CULTURE

“Dentro il movimento trovo me stessa”
La danzatrice Elisabetta Violante, da Caserta a Bolzano passando per il Brasile

01 audiovisivi

Elisabetta Violante ha iniziato a studiare danza a dieci anni, ha calcato palcoscenici prestigiosi in varie parti del mondo. La sua passione l’ha sempre guidata, in un percorso in continua trasformazione, e soprattutto in continuo movimento.

Elisabetta, dove e quando inizi a danzare?
A Caserta, in una scuola privata. Avevo dieci anni e mi sono subito buttata nella danza moderna. Poi - oggi direi giustamente - la mia insegnante mi ha spinta a studiare danza classica, che ho ripugnato, lasciato e ripreso. Da allora tre allenamenti a settimana e trasferte: spesso mi spostavo fuori sede per apprendere sempre di più e da più maestri possibili. D’altronde la danza è movimento, e se si vuole andare avanti, è necessario continuare a muoversi. Sembra una frase fatta, ma chi si ferma in questo mondo è davvero perduto.

Ci sono stati degli incontri che ti hanno dato la spinta giusta?
Ho avuto due maestri del cuore. Il primo è stato Silvio Oddi, che ho conosciuto a Caserta. Dopo aver tenuto diversi workshop nella nostra scuola, è diventato un maestro stabile. Primo amore anche perché è stata la prima persona a vedere qualcosa di più in me. Il mio secondo amore nel mondo della danza è stato Eugenio Buratti, anche lui conosciuto a Caserta in un workshop. Lui mi ha trasformata nel movimento, mi ha portata verso il contemporaneo con i suoi passi estremamente dettagliati, tecnici e fluidi. La sua è una danza molto minimale: se perdi mezzo passaggio, è impossibile fare il secondo. Ero molto nel suo linguaggio e in breve tempo ha deciso di affidarmi le sue classi durante le sue assenze. È stato un incontro che mi ha certamente responsabilizzata.

C’è stato un momento di svolta nella tua carriera?
Certo, e ha il nome di Ismael Ivo, un coreografo di fama internazionale. Circa quindici anni fa aveva deciso di creare una compagnia di soli danzatori campani e la mia insegnante mi spinse a partecipare a una sua audizione, durata 14 giorni. Dopo una prima scrematura, su 120 che eravamo ne scelse 14 e io ero tra loro. Da allora è iniziata la carriera con Ismael, che da Caserta mi ha portata fino in Brasile.

Cita uno spettacolo d’impatto…
Sicuramente Berlino, dove abbiamo dato vita ad uno spettacolo ispirato a “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pasolini. È stata un’esperienza nuova perché abbiamo ballato tutti completamente nudi. Ho visto il film per arrivare preparata e ho capito subito che sarebbe stata un’esperienza forte. Spesso gli spettatori se ne andavano, per la durezza di alcune scene. Il fatto di essere nuda l’ho però vissuto serenamente: mi sono resa conto che tutto dipende dal contesto in cui ti trovi.

Cos’è la danza per te?
Questo mondo è davvero complicato e lavorare con la danza è stato faticoso: è un mestiere che offre per la maggior parte posti a tempo determinato. Devi metterti in gioco continuamente, nessuno viene a chiamarti a casa: devi prendere la valigia e andare, farti vedere e creare connessioni. Spesso questo mestiere non viene proprio riconosciuto e la fatica è doppia. Ma è stato impossibile per me non seguire quel flusso, perché la danza era, ed è, il mezzo di espressione della mia anima. Oggi sono insegnante di Pilates, quel movimento che ho sempre seguito continua ad essere parte della mia vita e mi rende tutti i giorni felice. Ma sicuramente mi mancano gli applausi, l’elettricità del palco. È una sensazione che senti sotto la pelle e che nient’altro ti può regalare.

[Francesca Tigliani]

CHI È ELISABETTA VIOLANTE
Casertana di origine, a 10 anni inizia a studiare danza presso la scuola Arabesque (CE) diretta da Annamaria Di Maio. Nel 2011 viene selezionata ad un’audizione dal coreografo brasiliano Ismael Ivo (1955-2021, fondatore del festival ImPulsTanz di Vienna e direttore della Biennale Danza di Venezia), di cui diventerà assistente.
Tra i suoi lavori: 2014, A piedi nudi, coreografia Giorgia Maddamma; 2014, Mezzo nero, rosso mezzo, coreografia Fernando Suels Mendoza; 2015, Le 120 giornate di Sodoma, coreografia Johann Kresnik e Ismael Ivo; 2015, Das Tripas… Coração, danzatrice e assistente alla coreografia di Ismael Ivo; 2016, Black/Out, idem; 2017, Oxygen, idem.
A Bolzano dal 2015, ha tenuto corsi in diverse scuole di danza; laureata in Scienze Motorie e insegnante certificata BASI Pilates, è anche istruttrice certificata “Gyrotonic Expansion System” e insegnante del metodo Progressing Ballet Technique.

 

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | inside@inside.bz.it.