L’allarme climatico spiegato con i fatti
Il libro “Le Alpi in fiamme” racconta in maniera chiara cosa sta succedendo

Il recente libro “Le Alpi in Fiamme. Navigare i monti nella crisi climatica” (Edizioni Raetia) racconta il cambiamento climatico attraverso il linguaggio dei fatti e della scienza partendo da uno dei luoghi che questi cambiamenti li vivono in maniera più estrema ed esemplare: le montagne. Con l’ausilio di semplici ma accattivanti grafiche, il libro spiega come questi cambiamenti non solo stiano ri-disegnando l’ambiente in cui viviamo, ma anche il nostro rapporto con esso.
Abbiamo fatto una chiacchierata con gli autori: Michele Argenta, ingegnere energetico, attivista climatico e divulgatore, e Sofia Farina, fisica dell’atmosfera e PhD in Scienze naturali, comunicatrice e attivista. Il libro è arricchito dalle grafiche di Stefano Gaio, illustratore e accompagnatore di media montagna.
Quali sono in primo luogo gli scopi con cui è nato Le Alpi in Fiamme? In un periodo di negazionismo, nel migliore dei casi scetticismo antiscientifico, una pubblicazione del genere può attirare l’attenzione degli scettici oltre che degli appassionati al tema?
Certamente il libro cerca di abbracciare un punto di vista un po’ più ampio di quello meramente giornalistico. Vuole essere fruibile a tutti, come un manuale d’istruzioni, quasi un ricettario per informarsi sul cambiamento climatico con un linguaggio di facile comprensione e alla portata di tutti, senza la necessità di tomi “pesanti” in tutti i sensi e senza doversi improvvisare tuttologi quando ci troviamo di fronte ai semplicistici slogan del negazionismo. La nostra opera si prefigge lo scopo di abbattere la fatica, ma allo stesso tempo creare consapevolezza e mandare un messaggio che sia incisivo, anche grazie allo stile fresco e alle infografiche di Stefano Gaio, il graphic designer che ha prestato la penna e il suo stile su tutto il volume; la più grande sfida, per lui, è stato riuscire ad interpretare i dati e a “trasformarli” in maniera non solo chiara e comprensibile, ma anche accattivante.
Oltre ai dati, il libro racconta benissimo come i risultati dei cambiamenti climatici siano visibili a occhio nudo, soprattutto in montagna. Com’è cambiata negli ultimi anni la vita di chi la montagna la vive, nella vita quotidiana ma anche nel viaggio?
Anche in un lasso di tempo piuttosto breve, diciamo gli ultimi 15-20 anni, abbiamo potuto constatare una preoccupante accelerazione sulla ciclicità delle stagioni e dei fenomeni atmosferici oltre che una crescente imprevedibilità del meteo anche su brevissimi periodi, che rendono il lavoro degli accompagnatori di media montagna – come Stefano Gaio - sempre più delicato, costringendoli in situazioni molte volte di difficile valutazione. La più esemplare di queste dimostrazioni, assolutamente simbolica, è però la scomparsa della neve, soprattutto a valle, dove è ridotta spesso a pochi centimetri l’anno, e non è raro sentire ricordare con nostalgia inverni molto più bianchi; tutti possono osservare le piste da sci per le gare circondate da bordi erbosi, imbiancate di sola neve artificiale. La neve tecnica è usata anche in tutti gli impianti delle località turistiche: è un caso di “maladattamento” in perdita, non tanto per il peso che l’innevamento artificiale ha sull’ambiente quanto per l’impatto sociale ed economico.
Le Alpi in Fiamme è stato pubblicato da poco, eppure ha già suscitato molto interesse. Com’è stato accolto il libro sia nelle aree alpine che altrove?
Nonostante sia stato presentato solo a maggio, ha già ricevuto un feedback positivo non solo in Alto Adige e nelle altre regioni alpine. I cambiamenti climatici non sono certo limitati a queste zone, e i contenuti del libro si applicano a tutte le aree montuose del nostro paese e non solo - ad esempio gli Appennini. Ma perfino in zone che con la montagna non hanno nulla a che fare, come la pianura padana, ha riscontrato grande interesse perché il cambiamento climatico è un problema trasversale che riguarda tutti, e non solo per le nostre vacanze in montagna o per la settimana bianca. L’interesse che il libro ha ottenuto ci parla almeno della volontà dei singoli di essere informati e attenti alla questione; inoltre, numerosi gestori di rifugi hanno ordinato copie del libro per metterle a disposizione di tutti i frequentatori della montagna.
[Francesca Proietti Mancini]
LE ALPI IN FIAMME - NAVIGARE I MONTI NELLA CRISI CLIMATICA
Edizioni Raetia - 140 pagine
GLI AUTORI
Sofia Farina, fisica dell’atmosfera e PhD in Scienze Ambientali, comunicatrice scientifica e attivista climatica. Scrive per “L’AltraMontagna” ed è presidente di Protect Our Winters Italia.
Michele Argenta, ingegnere energetico e fondatore di “Ci Sarà un bel clima”. Attivista climatico e divulgatore, collabora con “L’AltraMontagna”.
Stefano Gaio, graphic designer, illustratore e Accompagnatore di Media Montagna, sviluppa progetti grafici e sostiene iniziative legate al clima e alla natura.
















































































































































































