Una grande passione per la cornamusa
Volker Klotz e il suo gruppo Pasui propongono musica popolare europea
Volker Klotz è da sette anni direttore della Ripartizione Cultura di lingua tedesca della Provincia di Bolzano, dopo aver diretto per lunghissimo tempo l’Ufficio Biblioteche di lingua tedesca e ladina.
Instancabile promotore della musica popolare dell’arco alpino in tutto lo spazio del Tirolo storico, ci ha concesso un'interessante intervista.
Direttore, qual è stato il tuo primo incontro con la musica?
Nel 1969, all’età di dieci anni, i miei genitori sentirono un annuncio alla radio che riguardava un corso di Schwegel-Flöte (flauto traverso militare in legno, molto utilizzato nell’ambito della musica popolare ndr) che si sarebbe tenuto in Valle Aurina. Mi iscrissero e io lo seguii con entusiasmo. Successivamente fui preso dallo sport e quindi per lungo tempo, fino a trent’anni, non ho più studiato uno strumento finché sono entrato a far parte della banda musicale di Lana dove scelsi il basso tuba. Avrei voluto imparare a suonare la cornamusa, ma non riuscivo a trovare dei corsi, per cui presi la decisione di organizzarne uno per far venire gli insegnanti da me. Cosa che riuscii a concretizzare nel 1996, invitando in Alto Adige un docente di cornamusa e uno di ghironda, strumenti che una volta erano utilizzati anche dalle nostre parti e sostituiti, in seguito alla moda della “turquerie”, dagli ottoni.
Che musica ascoltava?
Come tutti i giovani rock, in particolare il blues. In realtà un po’ di tutto eccetto la classica. L’amore per la musica popolare è nato col passare degli anni.
Oltre alla cornamusa e alla tuba, ha poi conosciuto l’organetto diatonico (fisarmonica con tastiera a bottoni)…
Sì, volevo imparare a suonare questo strumento e, per fortuna, ho avuto l’opportunità di trovare un insegnante vicino: Nicola Odorizzi di Trento, del gruppo di musica popolare Abies Alba. Studiando nell’ambiente trentino mi si è svelato un mondo: noi altoatesini di lingua tedesca siamo orientati musicalmente verso Monaco o Salisburgo, ma trascuriamo il fatto che a 50 chilometri esiste una realtà musicale e umana, pur nella differenza linguistica, identica alla nostra. Da Odorizzi e dagli altri membri degli Abies Alba ho imparato moltissimo.
Torniamo alle sue esperienze musicali, dalla banda di Lana al gruppo Pasui.
Con la banda di Lana, ritenuta una tra le più qualificate della provincia, ho suonato il basso tuba per dieci anni. Pe me è stato un periodo indimenticabile ma purtroppo ho dovuto lasciarla, soprattutto per motivi di tempo legati al lavoro e mi sono concentrato sul mio gruppo di musica popolare che si chiama Pasui, formato da me (organetto, cornamusa), da Johanna Springeth (cornamusa, flauto) e da Barbara Grimm (chitarra), una formazione dalle esigenze più elastiche in senso organizzativo.
Ci può raccontare qualcosa sui corsi di cornamusa che ha organizzato?
Per due anni abbiamo organizzato i corsi in Val d’Ultimo, poi abbiamo cambiato. Da nove anni abbiamo scelto Senale, un luogo importante per noi e quasi simbolico in quanto confine linguistico tra il mondo tedesco e quello italiano. A Senale abbiamo a disposizione vari spazi, tra i quali la scuola e la parrocchia, la disponibilità di due alberghi e un fienile dove possiamo ballare. Si tratta di corsi di “Bordunmusik”, musica per strumenti a bordone quali quelli sunnominati. Collaboriamo con altre realtà e progetti, come quelli di Stefano Masera di Rovereto, musicista esperto di balli popolari, e di Markus Prieth, frontman degli Opas Diandl. Purtroppo non siamo riusciti ancora a realizzare un gruppo di ballo popolare stabile come quello di Innsbruck, con il quale collaboriamo regolarmente ed organizziamo anche uno “Stammtisch” sia ad Innsbruck sia ad Appiano.
Eseguite solo musica dell’arco alpino di cultura tedesca e italiana?
No, spaziamo moltissimo. Si va dal repertorio francese alla musica irlandese, dal klezmer alla musica balcanica arrivando persino a brani d’area scandinava. Non poniamo barriere culturali al nostro repertorio. Tra l’altro io suono una cornamusa francese che ha un suono meno invadente rispetto a quella scozzese. Direi che al momento la cornamusa è il mio strumento musicale preferito.
[Gregorio Bardini]
GIORNATE DI MUSICA DI BORDONE 18-21 luglio 2024 | Senale / S. Felice
Laboratori di cornamusa per principianti
Cornamusa masterclass
Ghironda per progrediti
Musica d’insieme
Informazioni presso
Südtiroler Volksmusikverein: www.volksmusikverein.org
Volker Klotz: