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CULTURE

Giornate culturali 2022 dedicate alla sostenibilità
Il 4 aprile ripartono con un ampio programma le “Marlinger Kulturtage”

12 Giornateculturali scripta

Da ormai 15 anni il piccolo paese di Marlengo, alle porte di Merano, offre ai suoi abitanti, ai numerosi affezionati e ad un pubblico sempre nuovo, delle originali giornate culturali che affrontano i temi della sostenibilità in modo vario e ricco di spunti pratici.

Il programma proposto, vario ed originale, vede la partecipazione di artisti ed esperti dei temi che di volta vengono scelti. Protagoniste dell’edizione 2022, che inizia il 4 aprile e vede la nuova denominazione Raum K, sono le api, insetti utilissimi per il nostro ecosistema, esempio di società virtuosa, complessa e operosa, interessante metafora per comprendere il ruolo del singolo e della società. Incontriamo l’artista Stefan Fabi, apprezzato scultore e grafico, curatore artistico delle giornate culturali già dalla prima edizione.

Un piccolo ma prezioso festival, con una storia ormai lunga. Com’è nata la vostra iniziativa?
Abbiamo cominciato nel 2008 quando è stata dismessa la vecchia scuola di Marlengo. Ho pensato che sarebbe stato bello portare ancora una volta la gente in un luogo che era stato frequentato da numerosissime generazioni e ho deciso di organizzare una mostra di mie opere. Non volevo limitare l’evento al mio solo lavoro, così ho pensato di ampliare l’offerta con musica e letteratura, coinvolgendo anche la poetessa Mariedl Innerhofer e lo scrittore Sepp Mall. Rispetto all’idea iniziale il festival è diventato più articolato, comprendendo temi essenziali per il futuro del nostro pianeta, ma fortunatamente abbiamo trovato il sostegno del Comune di Marlengo.

Esiste un denominatore comune a tutte le edizioni?
L’obiettivo è sempre lo stesso: portare nel nostro piccolo paese delle grandi e interessanti occasioni di cultura , che si intreccino con i grandi temi dell’ambiente. Per fare ciò abbiamo sempre programmato il nostro lavoro su quattro pilastri: arte, tradizione, sociologia, economia + ecologia. Ambiti questi che coprono i temi più importanti della vita di ciascuno e che ci permettono di coinvolgere bambini, adulti e anziani, offrendo a tutti qualcosa di interessante e nel segno della sostenibilità.

Come perseguite questo obiettivo oggi più che mai irrinunciabile?
Per prima cosa cercando di essere il più inclusivi possibile e dando vita ad iniziative che stimolino pratiche virtuose. Abbiamo creato un pollaio nella piazza del paese e una toilette compostabile, dimostrando come due cose così semplici possano avere un importante impatto e siano alla portata di tutti. Ed ancora, mostrando e facendo conoscere il valore del patrimonio naturale del nostro territorio attraverso escursioni alla ricerca di piante selvatiche. Sapendo che la tavola è un luogo di socialità e scambio, abbiamo costruito un forno a legna mobile per la pizza, che è ora a disposizione di tutte le associazioni locali che ne fanno richiesta. Piccole cose alla portata di tutti, perché dai gesti quotidiani dobbiamo partire a salvare la Terra.

Stiamo ora forse uscendo dalla pandemia, ma gli echi della guerra in Ucraina giungono fino a noi. Sarà questa un’edizione particolare?
In questi ultimi due anni siamo riusciti comunque ad organizzare il festival, proponendo anche eventi molto belli adattati alla situazione. Il forno è stato costruito proprio l’anno scorso in piazza, facendo la felicità della gente che ha potuto vivere nuovamente in compagnia questo “salotto” di tutti. L’obiettivo per quest’anno è senza dubbio quello di permettere alla gente di ritrovarsi di stare assieme partecipando ad eventi diversi. L’anno scorso abbiamo noleggiato un pullman che ha portato i partecipanti a fare il giro del paese e si è fermato per una festa con degustazione alle paludi di Marlengo. In tutti gli appuntamenti proposti c’è sempre stata una riflessione critica; anche la visita guidata al nostro stesso paese è servita ad offrire però punti di vista non banali su ciò che vediamo ogni giorno. Basti pensare al paesaggio e a come la monocoltura delle mele lo abbia reso monotono, oppure al vasto uso delle reti antigrandine.

Perché è importante e coniugare riflessione e intrattenimento?
Rischiamo di fare la fine dei criceti, che corrono in continuazione in una ruota che non li porta da nessuna parte. Lavoriamo per guadagnare e spendere, secondo un automatismo inconsapevole che ci spersonalizza, perdendo di vista i nostri desideri e le nostre aspirazioni, magari anche con professioni che non ci piacciono neppure. Io ho deciso di sottrarmi a questo meccanismo, dedicandomi, anche con sacrificio, al lavoro di artista. Il festival vuole offrire momenti che ci permettono di osservare la nostra vita e la società in cui viviamo in maniera disincantata, consapevole, da protagonisti attivi.

Quali appuntamenti attendono i visitatori delle Giornate culturali di Marlengo 2022?
Il programma di quest’anno comprende un’installazione dell’artista Sebastian Kulbaka dedicata alla comunità delle api; un momento di riflessione sui concetti di fratellanza e cooperazione reciproca ispirato dal celeberrimo artista tedesco Joseph Beuys; un laboratorio tenuto da Maria Jocher di Atelier Nomade sul tema del volo delle api e la presentazione di uno studio scientifico sul polline del giovane biologo Jacob Geier. Inoltre, il programma di Raum K prevede due altri appuntamenti nel mese di luglio e uno in ottobre. Tutti gli appuntamenti si trovano su www.kulturtagemarling.it.

[Mauro Sperandio]

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