Lana Meets Jazz, arriva Avishai Cohen
Tra gli ospiti del festival (dal 10 al 15 giugno) c’è il grande contrabbassista
Torna dal 10 al 15 giugno Lana Meets Jazz, importante festival che ogni anno richiama star della musica europee e non solo. Giunto alla quattordicesima edizione, sempre amorevolmente curato da Helga Plankensteiner e Michael Lösch, LMJ accoglie il suo vasto e affezionato pubblico con un cartellone di eventi tutti ad accesso gratuito e in location particolari e originali su tutto il territorio di Lana.
A dirla tutta quest’anno un’eccezione alla gratuità degli accessi c’è, ma il motivo è straordinario, il biglietto di costo modesto e lo spettacolo di assoluto livello: Avishai Cohen ed il suo trio sono un concerto da non perdere assolutamente. Il noto contrabbassista di origine israeliana si è esibito accanto a Chick Corea per quasi un ventennio e la sua biografia include collaborazioni con jazzisti del calibro di Bobby McFerrin ed Herbie Hancock. Incontriamo Michael Lösch per scoprire di più di cosa ci riserva Lana Meets Jazz 2025.
Qual è il segreto della longevità di LMJ?
Ci vuole entusiasmo e fiato lungo per tenere duro: il lavoro è sempre tanto, i concetti vanno studiati a lungo e bisogna saper cogliere le occasioni. È un mix di studio, fortuna e programmazione. Cerchiamo sempre di offrire un programma vario, con star internazionali e formazioni meno note anche locali; in più offriamo la possibilità agli alunni della scuola di jazz di Lana di fare esperienze musicali davanti ai grandi, nella speranza che siano ispirati nel proseguire coi loro studi.
Pensando alla tua esperienza come jazzista ed anche all’opera di divulgazione del jazz che tu ed Helga fate con Abenteuer Jazz su Rai Südtirol, ti chiedo: qual è lo stato di salute del jazz in Trentino - Alto Adige?
È una scena abbastanza interessante. Dobbiamo sempre tenere conto che il jazz non è una musica per tutti i palati, anche se in questi ultimi anni sempre più gente si sta infettando col “virus” di questa musica. Sono sempre di più i concerti, ma sicuramente si deve fare ancora di più per quanto riguarda la produzione locale. Forse in Alto Adige siamo ancora un po’ indietro con la formazione musicale; se facciamo un paragone con Trento e Innsbruck, vediamo come questi due centri abbiano scuole e corsi al conservatorio che permettono uno scambio frizzante e fruttuoso tra insegnanti e studenti, oltre a locali in cui esibirsi. Sicuramente è importante il contributo di alcuni docenti che nelle scuole provinciale di musica insegnano jazz. La scuola di Lana, ad esempio, tiene una volta al mese un seminario aperto a tutti. Non dimentichiamo poi come il nostro territorio sia caratterizzato da un’ampia diffusione delle bande di ottoni e di quanto sia legato a una tradizione musicale folkloristica che attira moltissimi musicisti “allontanandoli” dall’improvvisazione.
In questo momento storico così complicato e controverso, come ci può aiutare il jazz?
Il jazz può sicuramente aiutarci ad ampliare i nostri orizzonti non solo musicali, esercitandoci ad essere curiosi e aperti nei confronti delle altre culture. La nascita del jazz nello scorso secolo è avvenuta in un contesto, a New Orleans, in cui si sono incontrate musica africana, marce, musica ispanica è molto altro. Ancora oggi i jazzisti attingono alla musica araba, al kletzmer, alla musica contemporanea ed elettronica, al rock.
Veniamo al main event…
Sarà sicuramente uno dei concerti più importanti della storia del Festival. Cohen è un bassista e contrabbassista eccezionale, un compositore molto raffinato che riesce a inglobare nella sua musica il jazz tradizionale, la musica orientale, la musica folkloristica e quella classica. Pur avvalendosi di ritmi piuttosto complessi, le sue composizioni si distinguono per una straordinaria naturalezza.
C’è un legame “storico” tra Cohen e l’Alto Adige?
È un fatto poco noto, ma Helga e io abbiamo conosciuto Avishai 32 anni fa a New York, quando non era ancora famoso e non aveva avviato la sua collaborazione con Chick Corea. All’epoca lo portammo con noi in Alto Adige a fare un giro di concerti con l’Helga Plankensteiner Quartet. Per noi, dopo essersi persi di vista per parecchi anni, sarà interessante ritrovarsi. Dicevo prima del caso, fattore importante nella programmazione di questo festival, che ha voluto che la tournée estiva di Cohen lo portasse a distanza utile per invitarlo a LMJ. Il nostro concerto avrà Inoltre l’onore di ospitare in esclusiva italiana la prima esibizione del nuovo Avishai Cohen Trio, con Itay Simhovich al piano e Yali Stern alla batteria. Durante il concerto, che si terrà nella Sala Raiffeisen di Lana il 13 giugno, avremo la possibilità di ascoltare i brani del nuovo album Brightlight e molto altro.
[Mauro Sperandio]
LANA MEETS JAZZ 2025
10/6 ore 20 Biblioteca Lana - Piazza Hofmann
Stefano Di Battista “La Dolce Vita”
11/6 ore 20 Cafè Harmonie - Am Gries
Stef Giordi & Connected
12/6 ore 20 Giardineria Galanthus - via P. Eugenio 3
David Helbock’s Random Control feat. Fola Dada
13/6 ore 20 Sala Raiffeisen Lana
Avishai Cohen Trio
Tickets: www.ticket.bz.it
14/6 ore 19 Jazz and Dance 1 @ Piazza Municipio
L.A.N. Sound Connection - “Move your Body & Soul”
14/6 ore 20 Jazz and Dance 2 @ Piazza Municipio
Blanco Y Tinto Bigband feat. Damiana Dellantonio & The “No Name Swing” Dance Company & “Swing On”
15/6 ore 17 Vigilius Mountain Resort - Monte S. Vigilio
Sara Longo “Mystery Tour” feat. Filippo Vignato
Per il programma completo: www.sweetalps.com