linea con la prospettiva politica della rivendicazione del lavoro femminile di produzione e riproduzione non remunerato, vicino al Movimento di Lotta Femminista di Padova. curata da Marco Scotini, Francesca Verga e Zasha Colah

ar/ge Kunst Via Museo, 29, Bolzano, BZ
Berty Skuber. Anthology
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Venerdì, 24 Gen 2025 10:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 14 Dic 2024 al 29 Giu 2025

Berty Skuber è nata a Fiè allo Sciliar e da decenni vive e lavora a Aica di Fiè, intervallando soggiorni più lunghi a Venezia e Milano e numerosi viaggi. La sua attività espositiva, iniziata nel 1970, l'ha portata ben oltre l'Alto Adige e l'Italia, in varie gallerie, musei e collezioni europee e americane. Nella sua vasta opera Berty Skuber lavora con una grande varietà di media, che vanno dalla pittura e dal disegno al collage, ai libri d'artista, alla scultura, agli oggetti e al video. La mostra presenta tappe importanti del lavoro della sua vita.

Hofburg di Bressanone Piazza Palazzo Vescovile2, Badia, BZ
Colours of Snow
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Exhibitions
Venerdì, 24 Gen 2025 10:30-17:00 |
L'evento si tiene dal 22 Nov 2024 al 02 Mar 2025

Non sempre la neve appare di un bianco puro, almeno non allo sguardo attento di due pittori come Alfons Walde o Max von Esterle. Nei suoi dipinti von Esterle celebra poeticamente la magia della neve, mentre Walde - un po’ più tardi - lo fa con concisa espressività. È la prima volta che questi due importanti pittori compaiono insieme in una mostra. Accanto ai loro, sfilano anche i paesaggi innevati di altri artisti coevi italiani e austriaci. Tutti questi dipinti creano un variegato tessuto che, dipanandosi, dà vita a uno spettacolo imperdibile. Nella mostra, naturalmente, non si è voluto rinunciare a esponenti dell’arte del nostro tempo con le loro composizioni astratte o le istallazioni che invitano a riflettere. A conclusione del percorso espositivo, infatti, in un’epoca di cambiamento climatico, non poteva mancare un quesito sul “futuro della neve”: per quanto ancora potremo godere di questo spettacolo?

Palais Mamming Museum Piazza Duomo, 6, Merano, BZ
Mika Sperling – I Have Done Nothing Wrong
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Venerdì, 24 Gen 2025 15:00-17:00 |
L'evento si tiene dal 15 Gen 2025 al 22 Feb 2025

Il passato e il presente si intrecciano in I Have Done Nothing Wrong di Mika Sperling, creando uno spazio dove emozioni complesse, spesso confinate alla sfera privata, emergono con intensità. Vergogna, rabbia, senso di colpa e dialoghi sull’abuso sessuale si manifestano senza remore attraverso immagini d’archivio, disegni, fotografie e una pièce teatrale che costituisce il nucleo di questa opera. Ora madre, Sperling affronta il ricordo del suo defunto nonno che l’ha molestata sessualmente dall’infanzia all’adolescenza. Questo lavoro apre un dialogo necessario sulla complicità familiare, la memoria e la cancellazione. Durante il funerale del nonno, nel 2009, Sperling ricorda sua nonna sussurrarle: “sapevi che era buono” – un ricordo violento che viene sfidato e decostruito attraverso l’atto consapevole del ricordare. Questa narrazione si dipana attraverso lo sguardo dell’artista. Le immagini d’archivio comprendono fotografie dedicate a “Marichen,” soprannome dato a Sperling dal nonno, catturando l’innocenza della sua giovinezza. In contrasto, i ritratti del nonno con altre ragazze della famiglia vengono celati per proteggere la loro identità, ma vengono anche descritti nel dettaglio. Queste descrizioni annullano intenzionalmente la sua personalità, mentre al contempo lo rendono responsabile degli atti di violenza. L’eliminazione chirurgica della figura paterna si contrappone alla delicata memoria di una giovane Sperling. L’atto del taglio, attento e preciso, diventa il fulcro di questa esplorazione. Le rose ricorrenti evocano la tenerezza della fiducia, dell’infanzia e della memoria, insieme alla violenza subdola dell’abbandono e della vergogna—come spine celate dietro un dolce profumo. I disegni infantili e dai colori vivaci sfidano l’immagine della “famiglia perfetta” e le nozioni di identità familiare. Le fotografie, realizzate in collaborazione con suo bambino durante una passeggiata tra la sua casa d’infanzia e l’ex appartamento del nonno, diventano tappe letterali e figurative di questo viaggio. In questo modo le immagini di Sperling sono una collezione di contraddizioni: dall’esperienza dell’assalto al dolore della cancellazione; dall’atto del ricordare al confronto, fino a quello finale del lasciar andare. Nonostante queste tensioni, emerge un senso di speranza rinnovata. Quest’opera diventa una lettera d’amore a se stessa per i decenni di silenzio sopportati. Perché nascondere queste verità? Perché portare una vergogna che non ci appartiene? Quando la violenza non é messa in questione dobbiamo chiederci: “cosa rischiamo di perdere?” Sperling esplora queste domande urgenti, posizionando lo spettatore in un luogo di compassione e responsabilità, facendo rivivere il passato attraverso una lente rinnovata, urgente e attuale. — Vasudhaa Narayanan

Galleria Foto Forum Via Weggenstein, 3F, Bolzano, BZ
OBLIQUE – La genesi del progetto
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Venerdì, 24 Gen 2025 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 12 Dic 2024 al 01 Feb 2025

L’obiettivo della mostra è esplorare la genesi del progetto, riflettendo su come un’idea si trasforma in realtà, passando attraverso un atto spontaneo che, pur nella sua incompiutezza, rappresenta il campo di tensione tra l'architetto, il genius loci, e l’idea architettonica tracciata su carta. La ricerca non è mai un cammino rettilineo, ma piuttosto un continuo tentativo di esplorazione, che a volte si fa obliquo, trasversale, fatto di piccoli passi che si snodano tortuosamente verso territori inesplorati. Si propone uno sguardo alternativo e profondo, capace di cogliere la complessità del mondo. Il cammino creativo offre una visione alternativa della realtà da una prospettiva diversa che offre molteplici punti di osservazione. atelier felix perasso + daniel tolpeit barbara breda busselli + scherer flaim prünster architekten kuck :: kunzovahuck kuno mayr // lamberto amistadi markus scherer messner architects plasma studio roland baldi architects studio marastoni stuflesser moroder totronic architekten wolfgang piller & florian scartezzini architecture

SKB Artes via Weggenstein 12A, Bolzano, BZ
Mostra collettiva: Paesaggi postglaciali
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Venerdì, 24 Gen 2025 16:00-19:00 |
L'evento si tiene dal 17 Gen 2025 al 10 Feb 2025

I cambiamenti drammatici nella criosfera, la zona fredda del pianeta dove l'acqua è congelata in ghiaccio o neve, riflettono la velocità senza precedenti del riscaldamento globale. Lo dimostra il fatto che gli anni più caldi mai registrati si sono finora verificati nel nuovo millennio. I segnali di allarme del nostro pianeta surriscaldato sono visibili intorno a noi: i ghiacciai stanno scomparendo sotto i nostri occhi e si stanno riducendo ai livelli più bassi mai registrati. Lo scioglimento delle calotte polari sta destabilizzando il sistema terrestre, modificando i modelli meteorologici e causando l'innalzamento del livello dei mari. Allo stesso tempo, sta contribuendo al cambiamento climatico rilasciando grandi quantità di carbonio dall'antica vegetazione intrappolata nel permafrost che si sta scongelando. In questo contesto, i ghiacciai e le loro forme geomorfologiche sono considerati testimoni del clima e importanti oggetti di indagine per la ricostruzione e la comprensione dei processi di cambiamento climatico. Possono essere considerati segnali, indicatori e modelli chiave, per il sistema climatico in alta montagna. Come avverte il climatologo Peter Wadhams nel suo libro “Addio al ghiaccio”, “il ghiaccio marino artico estivo non ha più vita lunga” e la sua scomparsa priverà il pianeta della sua protezione dalle radiazioni solari e le masse terrestri settentrionali delle correnti di raffreddamento dell'aria ghiacciata. La ricerca sulle fluttuazioni dei ghiacciai tardo-glaciali e post-glaciali nelle Alpi del nostro tempo richiede un'urgente fase decisionale e di azione, rispetto al problema globale dell'“effetto serra antropogenico”. Questo acuto fenomeno è più che mai attuale ed esplosivo. L'ultima era glaciale, terminata circa 11.700 anni fa, ha avuto un impatto duraturo sul paesaggio europeo. Si creò un terreno morenico post-glaciale, collinare e boscoso, con numerosi canaloni, laghi e fiumi. Solo nelle Alpi sono rimasti resti isolati della massa di ghiaccio, che un tempo aveva uno spessore di diverse migliaia di metri. Tuttavia, il cambiamento climatico sta intaccando anche questi resti glaciali e sta cambiando visibilmente il paesaggio alpino. Alla luce di queste scoperte, il cambiamento climatico è visto come un processo globale che riguarda non solo le persone in tutto il mondo, ma anche la natura. L'esistenza di flora e fauna è minacciata ed è urgente un ripensamento radicale da parte dell'uomo nel modellare la Terra. Gli effetti destabilizzanti del cambiamento climatico su tutti gli aspetti della vita sul nostro pianeta stanno spingendo molti artisti ad affrontare la crisi con vari mezzi artistici. Cercano di catturare gli effetti a cascata e di indicare possibili percorsi di cambiamento ecologico. Ciò che guida gli artisti riuniti nella mostra collettiva “Postglacial Landscapes” è una fervida preoccupazione per il soggetto vivente e respirante Terra e per tutti gli altri abitanti del pianeta che sono coinvolti in questo dramma climatico in rapida evoluzione. Il cambiamento climatico è illustrato in particolare dall'esempio del ritiro dei ghiacciai. Artisti partecipanti: Wilma Kammerer, Daniela Brugger, Erich Erler, Leonhard Angerer, Rudolf Emil Klöden, Silvia De Bastiani, Lukas Schäfer e Georg Tappeiner

Pontives Val gardena Vijion Art Gallery Pontives 29 Ortisei/Val Gardena, Ortisei, BZ
I Giusti delle Nazioni
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Exhibitions
Lunedì, 27 Gen 2025 15:30-22:30 |
L'evento si tiene dal 27 Gen 2025 al 08 Feb 2025

Noi non sappiamo cosa sia un ebreo. Noi conosciamo solo esseri umani (Pastore André Tocmé) Basata sui documenti tratti dagli archivi dell’Istituto Yad Vashem, la mostra è composta da 24 pannelli che illuminano altrettante figure di Giusti e di Salvati, rendendo così omaggio a coloro che si prodigarono attivamente per prestare assistenza agli ebrei e per salvare loro la vita durante il periodo nazi-fascista. Il progetto espositivo, curato dal museo Yad Vashem di Gerusalemme e sostenuto dal Toli Institute di New York, ha visto come protagonisti un gruppo di studenti della scuola secondaria di primo grado “Luigi Negrelli” che ha approfondito il ruolo del Giusto e il valore etico del loro esempio. Inaugurazione: lunedì 27/01/2025, ore 17:00 – Con visita guidata tenuta dagli studenti Durata: dal 28/01 al 08/02/2025 Orari di apertura: lunedì – sabato ore 15:30 – 22:30 Entrata libera Nell’ambito della Giornata della Memoria

Centro per la Cultura Merano Via Cavour, 1, Merano, BZ
Raphael Mur: Aufwind
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Exhibitions
Sabato, 08 Feb 2025 10:00-12:00 | 14:00 - 16:00
L'evento si tiene dal 08 Feb 2025 al 22 Feb 2025

Quando il simbolismo e il neo-espressionismo incontrano concetti come “Heimat”, la “patria” senza una vera e propria traduzione – dall’8 al 22 febbraio 2025 l’artista Raphael Mur è presente al Kunstforum Unterland di Egna con la sua prima mostra personale AUFWIND, nella quale presenta una selezione di opere, alcune nuove, altre datate. La mostra consiste di una serie di dipinti e sculture in cui Mur rivela varie fasi del suo dialogo interiore degli ultimi anni. Le sue opere ruotano attorno a temi come la scoperta di sé, la cultura, la verità, l’origine, la spontaneità e la maestosità senza tempo del simbolismo. Quanto velocemente un impulso creativo attraverso oggetti familiari può scatenare emozioni ambigue nello spettatore? Con AUFWIND, Raphael Mur porta il movimento nella stanza – a volte potente, a volte fragile, ma sempre multistrato. Un impulso creativo che rimane nella memoria. Inaugurazione: 08/02/2025 ore 18. Introduzione: Philip Mur

Kunstforum Bassa Atesina Via Portici, 26, Egna, BZ
Cicli – arte con la natura
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Exhibitions
Giovedì, 13 Feb 2025 08:00-12:00 |
L'evento si tiene dal 13 Feb 2025 al 02 Mag 2025

Mostra di Jan Langer Creando arte con la natura, Jan Langer diventa parte dei cicli che plasmano i paesaggi dell’Alto Adige. Il ritorno ciclico dei materiali raccolti in loco, i colori e i metodi di lavorazione, nonché le condizioni specifiche di ogni stagione, determinano il suo lavoro artistico e l’aspetto dell’opera. Le sue installazioni di breve durata scaturiscono dalle opportunità creative offerte dalla natura in un determinato momento e luogo. Langer trasforma una sezione paesaggistica in un “dipinto” temporaneo, rendendolo permanente con la fotografia, prima che scompaia rapidamente senza lasciare traccia. Inaugurazione: giovedì, 13.2.2025, ore 18.30;

Municipio | Kunst im Gang[e] via Walther-von-der-Vogelweide 30/A, Laion, BZ
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