"Leggere è un piacere, ma farlo per gli altri è un dono"
Dalle scuole alle Rsa, scopriamo il valore della lettura ad alta voce
Trasformare l'atto solitario della lettura in un'esperienza condivisa: l'Associazione Servizi Bibliotecari (AESSEBI) - con il sostegno dell'Ufficio Educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi - ha il merito di aver portato in regione il primo - e ad oggi unico - Circolo di Lettura ad alta voce (LaAv). Un'opportunità per sottolineare a qualsiasi età l'importanza vitale dei libri e della lettura nel tessuto sociale di una comunità.
Nata nel 2009 all’interno di Nausika - associazione toscana che si occupa di produzione artistica e culturale - LaAv è una rete di circoli a diffusione nazionale che oggi conta 80 sezioni e oltre 1.000 volontari in tutta Italia. Il suo obiettivo è promuovere ad ampio raggio il valore della lettura come strumento efficace e alla portata di tutti, creando condizioni di benessere nell’ambito della società civile. Una mission condivisa da quasi 30 anni da AESSEBI, che per rafforzare la propria attività sul territorio ha inaugurato proprio un anno fa il primo Circolo LaAv a Bolzano.
"Dal 1995 - afferma Giuliano Gobbetti, presidente di AESSEBI e referente LaAv Bolzano - crediamo nella promozione del libro e della lettura come forma democratica di crescita e benessere. Di anno in anno abbiamo creato diversi progetti, l'ultimo dei quali è la costituzione di un gruppo di associati volontari appassionati di lettura che si impegnano a praticarla ad alta voce per altre persone. Aver portato il primo Circolo LaAv in regione dona spessore alla nostra attività e rappresenta l'apertura di una finestra sul mondo, verso nuovi orizzonti. Perché la lettura non è solo un piacere personale, ma un dono che va condiviso".
I percorsi di lettura ad alta voce sono rivolti a tutti, soprattutto a persone anziane presso Rsa e centri ricreativi, così come bimbi, adolescenti e ragazzi nei centri giovanili, senza dimenticare gli studenti nelle scuole. Coadiuvata anche dall'attività didattica degli insegnanti, AESSEBI ha già attivato i suoi primi progetti in alcune classi del capoluogo, con programmazioni anche a Laives e Vipiteno.
"I benefici sulla sfera cognitiva e in termini di apprendimento sono molteplici, anzi - continua Gobbetti - mi meraviglio che la lettura ad alta voce a scuola sia solo una pratica sperimentale. Riscontro tangibile che tale attività funziona è quando i bambini al termine della lettura vengono ad abbracciarti o nel momento in cui un pubblico anziano risponde con dettagli e particolari alla domanda 'dove eravamo arrivati con la storia?'. La strada intrapresa è giusta, ma dobbiamo migliorare sul piano comunicativo e dell'organizzazione, così da coinvolgere e raggiungere sempre più persone".
Difatti, se questa iniziativa funziona, grande merito va ai lettori volontari che, come sostiene Gobbetti, sono sempre i benvenuti: "Ad oggi ne contiamo una dozzina. Non tutti se la sentono di leggere davanti ad un pubblico e per questo motivo organizziamo con Sandra Passarello dei laboratori di lettura ad alta voce e di lettura espressiva. Il nostro primo obiettivo è spronare chi è già socio a diventare lettore. A questo si aggiunge il desiderio di trovare volontari di madrelingua tedesca per offrire il servizio in un'altra lingua e soprattutto lettori della fascia teen, ovvero giovani disposti a leggere per coetanei e più grandi. Vogliamo crescere seguendo questa direzione perché crediamo fortemente nel valore della lettura".
A sostenere l'attività di AESSEBI ed in particolare a promuovere sul territorio provinciale la lettura, sia ad alta voce che non, è l'Ufficio Educazione permanente, biblioteche ed audiovisivi. "Evidenze scientifiche ci dicono che già fin dalla nascita - spiega il direttore Luca Bizzarri - la lettura ad alta voce favorisce lo sviluppo cognitivo e relazionale dei bambini, potenziandone l'ascolto, l'attenzione, il linguaggio e la creatività. Tale pratica gioca un ruolo chiave anche in età adulta, in particolare per le persone anziane che spesso non sono più in grado di leggere autonomamente. L’ascolto di storie trasmette loro emozioni, fa affiorare ricordi, stimola memoria e concentrazione, contribuendo alla lotta contro le malattie degenerative".
L'Ufficio ha intensificato le iniziative di promozione della lettura in risposta ai dati dello studio OCSE Programme for International Student Assessment, nel quale si evidenzia la necessità di migliorare sul piano nazionale il livello di literacy, la capacità di comprendere e interpretare i testi. "La lettura ad alta voce - conclude Bizzarri - favorisce lo sviluppo di tale capacità e alcuni studi provano che un paese in grado di alzare dell’1% il proprio livello medio di literacy può, a lungo termine, aumentare il PIL per abitante dell’1,5 - 2%".
Non ci resta quindi che leggere: non solo per noi stessi, ma per il bene di tutti.
[Fabian Daum]
Scripta Manent è una rubrica sostenuta dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano, che nel 2024 presenta progetti ed iniziative che coniugano cultura e benessere.
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