Lunga vita al Festival Studentesco!
Un evento di successo fondato sul volontariato di Artist Club
Si è concluso da poco il 54° Festival Studentesco, con il trionfo del liceo “Pascoli” davanti agli eterni rivali del “Carducci” e del “Torricelli”.
Ma per gli organizzatori di Artist Club - associazione da sempre sostenuta dall’Ufficio politiche giovanili della Ripartizione cultura italiana - è già tempo di pensare alla prossima edizione. Con il presidente Davide Mariotti scopriamo i segreti di una manifestazione che grazie alla dedizione di oltre 60 volontari ha saputo conquistare il cuore di giovani e “vecchi giovani” altoatesini.
Nata alla fine degli anni ‘80 con lo scopo di organizzare eventi musicali capaci di coinvolgere gli artisti del territorio, Artist Club è un’associazione di volontari senza scopo di lucro. Fin da subito lega il proprio nome al Festival Studentesco, nato nel 1951 e oggi riconosciuto tra le più grandi manifestazioni giovanili dell’Alto Adige.
“Il Festival è una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, stimolando la voglia di stare assieme - spiega il presidente di Artist Club. È motivo di orgoglio vedere un interesse radicato per la manifestazione, con numeri in continua crescita e tanta voglia da parte di studenti e studentesse di prendervi parte sul palco o come pubblico. Tutto ciò è reso possibile grazie al sostegno provinciale dell’Ufficio politiche giovanili, che da anni sostiene e crede nel progetto Festival Studentesco, a cui si affianca il patrocinio del Comune di Bolzano rispetto ai luoghi e alle strutture che utilizziamo. Una macchina che lavora in sinergia e funziona bene, agevolando quello che di fatto è un lavoro molto complesso”.
L’edizione appena conclusa ha visto quasi 800 studenti appartenenti a 15 diversi istituti e licei di lingua italiana e tedesca fronteggiarsi in 25 categorie. Dal teatro di improvvisazione al musical, passando per le esibizioni artistiche, musicali e di danza fino ai giochi senza frontiere e alla loro versione videoludica. L’obiettivo dei partecipanti è conquistare più punti possibili in ogni categoria, così da permettere alla propria scuola di salire sul gradino più alto del podio e alzare il trofeo al cielo.
Il lascito della competizione, però, va ben oltre la gloria dei vincitori: nuove amicizie, forti emozioni e l’acquisizione di solidi valori con cui affrontare la vita adulta. “Mi sono diplomato 10 anni fa e potrà sembrare strano, ma sento più spesso persone con cui ho condiviso il Festival piuttosto che i miei ex compagni di classe - commenta Mariotti. Questo perché parliamo di una manifestazione in cui l’opportunità di esibirsi è soltanto una risultante dell’intera esperienza. Il Festival è una palestra di vita per mettersi in gioco, forgiare le proprie capacità, imparare ad organizzarsi, a lavorare di squadra e a prendersi le proprie responsabilità. Un discorso che vale sia per studenti e studentesse in gara, sia per volontari e volontarie di Artist Club”.
Se infatti la bellezza delle esibizioni di giovani talenti è facilmente tangibile sul palcoscenico, il lavoro svolto dietro le quinte è spesso poco celebrato. Sono oltre 60 i volontari di Artist Club che mettono a disposizione il loro tempo a titolo gratuito per rendere speciale ogni edizione del Festival. Un esempio di partecipazione attiva e spirito di comunità.
“Siamo una squadra dinamica ed eterogenea - dice Mariotti - con neodiplomati alla loro prima esperienza di volontariato e ‘ragazzi’ ben più esperti con oltre 30 anni di Festival alle spalle. Ad accomunarci è il nostro amore per la manifestazione, conosciuta durante l’adolescenza e che ci ha reso tutti grandi appassionati. Molti di noi non vivono più in Alto Adige, ma rientrano a Bolzano in occasione del Festival per rimboccarsi le maniche e offrire il proprio contributo. La nostra attività di volontariato è quindi anche un’opera di riconoscenza verso il Festival stesso, così da permettere agli studenti di oggi e domani di vivere la stessa fantastica esperienza vissuta da noi ex studenti”.
A trionfare, oltre alla scuola migliore, è sempre la cultura. Perché il Festival Studentesco è un evento che genera cultura. “Il Festival - conclude Mariotti - spinge forte sull’aggregazione e sul benessere dello stare assieme, andando anche oltre a quelle che sono solitamente le barriere digitali con cui oggi viviamo. Permette a quasi 800 ragazzi e ragazze di vivere un momento di aggregazione culturale, dove nascono nuove passioni verso le diverse forme d’arte, coltivabili anche al di fuori del Festival. Parliamo di una manifestazione che è un unicum. Con questa consapevolezza vogliamo portarla avanti, preseverla e adattarla ai tempi per far si che si parli sempre degli interessi di ragazzi e ragazze”.
[Fabian Daum]
Scripta Manent è una rubrica sostenuta dalla Ripartizione cultura italiana della Provincia autonoma di Bolzano, che nel 2024 presenta progetti ed iniziative che coniugano cultura e benessere.
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