“La danza connette corpo e anima”
Elisa Darù, ex ballerina professionista e insegnante da più di 30 anni
Per Elisa Darù la danza è respiro, è connessione fra corpo e anima. Dopo una tanto amata carriera da ballerina, ora insegna a Bolzano, Laives ed Egna, trasmettendo la sua passione ad allievi di tutte le età.
Quando hai preso la tua prima lezione di danza?
43 anni fa, nella mia piccola Laives. Non c’era molta scelta a livello di attività extrascolastica e mamma e papà erano indecisi tra judo e danza: il destino ha voluto che scegliessero la danza e mi portassero in palestra. Da quella prima lezione non ho mai smesso di danzare.
C’è un’esibizione che porti nel cuore?
Senza dubbi il mio primo spettacolo da ballerina professionista a Parigi. Avevo 16 anni e durante gli esami di fine anno nella scuola professionale che frequentavo a Montpellier fui notata da una coreografa che stava cercando due ballerini per un suo spettacolo. Tra tanti allievi scelse me e un altro ballerino. Ho avuto quindi l’onore di danzare a Parigi in una prima mondiale con un famoso musicista contemporaneo.
Oggi sei seguita da molti allievi di tutte le età: quando hai iniziato ad insegnare danza?
Oltre a ballare, ho sempre amato creare coreografie. Dopo varie esperienze come ballerina professionista, anche se ancora molto giovane, ho sentito che quello non sarebbe stato il mio futuro e che per realizzarmi e stare bene avrei voluto altro. Così, dopo essermi diplomata e aver ballato in due compagnie francesi, sono tornata in Italia. Dentro ogni passo di danza vedevo un’emozione da condividere: è stato questo il punto di partenza per la mia vita da insegnante. Se ballare è stato un modo per esprimermi, insegnare è diventato il mio modo di lasciare un segno negli altri.
Come definiresti il tuo stile di danza e cosa ti piace in un ballerino?
Forse il mio stile di danza è un ponte tra tecnica e libertà. È un linguaggio che cambia con ciò che sento, fonde elementi contemporanei, moderni, teatrali e molte volte i gesti e i passi sono fatti per comunicare, non solo per essere eseguiti a livello tecnico. In un ballerino sicuramente mi piace la sua espressività, il suo carattere. Quando ogni movimento racconta qualcosa, quando il corpo parla e l’anima risponde.
Cos’è per te la danza oggi?
Da ormai 30 anni la danza non è più solo performance, ma respiro, ascolto, e formazione. È il mio lavoro e la mia passione. Il bello di insegnare danza è vedere qualcuno scoprire la propria voce attraverso il movimento, poter aiutare un’anima a brillare dove prima c’era timidezza o incertezza. Insegnare danza è donare ciò che ami e vederlo rinascere in cento forme diverse.
Che valore ha la lezione di danza per i tuoi allievi?
Ho girato questa domanda ad alcuni miei allievi. Ecco come hanno risposto:
“La lezione di per sé è quel momento nel quale posso sfidare i miei limiti, imparare nuove cose e sfidare me stessa nel bene e nel male. Quando hai successo e sei sostenuta dalle tue compagne, dalla tua insegnante, ma la cosa più bella è che quando fallisci, loro ci sono ancora di più: questa non è una lezione, ma famiglia”.
“Libertà, famiglia, passione”.
“L’unico momento in cui non mi sento disabile”.
“Una seconda casa, un posto sicuro, qualsiasi problema ci sia al di fuori”.
“Un momento in cui sentirsi totalmente a proprio agio ed esprimere sé stessi al 100% senza alcun timore. Uno spazio dove condividere con compagne e maestra tutto ciò che succede dentro e fuori dalla sala, sapendo che loro ci sono sempre”.
“Spazio senza pensieri, dove devi solo lasciarti andare e dedicarti a te stessa”.
“Un momento in cui la psiche si riposa e il fisico si stanca. Dopo una giornata di pensieri frenetici, il caos si calma e un po’ di chiarezza si espande nel corpo”.
Perché è importante creare punti di riferimento per i ragazzi al di fuori della scuola o della famiglia?
Perché aiuta a costruire identità e autonomia. Le relazioni con un insegnante, o con un gruppo creativo (danza, sport, musica, teatro) ci permettono di esplorare chi siamo senza filtri, offrendo nuove prospettive e spazi di crescita.
[Francesca Tigliani]
CHI È ELISA DARÙ
Elisa Darù nasce a Bolzano il 29 ottobre 1975. Inizia a studiare danza classica a sette anni con Renate Kokot. A 13 anni viene notata durante uno stage dalla coreografa francese Anne Marie Porras, che la vuole con sé nella sua scuola a Montpellier. La sua formazione professionale dura cinque anni, durante i quali lavora con insegnanti prestigiosi. A quindici anni entra a far parte della compagnia “Ici maintenant” sotto la direzione di Ingeborg Liptay. Balla a Parigi in creazione mondiale con il musicista contemporaneo Eberhard Weber e in altri teatri e festival francesi.
Nel 1992 entra a far parte della “Danse Théâtre Porras Compagnie” diretta da Anne Marie Porras, esibendosi in tutta Europa. Si diploma all’Epsedanse (Ecole Supérieure d’Enseignement de la danse). Nel 1994 rientra in Italia e si dedica all’insegnamento: i suoi allievi passano dai 20 iniziali a più di 300 nel 2008. La sua scuola di danza si trasforma in Società Sportiva Dilettantistica “è Danza”, e comprende danza, ginnastica ritmica e ginnastica artistica.