CULTURE

Il teatro è finalmente tornato a casa
Riaprono le porte il Comunale, il Cristallo e altre strutture provinciali

04 Il teatro e finalmente

Pur condizionata dal Covid 19, nonché rigorosamente attenta al rispetto delle misure di sicurezza, riprende l’attività teatrale sospinta dalla volontà di rilanciare la propria forza culturale e di rinnovare il rapporto con il pubblico proponendo spettacoli piuttosto interessanti dettati da progetti particolari.

È il caso di Fuori! Microteatro on the road ideato da Roberto Cavosi e Paolo Rossi per il Teatro Stabile, che conclude il tour provinciale a Bolzano, in piazza Walher (1-7 ottobre h. 20.30) e infine nella Sala Grande del Teatro Comunale (8-11 ottobre h. 20.30). Simile al teatro itinerante della Commedia dell’Arte o al tour di una moderna rock band, la compagnia guidata dal comico milanese e formata da un gruppo di giovani adotta un container colorato, sorta di retropalco o backstage durante lo spettacolo, che prevede una serie di intrecci narrativi elaborati da Cavosi sulla base di testi teatrali attinti dal ricco repertorio storico acquisito dallo Stabile in 70 anni di attività prossimi a essere festeggiati.
Si dimostra molto attivo anche il Teatro Cristallo con una serie di offerte eterogenee per contenuti e fruizione. L’odore, in scena il giorno 3 h. 21, è curato dalla regia di Flora Sarrubbo e realizzato con i ragazzi del progetto La bellezza contro la mafia di Corto Circuito-Cristallo young. Si parla delle terre dei fuochi e dei disastri ambientali intorno ai quali si muovono affari considerati i più redditizi della storia italiana. È un omaggio a Gianni Rodari Galassia Alfa-Rho-dari della bolzanina Sagapò Teatro con Giacomo Santi e Barbara Fingerle (18 ottobre h. 16.30). L’intreccio narrativo appassiona i bambini e alimenta immaginario e fantasia nel seguire le incredibili dell’agente spaziale X.99 che vive su un asteroide con la sua inseparabile capra di nome Renata. Nei loro viaggi incontrano scimmie a sei braccia, api amanti della geometria e feroci alberi assassini.
Anche Nico cerca un amico (24 ottobre h. 16.30) è rivolto a una platea giovane. Ricavato da un racconto di Matthias Hoppe e affidato all’interpretazione di Andrea Lugli e Liliana Letterese, lo spettacolo affronta i temi della diversità e delle relazioni umane attraverso le vicende di un topolino alla ricerca di nuove amicizie.
A un pubblico adulto è indirizzato I promossi sposi (25 ottobre h. 16.30) proposto dal Teatro delle Arance. Dalla riscrittura della famosa opera manzoniana operata dall’attrice e regista Giovanna Digito emerge un testo assai efficace e originale, che rivisita i personaggi originali in chiave comica, creando situazioni esilaranti in un impianto narrativo basato su dialoghi vivaci, balletti, musiche.
Convergono nel regno dell’arte teatrale le misure di distanziamento anti-Covid secondo il progetto di Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt in scena al T.Raum di Bolzano (via Volta 1/B, 6-16 ottobre, h. 19 e h. 20.30) e al Kimm di Merano (via Parrocchia 2, 27-31 ottobre, h. 19 e h. 20.30). Un peep show per Cenerentola di Paola Guerra e Antonio Viganò propone infatti la visione dello spettacolo attraverso le 14 cabine singole simili a quelle strutture che nel Nord dell’Europa e negli Usa ospitano solitamente show erotici. Su una piattaforma circolare, che corrisponde al palco (la scenografia è di Roberto Banci) si esibiscono gli attori/danzatori (Jason De Majo, Paolo Grossi, Maria Magdolna Johannes, Mirenia Lonardi, Stefania Mazzilli Muratori, Sara Menestrina, Michael Untertrifaller, Rocco Ventura) impegnati in una lettura assai particolare della fiaba di Cenerentola.
Riaccende i motori anche la Filodrammatica di Laives che, assieme a Cooperativa Laives Cultura Spettacolo, organizza il 41° Concorso Nazionale del teatro dialettale “Stefano Fait”. Sul palcoscenico del Teatro dei Filodrammatici “Gino Coseri” è atteso il gruppo teatrale La trappola di Vicenza con Le mirabolanti fortune di Arlecchino, commedia in dialetto veneto di Pino Fucito liberamente ispirata a ai canovacci che hanno reso celebre la Commedia dell’Arte in tutta Europa attraverso i coinvolgenti lazzi dei vari Arlecchino, di Capitan Spaventa, di Colombina, del Magnifico (9 ottobre h. 20.45). Segue La Bottega di Concordia Sagittaria (Ve) impegnata nella commedia in dialetto veneziano El Rosario in taa staa di Mara Trevisan (23 ottobre h. 20.45). Ne sono protagonisti gli abitanti di un paese rurale del nord est d’Italia degli anni tra i ’40 e i ’50 del secolo scorso, con le loro usanze e difficili condizioni di vita come il ritrovarsi a celebrare la vigilia di Natale recitando il rosario nella stalla, il luogo più caldo dove potersi riunire.

[Massimo Bertoldi]

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