Omaggio a Italo Calvino e Marc Chagall
Fino al 14 maggio “Emozioni d’artista” alla Galleria Civica di Bolzano
Nel cuore pulsante di Bolzano, la Galleria Civica di piazza Domenicani ospiterà fino a metà maggio “Emozioni d’artista”, una mostra collaborativa tra FIDA - Federazione Italiana degli Artisti di Trento e Bolzano e ASSB - Associazione Scrittrici e Scrittori di Bolzano.
Ispirata a due grandi maestri dell’arte letteraria e pittorica, Marc Chagall e Italo Calvino, e per onorare l’anniversario dei quarant’anni dalla loro scomparsa, la mostra organizzata con il supporto dell’assessorato comunale alla cultura di Bolzano permette di ammirare le opere di ventinove artisti e leggere i componimenti dedicati di tredici scrittori.
Abbiamo chiesto ad Enrico Farina, vicepresidente della FIDA di Trento, della pianificazione materiale dell’evento, di come Chagall e Calvino potessero essere associati in un unico evento e di come questa mostra e le opere pittoriche potessero rendere omaggio ad entrambi gli artisti, già così poliedrici nella loro carriera personale.
“Questo è un evento che, anche grazie alla disponibilità dell’assessore alla cultura, abbiamo potuto organizzare in soli due mesi; siamo grati che lo spazio ci sia stato garantito immediatamente, e abbiamo potuto riempirlo tanto anche grazie alla stretta fiducia che intercorre da tempo e che ha permesso la collaborazione di queste due associazioni, che oramai lavorano insieme in tanti altri eventi simili. Così come Calvino ‘disegnava immagini’ nelle sue storie e nei suoi libri, grazie alle sue descrizioni mai pesanti, quasi favolistiche, Chagall descriveva le sue storie proprio nei suoi dipinti, come nelle sue interpretazioni della Bibbia, in cui l’uso del colore e il tratto peculiare dei suoi soggetti si ricollega proprio allo scrittore a cui è stato associato oggi. Il loro collegamento non è stato solo un ‘pretesto’ per mettere in relazione arte visiva e scrittura. In questa mostra però non abbiamo solo portato ed esposto pittori: gli artisti dell’associazione hanno utilizzato una grande molteplicità di tecniche, c’è chi si è ispirato alle pennellate di Chagall ma anche chi ha creato sculture, quadri tridimensionali, un video multimediale e chi ha perfino utilizzato il codice binario per rendere omaggio alle ‘Città invisibili’ di Italo Calvino”.
Italo Ghirigato, presidente dell’ASSB, racconta invece cosa ha chiesto agli scrittori partecipanti alla mostra, quale ideale di sensazione trasmesso da Calvino e Chagall abbia voluto riportare e cosa accomuna i due artisti e coloro che li omaggiano nelle opere scelte.
“La difficoltà principale è emersa non tanto nello spingere gli scrittori a partecipare, perché hanno dimostrato tutti un grande entusiasmo, ma nel limitarli a brevissime composizioni – di massimo trecento caratteri - che riassumessero il loro pensiero e potessero fare da accompagnamento senza sovrastare né essere sovrastate dalle opere d’arte che le affiancano. Quello che abbiamo tentato di trasmettere è la leggerezza di Chagall e Calvino; una leggerezza che non è però superficialità, ma la possibilità di fuggire dal male, anche quello quotidiano, e rifugiarsi così nell’arte, nella cultura e nella bellezza; e con questa mostra, anche quello di stare assieme e collaborare. Siamo soddisfatti della grande profondità, che non è mai didascalica, dei brani esposti nella parte narrativa della mostra, credo siamo riusciti a creare un distillato quasi alchemico in relazione alle opere di questi artisti”.
Barbara Cappello, presidente della FIDA di Trento, racconta della mostra nel suo complesso.
“Anzitutto un ringraziamento a tutti gli artisti partecipi a questa mostra, ideata da Enrico Farina e curata da Silvano Tacus. Il mio sguardo pone degli accenti sull’eterogeneità e integrazione tra lessico scritto e visivo. Gli artisti hanno espresso la propria creazione declinando il tema con tecniche – pittura, fotografia, scultura, videoarte – e creazioni con assemblamento di materiali differenti che divengono una narrazione talvolta didascalica, altre volte metaforica, come stravolgente e profanante. Certamente l’accento della leggerezza rimane un filo conduttore tra tutte le opere, come anche in relazione tra arte e scrittura. Nonostante il lavoro svolto dagli artisti e scrittori non si sia mai interfacciato in fase di creazione, il risultato relazionale tra gli uni e gli altri lascia piacevolmente stupiti. Ancora una volta insomma, Calvino e Chagall riescono a destare poesia aggregativa nelle creazioni contemporanee”.
[Francesca Proietti Mancini]